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MioDottore presenta la più grande indagine su come medici e pazienti affrontano il tema della prevenzione in Italia

MioDottore presenta la più grande indagine su come medici e pazienti affrontano il tema della prevenzione in Italia

L’azienda ha esplorato le prospettive e le pratiche nella prevenzione medica. Risultato? Accurata analisi delle percezioni, abitudini e comportamenti di medici e pazienti

* 8 italiani su 10 non fanno prevenzione regolare

* Per la metà dei medici intervistati, i pazienti non sono abbastanza consapevoli dei rischi per mancata prevenzione

* il 71% pensa che il coinvolgimento dei pazienti attraverso l’uso di strumenti digitali potrebbe essere la svolta

* il 76% dei pazienti non si sente abbastanza stimolato dal medico di famiglia a partecipare a programmi preventivi, meglio con gli specialisti

* Medici e pazienti concordano che la scarsità di risorse economiche sia uno dei maggiori impedimenti

* Più della metà degli italiani desidera che il medico di famiglia dedichi loro più tempo durante le visite

* Le donne mostrano più attenzione alla salute, gli uomini hanno maggior difficoltà nel capire le racco-mandazioni dei medici

* Ginecologi, dermatologi e dentisti usano di più le tecnologie per comunicare con i loro pazienti

Roma, 31 gennaio 2024 – MioDottore, la piattaforma di riferimento in Italia e a livello mondiale per la prenotazione online di visite mediche appartenente al gruppo DocPlanner, rende noti i risultati dell’indagine* “Prevenzione: il punto di vista dei medici e dei pazienti” realizzata in collaborazione con la società di ricerca Datanalysis. Lo studio si è concentrato sull'analisi delle prospettive e delle pratiche legate alla prevenzione da parte di medici e pazienti, offrendo uno sguardo approfondito sulle loro percezioni, abitudini e atteggiamenti. Lo scopo di questa ricerca è quello di comprendere meglio come i professionisti medici promuovano la prevenzione, quali siano le opinioni dei medici sui loro assistiti e quali siano le attitudini, necessità e pareri dei pazienti.

I dati raccolti offrono una panoramica esaustiva delle dinamiche che circondano il concetto di prevenzione, evidenziando le differenze e le similitudini nelle prospettive di medici e pazienti. Questa indagine fornisce un quadro fondamentale per sviluppare strategie e interventi mirati a migliorare la consapevolezza e l'adesione alla prevenzione nella pratica medica e tra il pubblico.

Comunicazione verso il paziente: quali strumenti vengono usati e con quanta frequenza

Il 64% dei medici intervistati usa il metodo tradizionale, cioè quello di parlare direttamente con il proprio paziente, con un picco del 75% nelle Sud e nelle Isole. Affrontare il tema della prevenzione durante le visite non sembra però essere per tutti una buona pratica, infatti il 51% non lo fa sempre e dipende da quante volte incontra il suo assistito.

Nell’uso della tecnologie - come le piattaforme digitali o i social media - per dialogare con i pazienti, il nord Italia detiene lo scettro dei medici più virtuosi (42%) e in generale ginecologi (44%), dermatologi (40%) e dentisti (38%) sembrano essere i più inclini. Nonostante l’utilizzo di mezzi digitali, che favorisce un flusso d’informazione più mirato verso i pazienti, solo il 34% applica la regola di una comunicazione periodica effettuata attraverso questi strumenti (ogni 6 mesi o almeno 1 volta all’anno) per la gestione di avvisi o promemoria dedicati ai programmi preventivi. Il 70% dei medici del Sud e Isole lo fa solo quando si ricorda.

Prevenzione: la radiografia dei medici

Secondo i medici le azioni dei pazienti al seguito delle raccomandazioni sulla prevenzione risultano essere mediamen-te tiepide (63%), con un 26% che riscontra una tendenza addirittura ad ignorarle, con una più alta incidenza nelle spe-cializzazioni di ortopedia (37%), gastroenterologia (35%) e dermatologia (35%). Quando ascoltati, dichiarano di notare negli assistiti discreti miglioramenti nel cambio di abitudini (56%), soprattutto in ambito urologico e cardiologico. Tuttavia, in base alla media nazionale, un terzo dei medici evidenzia una totale mancanza di variazione.

Ma qual è il maggior ostacolo a sottoporsi ai programmi di prevenzione? Quasi la metà del corpo medico interpellato sostiene che i pazienti non siano sufficientemente consapevoli dei rischi che corrono se non si prendono cura di sé, seguito dal 17% che attribuisce questa carenza a questioni di tipo economico (21% nel Sud e Isole). La mancanza di tempo e l’interesse insufficiente (25%) sono le altre due motivazioni che pesano di più. Inoltre, per i ginecologi (28%) e i cardiologi (20%) la scarsa propensione ad avvicinarsi alla prevenzione è da attribuire alla paura di affrontare il tema.

Come agevolare il paziente: il punto di vista dei medici

Qual è l’elemento che potrebbe ottimizzare l’approccio medico-paziente per una migliore e più frequente prevenzio-ne? Per il 71% dei medici il coinvolgimento dei pazienti attraverso l’uso di strumenti digitali potrebbe essere la chiave e lo affermano con più forza gli urologi e i gastroenterologi. Il dato è seguito da un 26% che sostiene che andrebbero incrementate le risorse per promuovere maggiori iniziative in favore della prevenzione. Per motivare i pazienti è necessario anche trovare una forma di incentivazione. Il 38% degli intervistati dà maggiore peso ai contributi economici, in particolar modo i dentisti (45%), i cardiologi (40%) e gli oculisti (38%) mentre quasi un medico su tre pensa che rendere le procedure ai programmi di accesso più facili e rapide potrebbe essere una delle migliori soluzioni.

I pazienti non sempre comprendono, ma usano i canali digitali

L’87% dei medici sostiene che i pazienti hanno una comprensione parziale se non addirittura scarsa sui rischi associati a comportamenti non salutari, di questi il dato che fa più riflettere riguarda gli ortopedici (91%), i dermatologi (90%) e gli oculisti (89%). Questa rilevanza va di pari passo se si considera che, durante l’indagine, circa due terzi degli intervistati dichiara che le domande che vengono rivolte loro riguardano le malattie croniche e solo la restante parte riceve richieste di consigli per migliorare la propria salute o di informazioni su pratiche mediche come vaccinazioni o esami diagnostici. Tuttavia, i medici registrano una buona propensione dei pazienti ad utilizzare canali di comunicazione digitale come email, chat, messaggistica su piattaforme per chiedere consigli. Il 90% dei dottori dichiara di ricevere quesiti attraverso questi mezzi, senza significative differenze sul territorio italiano. Ginecologi, dentisti e cardiologi sono i più contattati tramite questi canali.

La Prevenzione vissuta dal lato dei pazienti: quanto dedicano alla cura

Dall’indagine emerge che i pazienti non fanno prevenzione in modo così regolare, infatti il 60% del campione totale dichiara di sottoporsi a controlli in modo occasionale, ogni due o 3 anni che se si somma a coloro che non lo fanno mai si raggiunge l’84%. Gli uomini sembrano essere meno attenti, il 35% lo fa raramente o mai, mentre le donne si curano con più costanza: l’87% fa visite o esami almeno una volta all’anno (23%) o ogni 2 o 3 anni (64%). Con una certa comprensione i 20enni e i 30enni si occupano raramente o mai di fare prevenzione, rispettivamente il 45% e il 32%. Della fascia più agée – over 70 - solo poco più del 30% partecipa a programmi preventivi con la corretta frequenza, cioè almeno una volta all’anno. Il 78% di coloro che afferma di prendersi cura di sé in modo sporadico o per nulla ha un’istruzione di livello medio-basso. Dove si informano i pazienti? Dalla media generale delle risposte il medico specialista viene considerato la fonte primaria (35%), sono soprattutto le donne a privilegiare questa risorsa (41%), gli over 70 (48%) e i lau-reati (41%). Della media nazionale del 21%, circa un terzo dei cittadini del Nord preferisce informarsi tramite Internet o Social Media, contro il 13% di coloro che abitano al Sud o nelle Isole. E all’interno dell’universo femminile ben il 27% usa questa come fonte primaria, così come il 35% dei ventenni. In questa ultima fascia d’età ci si rivolge inoltre con maggior frequenza ad un familiare o un amico per avere informazioni.

La gestione della prevenzione con il medico di famiglia

L’identikit della persona che discute più spesso con il proprio medico di famiglia su temi di prevenzione è donna, con istruzione superiore e over 50. Il 56% della totalità degli intervistati dichiara di affrontare qualche volta il tema con il proprio medico. Nel Sud del paese la tendenza diminuisce, il 24% della popolazione affronta raramente la questione, mentre l’universo femminile generale è più propenso (29%) e, come normale che sia, coloro che hanno superato il mezzo secolo d’età lo fanno con più frequenza. Inoltre, le persone che hanno un’istruzione medio-bassa hanno una propensione molto inferiore alla discussione. Sorprende in positivo il dato che riguarda i più giovani, il 66% dei 20enni e il 67% dei 30enni che qualche volta affrontano la prevenzione con il proprio dottore. Fa pensare invece un po’ in ne-gativo la situazione dei 40enni, il 75% discute poco o nulla.

Quanto i pazienti si sentono stimolati dal medico di famiglia a partecipare a pratiche preventive, come visite di routine o esami periodici? Solo il 24% degli intervistati ha risposto “molto attivamente” e quasi un 20% non si sente per nulla spronato. Quest’ultima percezione si conferma anche nelle fasce d’età più giovani (18/29 e 30/39) e se il livello d’istruzione del paziente è medio-bassa.

Inoltre, nell’indagine si è voluto approfondire l’aspetto della comprensione del paziente. Secondo gli intervistati quan-to sono chiare e comprensibili le raccomandazioni e le spiegazioni del medico di base sulla prevenzione? Purtroppo il 58% dichiara di comprendere a volte e il 20% raramente o mai. Il genere maschile mostra più difficoltà a capire rispetto a quello femminile, così come è naturale che salga all’81% la complessità per i più giovani (20enni) e al 70% per chi possiede un’istruzione medio-bassa.

La gestione della prevenzione con il medico specialista

Se invece l’interlocutore è il medico specialista, l’attitudine dei pazienti circa la prevenzione un po’ cambia. Per fortuna, solo il 9% dichiara di non toccare mai l’argomento durante le visite (contro il 19% del medico di base), mentre il 74% di coloro con istruzione medio-superiore lo fa sempre. Anche in questo caso le donne sono più partecipative, il 37% di loro affronta puntualmente l’argomento durante la visita (contro il 29% del medico di base) così come il 49% degli over 70. Come per il medico di famiglia anche nella relazione con lo specialista i 40enni discutono meno del tema, solo qualche volta o raramente (69%). Per coloro che hanno un’istruzione medio-bassa il dialogo con uno specialista invece incentiva di più il confronto. Ricordiamo che dall’indagine il medico specialista è la prima fonte di informazione.

Circa il sentirsi stimolati a intraprendere programmi di prevenzione, l’indagine non evidenzia un risultato generale nelle medie così differente rispetto all’esperienza che vivono con il medico di base. Le differenze oscillano di più a seconda dell’età. Sale il numero degli over 50 che afferma di sentirsi molto attivamente spronati dallo specialista (78% vs. 72% del medico di famiglia).

Per ciò che concerne la comprensione del paziente durante le visite specialistiche il livello della comprensione fa un buon passo in avanti. Il 35% dei partecipanti all’indagine dichiara di ricevere informazioni chiare (ben 14 punti percen-tuali in più rispetto ai medici di famiglia) e le donne mostrano di avere un maggior grado di intendimento. Un’analoga tendenza si riscontra per tutte le fasce d’età.

Come rendere il percorso di prevenzione più efficiente: parola ai pazienti

Nell’indagine è stato chiesto ai pazienti di fornire dei suggerimenti per migliorare la comunicazione tra loro e il medico. Il 58% sceglie come preferenza quella di avere la possibilità di poter passare più tempo con il dottore durante le visite di cui il 79% è over 70 e il 39% è laureato. La seconda alternativa (33%) è quella di poter usufruire di servizi digitali che rammentino loro di partecipare ai programmi di prevenzione. Di questo gruppo le fasce di età più giovani 18/29 anni (74%) e 30/39 anni (63%) hanno mostrato il maggior interesse. Ricordiamo che questa opzione è stata più fortemente appoggiata dai medici (71%). Inoltre, il percorso di prevenzione potrebbe diventare più efficiente se l’accessibilità e la facilità nell’ottenere i servizi fosse più agevole, infatti, per il 91% degli intervistati questo scoglio costituisce un problema che con l’andare dell’età diventa il più evidente (97% dei 60enni e 98% degli over 70) e per i 96% dei laureati. Questo tema era stato messo in luce anche dal 30% dei medici.

L’analisi termina con la domanda su quali barriere i cittadini percepiscono come principali impedimenti nel seguire le raccomandazioni sulla prevenzione. Le scarse risorse economiche svettano con il 34% in tendenza con quanto percepito anche dai medici, la mancanza di tempo (24%) è il secondo fattore che influenza i pazienti del Nord, l’assenza di sintomi (21%) è un elemento omogeneo sul territorio mentre la sfiducia nel personale medico è assai residuale (4%). Ciò che stride è apprendere invece come solo il 15% è stato attribuito alla mancanza di consapevolezza da parte dei pazienti, quando il 50% dei medici che ha partecipato a questa inchiesta ha individuato come maggior ostacolo alla prevenzione proprio la “mancanza di consapevolezza” delle persone.

E’ a disposizione la versione integrale dell’indagine. Per richiederla scrivere a: zoe.perna@napermultiedia.it

Scarica QUI le infografiche

*Indagine è stata condotta nel periodo dicembre 2023 | gennaio 2024 su un campione di 192 medici equamente distribuiti sul territorio italiano, divisi per specializzazioni e 800 pazienti equamente divisi per distribuzione geografica, genere, fa-scia d’età e scolarità.

MioDottore fa parte del Gruppo DocPlanner ed è la piattaforma leader in Italia dedicata alla sanità privata che connette i pazienti con medici specialisti, medici di medicina generale, centri medici e ospedali come IRCCS Humanitas, IEO, Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Raffaele, Ospedale Israelitico, Gruppo Mantova Salus, Gruppo GVM e Gruppo PSH. MioDottore offre ai pazienti uno spazio dove prenotare online visite mediche con medici specialisti e medici di medicina generale e recensire lo specialista più adatto alle proprie esigenze. Allo stesso tempo fornisce ai professionisti sanitari e ai centri medici utili strumenti per gestire il flusso di pazienti, migliorare l'efficienza e la propria presenza online e acquisire nuovi pazienti. Arrivato in Italia nel novembre 2015, ha già registrato numeri record con 2,5 milioni di prenotazioni al mese, oltre 8 milioni di visite mensili al portale e 300.000 dottori disponibili sulla piattaforma.

Sono parte di MioDottore anche il CRM TuoTempo, che permette a cliniche, ospedali, ambulatori e studi medici di gestire interamente il percorso digitale del paziente, e GIPO il software gestionale per strutture mediche n. 1 in Italia, che ad oggi gestisce oltre 1.500 centri medici.

Il Gruppo DocPlanner attualmente serve 90 milioni di pazienti e gestisce 18 milioni di prenotazioni ogni mese. Conta oltre 2 milioni di professionisti e circa 12 milioni di recensioni sui suoi siti in 13 paesi. L’azienda, fondata nel 2012 in Polonia, ad oggi si avvale di un team di 2.200 persone con sedi a Varsavia, Barcellona, Istanbul, Roma, Città del Messico, Monaco, Bologna e Curitiba.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: https://www.miodottore.it/ 

 Contatti per la stampa

NAPER MULTIMEDIA | Zoe Perna | Tel. 333 2585959 | mail: zoe.perna@napermultimedia.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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La live music tuitti i giovedi’ di maggio all’Hard Rock...

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Roma, 24 aprile 2024 - Continua anche a maggio l’appuntamento con la live music all’Hard Rock Cafe di Roma. Aprono il mese il 2 maggio i Seconds Reloaded, la band romana che da oltre 20 anni propone uno show di cover imperdibili come Talking Heads, The Cure, Duran Duran, Billy Idol, U2, Tears for Fears, David Bowie, Michael Jackson, George Michael, Cameo, INXS, A-Ha. Una serata con le più grandi hit pop e rock della musica interpretate da una band di lungo corso in uno show pieno di sorprese. I Seconds Reloaded sono Daniele Gizzi voce e chitarre, Marcello Lardo chitarre e cori, Corrado Iachetti tastiere e cori, Umberto De Santis al basso elettrico, Andrea Borrelli alla batteria. Il 9 maggio è la volta del ritmo coinvolgente del Dj set di AleRoss con la voce di Cristina Benedetti. AleRoss è una dj di Roma appassionata di musica rap, trap, r'n b e soul. Cristina è una cantante del panorama romano che si esibisce in serate live per locali ed eventi privati della capitale. Si conoscono dal 2020 e, appassionate della stessa musica, cominciano a collaborare insieme, trasformando un normale DjSet, in una coinvolgente e frizzante live tutta al femminile. Il 16 maggio arriva al Cafe di Via Veneto la tribute Band Red Hot Chili Peppers. Band romana con lineup originale dedicata alla musica dei Red Hot Chili Peppers. Quattro musicisti che con la loro esperienza musicale ultra 20ennale rendono omaggio ai RHCP suonando tutte le loro hit dagli anni 80 agli ultimi album del 2022. Con il loro show, offrono un’esperienza totalmente immersiva della band californiana richiamando fedelmente sonorità, presenza scenica, e coinvolgimento. I componenti della band sono: Fabio Muscarà, basso e cori, Ioan Toma alla chitarra, Luigi Marini alla batteria e Alessandro Pini alla voce. Il 25 maggio è la serata di Dj Atrim. Fotografa di giorno e dj di notte, suona dal 2002 nelle maggiori serate del circuito LGBTQI italiano. Dal grande amore per Madonna a una predilezione per Ariana Grande, Rihanna, Britney, J.Lo, Xtina, il tutto condito dalle sonorità più energiche del panorama blackmusic contemporaneo e slaphouse commerciale più moderna. Grinta pura e ritmo trascinante, partorito da un corpo minuto e una testa di riccioli inconfondibile.

Chiude la live music il 30 maggio Frank Polucci, un cantautore poliedrico dal carattere cupo, limpido e profondo. Lavora nel campo della musica da ormai 15 anni, come cantante, chitarrista, interprete ed arrangiatore. Propone diversi generi musicali dall’alternative hard rock al jazz, fino ad arrivare all’elettronica passando per il pop internazionale e il new soul.

Per ulteriori informazioni:

Hard Rock Cafe Roma – https://www.hardrockcafe.com/location/rome/it/

Facebook: @hardrockcaferome – Instagram: @hardrockcaferome

Hard Rock International:

Con 290 sedi in più di 70 Paesi - inclusi hotel di proprietà/autorizzati o gestiti, casinò, Rock Shops®, luoghi di spettacolo dal vivo e Cafe - Hard Rock International (HRI) è una delle aziende più riconosciute a livello mondiale. Nel 2020 Hard Rock International ha lanciato, anche, l’iniziativa Hard Rock Digital attiva sul fronte delle scommesse sportive e dei giochi interattivi. Iniziato tutto con la chitarra di Eric Clapton, oggi Hard Rock detiene la più grande collezione di cimeli musicali esistente, oltre 87.000 pezzi, esposta al pubblico nelle sedi di tutto il mondo. Hard Rock Hotel è risultata per due anni consecutivi la catena alberghiera, tra gli Upper Upscale Hotel, con il più alto indice di gradimento da parte degli ospiti, secondo l’indagine “North America Hotel Guest Satisfaction Study” di J.D. Power, e per quattro anni di fila si è posizionato tra i top brand di questa categoria. HRI è la prima società di gioco privata degli Stati Uniti riconosciuta, per tre anni consecutivi, da Deloitte Private e The Wall Street Journal per la miglior gestione. Hard Rock International è stata premiata da Forbes come miglior datore di lavoro per la diversità, per le donne e nell'industria dei viaggi, del tempo libero, del gioco e dell'intrattenimento. Nel 2022 Hard Rock è stato nominato Land-Based Operator ai Global Gaming Awards per il secondo anno consecutive in quattro anni. Nel 2021, Hard Rock Hotel & Casino è risultata al primo posto nell’indagine annuale “Casino Gaming Executive Satisfaction” condotta da Bristol Associates Inc. e Spectrum Gaming Group, per sei degli ultimi sette anni. Hard Rock International detiene attualmente la tripla B dalle principali agenzie di rating S&P Global Ratings e Fitch Ratings.

www.hardrock.com | shop.hardrock.com

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Trend-online.com si rinnova: nuovo design e più contenuti

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Milano, 24 aprile 2024. Dopo un duro lavoro durato mesi che ha coinvolto ogni singolo componente del nostro staff siamo orgogliosi di annunciare il lancio del nostro sito web, completamente rinnovato, Trend-Online.com un progetto che segna una nuova era nella nostra offerta digitale. Grazie a un design all'avanguardia e a un insieme di innovazioni sostanziali, il nostro obiettivo è garantire un'esperienza utente superiore e ampliare i vantaggi per i nostri stimati partner commerciali.

Resta invariata, ovviamente, la grandissima attenzione ai contenuti che vengono redatti dalla nostra redazione con la massima cura e con l’obiettivo di coinvolgere un sempre maggior numero di lettori garantendo un’informazione indipendente e di qualità.

E proprio partendo da questi presupposti che poi è stato sviluppato il progetto che ha visto il rinnovamento grafico del sito con lo scopo di offrire alle aziende soluzioni cucite su misura delle proprie esigenze garantendo la massima visibilità.

Il rilancio di Trend-Online.com è guidato da un impegno costante verso l'eccellenza e si manifesta attraverso diverse novità strategiche:

Visibilità Amplificata: Il design rinnovato del sito migliora significativamente la nostra presenza sui motori di ricerca, ampliando la nostra portata e rafforzando la nostra presenza online per attrarre un pubblico più vasto.

Esposizione Premium: Sono state introdotte nuove funzionalità che potenziano la visibilità e l'impatto delle campagne pubblicitarie, ottimizzando l'engagement con il nostro pubblico attraverso soluzioni pubblicitarie innovative e mirate.

Spazi Personalizzati: Abbiamo dedicato ampie sezioni del sito a contenuti audiovisivi, come podcast tematici e video-interviste, che possono essere adattati per rispondere in modo preciso alle esigenze del nostro target di riferimento.

Nuove Collaborazioni: L'aggiornamento del sito ha aperto la strada a partnership esclusive e vantaggiose, inclusa la possibilità di acquistare spazi pubblicitari di prestigio sulla Torre Nasdaq a New York, e nuove sinergie con realtà editoriali di rilievo come The Economist.

Il debutto del nostro sito rinnovato sarà ufficialmente presentato durante la cerimonia dei Le Fonti Awards, che si terrà il 9 maggio 2024 a Palazzo Mezzanotte, Milano. Questo evento rappresenterà un'occasione eccezionale per esplorare le caratteristiche del nuovo Trend-Online e per discutere delle numerose opportunità di collaborazione che il nostro esteso network offre, comprendendo oltre 15 siti specializzati.

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a visitare il nostro sito all'indirizzo Trend-Online.com e a unirvi a noi in questa entusiasmante nuova fase della nostra evoluzione digitale.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://www.trend-online.com/

Email: redazione@trend-online.com

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UnipolMove o Telepass: il confronto e le differenze

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Milano, 24 Aprile 2024. Sono milioni gli italiani che viaggiano regolarmente in autostrada, e che dunque già conoscono Telepass. Si tratta di un servizio che per molte persone rappresenta una presenza quotidiana fissa, e che nel corso degli anni ha creato un vero e proprio ecosistema di opzioni disponibili per gli automobilisti di tutta Italia. Di contro, non si tratta dell'unica soluzione per i pagamenti dei pedaggi, dato che competitor come UnipolMove presentano delle proposte analoghe, anche in termini di varietà di servizi. Vediamo dunque di effettuare un confronto tra UnipolMove e Telepass, così da capire quali sono le differenze.

Cos'è e come funziona Telepass?

Telepass, come accennato, è un servizio di telepedaggio progettato sia per chi viaggia in autostrada in modo abituale, sia per gli automobilisti occasionali. Prevede la presenza in auto di un dispositivo specifico, il cui compito è quello di comunicare con le attrezzature appositamente collocate nei caselli autostradali. Così facendo, si ottiene la possibilità di pagare i pedaggi senza la necessità di fermarsi o di fare la coda al casello. Come detto, però, Telepass oggi può essere considerato come un vero e proprio pacchetto di servizi per la mobilità integrata.

Si fa ad esempio riferimento alla polizza RC auto, all'assistenza stradale, all'assicurazione viaggi e ai parcheggi convenzionati. Il bundle di servizi proposti da Telepass prevede una lista di opzioni molto lunga. Basti pensare alla possibilità di accedere all'area C a Milano senza doversi procurare il ticket, oppure ai pagamenti del contrassegno digitale tramite app, per evitare code e soste alla dogana. Grazie all'app, inoltre, si ha la possibilità di sfruttare le strisce blu in città per parcheggiare con semplicità, pagando soltanto per i minuti effettivi delle soste. Altri servizi da menzionare, proposti da Telepass il pagamento del bollo auto, la revisione con pagamento tramite app, il bike sharing e lo scooter sharing.

Cos'è e come funziona UnipolMove?

Il telepedaggio UnipolMove è un'eccellente alternativa a Telepass, e a sua volta fornisce agli automobilisti di tutta Italia la possibilità di pagare i pedaggi in modo automatico tramite addebito diretto sul conto corrente e un pacchetto integrato di servizi, facendosi dunque notare per la sua versatilità. Bisogna poi sottolineare il prezzo, più competitivo rispetto ai concorrenti, il che va quindi incontro anche alle esigenze del portafoglio. Con UnipolMove, allo stesso modo di altri servizi di telepedaggio, è possibile saltare le code al casello, nelle apposite corsie, che non sono più esclusiva di Telepass

UnipolMove offre anche altri servizi come i parcheggi convenzionati e le strisce blu, l’Area C di Milano, il bollo auto, la riparazione/sostituzione dei vetri della vettura, l’acquisto dello Skipass, il soccorso stradale e altri servizi di mobilità.Proprio come avviene con Telepass, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un ecosistema di servizi che poggiano sull'utilizzo di una app per smartphone. Inoltre, UnipolMove rappresenta una garanzia di qualità, per via dell'autorevolezza e del valore del suo brand.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://www.unipolmove.it/

Tel: 800771155

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