Spettacolo
Umberto Tozzi: “Sono stato male, ho avuto paura di...
Umberto Tozzi: “Sono stato male, ho avuto paura di non poter più tornare sul palco”
L’artista torinese annuncia l’addio ai live con un tour mondiale e una collaborazione con Giuliano Sangiorgi
"È molto tempo che ci penso, e senza mostrare la cartella clinica vi dico che ho passato due anni molto difficili, con la paura di non poter risalire più sul palco. Mi sono spaventato. Questa paura ora l’ho superata e sono contento, ho ripreso a salire sul palco. Così ho messo a punto questa idea che avevo in mente da tempo”. È così che Umberto Tozzi annuncia ai giornalisti, in una cornice spettacolare come lo storico teatro dell’Olympia di Parigi (che Tozzi ha calcato per tre volte nella sua vita) la sua decisione di dare l’addio alle scene dopo oltre 50 anni di carriera e 2000 concerti in tutto il mondo. "C’è anche un certo tipo di stanchezza, perché è umano e ovvio che possa accadere - spiega l’artista torinese - Sono in tour da 50 anni. Ora andrò in Australia, Cile, Nord America, Canada. Tutto questo è faticoso. Certo, l’ultima sera ci penserò molto, ma sono cosciente di essere stato un privilegiato per avere avuto una carriera così lunga”.
L’artista torinese celebrerà l’addio alle scene con un tour dal titolo ‘L’ultima notte rosa’, che cita un brano iconico di Tozzi, ‘Notte rosa’, e che toccherà per il momento tre continenti (Europa, America e Oceania). Trenta date che si trasformeranno in Italia in due concerti-evento, il 20 giugno alle Terme di Caracalla di Roma e il 7 luglio in Piazza San Marco a Venezia. “Ho pensato di realizzare più di un sogno con questo Final Tour - dice l’artista - Intanto fare dei concerti con una big orchestra (sarà composta da 21 elementi, ndr). Questo per far sì che la mia musica, che io ritengo sinfonica, acquisti valore nei live. Poi il fatto che quest’anno realizzo una produzione di canzoni inedite che uscirà il prossimo autunno, e in questo tour finalmente potrò suonare almeno quattro brani live di questa nuova produzione”.
L’addio alle scene sarà lungo (“Mi auguro di toccare quattro o cinque continenti”, ammette Tozzi), e questo fa sì che non ci sia una data di scadenza precisa. Sul ‘dopo’, l’artista spiega: “Non ho esattamente pensato a cosa farò, ma credo che in questo periodo, che sarà mi auguro molto lungo perché partiamo con 30 concerti ma spero si allungherà, possano succedere delle cose importanti a livello di impegno mentale, cui magari prima non avevo pensato. Come prima cosa comunque penso di piangere, perché questo dono è troppo speciale. Credo mi scapperà più la lacrima che il sollievo della fine”. E su dove gli piacerebbe finire, Tozzi indica senz’altro l’Italia: “Se devo dire una città dove finire dico Torino, dato che ci sono nato”.
In occasione dell’annuncio dell’ultimo tour, Tozzi comunica in anteprima anche una importante collaborazione: una versione speciale e inedita della hit ‘Donna Amante Mia’ in uscita il 22 marzo con Giuliano Sangiorgi, che ha anche prodotto il brano e che è ospite di Tozzi a sorpresa all’Olympia. “È il primo singolo dalla mia carriera, devo ringraziare di averlo rispolverato in questo modo con Giuliano”, dice Tozzi. “Se una canzone si permette il lusso di andare ancora in giro nuda con una bellezza incredibile, è l’autore che se lo può permettere. Il fatto di aver potuto giocare con una grande canzone per me è stato bellissimo”, spiega Sangiorgi. “Cantare accanto a lui è stato pazzesco, mi ha spettinato”, sorride il frontman dei Negramaro. Che probabilmente sarà sul palco in diverse occasioni del tour, come testimonia un siparietto tra i due: “Se mi invita sono pronto”, scherza Sangiorgi. “Basta che non abbia paura dell’aereo”, risponde Tozzi.
50 anni di successi, 2000 concerti e più di 80 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Hit senza tempo, da ‘Gloria’ a ‘Ti amo’, a ‘Gente di mare’ fino a ‘Si può dare di più’ - solo per citarne alcune in un mare infinito - e tanti record: ‘Ti amo’ restò ai vertici della classifica per sette mesi stracciando ogni record, e ‘Gloria’ portò il nome di Tozzi oltreoceano al numero uno della classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane. Un Umberto Tozzi che, dopo le difficoltà di salute, si riscopre diverso: “Ho avuto una positività incredibile e mi sono riscoperto migliore - spiega Tozzi - Nasco come timido, i giornalisti mi definivano ‘vaffanculista’, dicevo di no a tante cose. Oggi dico di no a tante cose ma col sorriso. Mi sento più socievole, più predisposto. Certi brutti ostacoli bisogna passarli. Uscirne così come me è una meraviglia, inspiegabile. Si ama molto di più, si vive di più, si spera sempre di più che ci sia la pace nel mondo”. (di Ilaria Floris)
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Stefania Zambrano anima di un progetto cinematografico: le...
Un nuovo ed interessante progetto vede come ideatrice Stefania Zambrano, l’organizzatrice di Miss Trans Europa, volto di vari eventi della comunità LGBTQ+. Attualmente, è infatti la produttrice del docufilm La Cultura Non E’ Camorra. Dallo scorso 18 aprile, Stefania è impegnata sul set per dare vita a diverse scene per dare un tocco in più ai racconti e far vedere quello che realmente succede a Napoli. E, ovviamente, al centro del racconto non poteva mancare la sua comunità, quella dei transessuali, anche loro vittime della camorra, proprio come indicano i media, attraverso la prostituzione.
Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, ha come obiettivo principale quello di trasmettere alla nuova generazione ciò che succede, al fine di sensibilizzarla. Stefania Zambrano ha deciso, infatti, di parlare di una tematica molto forte, e sicuramente difficile da raccontare, per far comprendere ai giovani che la camorra non è cultura.
Sul set, Stefania ha voluto fortemente le sue Miss: in primis la vincitrice di Miss trans Europa 2023 Raffaela Di Andrea, Miss TX Italia 2024 Magda Mara De Martino e, per chiudere, la Miss di tutte le Miss del mondo Sara Finizio. Tutte e tre interpreteranno un ruolo molto importante.
“Per me è la prima volta che tocco questa tematica per dare vita ad un progetto del genere. Progetto che è in fase di studio già da qualche anno . Adesso mi sono decisa a metterlo in atto per cercare di fare un buon lavoro”, sono state le parole della Zambrano, che ha come mission quello di portare il film nelle sale almeno per qualche giorno.
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‘La fisica dell’amore’, Schettini...
Il programma stroncato da TvBlog, la risposta del divulgatore scientifico
Il professore Vincenzo Schettini, famoso sui social con la pagina 'La fisica che ci piace', ha debuttato in televisione con 'La fisica dell’amore' nella seconda serata di Rai2 registrando ottimi ascolti. Tuttavia, la nuova veste del professore non è piaciuta a tutti e incassa la stroncatura di TvBlog. Secondo il sito specializzato, infatti, il divulgatore scientifico esploso sui social non convince nel suo primo programma televisivo: il programma presenta pochi contenuti di fisica e "quando il docente mostra alcuni esperimenti sfocia inevitabilmente in discorsi motivazionali da reel di Instagram". E non solo: "Il nostro - scrive ancora TvBlog - gesticola pesantemente davanti alle telecamere e sfoggia una dizione che risente troppo delle sue origini baresi, nemmeno fossimo su Telenorba".
Il professore Schettini pubblica lo stralcio della recensione sui suoi profili social e chiede: "Ditemi la vostra. Accento e gesti sono così fastidiosi?". I suoi sostenitori insorgono e tra loro c'è anche qualche vip, come Flora Canto ("la tua dizione non si tocca") e Anna Pettinelli che scrive: "Benvenuto nel mondo dei critici tv. Inutile veleno visti i risultati ottenuti. Falli parlare amico mio". Il programma in seconda serata, infatti, ha ottenuto ottimi ascolti. Solo la prima puntata ha registrato 600.000 spettatori e uno share del 7,3%, battendo programmi storici della fascia.
La protesta social per la stroncatura ha portato l'autore dell'articolo di TvBlog a chiarire le sue parole: "Il sottoscritto, cresciuto a pane e Telenorba, intendeva semplicemente rilevare un problema di prossemica nell’eccessivo gesticolare del conduttore e nella dizione, ma avrebbe dovuto esprimersi meglio e di questo si scusa spontaneamente con chi legge e il professore". Tuttavia, aggiunge, "va ricordato al professore che su queste pagine sono state stroncate persone con un curriculum molto più corposo del suo", senza che pubblicassero lo stralcio di una recensione "dandola in pasto ai propri follower, con la possibilità di risalire al nome e cognome dell’autore". "Forse il professore era in buona fede, ma chi invita Big Mama per condannare il bullismo dovrebbe tenere a mente questi aspetti", lamenta concludendo l'autore dell'articolo.
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Spotify lancia la quarta edizione di Radar, prima volta in...
Negli spazi di Arca Milano si è tenuta la quarta edizione di Radar, il programma globale di Spotify nato per supportare i talenti emergenti. Tony Boy, okgiorgio, Coca Puma, STE, Sally Cruz e centomilacarie sono i sei artisti della playlist editoriale dedicata Radar Italia e beneficeranno di uno speciale supporto editoriale e di un piano marketing personalizzato. Nelle passate 3 edizioni infatti Spotify aveva puntato sulla promozione in piattaforma degli artisti facenti parte del progetto, da blanco a big mama, diventati in breve tempo noti al grande pubblico. Quest’anno, Radar ha voluto celebrare i sei artisti anche con il primo live di Spotify ad Arca Milano.