Politica
Mo, S. Craxi: “Escalation? C’è il rischio di...
Mo, S. Craxi: “Escalation? C’è il rischio di scivolare in un conflitto, temo ‘l’anarchico di Sarajevo’…”
"Teheran usa la causa palestinese come alibi, tutti dobbiamo impegnarci per un legame stretto con il mondo arabo moderato ma sono gli Usa a poter mitigare Netanyahu"
"Benché tutti gli attori coinvolti dichiarano di non volere una escalation, noi continuiamo reazione dopo reazione a correre il rischio di scivolare in un conflitto. I o temo sempre l'anarchico di Sarajevo". Così la presidente della Commissione Affari esteri e Difesa in Senato Stefania Craxi (Fi) che parlando con l'Adnkronos sollecita: "E' importante che tutto il mondo faccia la sua parte, mantenendo un legame stretto con il mondo arabo moderato. Certamente tutti dobbiamo impegnarci ad evitare tensioni, non è infatti argomento in cui ci si può dividere in tifoserie. Il governo italiano fa la sua parte, anche come presidente di turno del G7, con un lavorio diplomatico del ministro Tajani; così anche il Parlamento. Stasera saranno riunite le commissioni estere di Camera e Senato in un dibattito che registrerà un atteggiamento responsabile per lo meno da una parte dell'opposizione. Ma sappiamo che sono gli Usa il paese che maggiormente può mitigare l'istinto di Netanyahu alla reazione. La posta in gioco è chiara: o Mediterraneo e Medio Oriente pacifici luoghi di scambio economico, politico, culturale, esempio di civilizzazione; o scontro di civiltà e quindi la catastrofe per l'umanità".
Secondo Craxi, "sì, ci sono stati naturalmente errori anche da parte israeliana e dello stesso Netanyahu, ma non bisogna dimenticare da dove nasce questo conflitto che viene scatenato da Hamas nella mattanza del 7 ottobre, contro cittadini civili di ogni età uccisi, torturati e presi in ostaggio" "per obiettivi strategici ben precisi di Teheran: Il primo, dichiarato dagli esordi del regime teocratico, distruggere Israele; il secondo assumere la leadership del mondo arabo facendo dimenticare anche l'origine sciita del conflitto".
"Teheran sa quanto la causa palestinese sia popolare presso le regioni arabe e la usa quindi come alibi in un conflitto che ha tutt'altri obiettivi. Mi duole dirlo - sottolinea la presidente della Comissione Esteri a palazzo Madama - ma tutto ciò discende da un errore di Arafat che appoggiò il golpe di Khomeyni nella illusione di trovare un'altra sponda alla sua causa e così allontanò l'Olp dal mondo musulmano sciita. In questo quadro è paradossale il fatto commenta - che tanti giovani che difendono la causa palestinese sono poi gli stessi che attaccano il regime teocratico dell'Iran".
"La causa palestinese - ribadisce la parlamentare - non è l'origine del conflitto ma l'ostaggio del regime teocratico iraniano contro gli interessi del popolo palestinese e contro quel mondo arabo moderato che da sempre interagisce con l' Occidente e che l'Iran sta tentando di destabilizzare. E' notizia di questi giorni - ricorda - che l'Iran sta tentando di armare i profughi palestinesi in Giordania e ricordo che la Giordania ha partecipato alla difesa di Israele con il suo assetto aereo".
E la Cina, che invita alla calma e moderazione? "Il ruolo della Cina rimane ambiguo: da un lato - risponde Stefania Craxi - ha interesse alla pace per continuare i suoi commerci in un momento anche di difficoltà economica. Dall'altro, ha anche interesse che l'Occidente abbia la testa rivolta verso l'est dell'Europa, tanto è che appoggia la guerra della Russia sostenendone l'economia, mentre le sue navi sono preservate dall'attacco degli Houthi. Pechino quindi è un grande attore. Se si vuole ragionare sul nuovo ordine mondiale si deve parlare ovviamente con la Cina, ma resta sullo sfondo una sua ambiguità di fondo". (di Roberta Lanzara)
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Europee, Salvini: “Lega non sosterrà mai von der...
Il leader della Lega: "Uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico"
"La Lega non sosterrà mai Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea. E neanche Mario Draghi. Lo dico prima". E' un passaggio della diretta social con cui Matteo Salvini, leader della Lega, risponde alle domande dei follower in vista delle elezioni europee in programma a giugno. In Europa "tra Macron e Le Pen, serve tanta Le Pen", aggiunge.
Salvini viene sollecitato su argomenti diversi. "Per la sinistra e i giornaloni non si può dire, Salvini e Vannacci sono Satana, ma ce lo vogliamo dire che uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico? Posso dire che chi separa le donne, chi picchia la figlia se si veste all'occidentale, che pensa che le donne siano inferiori non è il benvenuto? Se ne stiano a casa loro...", dice soffermandosi sul tema dell'islam.
Il leader della Lega spinge per una sanatoria edilizia. Il provvedimento allo studio per sanare alcune irregolarità "non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c'è la ruspa". Capitolo ponte sullo Stretto: "Il ponte sullo Stretto di Messina lo facciamo, secondo le stime darà oltre 100mila posti di lavoro in tutta Italia e 20 miliardi di pil, di ricchezza in più" al paese.
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Cateno De Luca si ferma, ha polmonite e stress
Il leader di Sud chiama Nord resta ricoverato al policlinico di Messina
Cateno De Luca ha una polmonite in stato acuto, associata a un significativo stress psicofisico ed ad un eccessivo affaticamento fisico. Questo l'aggiornamento delle condizioni del leader di Sud chiama Nord, capolista di Libertà alle prossime Europee. Attualmente, informa una nota, De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo.
Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa. I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina. È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile, rimarca il comunicato.
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Europee, liste di Fratelli d’Italia: Meloni capolista...
Sgarbi candidato al Sud
Fratelli d’Italia ha depositato oggi le liste per le elezioni europee nelle cinque circoscrizioni. Giorgia Meloni sarà capolista in tutta Italia. Nel Nordest, dietro la premier sono in lista Sergio Berlato e Alessia Ambrosi; nel Nordovest, Carlo Fidanza e Vincenzo Amich (presenti anche Lara Magoni, Mario Mantovani e Vincenzo Sofo); nelle Isole, Sasso Deidda ed Elvira Amata; al Sud, Nicola Benedetto ed Ersilia Amatruda (con Vittorio Sgarbi in penultima posizione in lista); al Centro, Nicola Procaccini e Carla Cappiello.
Nelle liste di Fdi, molti i rappresentanti della società civile. Dal mondo delle professioni arrivano le candidature al Nordest di Anna Olivetti, presidente di Federfarma e Fofi (ordine e sindacato farmacisti Gorizia); al Centro, Carla Cappiello, componente comitato nazionale Inarcassa, ex Presidente ingegneri Roma e Dorina Casadei, vicepresidente fondazione Telos dei dottori commercialisti; al Sud Mariangela Di Biase, vicepresidente nazionale Aiga (associazione dei giovani avvocati) e Giovanna Greco, segretario del Consiglio nazionale ordine commercialisti.
Non mancano le giovani leve del partito, come Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù nazionale al Nordest; Nicola D'Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria al Sud; Paolo Inselvini, coordinatore Gioventù nazionale Lombardia, al Nordovest. Dal mondo dell'impresa, al Nordest Silvia Bolla, presidente piccola e media industria Veneto Est e membro del Consiglio nazionale di Confindustria nazionale e Guglielmo Garagnani, imprenditore agricolo, presidente uscente di Confagricoltura Bologna; al Nordovest, l'imprenditrice cinematografica Federica Picchi.
Nutrita la schiera di amministratori, nelle liste per le Europee. Al Nordest, Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte (Padova); Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone; Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione Veneto; Valeria Mantovan, sindaco di Porto Viro (Rovigo). Al Centro, Marco Squarta, presidente consiglio regionale Umbria e Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio, protagonista dei soccorsi nella notte del naufragio della Costa Concordia. Nella circoscrizione Isole, Elvira Amata, assessore al turismo Regione Sicilia e Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania. Vittorio Sgarbi, come annunciato, corre nella circoscrizione Sud da indipendente. In lista al Nordovest anche Giovanna Giolitti, pronipote di Giovanni Giolitti.