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Sfiducia a Santanchè, così l’opposizione prova a...
Sfiducia a Santanchè, così l’opposizione prova a compattarsi
La mozione approda oggi alla Camera. Pd vota la mozione M5s, sì anche di +Europa e Azione (con distinguo), Avs valuta
L'opposizione prova a saldarsi sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè, che approda oggi, mercoledì 3 aprile, all'esame dell'aula della Camera con la discussione generale del provvedimento. Sulla mozione, prima firma del capogruppo del M5s Francesco Silvestri, è arrivato l'ok del gruppo del Partito democratico, che la sottoscriverà e la voterà. I dem, tra l'altro, hanno apprezzato il fatto che il testo accolga un precedente ordine del giorno simile presentato dalla deputata Pd Chiara Gribaudo. Il M5s, intanto, ha aggiornato il contenuto del provvedimento depositato in vista della discussione in aula, inserendo le fattispecie legate all'indagine per truffa nell'utilizzo dei fondi Covid relativa alla società riconducibile alla ministra del Turismo.
"La situazione soggettiva del ministro del turismo, alla luce dei fatti emersi, risulterebbe sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti, non potendo l'Italia proseguire ad avere un Governo i cui membri espongano il sistema Paese a situazioni perniciose derivanti dalla commistione di interessi pubblici e privati", si legge nella mozione. "E' imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di 'onorabilità' per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo", prosegue il testo in cui la Camera "esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni".
Prima tocca a Salvini
Il voto alla mozione sulla Santanchè, secondo il calendario dell'ultima capigruppo della Camera, dovrebbe comunque tenersi tra oggi e domani. Sarà un voto nominale, quindi non segreto come era trapelato in un primo momento. In particolare, la Camera si esprimerà sulla ministra del Turismo subito dopo essersi pronunciata su un'altra mozione di sfiducia già in calendario e già discussa in aula: quella a Matteo Salvini. La sfiducia al ministro di Trasporti, per la vicenda del patto con il partito pro Putin 'Russia Unita', è stata già sottoscritta da tutte le opposizioni. Con l'eccezione di Italia viva.
Il fronte del sì
Sulla sfiducia alla Santanchè, oltre a M5s e Pd sulla stessa linea, c'è il sì di +Europa, mentre il gruppo di Avs sta valutando in queste ore la possibilità di sottoscrivere il testo Silvestri o presentare una propria mozione. Azione, invece, ha formalmente fatto arrivare il proprio ok, ma con alcuni distinguo. "Come anticipato da Carlo Calenda, Azione alla Camera voterà a favore della mozione di sfiducia alla ministra Santanchè", ha annunciato a Rai RadioUno la portavoce di Azione Mariastella Gelmini.
"Personalmente ho una posizione diversa: sono da sempre garantista e quindi contraria a mozioni di sfiducia individuali -ha proseguito Gelmini-. Così come dichiarato anche dal collega Enrico Costa, questa non è una mozione politica sul lavoro della ministra, ma nasce da una vicenda giudiziaria e come tale credo che rappresenti un precedente pericoloso. Ad ogni modo, la posizione di Azione è stata espressa dal leader, non siamo una caserma e rispettiamo tutte le posizioni". Italia viva, come su Salvini, non ha aderito all'iniziativa delle altre opposizioni.
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Leva obbligatoria, Lega deposita proposta di legge....
Schlein: "Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile". Faraone: "Salvini in piena sindrome Vannacci"
La Lega ha depositato la sua proposta di legge su una nuova leva militare obbligatoria in Italia. "Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia", scrive su Facebook Matteo Salvini, con riferimento al testo di legge, a prima firma Zoffili. "Ne sono convinto - aggiunge il leader della Lega - È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi".
A stretto giro le reazioni. "Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile", commenta Elly Schlein a margine di un'iniziativa elettorale a Città della Pieve.
Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, parla di “ennesima boutade elettorale di Salvini. Il vicepremier leghista, dopo non aver preso le distanze dal partito guerrafondaio di Putin, ora addirittura torna anni luce addietro nel tempo e vuole reintrodurre l’obbligo di leva militare per i nostri ragazzi".
"Già il ministro della Difesa Crosetto si era detto contrario. Ormai c’è un’unica cosa che unisce la maggioranza, il disaccordo perenne su tutto. Auspichiamo che Salvini ritiri questa ridicola e anacronistica proposta di legge. La linea del Pd è chiara: dobbiamo rimettere in mano il futuro alle nuove generazioni, non il fucile. All’Italia serve un esercito di professionisti", conclude Graziano.
Interviene su X Davide Faraone, capogruppo Iv alla Camera: "Salvini in piena sindrome Vannacci insiste con il ritorno della leva obbligatoria. Il leader della Lega non si ferma neanche dopo l’intervento del ministro della Difesa Crosetto, che gli ha ricordato che il servizio militare non serve a nulla. Insomma un altro tentativo di fare notizia su una proposta di legge che finirà in un cassetto. Stati Uniti d’Europa propone l’esercito comune europeo, i partiti si esprimano su questo e lascino stare le nostalgie del passato di Salvini".
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Piano ‘salva-casa’, governo studia decreto....
La riunione del Consiglio dei ministri dovrebbe slittare a venerdì
Il decreto casa si appresta ad arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. La riunione del Cdm, inizialmente prevista per oggi dovrebbe slittare a venerdì mattina, anche se non c'è ancora l'ufficialità. All'ordine del giorno ci sarà anche il dl, annunciato dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, con la promessa di 'sanare' tutte le piccole irregolarità - dai soppalchi alle verande, ma non solo - che riguardano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri citato dal Ministero delle Infrastrutture, "quasi l'80% del patrimonio immobiliare". "Il salva casa è una scelta concreta e responsabile a vantaggio di milioni di proprietari che così potranno regolarizzare piccole anomalie", afferma Salvini, rivendicando come il governo italiano scommetta "sul taglio della burocrazia e sulla ragionevolezza", mentre "l'Europa a trazione socialista" pensa "a nuove tasse sul patrimonio immobiliare". Il provvedimento incassa un cauto placet anche dell'altro vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani: "Vedremo il testo definitivo - ha dichiarato il segretario azzurro -, ma mi pare si stia andando nella giusta direzione".
Per Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, l'approdo in Cdm del decreto sulla casa rappresenta "una buona notizia" e "consentirà finalmente di valutare nel merito un testo sul quale finora si è sin troppo lavorato con la fantasia". Il giudizio dell'associazione dei proprietari di immobili "sarà di favore", spiega Spaziani Testa, se il testo "rispecchierà quanto illustrato alla Confedilizia e ad altre organizzazioni nella riunione al Ministero delle infrastrutture del 4 aprile scorso: se, quindi, si tratterà di un provvedimento mirato a risolvere le numerose situazioni di ostacolo alla commerciabilità dei beni dovute a piccole irregolarità".
Intanto però sale la protesta delle opposizioni che bocciano il decreto casa parlando apertamente di 'condono'. "Lo storytelling di Salvini sul fantomatico piano 'salva-casa' ha del grottesco: ci rimanda a una visione fiabesca, citando 'camerette', 'finestrelle' e piccole irregolarità. Tutte cose che oggi possono essere sanate benissimo con le leggi attualmente in vigore. Purtroppo, più Salvini si espone su questo suo roboante piano, più si sente puzza di condono anche a distanza di chilometri", attaccano in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni Ambiente-Lavori Pubblici di Camera e Senato.
"Il governo Meloni, bisogna ricordarlo a chi fischietta facendo finta di nulla - incalzano i pentastellati -, ha tagliato i fondi del Pnrr destinati alla rigenerazione urbana. Quindi Salvini sta proponendo agli italiani del buon vino, dimenticando però che il suo governo ha sradicato la vite. Aspettiamo il testo con grande curiosità, certo è che i presupposti non sono proprio incoraggianti". Parole a cui la Lega replica puntualizzando che "i fondi Pnrr dedicati all'housing non sono stati tagliati": "Ennesime menzogne dei grillini, famosi per volere un'Italia fatta di sussidi, manette per tutti, banchi a rotelle e nessuna opera pubblica", ribatte il partito di Salvini.
Fortemente contrario al decreto casa anche il Pd, che ha presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture per chiedere di utilizzare il Repower Eu a sostegno dell'edilizia residenziale pubblica: "Se Salvini la smettesse di fare l'avvocato difensore di Toti e si occupasse un po' meno di promettere condoni di qualunque tipo, avrebbe ben altro da fare per salvare le case degli italiani: c'è da mettere a frutto gli investimenti del Repower Eu, 1,4 miliardi di euro per la riqualificazione energetica delle abitazioni di edilizia pubblica e sociale e contro la povertà energetica di persone a basso reddito", dicono Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, e i componenti dem della Commissione Ambiente di Montecitorio. Per Carlo Calenda, numero uno di Azione, il decreto casa non funzionerà mai: "E' una di quelle cose fatte per le elezioni, nessuno farà i decreti attuativi".
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Sondaggio politico, Fratelli d’Italia e Pd su. Forza...
I primi 2 partiti crescono, scende il M5S
Fratelli d'Italia cresce, il Pd accelera, il M5S cala bruscamente e Forza Italia supera la Lega. Sono le intenzioni di voto registrate oggi, 20 maggio 2024, dal sondaggio Swg per il Tg La7 che mostra i dati se le elezioni europee si tenessero adesso. Fratelli d'Italia guadagna lo 0,2% e sale al 27% confermandosi primo partito con un margine di 6 punti sul Pd, che cresce dello 0,5% e arriva al 21%.
Passo indietro del M5S che cede lo 0,5% e scivola al 15,7%. Forza Italia-Noi Moderati fa segnare +0,1% e vale l'8,4% mettendo a segno il sorpasso sulla Lega, che cede lo 0,3% fino all'8,3%. Seguono Verdi e Sinistra al 4,6%, Stati Uniti d'Europa al 4,4%, Azione al 4,2%, Pace Terra e Dignità al 2,4%, Libertà al 2,2% e Alternativa Popolare all'1%.