Spettacolo
Musica, Bugo: “Sanremo mi sono sentito trattato da...
Musica, Bugo: “Sanremo mi sono sentito trattato da alcuni come un cretino miracolato”
L'artista, in uscita in questi giorni con un nuovo album, a La Ragione 'ho sofferto molto e ci sono ancora delle ferite che devo sanare completamente'
Sono passati quattro anni da quel febbraio 2020, la serata dell’ormai celebre affaire Bugo e Morgan a Sanremo con i litri di inchiostro e i terabyte di video che ne sono inevitabilmente seguiti. "Mi sono sentito trattato da alcuni come un cretino miracolato", dice Bugo a La Ragione. È tempo di passare oltre, di parlare di musica. Lo si può fare grazie al nuovo album di Bugo (il quale, va detto, ha sempre evitato di tornare sull’argomento) intitolato 'Per fortuna che ci sono io' e disponibile da oggi, dopo essere stato anticipato qualche giorno fa dal singolo omonimo.
"È stato registrato a partire da gennaio 2022. Dopo aver chiuso i rapporti con la vecchia casa discografica e conclusa l’esperienza di 'Pechino Express', mi sono messo subito a scriverlo perché volevo che la musica potesse tornare a essere quello che è sempre stata per me, un’ancora di salvezza", ci dice Bugo, al secolo Cristian Bugatti. Se dovesse definire il suo album, userebbe un aggettivo pesante: "Motivazionale. Tutti i miei album lo sono, innanzitutto per me stesso perché la musica mi fa sentire meglio e mi spinge a essere una persona migliore. Avevo bisogno di ritrovare più serenità, più integrità. Spero che i miei brani facciano del bene a chi li ascolta, anche se questo naturalmente non dipende da me. A mio parere tutta la musica dovrebbe nascere con l’intento di far stare meglio gli altri. I Beatles mi fanno stare bene, così come Vasco. La musica che mi piace non è quella che mi deprime".
Gli ultimi tre anni non sono stati facili per il 50enne di Rho: "Oltre alle difficoltà dovute alla pandemia, a Sanremo mi sono sentito trattato da alcuni come un cretino miracolato". Ma la famiglia lo ha aiutato ad andare avanti: "Mi hanno sostenuto. Ho sofferto molto e ci sono ancora delle ferite che devo sanare completamente. Mi hanno salvato l’amore per mia moglie e i miei figli, loro per me sono quanto di più importante ci sia al mondo. Poi naturalmente c’è la musica".
'Per fortuna che ci sono io' è un album dall’impianto fortemente rock, a tratti sorprendente, sicuramente sincero, sia nella costruzione che nei testi. Lo impreziosiscono anche due brani totalmente strumentali, perché "a me piace il silenzio e ogni tanto ho bisogno di non parlare ci ha confidato Bugo. Qualcosa di diverso dal panorama attuale: non mancano sonorità che rimandano al britpop anni Novanta, non costruite a tavolino ma nate spontaneamente dal lavoro in studio e dagli ascolti congiunti: "Non sto facendo musica classica. Mi sono sempre piaciuti i musicisti un po’ scarsi, ma con uno stile personale che li aiutava a scrivere canzoni. Quando compongo voglio essere nella stessa stanza dei grandi: è come se avessi accanto a me John Lennon o Vasco. Per me fare musica è come camminare al fianco dei miei eroi".
Tra gli episodi più significativi del disco, oltre a 'Carciofi' ("Una canzone meravigliosamente stupida") spicca 'Bilancio di coppia': "È stata una delle canzoni più difficili da scrivere. Non che abbia fatto soffrire mia moglie per un episodio specifico, ma sapevo che qualcosa non andava per il verso giusto. Volevo esprimere questo sentimento e credo che un brano così lo rappresenti bene: le canzoni sono come delle polaroid". Che cosa si aspetta da questo album?
Bugo non ha dubbi: "Vorrei che la gente mi prendesse sul serio, che non dicesse che non so fare il mio mestiere. Che piaccia o meno a qualcuno è una cosa soggettiva, ma voglio essere giudicato per la mia musica, non per tutto il resto. Spero di poter essere fonte di ispirazione. Se vivete delle difficoltà, per alzare la testa si deve credere in sé stessi e dire 'per fortuna che ci sono io'. Mi basterebbe che anche una sola persona lo capisse e io sarei già felice così".
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Primo Maggio, oggi il Concertone al Circo Massimo: orario e...
Conduzione affidata a Noemi ed Ermal Meta, ad aprire sarà Bigmama
Concertone del Primo Maggio oggi al Circo Massimo di Roma. "Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale" lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per la Festa dei Lavoratori 2024 mentre la linea artistica si svilupperà attorno al concept 'Ascoltiamo il Futuro #1M2024', con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il primo maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.
Gli orari, dove vederlo in tv
La conduzione dell'evento quest'anno è stata affidata a Noemi ed Ermal Meta, ruolo importante anche per Bigmama, che alle 13.15 darà via all'opening, per entrare poi nel vivo con i conduttori. Come sempre, l'ingresso sarà libero e il concerto verrà trasmesso a partire dalle 15.15 e fino alle 00.15 (con una pausa dalle 19 alle 20 per le edizioni dei telegiornali) in diretta su Rai 3 e Rai Radio 2 e sarà in onda su RaiPlay e Rai Italia. In esclusiva su RaiPlay, invece, l'apertura dell'evento delle 13.15.
La conduzione è stata affidata a Noemi ed Ermal Meta ma anche Bigmama avrà un ruolo importante. "Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale" è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto per la Festa dei Lavoratori di quest'anno. La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept 'Ascoltiamo il Futuro #1M2024', con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il primo maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.
Gli artisti sul palco
Una cinquantina gli artisti che hanno confermato la loro presenza sul palco. Ecco chi sono (in ordine alfabetico): Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, Bigmama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D'amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di Lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp. Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis. E come ogni anno si esibiranno sul palco del Concertone anche i tre artisti vincitori del Contest 1MNext: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonar (Roma).
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Francesca Pascale a Belve: “Berlusconi meraviglioso,...
L'intervista dell'ex compagna del Cav a Francesca Fagnani
"Silvio Berlusconi è stato il mio primo uomo. Ho sempre trovato Berlusconi straordinario, meraviglioso. Anche fisicamente. Ognuno ha i suoi gusti, i miei sono perfetti". Francesca Pascale, ospite di Belve, nell'intervista a Francesca Fagnani risponde ad una raffica di domande sul rapporto con Silvio Berlusconi.
"A lui devo la totale gratitudine, non solo per la possibilità che mi ha dato di raggiungere i miei sogni. Berlusconi è stata la persona più importante. E' stato il migliore amico, il padre che avrei voluto, l'amante perfetto, il fidanzato un po' meno. E' stato anche il mio maestro. Non ho sentito la differenza di età di 49 anni, fino alla fine del nostro rapporto, che è sempre stato felicemente aperto. Io ovviamente guardavo il suo cellulare, fogli...", dice sorridendo.
"Le cene che ha ritenuto di fare, con belle donne o meno, ha sempre continuato a farle. Nonostante le sue frequentazioni, non è mai mancato il rispetto nei miei confronti. Io non avevo bisogno di andare da altre parti. Non ho mai nascosto la mia bisessualità a Berlusconi, non sono diventata lesbica dopo... Lui è sempre stato un grande liberale, mi diceva che anche lui era un po' lesbica... Non avevo esigenza di sposarmi con Berlusconi", aggiunge. "Ho cercato di stargli accanto provando ad essere me stessa. Sono stata prepotente? Sono stata una rompicoglioni pazzesca, insopportabile".
Si parla dell'inizio della frequentazione. Una sera Pascale riceve la telefonata di Berlusconi e pensa sia uno scherzo. "Dovevo richiamarlo ma non avevo soldi sul cellulare, non avevo nulla. Non avevo soldi nemmeno sul cellulare di mia madre... L'ho chiamato con Sos ricarica... Avevo 20 anni, i miei genitori erano preoccupati e anche incuriositi" quando è iniziata la frequentazione. "Avrei comunque fatto quello che ritenevo giusto, non avrebbero potuto fermarmi".
Si parla di 'leggende': "Non è vero che ho ricevuto 20 milioni di euro 'una tantum' e poi un milione al mese... tutto falso". E il 'mitico' lettone di Putin? "Non era un lettone vero e proprio, era un quadro che raffigurava la stanza matrimoniale di Putin. Non c'era un vero letto. E' una delusione? Anche per me...".
Un rimpianto? "Non ho avuto modo di dirgli arrivederci. Se lo potessi rivedere, gli darei un abbraccio enorme".
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Chiara Ferragni, Codacons ancora all’attacco sul...
L'associazione: "Contesteremo punto per punto davanti al Tar le istanze dell'influencer e dell’azienda dolciaria"
Il Codacons non molla sul caso del pandoro Balocco firmato Chiara Ferragni e annuncia che interverrà al Tar del Lazio nei ricorsi presentati dall'influencer e da Balocco sul caso della multa inflitta dall’Antitrust per il pandoro 'Pink Christmas', che saranno discussi il prossimo 17 luglio.
L'associazione di consumatori chiarisce che "l'intervento al Tar è finalizzato a contestare punto per punto le istanze della Ferragni e dell’azienda dolciaria e smontare le assurde tesi difensive che vorrebbero scaricare ogni responsabilità sui consumatori che hanno acquistato il prodotto e che, come più volte ripetuto dalla stessa Ferragni, avrebbero frainteso i messaggi lanciati dall’influencer e dall’azienda".
"Chiederemo ai giudici del Tar di confermare la sanzione dell’Antitrust e rigettare tutte le richieste della Ferragni e di Balocco, forti della recente sentenza del Tribunale di Torino che ha confermato gli illeciti già sanzionati dall’Autorità per la concorrenza", commenta il presidente Codacons Carlo Rienzi.