Spettacolo
Sharon Stone: ”Robert Evans mi chiese di fare sesso...
Sharon Stone: ”Robert Evans mi chiese di fare sesso con William Baldwin”
La replica dell'attore: ''Ha ancora una cotta per me, è ferita perché ho evitato le sue avance''
Sharon Stone ha rivelato il nome del produttore di Hollywood e dirigente dello studio che, secondo quanto ha dichiarato l'attrice, ha cercato di spingerla a fare sesso con il suo co-protagonista, William 'Billy' Baldwin. E' quanto riporta 'Usa Today'. In un episodio di 'The Louis Theroux Podcast' la star internazionale ha raccontato che uno dei produttori del film, Robert Evans, le ha fatto pressioni affinché andasse a letto con Baldwin, ora 61enne, nel tentativo di ottenere una performance "migliore" dall'attore nel film 'Silver', thriller incentrato su una donna che scopre i segreti degli inquilini dopo essersi trasferita in un esclusivo condominio di New York. ''Evans stava correndo per il suo ufficio con gli occhiali da sole, dicendo che era andato a letto con Ava Gardner e che io avrei dovuto fare sesso con Billy Baldwin, perché così la sua performance sarebbe migliorata - ha spiegato la Stone - Mi ha detto che se fossi stata capace di andare a letto con Billy, avremmo avuto chimica sullo schermo e avremmo salvato il film. Il vero problema, mi disse, ero io perché ero così tesa, non come una vera attrice che poteva semplicemente sc...re e rimettere le cose in carreggiata". La Stone raccontò la storia per la prima volta nel suo libro di memorie del 2021, 'La bellezza di vivere due volte', anche se all’epoca non nominò il produttore o il suo co-protagonista. Nel frattempo è arrivata, attraverso un post su 'X', la durissima smentita di Baldwin: ''Non capisco il motivo per cui Sharon Stone continui a parlare di me dopo tutti questi anni'', ha scritto l'attore. ''Ha ancora una cotta per me o è ancora ferita dopo tutti questi anni perché ho evitato le sue avance? Alla sua amica Janice Dickinson - ha aggiunto Baldwin - il giorno dopo il nostro provino, sul volo di ritorno per New York disse: 'Lo farò innamorare così tanto che gli farò girare la testa'. Mi chiedo se ora dovrei scrivere un libro e raccontare le tante, tantissime storie inquietanti, stravaganti e poco professionali su Sharon. Potrebbe essere divertente", ha concluso ironico.
Spettacolo
Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
Spettacolo
Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
Spettacolo
Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.