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Marco Gasparri: Sfide e Opportunità del Nuovo Codice Appalti

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Marco Gasparri: Sfide e Opportunità del Nuovo Codice Appalti

Marco Gasparri

Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici commentato da Marco Gasparri, fondatore e amministratore di Magas, una rinomata società italiana specializzata in consulenza tecnica ed organizzativa nel settore delle gare pubbliche e private

Roma,29/02/2024. Il 1° luglio 2023 è entrato in vigore il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), riformando il sistema di affidamento degli appalti in Italia. L'obiettivo principale è quello di accelerare le procedure, semplificare le norme e aumentare la trasparenza, favorendo al contempo la concorrenza e la qualità delle opere. Per Marco Gasparri, fondatore di Magas (società di servizi per gare e pubbliche e private), si evidenziano tre importanti novità del nuovo Codice.

1. La Digitalizzazione

Il Codice degli Appalti del 2023 ha posto una forte enfasi sulla digitalizzazione come strumento chiave per modernizzare il settore degli appalti pubblici. Questo focus sulla digitalizzazione riguarda l'intero ciclo di vita degli appalti, dalla pubblicazione dei bandi alla presentazione delle offerte, fino alla gestione dei contratti, e si propone di affrontare diverse sfide operative e strategiche. “La digitalizzazione dei bandi di gara significa che tutte le informazioni relative a nuove opportunità di appalto sono pubblicate su piattaforme online accessibili - commenta Marco Gasparri. “Questo non solo aumenta la trasparenza, ma consente anche una più ampia diffusione delle informazioni, permettendo a un maggior numero di potenziali fornitori, comprese le PMI, di partecipare alle gare.”

Nonostante i vantaggi, la digitalizzazione completa delle procedure di gara introduce anche nuove sfide, quali la necessità di garantire la sicurezza informatica e la protezione dei dati che è di primaria importanza, data la natura sensibile delle informazioni gestite nel processo di appalto. Inoltre, la digitalizzazione richiede che tutte le parti coinvolte nel processo di gara, comprese le PMI, siano adeguatamente equipaggiate e formate per utilizzare le piattaforme digitali, il che richiede investimenti in tecnologia e formazione.

Continua Gasparri: “Per un'applicazione efficace del Codice 2023 in termini di digitalizzazione, le amministrazioni pubbliche devono quindi non solo implementare le piattaforme digitali, ma anche assicurare che vi sia un supporto adeguato per gli utenti, una robusta infrastruttura IT e politiche chiare per la gestione dei rischi legati alla sicurezza informatica.”

La transizione verso una gestione completamente digitalizzata degli appalti pubblici rappresenta un cambiamento significativo che richiederà tempo, risorse e un impegno condiviso tra tutti gli stakeholder coinvolti.

2. Riforma del subappalto

La riforma del subappalto nel Codice degli Appalti del 2023 rappresenta un aggiustamento significativo che mira a bilanciare la flessibilità operativa per le imprese aggiudicatarie con la necessità di un maggiore controllo e qualità nell'esecuzione degli appalti pubblici.

Secondo le disposizioni del nuovo Codice, il subappalto è permesso fino al 40% dell'importo complessivo del contratto. Questo significa che l'impresa aggiudicataria ha la possibilità di affidare una porzione sostanziale del lavoro a terze parti, consentendo una certa flessibilità nella gestione delle risorse e nella distribuzione delle competenze necessarie per portare a termine il progetto.

In aggiunta, è prevista la possibilità di estendere il subappalto di un ulteriore 10% specificatamente per lavori specialistici. Ciò riconosce la realtà operativa di molti grandi progetti, in cui competenze altamente specializzate sono richieste per aspetti particolari dell'opera, che potrebbero non rientrare nell'ambito di competenza dell'impresa principale. Per Marco Gasparri “questo spazio addizionale per il subappalto mira a garantire che le specifiche competenze possano essere acquisite nel modo più efficace e efficiente. Limitando la percentuale del subappalto, il Codice cerca di assicurare che l'impresa principale mantenga un controllo diretto e una responsabilità significativa sull'esecuzione del contratto, promuovendo la qualità e la responsabilità nell'esecuzione dei lavori.”

Con questa riforma si cerca di prevenire una eccessiva frammentazione del contratto, che potrebbe portare a una diluizione delle responsabilità e a una possibile riduzione della qualità dell'esecuzione.

La possibilità di aumentare la quota di subappalto per lavori specialistici riconosce l'importanza di poter fare affidamento su competenze tecniche specializzate, che non sono sempre presenti all'interno dell'impresa principale, ma che sono fondamentali per la riuscita del progetto.

3. Maggiori poteri alle stazioni appaltanti

Le stazioni appaltanti avranno maggiori poteri nella gestione delle procedure di gara. Queste modifiche sono state apportate con l'intento di rendere più efficiente il processo di gara e di affidamento dei contratti pubblici, attraverso una serie di nuove disposizioni che vanno ad incidere sulla gestione delle procedure di appalto.

“Le stazioni appaltanti possono avere maggiore discrezionalità nella scelta delle procedure di gara più adatte a seconda della natura e delle specificità del contratto da affidare” afferma Marco Gasparri. “Viene data alle stazioni appaltanti - continua - la possibilità di definire criteri di valutazione più dettagliati e specifici che possano meglio rispecchiare le esigenze del contratto in oggetto. Con l'obiettivo di accelerare i processi di affidamento, le stazioni appaltanti possono adottare procedure che riducono i tempi morti e le attese burocratiche, semplificando e velocizzando così l'intero processo di appalto.”

Tuttavia, l'effettivo miglioramento dei processi dipenderà anche dalla capacità delle stazioni appaltanti di gestire in maniera responsabile e trasparente i nuovi poteri conferiti, assicurando che tutte le fasi di appalto siano condotte in conformità con i principi di imparzialità, concorrenza e trasparenza che regolano il settore.

Temi Irrisolti e Criticità

ll Nuovo Codice degli Appalti, mira quindi a migliorare significativamente la regolamentazione degli appalti pubblici in Italia. Tuttavia, come per ogni nuova normativa, esistono temi irrisolti e critiche che emergono da vari stakeholder, tra cui imprese, professionisti del settore e amministrazioni pubbliche. Ma nonostante le novità positive, l'attuazione del Nuovo Codice degli Appalti sta affrontando alcune criticità, principalmente dovute alla complessità della normativa, che cerca di disciplinare un ampio spettro di procedure, e alle sfide interpretative e giurisprudenziali ad esso connesso.

Queste difficoltà si manifestano, inizialmente, nella pratica quotidiana dei funzionari pubblici, i quali si trovano di fronte a concrete problematiche nell'applicare il Codice e l'articolata giurisprudenza, non sempre uniforme, alle esigenze specifiche di approvvigionamento. Anche le piccole e medie imprese, che devono partecipare efficacemente a queste procedure, non solo per il proprio interesse ma soprattutto per quello della Pubblica Amministrazione, risentono di queste complessità. Il Codice si propone di regolare l'acquisizione di un'ampia varietà di beni, servizi e lavori da parte delle amministrazioni pubbliche, attraverso un quadro normativo che mira a garantire trasparenza, equità e efficienza, ma la vasta gamma di merceologie, che spaziano da beni semplici a servizi complessi e grandi progetti infrastrutturali, unitamente alla diversità delle procedure di appalto previste dal Codice, presenta sfide significative per le amministrazioni pubbliche nel contestualizzare e applicare efficacemente la normativa alla realtà operativa - beni di uso quotidiano, servizi di consulenza, forniture tecnologiche avanzate e grandi opere pubbliche richiedono approcci differenziati sia nella definizione delle specifiche tecniche che nella valutazione delle offerte.

La standardizzazione dei processi di appalto, sebbene fondamentale per assicurare legalità e trasparenza, non si adegua sempre perfettamente alle peculiarità di ogni categoria di acquisto. Ciò rende i procedimenti complessi e suscettibili di diverse interpretazioni, influenzando ogni fase, dalla selezione della procedura di appalto alla gestione contrattuale.

Scegliere la Procedura più Appropriata

Seppure il Codice degli Appalti preveda diverse procedure di appalto, ciascuna con regole e requisiti specifici, progettate per adattarsi a vari tipi e dimensioni di contratti, la scelta della procedura più appropriata per un determinato acquisto può essere un compito arduo.

“La valutazione deve tener conto non solo del valore economico dell'appalto, ma anche della sua complessità, dei rischi associati, della necessità di innovazione e di sostenibilità, nonché delle dinamiche di ogni specifico mercato”, sottolinea Marco Gasparri. Questa valutazione richiede competenze tecniche e giuridiche elevate e una profonda comprensione del settore di riferimento. Il Codice cerca di bilanciare la necessità di standardizzazione, per garantire principi di legalità e trasparenza, con la necessità di flessibilità, per adattarsi alle specificità dei vari tipi di acquisto ed, in questo contesto, le interpretazioni giuridiche e le decisioni dei tribunali amministrativi spesso si concentrano su come questo bilanciamento debba essere applicato in casi specifici, contribuendo a formare un corpus di giurisprudenza che, se da un lato fornisce preziosi orientamenti, dall'altro può complicare ulteriormente il quadro normativo per via della sua specificità e della varietà dei precedenti.

Le amministrazioni pubbliche devono navigare in questo contesto complesso, cercando di conformarsi sia alle regole generali del Codice sia alle interpretazioni e ai chiarimenti forniti dalle autorità e dalla giurisprudenza.

Questo esercizio di equilibrio diventa particolarmente complesso quando si devono gestire appalti che coinvolgono merceologie diverse, di dimensione economiche molto diverse, ciascuna con le proprie peculiarità, che possono richiedere un'attenzione particolare alle questioni interpretative e alle incertezze giuridiche emerse in contesti simili. Quindi le amministrazioni pubbliche si trovano a fronteggiare difficoltà oggettive nell'applicazione del Codice, derivanti non solo dalla complessità intrinseca della normativa, ma anche dalla varietà e specificità delle esigenze di approvvigionamento e dalla peculiarità di ogni singola merceologia.

Conclude Marco Gasparri: “La necessità di interpretare correttamente la normativa e di scegliere la procedura più adatta, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza, richiede quindi una preparazione specifica ed un livello di specializzazione e di risorse che può essere carente, specialmente in piccole amministrazioni o in settori meno abituati a gestire appalti complessi che non sempre è presente all'interno degli enti pubblici”.

“Questo richiede un impegno costante nell'aggiornamento delle competenze e nella formazione dei funzionari pubblici, nonché una continua attenzione alla giurisprudenza e alle linee guida delle autorità competenti, per navigare con successo in questo ambiente dinamico e complesso.”

Per affrontare queste sfide, è fondamentale che il quadro normativo offra flessibilità e supporto alle amministrazioni pubbliche. Ciò potrebbe includere la fornitura di linee guida settoriali, la formazione specifica per i funzionari coinvolti negli appalti, l'assistenza di esperti esterni per le fasi più complesse e la promozione di strumenti digitali che facilitino la gestione del processo di appalto. Inoltre, una maggiore condivisione di buone pratiche e di esperienze tra amministrazioni può aiutare a superare le difficoltà comuni, promuovendo un'applicazione della normativa che sia al contempo rigorosa e adattata alle specificità di ciascun settore di approvvigionamento. In questo modo, si potrà garantire che il Codice degli Appalti sia uno strumento efficace al servizio dell'interesse pubblico, capace di rispondere in modo flessibile e dinamico alle diverse esigenze.

In questo complicato contesto normativo e giurisprudenziale, la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) agli appalti pubblici è un’altra questione centrale nel contesto della normativa sugli appalti pubblici, e del Codice del 2023. Sebbene vi sia un chiaro intento legislativo di facilitare l'accesso delle PMI a queste opportunità, diverse barriere persistono, influenzate in modo significativo dalla complessità normativa e giurisprudenziale del Codice.

Ulteriori Sfide per le PMI

La complessità del Codice degli Appalti del 2023 e la vasta giurisprudenza associata aggiungono ulteriori sfide per le PMI. La necessità di navigare in un sistema normativo complesso, di comprendere le numerose disposizioni legali e di rimanere aggiornati sulle continue interpretazioni giuridiche richiede risorse significative in termini di tempo e competenze specialistiche. La capacità di interpretare correttamente le disposizioni del Codice e di adeguarsi ai requisiti specifici di una gara richiede una conoscenza approfondita della normativa e delle sue applicazioni pratiche, che può essere difficile da acquisire per le PMI. Inoltre, la necessità di seguire e comprendere le evoluzioni giurisprudenziali, che possono modificare l'interpretazione di aspetti chiave del Codice, impone un ulteriore onere in termini di aggiornamento continuo e consulenza legale. La complessità normativa e giurisprudenziale interagisce, tra l’altro, con le barriere legate alla dimensione delle gare e ai requisiti di qualificazione, amplificando gli ostacoli per le PMI. Questo aspetto è particolarmente gravoso per le PMI, che spesso non dispongono delle stesse capacità amministrative e legali delle loro controparti più grandi.

Per affrontare queste sfide e facilitare l'accesso delle PMI agli appalti pubblici, è possibile considerare diverse soluzioni, come la semplificazione delle procedure di appalto per renderle più accessibili alle PMI, l'introduzione di misure di supporto specifiche, come la formazione e la consulenza. Inoltre, potrebbe essere utile promuovere una maggiore trasparenza e chiarimenti nella normativa e nelle interpretazioni giuridiche, per ridurre l'incertezza e i costi associati alla partecipazione agli appalti. In conclusione, mentre il Codice del 2023 mira a promuovere una partecipazione più ampia e inclusiva agli appalti pubblici, la complessità normativa e giurisprudenziale, insieme alle barriere legate alla dimensione delle gare e ai requisiti di qualificazione, rappresentano sfide significative per le PMI. Affrontare queste sfide richiede un approccio che consideri sia la semplificazione delle procedure che il supporto diretto alle PMI, al fine di garantire un accesso equo e competitivo al mercato degli appalti pubblici.

In definitiva, dal nuovo Codice degli Appalti, emergono dei punti di attenzione che non sono imputabili a carenze normative o a errori sui temi strategici della normativa, come talvolta accaduto in passato, ma si manifestano piuttosto come un'esigenza di supporto: sia la Pubblica Amministrazione, sia le imprese necessitano di essere assistite per poter progettare e partecipare efficacemente alle procedure di appalto. È essenziale fornire alle Pubbliche Amministrazioni, in particolare quelle meno strutturate, e alle PMI, il sostegno necessario attraverso la formazione e l'acquisizione di competenze specifiche, che consentano loro di adempiere ai compiti previsti dal Codice in maniera efficiente e conforme alle attuali richieste del settore.

Magas di Marco Gasparri

Marco Gasparri è il fondatore e amministratore di Magas s.r.l., una rinomata società italiana specializzata in consulenza tecnica ed organizzativa che fornisce un'ampia gamma di servizi nel settore delle gare pubbliche e private. Magas offre soluzioni "chiavi in mano" per la partecipazione ai bandi di gara e la progettazione di offerte tecniche ed economiche, garantendo ai clienti competitività e innovazione. Con una profonda esperienza nel settore degli appalti, Magas s.r.l., sotto la guida di Marco Gasparri, eccelle nella strutturazione degli uffici di ingegneria di progetto, nella consulenza legale, nonché nell'analisi di mercato per esplorare nuove opportunità.

Contatti: https://www.magas.it/

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Champions League – Bayern-Real: semifinale tra pesi massimi...

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Roma, 29 aprile 2024 –Una sfida tra pesi massimi, tra due delle più grandi potenze calcistiche del Vecchio Continente. Per capire cosa rappresentano, complessivamente, Bayern Monaco e Real Madrid, basta sfogliare le loro bacheche: 69 titoli nazionali e 12 internazionali, tra cui 6 Champions, per i tedeschi; 70 allori in Spagna e 32 fuori dai confini nazionali con il record di ben 14 Coppe con le Grandi Orecchie per i Blancos. I due colossi europei si sfidano, domani sera all’Allianz, per la semifinale di andata di Champions League: sarà il confronto numero 27 e si viaggia sul filo dell’equilibrio. Un equilibrio pronosticato anche per questo match dagli esperti Sisal: il Bayern Monaco parte favorito a 2,60 contro il 2,70 del Real Madrid mentre si sale fino a 3,40 per il pareggio. Divisione della posta avvenuta solo in tre occasioni. Tutti si attendono una partita spettacolare e con molte reti: la Combo Goal + Over 2,5, offerta 1,80, appare molto probabile. Non è da escludere un Ribaltone, dato a 6,50, come accaduto sei anni fa sempre a Monaco. Sia un calcio di rigore, a 2,75, che un goal da fuori area, a 2,50, sono nelle corde del match.

Tanti, tantissimi i protagonisti che scenderanno in campo all’Allianz Arena. I padroni di casa, non solo per i numeri ma anche per la cabala, si affidano a Harry Kane: il bomber inglese non ha mai segnato al Real, interrompere questo digiuno come primo marcatore è in quota a 4,80, ma nelle uniche due sfide, quando indossava la maglia del Tottenham, è rimasto imbattuto con gli spagnoli. Al suo fianco cercheranno gloria uno tra Gnabry, Musiala e Sanè, tutti nel tabellino dei marcatori a 4,00. Carlo Ancelotti, che inizia a sognare l’ennesima Champions della sua inarrivabile carriera, ha in Jude Bellingham un’arma letale: il ventenne inglese ha messo insieme, in stagione, 21 gol e 10 assist. Un’altra gara a segno, condita da un passaggio vincente, è offerta a 11,50. Tra l’altro Bellingham vuole la prima vittoria contro il Bayern, impresa mia riuscita in 8 precedenti contro i bavaresi ai tempi del Dortmund. Ma i padroni di casa devono temere anche le due frecce offensive dei Blancos: Vinicius, a 2,50, e Rodrygo, in gol a 3,00.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazion e, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.

Sisal Italia S.p.A.

Ufficio stampa:

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AXA Italia: QUIXA lancia Van&Job, la soluzione di...

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René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia

- Van & Job è la prima soluzione assicurativa presente sul mercato italiano che protegge, in un unico contratto, il van e l’attività imprenditoriale delle microimprese e professionisti, dai piccoli e grandi imprevisti della vita quotidiana.

- Si tratta di una protezione completa, che va oltre la classica Rc Auto e che guarda anche ad ulteriori bisogni collegati alla sfera lavorativa, a potenziali infortuni e a nuovi rischi emergenti, come i rischi da catastrofi naturali.

- In pacchetti preconfigurati, in ottica di semplicità e immediatezza, con la possibilità di arricchire ulteriormente l’offerta in base a nuove esigenze, Van & Job è acquistabile, con un premio medio accessibile e flessibilità di pagamento, in pochi semplici click e gestibile in modo completamente digitale.

- Alla base dell’offerta, una proposta concreta di inclusive protection - pilastro strategico per il Gruppo AXA Italia - pensata per diffondere una sempre maggiore protezione a fasce di popolazione vulnerabili a diversi rischi, ma storicamente lontane dal mondo assicurativo.

- A sostegno della nuova proposta, QUIXA Assicurazioni tornerà in comunicazione con una nuova campagna pubblicitaria, che verrà declinata a partire da maggio sui canali digitali e in Radio.

- René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia: “Van&Job è la nuova proposta di QUIXA dedicata a professionisti e microimprese, cuore pulsante del tessuto economico del nostro Paese, rappresentando il 95% delle imprese attive in Italia, ma ancora oggi sottoassicurate, nonostante i molteplici rischi a cui sono esposte"

Milano, 29 aprile 2024. “Van&Job è la nuova proposta di QUIXA dedicata a professionisti e microimprese, cuore pulsante del tessuto economico del nostro Paese, rappresentando il 95% delle imprese attive in Italia, ma ancora oggi sottoassicurate, nonostante i molteplici rischi a cui sono esposte - ha dichiarato René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia. Facendo leva sul nostro DNA digitale e sull’appartenenza al Gruppo AXA, abbiamo ideato una soluzione che non ha precedenti sul mercato e che offre una protezione completa – che va oltre Rc Auto - e allo stesso tempo semplice, accessibile e trasparente, per gestire, in un unico contratto, i piccoli e grandi imprevisti in cui è possibile incorrere nello svolgimento dell’attività quotidiana. Van&Job rappresenta un esempio concreto del percorso evolutivo di QUIXA, che sceglie di guardare con sempre più attenzione alle evoluzioni in atto nella società per rispondere a nuovi trend e bisogni, anche in logica di maggiore inclusione sociale, al cuore della strategia del Gruppo AXA Italia”.

QUIXA Assicurazioni, compagnia digitale del Gruppo assicurativo AXA Italia, presenta Van&Job, il primo prodotto assicurativo in Italia, dedicato alle microimprese di massimo 2 dipendenti e professionisti proprietari di un furgone, che offre, in unico contratto, una copertura completa per il van e l’attività imprenditoriale.

L’offerta si basa su pacchetti preconfigurati, in ottica di semplicità e immediatezza, con la possibilità di arricchire ulteriormente l’offerta in base a nuove esigenze.

Per il van (con massa complessiva inferiore a 35 q), a disposizione, ad esempio, la copertura in caso di furto, grandine e danni ai cristalli, con le opzioni aggiuntive per collisione e atti vandalici, così come la protezione in caso di incidenti o guasti. Tra i servizi, il soccorso H24 o l’assistenza legale.

Per l’attività lavorativa, oltre alle coperture contro i danni ai locali (i.e. incendio, fenomeno elettrico, spargimento di liquidi) e la responsabilità civile per danni a terzi, una protezione pensata in caso di lavoro fuori sede – con l’opzione di una RC anche presso i clienti - così come proposte che includono gli infortuni e la possibilità di tutelarsi da rischi sempre più attuali come quelli legati alle catastrofi naturali.

Van & Job è acquistabile in pochi semplici click e gestibile direttamente in modo digitale dalla propria Area riservata e propone un premio medio accessibile, con flessibilità di pagamento, grazie alla possibilità di dilazionare il premio in 3 o 10 rate.

La nuova proposta segna un’importante evoluzione per QUIXA, che sceglie di essere sempre più vicina a una nuova generazione di consumatori sensibile a nuovi bisogni emergenti e ai nuovi trend - e alla ricerca di risposte semplici, concrete, flessibili e smart per affrontare con serenità i piccoli e grandi imprevisti della vita quotidiana, e che vuole sfruttare le opportunità del digitale, potendo comunque sempre contare su un supporto fisico a seconda del bisogno, anche con la disponibilità dell’assistenza clienti raggiungibile durante tutta la fase di preventivazione e acquisto.

Van&Job è anche il primo prodotto inclusivo del Gruppo AXA Italia: la sostenibilità è infatti uno dei pilastri strategici della compagnia, che trova concretezza anche in una nuova offerta assicurativa, capace di portare valore alla società e colmare il gap di protezione, intercettando quella fascia di popolazione vulnerabile a diversi rischi, ma storicamente lontana dal mondo assicurativo.

A partire dal mese di maggio, QUIXA tornerà in comunicazione con una campagna pubblicitaria dedicata a Van&Job e declinata sui canali digitali e sulla radio.

In coerenza con il suo nuovo percorso, QUIXA ridefinisce infine anche l’architettura complessiva del brand, l’identità visiva e i modi di comunicare, puntando su un linguaggio empatico, ma allo stesso tempo semplice e trasparente, riassunto nel nuovo claim, “l’assicurazione semplice inizia da qui”.

Per maggiori informazioni: quixa.it/prodotti/furgone

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PMI e grandi rischi:proteggere le password è una priorità

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Milano, 29 aprile 2024. Oggi, le piccole-medie imprese sono sempre più spesso bersaglio di attacchi informatici. Con risorse e competenze limitate, queste aziende spesso faticano a difendersi da minacce sofisticate. Tuttavia, implementando solide misure di protezione delle password, le PMI possono aumentare significativamente il loro livello di sicurezza e salvaguardare i loro dati sensibili. In occasione della Giornata Mondiale della Password, che ricorre il 2 maggio, Kaspersky svela alcune misure di cybersicurezza semplici ma essenziali per la protezione delle password nelle piccole-medie imprese.

Uno studio condotto da Kaspersky alla fine del 2023, ha rilevato che il 76% delle piccole-medie imprese di tutto il mondo ha subito almeno un incidente informatico negli ultimi due anni. Le conseguenze di questi attacchi sono state gravi e hanno portato a fughe di dati riservati (34%), danni alla reputazione (23%), perdita di fiducia dei clienti (20%) e altro ancora. Circa il 9% delle PMI ha dovuto addirittura sospendere alcune attività. Analizzando questi incidenti informatici, è chiaro che l'uso di password deboli o il loro mancato aggiornamento regolare è una delle cause principali(24%) seconda solo al download di malware. Per affrontare questo problema, Kaspersky fornisce alcuni suggerimenti per rafforzare le policy sulle password delle piccole-medie imprese.

Creare password forti

Nonostante la sua importanza, questa misura ovvia viene spesso trascurata dai dipendenti che devono destreggiarsi tra numerose password per le diverse applicazioni che utilizzano. Inoltre,bisogna assicurarsi che le password siano forti e uniche per ogni servizio aziendale. Le password deboli e riutilizzate sono un facile bersaglio per i criminali informatici, che sfruttano strumenti automatizzati per decifrarle e ottenere l’accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Incoraggiando i dipendenti a utilizzare combinazioni complesse di lettere, numeri e caratteri speciali, le PMI possono ridurre il rischio di violazioni legate alle password.

Implementare l'autenticazione a più fattori

L'autenticazione a più fattori (MFA) aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo agli utenti una verifica aggiuntiva rispetto alla semplice password, attraverso dati biometrici, codici di accesso una tantum inviati a un dispositivo mobile o domande di sicurezza. Sebbene le piccole-medie imprese possano percepire il sistema di MFA come complesso o inutile, si tratta di una misura di sicurezza fondamentale che può proteggere da varie minacce informatiche, come il furto di password e l'accesso non autorizzato agli account. Abilitando l’autenticazione a due fattori si riduce significativamente il rischio di accesso non autorizzato agli account delle PMI, anche se le password sono state compromesse.

Aggiornare regolarmente le password

L'aggiornamento regolare delle password è essenziale per mantenere la sicurezza e ridurre il rischio di violazioni legate alle password. Nonostante le dimensioni, le piccole-media imprese non sono immuni dalle minacce informatiche e l’utilizzo di password obsolete o compromesse può rappresentare un rischio significativo per la sicurezza. I dirigenti delle PMI dovrebbero incoraggiare i dipendenti a cambiare periodicamente le password e applicare criteridi scadenza delle password per impedire il riutilizzo di quelle vecchie. Inoltre, è necessario aggiornare tempestivamente le password in caso di cambiamenti del personale o di sospette violazioni della sicurezza.

Formare i dipendenti

La consapevolezza dei dipendenti è fondamentale per un'efficace protezione delle password e per la sicurezza online delle PMI. I dipendenti devono essere sensibilizzati sull'importanza di password forti, sui rischi della loro condivisione e sulle potenziali conseguenze di un attacco informatico. Promuovendo la consapevolezza di una cultura della cybersecurity, le piccole-medie imprese possono mettere i dipendenti in condizione di svolgere un ruolo attivo nella protezione delle informazioni sensibili e nella mitigazione delle minacce informatiche.

Proteggere dispositivi e reti

Oltre a garantire la sicurezza delle password, le piccole-medie imprese dovrebbero adottare misure per proteggere i dispositivi e le reti con soluzioni di cybersecurity. Con la crescente diffusione del lavoro da remoto e dei servizi basati sul cloud, le PMI devono assicurarsi che dispositivi e reti siano adeguatamente protetti da malware, attacchi di phishing e altre minacce informatiche. Installando un software di cybersecurity affidabile, attivando i firewall e mantenendo aggiornati sistemi operativi e software, le piccole-medie imprese possono rafforzare in modo significativo le loro difese.

“Oggi non è realistico pensare che solo le grandi aziende siano l'obiettivo principale dei criminali informatici,in realtà, anche le aziende più piccole devono fronteggiare rischi significativi di cybersecurity. Per questo motivo, devono dare priorità alle misure di sicurezza e utilizzare prodotti di cybersecurity per salvaguardare le attività e i dati dei clienti. Ad esempio, Kaspersky Small Office Security, studiato appositamente per le esigenze delle piccole-medie imprese, offre una soluzione di sicurezza “hands-off” con protezione “installa e dimentica” e consente di risparmiare sul budget aziendale, particolarmente importante nelle prime fasi di sviluppo del business. Fornisce una protezione completa contro malware, phishing, ransomware, password deboli e molto altro. In Kaspersky ci impegniamo a fornire alle PMI gli strumenti e le risorse necessarie per migliorare la loro protezione informatica. Crediamo che le aziende possano essere sia piccole che sicure”, ha commentato Kirill Litvin, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky.

Informazioni su Kaspersky

Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/

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Iperti: “Dietro furti reti internazionali, fanno gola...

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