Spettacolo
Ascolti tv, ‘Doc’ stravince: quasi 5,2 milioni...
Ascolti tv, ‘Doc’ stravince: quasi 5,2 milioni di spettatori
Distanziato abbondantemente il secondo classificato 'Terra amara'. Terzo posto per 'Non stop'
'Doc - Nelle tue mani 3' su Rai1 ha stravinto gli ascolti della prima serata di ieri con 5.177.000 telespettatori e il 27,5% di share distanziando abbondantemente il secondo classificato, ossia 'Terra amara' che su Canale 5 ne ha totalizzati 2.948.000 con il 15,5%. Al terzo posto per numero di telespettatori c'è Italia 1 che con 'Non stop' ne ha ottenuti 995.000 con il 5% di share.
Fuori dal podio
Su Retequattro 'Dritto e Rovescio' è stato visto da 938.000 telespettatori pari al 6,3% mentre La7 con 'PiazzaPulita' ne ha conquistati 869.000 pari al 5,8% e Rai3 con 'Splendida cornice' ne ha raccolti 808.000 pari al 4,5% di share. Su Rai2 'Bad boys for life' ha interessato 520.000 telespettatori con il 2,7%, mentre Nove con 'Nove Comedy Club – Maurizio Battista in 'Do You Remember Me?'' ha segnato il 2,5% con 495.000 telespettatori. Tv8 chiude la classifica del prime time di ieri con 'Quelle brave ragazze 2', seguito da 398.000 telespettatori con l'1,9% di share.
Access prime time
Nell'access prime time Rai1 ha vinto con 'Cinque Minuti', visto da 4.809.000 telespettatori con il 23% e, a seguire, 'Affari Tuoi' ha ottenuto 5.514.000 telespettatori con il 25,5% di share. Su Canale 5 'Striscia la notizia' ha registrato 3.699.000 telespettatori e il 17,1%. Anche nel preserale Rai1 domina con 'L'Eredità', che ha interessato 4.593.00 telespettatori con il 26,7%, mentre su Canale 5 'Avanti un altro!' ha totalizzato 3.582.000 telespettatori e il 21,7% di share.
Rai o Mediaset, chi vince la giornata?
Nel complesso la comparazione delle reti generaliste Rai più RaiNews24 nei confronti delle generaliste Mediaset più TgCom24 vede, nell'intera giornata, la Rai al 30,9% con 2.668.000 telespettatori contro i 2.371.000 e il 27,5% di Mediaset e, in prima serata, la Rai sempre al 30,9% con 6.381.000 telespettatori e Mediaset al 27,6% con 5.710.000 telespettatori.
Spettacolo
Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
Spettacolo
Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
Spettacolo
Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.