Cronaca
Papa: “Il piacere sessuale è un dono di Dio ma è...
Papa: “Il piacere sessuale è un dono di Dio ma è minacciato dalla pornografia”
Il monito del Pontefice: "Attenzione alle relazioni tossiche, lo documenta la cronaca quotidiana"
"Il piacere sessuale, dono di Dio, è minato dalla pornografia". Lo ha evidenziato il Papa all'udienza generale dedicando la catechesi al "demone", vale a dire al vizio della lussuria e delle sue trappole. Come il "soddisfacimento senza relazione che può generare forme di dipendenza". Da qui il monito: "Dobbiamo difendere l'amore della mente, del cuore, del corpo di donarsi l'uno all'altro. Vincere la battaglia contro la lussuria, contro la "cosificazione" dell'altro, può essere un'impresa che dura tutta una vita". "Però - ha sottolineato Bergoglio - il premio di questa battaglia è il più importante in assoluto, perché si tratta di preservare quella bellezza che Dio ha scritto nella sua creazione quando ha immaginato l'amore tra l'uomo e la donna. Che non è per usarsi ma per amarsi".
Parlando del vizio della lussuria, Bergoglio ha osservato: "Si badi bene: nel cristianesimo non c'è una condanna dell'istinto sessuale. Un libro della Bibbia, il Cantico dei Cantici, è uno stupendo poema d'amore tra due fidanzati. Tuttavia, questa dimensione così bella della nostra umanità non è esente da pericoli, tanto che già San Paolo deve affrontare la questione nella prima Lettera ai Corinzi. Scrive così: «Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani" . Il rimprovero dell'Apostolo riguarda proprio una gestione malsana della sessualità da parte di alcuni cristiani".
Il Pontefice poi mette in guardia: "Amare è rispettare l'altro, cercare la sua felicità. Attenzione alle relazioni tossiche". Guardando all'esperienza umana, all'esperienza dell'innamoramento, Bergoglio ha osservato: "Perché sia un'esperienza così sconvolgente nella vita delle persone, nessuno di noi lo sa: è una delle realtà più sorprendenti dell'esistenza. Buona parte delle canzoni che si ascoltano alla radio riguardano questo: amori che si illuminano, amori sempre ricercati e mai raggiunti, amori carichi di gioia, o che tormentano fino alle lacrime. Se non viene inquinato dal vizio, l'innamoramento è uno dei sentimenti più puri. Una persona innamorata diventa generosa, gode nel fare regali, scrive lettere e poesie. Smette di pensare a sé stessa per essere completamente proiettata verso l'altro. E se chiedete a un innamorato per quale motivo ami, non troverà una risposta: per tanti versi il suo è un amore incondizionato, senza nessuna ragione".
"Questo "giardino" dove si moltiplicano meraviglie non è però al riparo del male. Esso viene deturpato dal demone della lussuria, e questo vizio è particolarmente odioso. Anzitutto perché devasta le relazioni tra le persone. Per documentare una realtà del genere è sufficiente purtroppo la cronaca di tutti giorni. Quante relazioni iniziate nel migliore dei modi si sono poi mutate in relazioni tossiche, di possesso dell'altro, prive di rispetto e del senso del limite? Sono amori in cui è mancata la castità: virtù che non va confusa con l'astinenza sessuale, bensì con la volontà di non possedere mai l'altro. Amare è rispettare l'altro, ricercare la sua felicità, coltivare empatia per i suoi sentimenti, disporsi nella conoscenza di un corpo, di una psicologia e di un'anima che non sono i nostri, e che devono essere contemplati per la bellezza di cui sono portatori".
"La lussuria, invece, - ha osservato il Pontefice - si fa beffe di tutto questo: depreda, rapina, consuma in tutta fretta, non vuole ascoltare l'altro ma solo il proprio bisogno e il proprio piacere; la lussuria giudica una noia ogni corteggiamento, non cerca quella sintesi tra ragione, pulsione e sentimento che ci aiuterebbe a condurre l'esistenza con saggezza. Il lussurioso cerca solo scorciatoie: non capisce che la strada dell'amore va percorsa con lentezza, e questa pazienza, lungi dall'essere sinonimo di noia, permette di rendere felici i nostri rapporti amorosi". Ma c'è una seconda ragione, ha detto Francesco, "per cui la lussuria è un vizio pericoloso. Tra tutti i piaceri dell'uomo, la sessualità ha una voce potente. Coinvolge tutti i sensi; dimora sia nel corpo che nella psiche; se non disciplinata con pazienza, se non iscritta in una relazione e in una storia dove due individui la trasformano in una danza amorosa, essa si muta in una catena che priva l'uomo di libertà".
Cronaca
Dissequestrati i pitbull che uccisero bimbo a Salerno:...
Oipa: "Decisione nel rispetto della vita degli animali"
La Procura di Salerno, diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha dissequestrato i due pitbull che il 22 aprile scorso aggredirono, uccidendolo, il piccolo Francesco Pio di soli 13 mesi. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) in una nota si congratula con i magistrati che hanno preso questa decisione "che va nel rispetto della vita dei due animali e che dà loro una prospettiva di recupero", scrivono.
Al momento i cani sono in un rifugio nel Casertano e, scrivono ancora, dovranno essere sottoposti a un percorso di recupero a Napoli.
"L’associazione torna a chiedere al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano - si legge nella nota - hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze".
Cronaca
Fedez, la proposta del Codacons: “Insieme a Taranto...
Il presidente dell'associazione dei consumatori invita il rapper a un'iniziativa davanti all'ex Ilva
Il processo contro Fedez per calunnia verso il Codacons potrebbe finire prima ancora della prossima udienza. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha deciso infatti di accettare la proposta di armistizio avanzata ieri da Fedez tramite un giornalista presente all'udienza dinanzi al Tribunale di Roma e ha invitato il rapper "il prossimo 16 maggio a Taranto, davanti la sede dell’ex Ilva, per sollevare attraverso la sua notorietà il problema degli operai e dei cittadini di Taranto che continuano ad ammalarsi e a morire a causa dell’inquinamento prodotto dall’acciaieria". Lo comunica Rienzi stesso in un videomessaggio pubblicato sul sito del Codacons. "Questo sarebbe un gesto importante -dice il presidente del Codacons - Più di ogni raccolta fondi, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di conciliare meglio il diritto al lavoro con il diritto alla salute, partendo dal presupposto che la vita delle persone viene sempre prima del profitto economico".
"Diamo appuntamento a Fedez per il prossimo 16 maggio a Taranto, quando il Codacons consegnerà a 30 operai che hanno subito danni sanitari a causa dell’acciaieria il risarcimento ottenuto in loro favore dalla nostra associazione, che ha rappresentato i lavoratori in una causa legale conclusasi con una piena vittoria", conclude Rienzi.
Cronaca
Professioni: “Carenza personale, Ssn a rischio...
Calandra (Fno Tsrm e Pstrp), 'mancano oltre 80mila operatori, sistema sempre meno attrattivo'
"Oggi si rischia, e purtroppo accade, di privare le persone di una parte delle cure fondamentali di cui hanno bisogno con una conseguente pericolosa deriva del nostro Servizio sanitario nazionale. Registriamo non solo una scarsa attrattività, ma anche una drammatica carenza di personale sanitario. Tra le professioni sanitarie che rappresentiamo, abbiamo stimato, grazie a un'indagine delle nostre Commissioni di albo nazionali e del nostro centro studi Sapis, una mancanza di oltre 80mila professionisti, il 25% dall'area tecnica, il 20% dall'area prevenzione, 55% dall'area della riabilitazione".
Lo ha detto Teresa Calandra, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp - 19 profili sanitari), intervenendo alla presentazione - oggi a Roma - del convegno 'Le povertà sanitarie in Italia', del prossimo 10 maggio a Verona, primo di una serie di incontri promossi dalla Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute e dall'Ufficio nazionale per la Pastorale della salute della Cei, la Conferenza episcopale italiana, con le 11 Federazioni e i Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie, in avvicinamento al Giubileo della sanità del 2025.
"Alcuni esempi pratici, non esaustivi - sottolinea Calandra - rendono evidente cosa facciamo e cosa possiamo fare per sostenere il Ssn: screening uditivi con i tecnici audiometristi; screening della vista con gli ortottisti; riabilitazione nei disturbi del linguaggio con i logopedisti; mammografie, Tc e Rm con i tecnici di radiologia". Infine, "una riflessione particolare è doverosa farla sui tanti morti sul lavoro. Bisogna fare meglio e puntare con urgenza e concretamente sulla prevenzione, i nostri tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro devono essere massimamente valorizzati".