Connect with us

Salute e Benessere

Epatite B, speranze dall’immunoterapia: a Milano...

Published

on

Epatite B, speranze dall’immunoterapia: a Milano primi test al mondo

Studio San Raffaele-Asher Biotherapeutics apre a una svolta contro l'infezione cronica

Laboratorio di ricerca  - Fotogramma

La speranza dell'immunoterapia contro l'epatite B cronica, che nel mondo affligge oltre 300 milioni di persone ed è tra i primi fattori di rischio per la cirrosi epatica e il tumore al fegato. I primi test al mondo sono stati condotti su modelli preclinici da un gruppo di ricercatori dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano e dell'università Vita-Salute San Raffaele, in collaborazione con la start-up americana Asher Biotherapeutics. I risultati, pubblicati su 'Science Translational Medicine', aprono la strada alla cura dell'infezione da virus Hbv grazie a una molecola - l'interleuchina-2 - in grado di riattivare il sistema immunitario contro la malattia. Nei pazienti con epatite B cronica, infatti, le difese naturali non riescono a debellare il virus responsabile della patologia, che continua a sopravvivere e a riprodursi all'interno delle cellule epatiche.

L'Hbv - ricordano dal San Raffaele - si trasmette per contatto con sangue infetto, per via sessuale o da madre a figlio durante il parto. Diversamente da ciò che accade quando un adulto contrae il virus, oltre il 90% dei bambini contagiati alla nascita sviluppano la forma cronica di epatite B. Contro l'infezione oggi esiste un vaccino preventivo, ma i pazienti che l'hanno già contratta non ne possono beneficiare. Per loro una possibile svolta arriva dallo studio coordinato da Matteo Iannacone, direttore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive dell'Irccs ospedale San Raffaele, rientrato in Italia dopo una lunga esperienza negli Stati Uniti grazie al Career Development Award della Fondazione Armenise-Harvard. Le ricerche di Iannacone, in sinergia con l'unità diretta da Luca Guidotti, vice direttore scientifico del San Raffaele, hanno contribuito in questi anni a sviluppare alcuni degli antivirali comunemente utilizzati per trattare l'epatite B nella sua forma cronica.

Già nel 2019, con alcuni dati pubblicati su 'Nature', attraverso un'analisi molecolare realizzata grazie a tecniche di microscopia intravitale gli studiosi avevano dimostrato che i linfociti T non riescono a debellare l'infezione da Hbv e risultano disfunzionali fin dalla loro attivazione. La caratterizzazione dei linfociti T disfunzionali aveva anche permesso ai ricercatori del San Raffaele di identificare le molecole più adatte ed efficaci a risvegliare queste cellule. Una è l'interleuchina-2 (Il-2), una molecola-messaggero del sistema immunitario, che agisce come una sorta di immunoterapia ed è già sperimentata con successo sia in cellule in coltura ottenute da campioni di pazienti sia nel modello animale. Tuttavia l'Il-2, se somministrata in maniera sistemica, produce gravi effetti collaterali, aumentando la permeabilità dei vasi sanguigni e causando un grave edema. Questo accade perché la molecola non agisce solo sui linfociti T, ma anche sulle cellule Natural killer che inducono tossicità, nonché su cellule regolatorie che inibiscono la risposta immune. Il nuovo studio bypassa questi ostacoli.

Grazie alla collaborazione con Asher Biotherapeutics che produce l'interleuchina-2 - spiega una nota - i ricercatori sono riusciti a sperimentare questa molecola sviluppando un approccio detto di 'cis-targeting': l'Il-2, coniugata con un anticorpo specifico, riesce a indirizzarsi solo sui linfociti T, attivandoli in maniera corretta contro la malattia.

"Abbiamo visto, sui modelli murini di malattia - riferisce Iannacone - che somministrando questo tipo di immunoterapia i linfociti T si espandono di numero e aumentano la loro funzione, ovvero rilasciano citochine in grado di inibire la replicazione virale ed eliminano le cellule infette, abbattendo di fatto il virus". I risultati hanno dimostrato, in modelli preclinici di epatite B, ma anche nel sangue di persone sane, la sicurezza, la bassa tossicità e l'efficacia terapeutica di questo approccio innovativo. "Oltre ad approcci antivirali - commenta Iannacone - è possibile pensare finalmente a una strategia di immunoterapia" contro l'epatite B cronica. "Il prossimo passo è quello di testare sull'uomo questo approccio, in combinazione con gli antivirali".

La ricerca è stata sostenuta dall'European Research Council (Erc), dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, dal ministero della Salute e dal ministero dell'Università e della Ricerca.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Salute e Benessere

Klotho e gli elisir di lunga vita, ‘tanti studi ma...

Published

on

Klotho e gli elisir di lunga vita, 'tanti studi ma longevità si conquista'

Succede sempre più spesso. Un giorno perché un anziano straordinario compie un'impresa sportiva a età inimmaginabili prima, un giorno per la lezione di vita quotidiana di super 90enni non hanno mai smesso di ballare, sfilare, guidare, tenere conferenze. Appena lo scorso weekend era stato il raduno di 70 ultra centenari a Padova, da Guinness dei Primati, a riaccendere i riflettori sul mito della lunga vita. La scienza si interroga su come favorirlo. Fioccano studi su proteine e ormoni della longevità in cerca di strategie per riavvolgere il nastro del tempo, per garantire un invecchiamento sano, un cervello giovane. Decenni di ricerche si sono accumulati su Klotho, proteina correlata alla salute del cervello anche da un recente lavoro pubblicato su 'Nature' che ne approfondisce i meccanismi scoprendo un filo conduttore che l'accomuna al sangue giovane e allo sport. Studi affascinanti, "pubblicati su riviste prestigiose, al momento condotti su animali", riflette Francesco Landi, direttore del Dipartimento di Scienze dell'invecchiamento del Policlinico Gemelli di Roma.

"Ma non mi piace come messaggio che possa esistere un singolo fattore e quindi una singola proteina, come se fosse la fontana dell'eterna giovinezza". Oggi quello di cui c'è certezza è che la longevità va 'sudata'. "Diciamo che non è 'for free' - sottolinea l'esperto all'Adnkronos Salute - La longevità si conquista, non è un dono di natura. Anche perché ormai è ampiamente dimostrato che la genetica può incidere al massimo per il 20%. E poi, altro dato straordinariamente importante è che, anche se si ha una genetica buona, se ci si comporta 'male'" quel vantaggio si brucia. Landi, facendo il punto sulle conoscenze che finora si sono consolidate, puntualizza: "Noi abbiamo una certezza, e come università Cattolica e Policlinico Gemelli l'abbiamo pubblicato personalmente: c'è una precisa traiettoria di declino dell'invecchiamento e della performance fisica. Se parliamo della forza muscolare - misurata ad esempio con l'handgrip o con la forza di alzarsi e sedersi dalla sedia 5 volte senza l'uso delle braccia misurando quanto tempo ci mettiamo - queste performance fisiche sono stabili più o meno fino a 50 anni e poi da 50 anni in poi cominciano a declinare. Questa traiettoria legata all'invecchiamento si può modificare. E l'esercizio fisico modifica questo declino".

"Se poi una proteina come Klotho sia in grado di essere un mimetico dell'esercizio fisico, questa potrebbe essere una buona notizia per i sedentari. Però certamente - osserva lo specialista - dobbiamo anche sempre immaginare che i meccanismi di azione, sia dal punto di vista di performance fisica che di performance cognitiva, sono multifattoriali. Quindi è verosimile che modificando un singolo meccanismo non si ottengano delle modificazioni complessive su tutto l'organismo. Non a caso l'esercizio fisico è definito una 'polipillola'. Perché va ad agire positivamente su tanti fattori: sicuramente su quello dell'insulina, della vascolarizzazione, sulla glicemia, sull'attivazione di mediatori che vanno ad agire anche a livello cerebrale. Quindi è chiaro che avere il mimetico dell'esercizio fisico sarà probabilmente un po' difficile, come avere un mimetico della sana alimentazione".

Landi fa alcuni esempi per inquadrare un primo punto fermo: il potere dello sport. "Gli 80enni che durante la loro vita hanno fatto esercizio fisico, sia di tipo aerobico che anaerobico - per intenderci sono andati anche in palestra oltre ad andare in bicicletta, a correre, a fare nuoto, a camminare - hanno la stessa performance delle persone sedentarie a 50 anni. Significa dunque che questa traiettoria la possiamo modificare, tanto da guadagnare anche 30 anni di funzione fisica. Il ragionamento" che gli scienziati fanno "è che se l'esercizio fisico può modificare la traiettoria di declino, evidentemente anche altro può farlo". Se dalla proteina Klotho al momento non possiamo trarre risvolti concreti immediatamente spendibili, "è chiaro che poi in futuro certamente l'approccio a terapie 'senolitiche'", che contrastano la senescenza, "potrà in qualche modo aiutare".

Lo specialista con gli esperti del Gemelli è in campo con diverse iniziative sulla longevità. Di recente è stata ufficializzata la partnership tra la comunità scientifica dei farmacisti preparatori sostenuta da Unifarco e l'Irccs romano per promuovere la cultura della longevità in farmacia, punto di riferimento che diventa un polo di prevenzione. Obiettivo "intercettare le persone fuori dall'ospedale, una sorta di missione di terzo settore" che trova nella farmacia la sede "in cui fare per prima cosa informazione sulla longevità, perché la prevenzione parte, innanzitutto, da un'adeguata informazione", spiega. Una parola chiave è "longevity check-up. Va detto che la longevità si 'coltiva' se anche da bambini e adolescenti ci interessiamo a quelli che sono i corretti stili di vita e l'adeguata prevenzione, in base alle fasi dell'età".

I longevity check-up citati da Landi partono "da uno screening di base, da quella che l'American Heart Association ci indica come la valutazione degli 8 fattori di rischio cardiovascolari più importanti che correlano alla longevità: dieta, esercizio fisico, controllo della glicemia, del peso corporeo, del colesterolo, della pressione arteriosa, qualità del sonno che di fatto è il proxy dello stress dannoso, e poi quelli che possono rientrare sotto la voce abusi, dall'alcol a fumo e sostanze. Siamo partiti con un longevity check-up per la performance fisica e stiamo per declinarne uno su performance cognitiva".

La prima cosa che si fa, continua Landi, "è una visita internistica con analisi ematochimiche, e un'attenta analisi di quella che è la dieta, con un questionario sulla frequenza con cui si mangiano alcuni alimenti e la frequenza con cui si fa esercizio fisico e di che tipo. Per poi andare a fare elettrocardiogramma, valutazione della composizione corporea, scansione posturale e articolare in tre dimensioni, senza raggi, che ci dà l'indicazione anche di alcune circonferenze importanti, come la circonferenza vita-fianchi. Poi lo studio metabolico dell'osso, test di funzionalità muscolare e cognitiva, valutazione della qualità del sonno e così via, allargando eventualmente dallo screening di base ad analisi specifiche sulla base dei risultati. In più, in farmacia si può fare eventualmente un test genetico di predisposizione all'invecchiamento: è un test salivare che dà ulteriori indicazioni, che verranno però sempre correlate con il check-up. Tutto va inquadrato nella valutazione generale. E c'è anche la possibilità di una valutazione del microbioma intestinale, altro aspetto importante solo se legato al resto".

Da un lato quindi c'è l'alleanza con la farmacia "che diventa un po' una sentinella", dall'altro lato, sempre per sensibilizzare, ci sono attività 'on the road': "Organizziamo iniziative come la 'Longevity run' - ricorda l'esperto - un tour che facciamo in giro per l'Italia per poi concludersi a Roma, in cui costruiamo dei villaggi della salute sul campo: con la scusa della corsa competitiva, riusciamo ad agganciare le persone per fare un inizio di check-up, dal controllo del colesterolo a quello di glicemia, pressione arteriosa, peso". Oggi, riepiloga lo specialista, "sappiamo che i due fattori più importanti sono lo stile di vita legato alla dieta e l'esercizio fisico. E' chiaro che, se parliamo di esercizio fisico, lo dobbiamo fare tutta la vita, abbiamo delle indicazioni precise e non possiamo sottrarci. E il problema - riflette - è che noi il risultato non lo vediamo dopo una settimana o un mese o un anno, ma nei decenni della nostra vita".

La dieta "è l'altro elemento fondamentale. Su questo piano si può parlare di 'integrazione mediterranea' della dieta mediterranea: cioè esistono una serie di integratori, da usare in maniera mirata laddove c'è carenza nella dieta quotidiana su alcuni ingredienti che sappiamo avere un'azione positiva sulla protezione della cellula, in particolare per esempio del mitocondrio, o per contrastare l'antinfiammazione legata alla senescenza. Per esempio, oggi sappiamo bene che l'estratto di melograno ha un'azione positiva e sappiamo molto bene che l'arginina ha un'azione sulla liberazione dell'ossido nitrico, della vasodilatazione e quindi di una migliore vascolarizzazione". In conclusione, anche a tavola non c'è l'ingrediente della longevità. "Esiste una dieta della longevità - conclude Landi - che possiamo cercare di supplementare dove abbiamo elementi carenti. Agiamo dunque solo dove abbiamo delle esigenze specifiche e particolari".

Continue Reading

Salute e Benessere

Tennis, il fisiatra: “Dietro aumento infortuni cambi...

Published

on

Tennis, il fisiatra:

La lista dei tennisti che nelle ultime settimane hanno dato forfait durante i tornei, da Mutua Madrid Open agli Internazionali d'Italia, in vista dello slam di Parigi, il Roland-Garros (Sinner, Alcaraz e Medvedev si sono ritirati, mentre Nadal e Berrettini rientrano con grande accortezza da problemi fisici), ripropone il tema di un maggiore numero di infortuni tra i professionisti che giocano tanto e su superificie di gioco diverse. "Sebbene gli infortuni osservati nel tennis siano comuni ad altri sport, la sua natura continuativa durante tutto l'anno, combinata con le diverse superfici su cui viene giocato, l'attrezzatura utilizzata e la biomeccanica, porta a uno spettro unico di lesioni. In generale le lesioni acute si verificano più frequentemente e tendono a colpire più spesso gli arti inferiori, mentre le lesioni croniche tendono a colpire più frequentemente gli arti superiori". Lo spiega all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer). Dal punto di vista del trattamento, "la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso - osserva - Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute".

"Le spiegazioni dietro agli infortuni degli sportivi d'élite sono sempre difficili da fornire senza conoscere nel dettaglio il caso specifico e non è corretto quindi generalizzare - precisa Bernetti - Tuttavia, basandoci su dati di letteratura, possiamo in parte sottolineare due elementi come plausibili fattori di rischio. In primis un ruolo centrale è dato dalle ore di gioco e dal numero degli incontri giocati. In particolare, una recente ricerca scientifica ha mostrato un'incidenza di infortuni compresa tra 0,04 e 3 per 1.000 ore di gioco. Inoltre - prosegue il fisiatra - utilizzando i dati sui minuti giocati in tutti gli eventi di tennis professionale dell'Association of Tennis Professionals (Atp) e della Women's Tennis Association (Wta) tra il 2011 e il 2016, hanno trovato tassi di infortuni di 201,7 per 10.000 esposizioni di gioco per le donne e di 148,6 per gli uomini. Inoltre, hanno notato differenze significative nella distribuzione degli infortuni tra uomini e donne, con la spalla, il piede, il polso e il ginocchio come siti di infortuni più comuni tra le donne, mentre le lesioni a ginocchio, caviglia e coscia erano le più diffuse tra gli uomini".

"Un ulteriore dato interessante - rimarca Bernetti - proviene da uno studio olandese condotto su oltre 3.500 tennisti amatoriali della Royal Netherlands Lawn Tennis Association, che ha dimostrato come sia stato osservato un tasso più elevato di lesioni da sovraccarico nei giocatori che giocavano su più superfici rispetto ai giocatori che giocavano principalmente su una superficie. Questo cambiamento tra le superfici di gioco - avverte l'esperto - potrebbe essere un fattore di rischio per infortuni anche tra i giocatori d'élite e può almeno in parte spiegare l'aumento di incidenza degli infortuni al passaggio dal periodo di gioco su una superficie a quello immediatamente successivo. Naturalmente sono dati generali, ogni infortunio deve essere valutato e trattato in modo personalizzato analizzando ogni singola peculiare caratteristica dell'atleta".

"Dal punto di vista terapeutico, andrebbero conosciuti i dettagli precisi dei singoli infortuni. In linea generale si può ragionare su due aspetti - suggerisce Bernetti - la prevenzione da un lato e la terapia in caso di infortunio dall'altro. I tennisti d'élite sono seguiti da staff completi con professionisti di alto livello che approcciano ad entrambi questi aspetti con altissima preparazione. Infatti, gli elementi da considerare sono molteplici ben oltre la mera preparazione atletica, e vanno ad esempio dalla valutazione della biomeccanica del gesto atletico all'attrezzatura sportiva, passando per gli aspetti nutrizionali e psicologici, solo per citarne alcuni".

Nell'ambito della valutazione del movimento e del gesto atletico, "sono sempre più utilizzati dispositivi tecnologici, come ad esempio sensori inerziali e sistemi di analisi video, che permettono di oggettivare il movimento e di comprendere cosa e come eventualmente correggere se opportuno. Dal punto di vista del trattamento - osserva il fisiatra - la maggior parte degli infortuni può essere generalmente gestita tramite approcci conservativi che includano strategie di intervento riabilitativo da valutare caso per caso. Fondamentale è poi la fase di 'return to play' e la prevenzione delle ricadute, per cui in alcuni casi si deve intervenire prevedendo anche un cambiamento della tipologia di gioco e di colpi".

"La tecnologia naturalmente è anche a supporto della fase di cura - evidenzia l'esperto - attraverso l'utilizzo di terapie fisiche strumentali di ultima generazione e di strumentazioni per incrementare la forza o la propriocezione anche attraverso strumenti di biofeedback. Ove opportuno, poi, possono essere previsti trattamenti di tipo infiltrativo sotto guida ecografica utilizzando ad esempio acido ialuronico o il Platelet rich plasma (Prp) chiamato in modo non scientifico 'pappa piastrinica'. Ogni caso - conclude Bernetti - deve essere comunque valutato e gestito in modo altamente personalizzato".

Continue Reading

Salute e Benessere

Salute, per ripresa post coda influenzale ‘cibo sano,...

Published

on

Salute, per ripresa post coda influenzale 'cibo sano, buon sonno e no pigrizia'

La 'coda' delle sindromi influenzali in queste ultime settimane ha colpito duro mettendo molti italiani a letto. E i tipici strascichi post influenzali si sono spesso sommati agli effetti del cambio di stagione, acuendo il senso di stanchezza e fatica. Per la ripresa "non c'è una bacchetta magica. Serve ricalibrare gli stili di vita: alimentazione sana, buon sonno, movimento, mai scordarsi di bere e anche vita sociale". A dettare la 'ricetta' è Giorgio Sesti, ordinario di Medicina interna all'università Sapienza di Roma e presidente della Società italiana di medicina interna (Simi).

Il primo consiglio è quello di adottare "una corretta alimentazione, quindi mangiare in maniera equilibrata, non saltare i pasti, non esagerare ovviamente con bevande alcoliche e con bevande eccitanti come possono essere il caffè, il tè, che possono acuire il senso di agitazione". Importante, poi, aggiunge Sesti, è "fare una costante attività motoria, ma chi in questi periodi ha allergie deve fare particolare attenzione, evitando le attività all'aperto e seguire le terapie ". Per tutti gli altri valgono le regole standard. "Chi svolge un lavoro sedentario deve ricordare che ogni 30 minuti bisogna alzarsi e fare 3-5 minuti di movimento, stretching, salire e scendere un piano a piedi e così via".

Altro aspetto fondamentale "è il sonno, quindi dormire, evitare di fare tardi, di bere alcolici la sera o caffè e il tè. Evitare di avere sistemi audiovisivi nella camera, la televisione, il pc, il telefonino e tutto quello che può distrarre dal fare un sonno che ci ricarichi. Durante il sonno, infatti, noi ricarichiamo il nostro organismo un po' come le batterie", ricorda il medico internista. Per quanto riguarda gli integratori, "il concetto - puntualizza - è che si integrano solo le carenze. Se faccio una dieta sbilanciata o una dieta estrema o una dieta povera di alimenti, allora lì devo integrare. Chi ha un'alimentazione equilibrata non ne ha bisogno". Inoltre, "cosa importantissima è bere. Beviamo sempre troppo poco, invece è fondamentale per tenere sia i nostri reni in funzione, sia per evitare una concentrazione del sangue e delle urine". Infine, conclude Sesti, va evitato l'errore più frequente: quello di "lasciarsi andare alla stanchezza, rifiutare rapporti sociali. E' sbagliato, perché la convivialità aiuta la ripresa".

Continue Reading

Ultime notizie

Esteri1 ora ago

Armi nucleari, Bielorussia partecipa a esercitazioni con...

L'annuncio di Lukashenko: "Sono armi di deterrenza. Difensive. Nessuno attaccherà" La Bielorussia parteciperà alle esercitazioni nucleari tattiche che la Russia...

Esteri1 ora ago

TikTok fa causa al governo Usa: “Messa al bando del...

Presentato il ricorso per fermare la legge che imporrebbe alla proprietà cinese di vendere TikTok ha fatto causa al governo...

Cronaca1 ora ago

Boccassini indagata a Firenze per false informazioni al pm

L’ex procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini è indagata dalla Procura di Firenze per false informazioni al pm aggravate. La...

Cultura2 ore ago

Libri, domani a Roma la presentazione di ‘Fu dolce il...

Alle ore 19 presso l’Auditorium Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Sarà presentato domani alle ore 19 presso l’Auditorium...

Economia2 ore ago

Consumi, presentato rapporto Optime: mercato elettronica...

Appuntamento periodico durante il quale vengono illustrati i temi chiave emersi nel corso dell’ultimo anno Si è tenuta questa mattina,...

Economia2 ore ago

Milano, Coca Cola Italia inaugura i nuovi uffici in via...

In occasione della settimana in cui si celebra il 138º anniversario della nascita di Coca-Cola, avvenuta l'8 maggio 1886 ad...

Economia2 ore ago

Intelligenza artificiale e diritto, convegno di Tor Vergata

Qual’è e quale sarà il rapporto tra diritto e sviluppo dell’intelligenza artificiale? Questa la domanda a cui si è cercato...

Esteri2 ore ago

Donald Trump, la testimonianza di Stormy Daniels:...

La pornostar in aula a New York: "Era vecchio quanto mio padre" "Ho detto a poche persone che avevo fatto...

Cronaca2 ore ago

Educazione sessuale, Zotti (Reckitt Benckiser Healthcare):...

"L'obiettivo di ‘A luci accese’ è quello di diffondere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole di Milano. Penso ci sia...

Cronaca2 ore ago

Educazione sessuale, Savarese (Reckitt Benckiser...

“I dati ci raccontano una situazione che veramente è allarmante e che ci fa capire l’importanza di poter intervenire sul...

Esteri2 ore ago

Prezzo del kebab preoccupa la Germania, impennata diventa...

Il piatto di carne arrostita allo spiedo costa oggi fino a 10 euro in alcune città del paese, contro i...

Sostenibilità2 ore ago

Sostenibilità, Giordani (Ass.Civita): “Diventa più...

Simonetta Giordani, segretario generale dell'Associazione Civita, durante il convegno 'Come rendere concreta la Sostenibilità' organizzato da SostenibileOggi in collaborazione con...

Esteri3 ore ago

Gaza, Netanyahu: “Hamas lontana da richieste...

Il premier israeliano: "Hamas voleva fermare l'operazione a Rafah, non è andata così" "Molto lontana dalle richieste fondamentali di Israele"....

Economia3 ore ago

Bonus mamme ed esonero contributivo, cosa cambia da oggi

Rilasciata l'applicazione per comunicare direttamente all'Inps. In mancanza di comunicazione dei dati il beneficio verrà revocato Più semplice da oggi,...

Cronaca3 ore ago

Comune di Milano e Durex insieme per educazione affettiva e...

Programma 'A Luci Accese' È stato annunciato oggi, con un evento tenutosi a Palazzo Marino, l’accordo tra Comune di Milano...

Cronaca3 ore ago

Povertà in Italia, cosa dicono i dati dell’Istat

L'istantanea del nostro Paese Nel 2023 il 22,8% della popolazione italiana ha rischiato la povertà o l'esclusione sociale. E' quanto...

Spettacolo3 ore ago

“Una ‘merla’ con il collare'”: la...

il papà di 'Striscia la notizia' parla della presunta pubblicità occulta di gioielli da parte della conduttrice a 'Belve': "Si...

Esteri3 ore ago

San Marino ‘amico’ della Russia? “Ottimi...

L'Economist solleva il tema delle relazioni tra la Repubblica e Mosca La Repubblica di San Marino ha "ottime relazioni" con...

Economia3 ore ago

Santandrea (Coca-Cola Milano Cortina 2026): “Logo congiunto...

“Abbiamo svelato il nuovo logo congiunto che ci unisce alle prossime Olimpiadi invernali di Milano Cortina”. Lo ha detto Luca...

Economia3 ore ago

Milano, Mtikitiki (Coca Cola Italia e Albania): “Nuovi...

“Siamo orgogliosi di avere un’istituzione come il sindaco qui con noi all’inaugurazione degli uffici, che testimoniano la connessione con la...