Cultura
Libri, domani a Roma la presentazione di ‘Fu dolce il...
Libri, domani a Roma la presentazione di ‘Fu dolce il canto – 54 Poesie’ di Cinzia Petrucci
Alle ore 19 presso l’Auditorium Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
Sarà presentato domani alle ore 19 presso l’Auditorium Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, in via Cernaia 9, il libro 'Fu dolce il canto - 54 Poesie' di Cinzia Petrucci, al suo esordio come poetessa. La scrittrice presenta le 54 poesie di 'Fu dolce il canto', una silloge sospesa tra musica e parole. In un incontro dibattito con il pubblico, le poesie saranno raccontate confrontando diversi punti di vista grazie all’intervento di Anna Codega, autrice, poetessa ed editor, Sira Sebastianelli, psicologa, psicoterapeuta e arpista, e Daniela Corso, lettrice ed esperta di marketing. Alcune composizioni saranno lette da Alessandra Gigli, affermata attrice teatrale e televisiva.
Nel corso della presentazione saranno eseguite al pianoforte alcune musiche di F. Chopin e L. van Beethoven che hanno ispirato altrettante poesie contenute nella silloge. Petrucci, appassionata di lettura, musica e danza fin dall'infanzia, è un’esperta di Marketing Strategico e Comunicazione d'Impresa. Pur vivendo come Manager d'Azienda tra strategie e analisi, non ha mai abbandonato il pianoforte e la letteratura. Sotto l’influsso degli studi classici e di un interesse sempre vivo per la poesia italiana, latina, greca e inglese, da qualche tempo ha iniziato a dare voce alle emozioni attraverso composizioni nate per impeto e ispirate dai sentimenti, cercando di raccontare in versi storie e visioni.
Codega, esperta grafologa, si è occupata per molti anni di selezione e gestione delle risorse umane ed è ora vicepresidente di una società di radioprotezione dalla radioattività ambientale. Ha ottenuto molti riconoscimenti con poesie e racconti in diversi premi letterari e ha pubblicato due sillogi poetiche, 'Flussi distanti' nel 2021 e 'Prossemica' nel 2023 con Edizioni Tripla E di Moncalieri. È coautrice del romanzo Rimmel con Margherita Torretta e dal 2020 anche editor per passione.
Sira Sebastianelli, Laureata in Psicologia, Psicoterapeuta di formazione junghiana svolge attività clinica come libero professionista. Ha collaborato con il prof. Aldo Carotenuto presso la Cattedra di Psicologia della Personalità dell’Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato i saggi 'Cara mille ti scrivo' con la Guida Editori e 'La Memoria degli Altri' con Colosseo Editore. Nel corso degli anni ha intrapreso lo studio dell’Arpa Celtica, inserendo lo strumento in ambito terapeutico.
Sira ha inoltre ideato il progetto 'Un’Àncora per non dire più Ancóra, cambiare accento per cambiare prospettiva', che promuove con l’Ensemble di arpe e voci Sinetempore Harp Attack. Il progetto itinerante si prefigge di dare un contributo per prevenire e per fermare le violenze contro le donne, attivando iniziative che utilizzino nuovi linguaggi e nuove prospettive.
Daniela Corso è laureata in Scienze Politiche, appassionata di Marketing e di tendenze. Divoratrice di libri e frequentatrice di gruppi di appassionati come lei, usa proprio la lettura per restare lei stessa un grande classico. Alessandra Gigli è una affermata attrice teatrale e televisiva e cuoca per passione, ha alle spalle, tra gli altri, quasi mille repliche nel ruolo di Smeraldina nell''Arlecchino servitore di due padroni' di Giorgio Strehler. È nota al pubblico anche per le sue interpretazioni televisive ('Don Matteo', 'Medicina Generale', 'Una pallottola nel cuore 2', 'Un passo dal cielo' e molte altre). È anche autrice di 'Strade tanghere', monologo in musica e canto.
Cultura
Libri, Santo Versace alla Lum per presentare...
Martedì 21 maggio alle 11, presso l’Aula Aldo Rossi dell’Università Lum, a Casamassima (Ba), Santo Versace presenterà agli studenti il volume da titolo: 'Fratelli. Una famiglia italiana'. Nell’ambito dell’evento l’imprenditore, cui verrà conferito il Sigillo Accademico, terrà una lectio magistralis su 'La famiglia, l’impresa, la crescita'. L’intervento, moderato dal giornalista Vito Marinelli, sarà introdotto da Antonello Garzoni, Rettore della Lum ed Economista Aziendale e da Pasquale Lettieri, critico d’arte.
Santo Versace, fratello di Donatella e di Gianni che è stato uno dei più celebri stilisti del mondo fondatore dell'omonima casa di moda, scomparso nel 1997, è presidente della Fondazione Santo Versace, ente filantropico nato per sostenere e aiutare le persone che vivono in condizioni di fragilità e di disuguaglianza sociale.
Cultura
A Milano va in scena l’assenza nelle Polaroid di...
Sabato 18 maggio l'apertura negli spazi dell'Opificio della Fotografia
Fra le forme di fotografia analogica la Polaroid si afferma anno dopo anno fra le più tenaci, per longevità ed espressività. Lo conferma la mostra 'Ai lembi dell'assenza' che il polaroider romano Patrizio Cipollini inaugura sabato 18 maggio presso l'Opificio della Fotografia, uno degli spazi più stimolanti di Milano, in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini. E' un percorso attraverso 140 polaroid che propone al pubblico uno sguardo intimo e riflessivo sul tema - appunto - dell'assenza ma che punta a stimolare anche una riflessione critica sulla relazione tra la fotografia istantanea e il concetto stesso di assenza, esaltato da una immagine istantanea che - a differenza del digitale - si afferma sotto gli occhi dei soggetti in una forma 'fisica', ma poi inevitabilmente si deteriora nel tempo con i soggetti che possono addirittura scomparire, e quindi risultare completamente assenti. Insomma, la Polaroid piace per la sua istantanea (ma lenta rispetto al digitale) matericità e, nel tempo, può trasformarsi invece in una concreta mancanza.
Come si spiega nella nota di presentazione "l'assenza in questa mostra a volte è giocata come negazione della presenza umana, come per esempio nella serie sui sex toys, i papaveri, i pontili e i dittici architettonici o naturali; a volte si muove tra soggetti viventi in spazi quasi astratti o vuoti; altre si veste di forme e posizioni erotiche mancanti della figura completa; altre ancora abita polaroid deteriorate nel tempo in cui quasi tutto o tutto è scomparso. Si propone di esplorare narrazioni personali quanto sociali, ricordando la complessità e la profondità delle relazioni umane".
“Ai lembi dell’assenza” si inserisce in un contesto ampio di riflessione: come evidenziato da alcuni teorici come Rosalind Krauss e Geoffrey Batchen, l'assenza nelle immagini fotografiche si trasforma in una sorta di presenza silenziosa, che parla delle nostre esperienze umane con un'intensità senza tempo.
"Molti lavori di fotografi americani del XX secolo, come Robert Mapplethorpe, Nan Goldin o Sally Mann solo per citarne alcuni, hanno aperto nuove prospettive sull'espressione emotiva, l'utilizzo della bellezza come strumento estetico ed emotivo e l'enfasi sulla fotografia come oggetto fisico. Questi elementi hanno influenzato profondamente la fotografia contemporanea, aprendo spazi di riflessione sul tempo, l’erotismo, la mortalità, l'intimità, la bellezza, l’assenza”. - scrive l’ideatrice e curatrice della mostra Federicapaola Capecchi - Da qui siamo partiti io e Patrizio Cipollini. Per mesi abbiamo indagato e navigato insieme la mia idea, ispirata dal suo corpo di lavoro di 30 anni e abbiamo trovato molte strade da percorrere … infatti credo questa sarà la prima mostra di una serie”.
Le polaroid in mostra sono sia cicli che immagini indipendenti. Durante l'apertura della mostra - che si chiude il 16 giugno - Patrizio Cipollini tiene due workshop: il primo è 'Lift Off' in calendario il 25 e 26 maggio, il secondo “Instant … stereo e 3d” si terrà il 15 e 16 giugno.
Cultura
‘Ostiawood’, il primo romanzo di Daniele Orazi:...
Il racconto del patinato mondo del cinema che può essere una giungla, attraverso gli occhi di Andy, personaggio che ha vissuto un’adolescenza travagliata nella Ostia degli anni Ottanta
Il protagonista si chiama Adriano Schroeder, ma tutti lo chiamano Andy, e ama il suo lavoro: l’agente cinematografico. Nel suo primo romanzo 'Ostiawood', Daniele Orazi racconta il patinato mondo del cinema che può essere una giungla, attraverso gli occhi di Andy, personaggio che ha vissuto un’adolescenza travagliata nella Ostia degli anni Ottanta. Andy, cresciuto da albino tra criminalità e bullismo, ha accumulato una notevole collezione di traumi. Tuttavia, il passato appartiene al passato: oggi è il rispettato e ammirato fondatore della W, un’agenzia che rappresenta attori e attrici famosi ed emergenti.
Il libro "è ispirato anche a quello che mi è successo nella vita, sia privata che professionale. C’è tanto di quello che ho vissuto e visto negli anni Ottanta", racconta all'Adnkronos Orazi, da 35 anni nel mondo del cinema come manager. Ed è proprio la passione per il suo lavoro che lo ha spinto in questa nuova avventura di scrittore: "In maniera un po' divertente e comica ho pensato di far conoscere meglio questa professione intorno alla quale c'è sempre un alone di mistero".
Iniziamo con il chiarire che "l’agente non è l’ufficio stampa ma è un ruolo specifico che ha bisogno di essere riconosciuto. Oggi, rispetto al passato, è una professione un po’ più nota anche grazie alla serie 'Call My Agent' di Sky" ma sono ancora tanti i falsi miti da sfatare. Uno fra tutti? "Che si guadagnano tanti soldi. Non è così. Per essere precisi: prendiamo il 10% degli importi degli artisti", risponde Orazi.
Il protagonista del romanzo è l'agente di alcuni artisti che, spiega l'autore, "rappresentano un po' i cliché del cinema che noi tutti conosciamo. C'è la giovane starlet , l'attore impegnato e la vecchia diva, ognuno con le sue esigenze e i suoi capricci". La forza di Andy "sta nel riconoscere che quei capricci in realtà, in quel momento preciso rappresentano per l'artista una questione di vita o di morte". L’agente "sta nel mezzo: deve capire l’artista e le esigenze del mercato puntando sempre al risultato, ovvero la performance. L’obiettivo è sempre quello di illuminare l’arte".
'Ostiawood', dunque, è una commedia scritta da chi il mondo del cinema lo conosce davvero e il messaggio "che mi piacerebbe arrivasse è per i giovani, ovvero che le cose si ottengono se dietro c'è lavoro e costanza. Se il nostro protagonista è riuscito ad emergere da un quartiere periferico e svantaggiato degli anni 80, diventando un uomo di successo allora ci può riuscire chiunque ma bisogna veramente volerlo. Dietro a dei grandi risultati c'è sempre tanto sacrificio", ricorda Orazi. I diritti d’autore saranno devoluti alle associazioni non-profit Every Child Is My Child e Pen Paper Peace. (di Loredana Errico)