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Calciomercato Milan tra Pioli e Conte: rebus allenatore e i...
Calciomercato Milan tra Pioli e Conte: rebus allenatore e i tifosi sognano
La panchina rossonera sotto i riflettori: cosa può succedere tra gennaio e giugno
Milan tra Stefano Pioli e Antonio Conte. La Serie A non si ferma, proprio come le voci di mercato. I riflettori si accendono in particolare sulla panchina rossonera, con rumors e ipotesi che si rincorrono tra una partita e l'altra. Il Milan, che il 30 dicembre chiude l'anno ospitando il Sassuolo nella 18esima giornata di campionato, termina il 2023 con un bilancio poco lusinghiero: fuori dalla Champions League dopo la fase a gironi e, salvo miracoli, out dalla corsa per lo scudetto.
Gli 11 punti di ritardo dall'Inter capolista sono un gap troppo ampio per sognare il tricolore: alla fine dell'anno, quindi, può arrivare l'opportunità di un bilancio e di una svolta. La rivoluzione sarebbe legata all'arrivo di un nuovo allenatore: probabile a giugno, non impossibile a gennaio. L'era Pioli, impreziosita dallo scudetto di un anno e mezzo fa, pare destinata ad esaurirsi e il Diavolo è chiamato a progettare il futuro.
Il nome sognato da buona parte dei tifosi è quello di Antonio Conte. Fermo da quando è finita l'avventura sulla panchina del Tottenham, il tecnico salentino aspetta la chance per tornare in pista. In Italia, è stato cercato dal Napoli, a cui avrebbe detto no in più di un'occasione. E' stato segnalato nel radar della Roma, che potrebbe voltare pagina nel 2024-2025 dopo il matrimonio con José Mourinho. Sullo sfondo, rimane l'ipotesi di un ritorno alla Juventus. Massimiliano Allegri, secondo in campionato, a fine stagione avrà solo un anno di contratto con la Vecchia Signora: la partenza da Torino non è da escludere.
Pioli, sulla sponda rossonera di Milano, ha ancora obiettivi da centrare. C'è l'Europa League da inseguire, una Coppa Italia da giocare con i galloni di favorito - dopo le eliminazioni precoci di Inter e Napoli - e una Champions League da conquistare in campionato. La sensazione è che il Diavolo non rivoluzionerà la panchina a stagione in corso, salvo crolli improvvisi di una squadra che, tra luci e ombre, è terza in classifica.
Dettaglio non trascurabile: Conte non ha mai nascosto la propria contrarietà a salire su treni in corsa. L'ex allenatore di Juventus e Inter preferisce prendere in mano un progetto all'inizio dei lavori, con la possibilità di costruire e plasmare il gruppo durante l'estate. I 6 mesi che mancano alla fine della stagione permetterebbero all'allenatore di studiare e di coordinare le mosse con la dirigenza in cui si è appena accasato Zlatan Ibrahimovic, destinato a ricoprire un ruolo di rilievo nella creazione del nuovo Milan. La rosa, al netto di una valanga di infortuni e di un mercato estivo finora poco produttivo, ha un'ossatura che consentirebbe a Conte di lavorare con profitto. Il gap tecnico rispetto all'Inter, come dimostra anche la raffica di sconfitte nei derby, esiste. Il Milan ha bisogno di qualità a centrocampo e di un bomber vero in attacco. Poi, partirebbe l'operazione ricostruzione. E nessuno, meglio di Conte, in Italia sa riportare in alto una nobile in difficoltà
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Napoli-Bologna 0-2, gol di Ndoye e Posch: Thiago Motta vede...
I felsinei vincono in trasferta sul campo del Napoli e salgono momentaneamente al terzo posto in classifica
Il Bologna è sempre più vicino all'impresa di conquistare un posto in Champions League. I felsinei vincono 2-0 in trasferta sul campo del Napoli e salgono momentaneamente al terzo posto in classifica con 67 punti, scavalcando di una lunghezza la Juventus, impegnata domani in casa con la già retrocessa Salernitana. I rossoblù potrebbero conquistare la matematica certezza di giocare l'anno prossimo la competizione europea più prestigiosa già domani se la Roma non vincesse a Bergamo contro l'Atalanta. A decidere la sfida del Maradona le reti nel primo tempo di Ndoye al 9 e Posch al 12'. Pesante ko per gli azzurri che restano ottavi a quota 51, un punto in più della Fiorentina che però ha due partite in meno.
La partita
Il primo brivido del match arriva al 5' con Calafiori, il centrale rossoblù arriva al tiro dal limite dell'area, con la palla a lato non di molto. Al 9' gli ospiti sbloccano il match con Ndoye al primo gol in campionato. L'attaccante svizzero anticipa Di Lorenzo e appoggia di testa in rete l'assist perfetto di Odgaard. Passano tre minuti e arriva il raddoppio: sugli sviluppi del corner di Urbanski, torre di Calafiori per la girata vincente di testa di Posch, anche lui al primo gol in campionato. Il pubblico di casa non gradisce e fischia i propri calciatori.
Al 21' i padroni di casa potrebbero riaprire la partita. Pairetto assegna un rigore per fallo in area di Freuler su Osimhen. Dagli 11 metri va Politano ma Ravagli intuisce la traiettoria e respinge il tiro dell'attaccante azzurro. Al 27' ancora azzurri vicini al gol, corner di Politano per il colpo di testa di Olivera di poco alto. Poco dopo la mezz'ora giallo a Kvaratskhelia per proteste dopo un fallo subito da Posch. Al 40' gran tiro da fuori area di Lobotka con palla alta di un soffio a Ravaglia fermo. Nel recupero Osimhen cade in area dopo il contatto con Aebischer, Pairetto lascia correre, inutili le proteste del nigeriano.
I partenopei partono all'attacco in avvio di ripresa. Al 5' cross pericoloso di Di Lorenzo che attraversa tutta l'area avversaria senza che nessuno arrivi all'appuntamento con la deviazione. Al 7' Anguissa va al tiro da buona posizione ma la mira è da dimenticare e la palla termina altissima. Passa un minuto e Politano converge dalla sinistra e va al tiro sul primo palo, Ravaglia è attendo e fa buona guardia. Al 12' Motta cambia gli esterni alti: dentro Orsolini e Saelemaekers, fuori Ndoye e Odgaard.
Poco dopo Aebischer salva il risultato: punizione velenosa di Kavaratskhlia che arriva nell'area rossoblù, lo svizzero prolunga di testa alle sue spalle mandando in angolo, anticipando di un soffio Osimhen pronto a intervenire. Al 20' tornano pericolosi gli ospiti. Buona l'iniziativa di Zirkzee, che riceve da Saelemaekers e incrocia il sinistro, Meret si salva col piede, sulla ribattuta Orsolini calcia alto. Al 25' illuminante giocata di Ngonge, entrato al posto di Politano, che premia il taglio di Osimhen, il nigeriano incrocia sul palo lontano con Ravaglia bravissimo a deviare in corner.
Poco prima della mezz'ora novità da entrambe le panchine: Raspadori prende il posto di Cajuste, Castro e Fabbian sostituiscono Zirkzee e Urbanski. Al 36' Calzona si gioca le ultime mosse: ecco Simeone, Traoré e Mazzocchi. Fuori Kvaratskhelia, Anguissa e Olivera, mentre Motta leva Freuler e mette El Azzouzi. Nel finale la squadra di casa tenta gli ultimi assalti senza troppa convinzione e il Bologna controlla senza correre rischi portando a casa tre punti che l'avvicinano in maniera quasi decisiva alla prossima Champions League.
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Atalanta-Roma, De Rossi senza Dybala nello spareggio...
L'argentino non parte per Bergao
La Roma senza Paulo Dybala nello spareggio Champions League in programma domani sera sul campo dell'Atalanta per la 36esima giornata della Serie A. Il trentenne argentino, tenuto in panchina nel ritorno della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, non è riuscito a recuperare in tempo dal fastidio muscolare che lo aveva costretto ad abbandonare il campo domenica scorsa contro la Juventus. Atalanta e Roma sono appaiate a 60 punti, al quinto posto. I bergamaschi hanno però una gara in meno.
"Sappiamo che sarà una partita importante per noi e per loro. Sarà una gara da diluire nei 90 minuti. Sappiamo che le forze potrebbero venire meno sia per noi che per loro. L'abbiamo preparata oggi per quello che si può preparare solo 48 ore dopo una gara così intensa fisicamente ed emotivamente come quella di Leverkusen. Sappiamo di giocarci tantissimo ma siamo fiduciosi", dice l'allenatore giallorosso Daniele De Rossi.
"Avremmo preferito arrivarci con lo stesso stato d’animo, hanno meritato la finale, noi non l’abbiamo meritato, le partite potevano girare diversamente però nel complesso le squadre migliori sono andate in finale, facciamo i complimenti a Leverkusen e Atalanta, sono realtà importantissime -sottolinea il tecnico giallorosso-. I giocatori sono affranti, hanno giocato bene però abbiamo avuto tanti episodi come l’infortunio di Spinazzola che cambiano il piano gara. Le cose stavano andando bene e nonostante i meriti dell’avversario hai quel senso di ingiustizia per quei dettagli girati dalla parte sbagliata del campo, come il gol loro che è fortuito. I ragazzi sono sereni e hanno fiducia verso il futuro, abbiamo giocato alla pari con una squadra tra le più forti del momento”.
Capitolo formazione. "Ci sto pensando, bene o male ce l’ho in mente, ho 2-3 dubbi per le condizioni fisiche di tutti quanti, i giocatori hanno giocato tante partite, ma forse è la prima volta che giochiamo domenica e poi avremo una settimana per recuperare, quindi potrei chiedere qualcosa in più ai giocatori".
Da De Rossi tanti elogi all'avversario di domani. "Mi piacciono tante cose, l’allenatore dell’Atalanta è uno dei più innovativi, ora non tanto perché questo calcio è stato preso come ispirazione da altri, però ha portato qualcosa al calcio, verrà ricordato come uno che ha cambiato il calcio anche se qualcosa come la marcatura a uomo esisteva già, il duello e la marcatura a uomo appartengono al passato ma gli ha dato una sfumatura moderna, cercando giocatori con determinate caratteristiche per giocare così. Ho fermato Gasperini a fine partita quando giocavo ancora, volevo andarlo a spiare perché mi incuriosiva molto, l’Atalanta è una fonte e sta dando ispirazione a tanti allenatori".
"La partita di domani è decisiva come tutti gli scontri diretti a fine campionato, lo è ancora di più perché hanno una partita in meno e la recupereranno quando la testa dei giocatori della Fiorentina, che è un’ottima squadra, sarà da un’altra parte. Se non dovessimo vincere, avremo altre opportunità perché il campionato non finisce domenica, ma è uno snodo cruciale", conclude l'allenatore giallorosso.
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Camila Giorgi scomparsa dopo il ritiro: la cerca anche il...
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza l'avrebbe cercata per notificarle una serie di documenti
Ci sarebbero problemi con il fisco per la tennista Camila Giorgi. Nei giorni scorsi gli esperti della Guardia di Finanza l'hanno cercata per notificarle una serie di documenti relativi ad accertamenti nei suoi confronti che hanno dato esito positivo, ma nulla. La Finanza l'aveva convocata il 13 aprile senza alcun esito. A riportare la notizia è il Corriere della Sera.
"Non è stato possibile notificarle alcunché. La tennista è svanita lasciando dietro di sé dubbi riguardo alla propria carriera. Risulta anche, dalle indagini condotte dalla Procura di Firenze nei suoi confronti, che la famiglia della trentaduenne abbia un curriculum altrettanto problematico sotto il profilo delle dichiarazioni dei redditi. Non risultano presentate le dichiarazioni annuali insomma. Camila Giorgi viene da una famiglia con papà argentino (il suo allenatore) e mamma italiana - riporta il sito del Corriere -. Il sospetto è che abbia lasciato l'Europa per trasferirsi negli Usa. Certo è che ha lasciato dietro di sé molti misteri. Talento tennistico significativo (si è aggiudicata diverse e importanti vittorie negli ultimi tempi) Giorgi sarebbe inseguita ora dal fisco italiano. La competizione internazionale del Foro Italico è iniziata senza che neppure fosse iscritta".