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Carlo e Camilla scherzano prima dell’incoronazione: “Posso volare”
In un documentario della Bbc l'ironia del Re alle prove generali
Chi avrebbe mai detto che re Carlo può volare, ma la regina Camilla no? Lo si scopre guardando alcune clip in anteprima di 'The Coronation Year', il nuovo documentario sul primo anno di regno che sarà distribuito dalla Bbc il giorno di Santo Stefano e che segue i sovrani durante i preparativi della cerimonia per la loro incoronazione. Il dietro le quinte della storica giornata mostra un lato inedito dei regnanti con i due che scherzano e si divertono.
Ecco allora, nelle riprese a Buckingham Palace, Carlo che sventola il mantello per la cerimonia, tenendolo per due lembi, e che afferma convintamente "posso volare!". Camilla invece la si vede dire, riferendosi al peso del proprio abito e con un bel sorriso a favore di telecamera, che "c'è sempre qualcuno che ti fa cadere". E, ancora, parlando dei paggi che le sollevano lo strascico del vestito, la si sente osservare in modo del tutto informale: "Eccoci con tutti i ragazzi! Non calpesterete mica il mio abito?!". A conferma di quanto sia stata faticosa la cerimonia per la regina, in un'intervista, sempre per 'The Coronation Year', Camilla parla del sollievo provato tornando a Buckingham Palace da Westminster Abbey: "Chiedete a qualsiasi attore che esce dal palco dopo aver fatto una performance in cui ha davvero messo molto...".
Ma la scena più divertente del documentario è sicuramente quella della prova generale a Westminster Abbey, che vede re Carlo al cospetto dell'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, mentre quest'ultimo dimentica le parole di una parte della liturgia. Il re viene mostrato mentre ride e scuote la testa quando l'alto prelato lo benedice, dicendo "...e la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga...", omettendo, perché non lo ricorda, e ammettendo di averla scordata, la parola conclusiva "sempre". Al che si sente Carlo sorridere con benevolenza e dire: "Eppure la deve aver già pronunciata in passato, lo so...". "Ho una memoria che probabilmente è buona quanto quella del nostro Spaniel. In altre parole, zero", ha commentato successivamente Welby.
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Natalità, Tajani: “Decrescita danno economico,...
"La denatalità è un grande problema sociale ed economico, le famiglie devono essere messere nella condizioni di poter continuare a rappresentare il nucleo fondamentale della società. La decrescita demografica significa un danno economico fondamentale per la nostra Italia, perché il rapporto famiglia-impresa è la chiave dell'economia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un videomessaggio trasmesso in occasione degli Stati generali della natalità.
Politica
Natalità, Tajani: “Decrescita danno economico,...
"La denatalità è un grande problema sociale ed economico, le famiglie devono essere messere nella condizioni di poter continuare a rappresentare il nucleo fondamentale della società. La decrescita demografica significa un danno economico fondamentale per la nostra Italia, perché il rapporto famiglia-impresa è la chiave dell'economia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un videomessaggio trasmesso in occasione degli Stati generali della natalità.
Cronaca
Natalità, De Palo: “Il desiderio di avere figli in...
"Tema non può essere divisivo perché riguarda tutti, superare ideologie o nostri figli dovranno andare all'estero"
“In Italia il desiderio di avere figli c'è, lo certifica l'Istat, i no-child nel nostro Paese rappresentano il 2% della popolazione. Il problema, semmai, è che il 22% di chi è a favore sono donne che vorrebbero un figlio ma non riescono a coronare questo sogno perché in Italia la nascita di un figlio è una delle prime cause di povertà. Allora, io non credo ci sia destra, sinistra, opposizione, maggioranza, trans-femministe perché è un tema che riguarda tutti: o usciamo da questa diatriba molto ideologica e lavoriamo tutti insieme, oppure saremo costretti a dire ai nostri figli, andate all'estero. Ma questa sarebbe una sconfitta per tutti". Lo ha detto Luigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità incontrando i giornalisti agli Stati generali della Natalità in corso a Roma.
Lanatalità "è un tema che riguarda tutti - rimarca De Palo - perché pure gli amici che hanno fatto le polemiche oggi, quando andranno avanti, se non hanno una pensione complementare, se non hanno un'assistenza sanitaria a pagamento, se non hanno tutta una serie di tutele che hanno i più ricchi, andranno in mezzo a una strada. Questo è un problema. Allora noi cerchiamo di dire questo. Il fatto che veniamo contestati per dire questo mi sembra folle".
“Non si tratta di fare l’elenco di quello che dovremmo fare: una fiscalità più equa, lavoro meno precario per i giovani, accesso alla prima casa per le giovani coppie, servizi per l’infanzia, congedi parentali… qui si tratta di inventare insieme il modo per concretizzare tutto questo. Noi come Fondazione abbiamo una proposta, proponiamo di creare un’Agenzia per la Natalità, una struttura che concretamente possa affrontare questo tema, una struttura snella composta dalle forze migliori del Paese. L’obiettivo è quello che questa agenzia per i primi sei mesi possa ragionare e fare proposte, non a parole ma in maniera seria ed efficace per far ripartire le nascite in Italia".
Per De Palo serve "una struttura governativa come ha fatto il Giappone, dotandola di strumenti e fondi necessari per attivare concretamente le politiche che un tema come questo necessita - sottolinea - che provi a cambiare la storia, che provi a smuovere la classifica, che provi a dare un segnale di vitalità in una situazione che ormai sembra compromessa". Un’agenzia "neutra - ribadisce De Palo - che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche. Che crei un dialogo tra tutti i ministeri, in primis quelli dell’Economia, della Famiglia e del Lavoro, indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il Paese necessita e che faccia da regia sulle tante cose che vengono fatte in modo irrazionale e caotico nel Paese" su queste tematiche.
"Chiediamo che questa struttura venga istituita quanto prima e noi come Fondazione per la Natalità siamo a totale disposizione per attivare e sostenere questo progetto. Nelle prossime settimane - annuncia De Palo - ci attiveremo con i canali istituzionali per lavorare su questa proposta, che ci auguriamo possa essere discussa in consiglio dei ministri entro la fine del 2024. Non possiamo attendere e aspettare i prossimi dati Istat che ci riporteranno dati drammatici sulla situazione". Questa Agenzia "potrà essere il primo passo per trovare una soluzione e per dare realmente una risposta al Paese” conclude.