Politica
Crosetto: “Opposizione giudiziaria? Battuta sul...
Crosetto: “Opposizione giudiziaria? Battuta sul destino dei governi di centrodestra”
Il ministro della Difesa ospite oggi del Forum Adnkronos
La frase sull'opposizione giudiziaria, nell'intervista al Corriere della Sera che ha generato un terremoto nel governo, "era una battuta, un modo di dire riferito al destino che hanno avuto i governi di centrodestra negli ultimi 20 anni". Lo precisa il ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite del Forum Adnkronos al Palazzo dell'Informazione.
La frase in questione "era riferita solo a quello", al fatto che "sembra che ci sia più l'organizzazione di una opposizione da parte di chi ha invece altri compiti" - dice il responsabile della Difesa precisando che "non stiamo parlando della magistratura ma di alcuni esponenti della magistratura"- "piuttosto che una opposizione che, mi pare evidente, non rappresenta in questo momento un pericolo particolare per il governo. I governi reggono fin quando non esiste un'alternativa politica, alternativa politica fin qui non ne hanno messe in piedi - dice Crosetto pungendo il centrosinistra - dunque la vita del governo resta, da questo punto di vista, abbastanza tranquilla".
L'opposizione giudiziaria "va eliminata da qualunque governo. Noi abbiamo bisogno di una giustizia che funzioni, non di un contraltare al governo. E non sono io che l'ho posta come 'contraltare', sono frasi che ho citato in Aula" attribuendola ad alcuni magistrati, continua il ministro tornando sulle sue parole sulla giustizia che hanno generato un vespaio nelle settimane scorse.
"Questo secondo me è un errore istituzionale di cui il Parlamento deve discutere e su cui deve discutere la magistratura, anche perché - va avanti Crosetto - non stiamo parlando della magistratura" in toto "ma di alcuni esponenti della magistratura. La differenza è che quando parla un magistrato è diverso da quando parla un prefetto o un militare, perché un prefetto o un militare sono all''interno di organizzazioni che, anche se il singolo perdesse la testa, la loro riorganizzazione li conterrebbe all'interno. L'indipendenza della magistratura è anche l'indipendenza di un singolo magistrato, per cui anche la posizione di uno, due, tre, cinque magistrati - indipendentemente dalla posizione della magistratura - possono essere un elemento che, se non ha regole da rispettare o pensa di avere un compito diverso da quel che ha, possono essere problematiche per il paese e per il sistema democratico di regole", al netto "dei singoli".
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Europee 2024, sondaggio: in lieve calo Fdi e Pd, Azione a...
Lo rivela un sondaggio di Quorum/YouTrend per SkyTG24
Se si votasse oggi, a un mese dalle elezioni europee 2024, Fratelli d’Italia sarebbe sempre il primo partito con il 27,3%, quasi sette punti in più rispetto al Pd (20,5%) e più di undici sopra il M5S (16,0%). Lo rivela un sondaggio di Quorum/YouTrend per SkyTG24, che vede i primi tre partiti tutti in leggero calo rispetto a una settimana fa. Risale la Lega (8,3%; +0,4) che raggiunge Forza Italia - Noi Moderati, mentre più indietro Azione (3,8%) guadagna lo 0,3% e si avvicina alla soglia di sbarramento.
Fratelli d’Italia 27,3% (-0,3%); Partito Democratico 20,5% (-0,1%); Movimento 5 Stelle 16,0% (-0,3%); Forza Italia - Noi Moderati 8,3% (=); Lega 8,3% (+0,4%); Stati Uniti d’Europa 4,5% (+0,1%); Alleanza Verdi-Sinistra 4,4% (+0,1%); Azione 3,8% (+0,3%); Pace Terra Dignità 1,9% (-0,1%); Libertà 1,5% (+0,5%); Un altro partito 3,5% (-0,6%). Astenuti + Indecisi 39,5% (-1,0%).
Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 2 e il 3 maggio 2024 su un campione di 800 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/-3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.
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Meloni posta sui social biglietto della figlia e scrive:...
Sul biglietto la scritta "mamma ti amo", con un cuoricino e una emoticon sorridente
Un biglietto poggiato sulla scrivania di Palazzo Chigi con su scritto "mamma ti amo", accompagnato da un cuoricino e una emoticon sorridente. A postarlo sui social è la premier Giorgia Meloni, che accompagna lo scatto - con un chiaro riferimento alla figlia Ginevra - scrivendo: "La mia forza e il mio sostegno. Sempre".
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Jobs act, Schlein annuncia: “Firmo referendum per...
"Non potrei fare altrimenti", ha spiegato la segretaria del partito democratico. Renzi: "Si fa chiarezza, loro da parte sussidi noi del lavoro"
Elly Schlein firmerà il referendum per l'abolizione del Jobs act promosso dalla Cgil. Lo ha annunciato la stessa segretaria del partito democratico parlando a Forlì. "Ho già detto in questi giorni che molti del partito democratico firmeranno, così come altri legittimamente non lo faranno. Io mi metto tra quelli che firmeranno, non potrei far diversamente visto che era un punto qualificante della mozione con cui ho vinto le primarie l'anno scorso ed ero in piazza con la Cgil nel 2015 ed è il secondo referendum che firmo per l'articolo 18", ha affermato.
Le reazioni
“Rimango della mia idea: un errore firmare e farlo soprattutto ora. Mi piacerebbe anche capire cosa significa oggi abrogare il jobs act visto che alcune cose sono già state modificate e altre rimangono importanti come Naspi e politiche attive del lavoro. Forse prima sarebbe stato meglio discutere su cosa serve oggi al mondo del lavoro”, afferma la senatrice del Pd Simona Malpezzi, interpellata da Adnkronos.
Per Carlo Calenda, leader di Azione, "è un gravissimo errore da parte di Schlein appiattirsi sulle battaglie ideologiche e politiche di Landini. Aspettiamo piuttosto un incisivo intervento sulla questione Stellantis che sembra scomparsa dal radar della sinistra e di Landini".
"Elly Schlein firma i referendum contro il Jobs Act. La segretaria del Pd firma per abolire una legge voluta e votata dal Pd. Finalmente si fa chiarezza. Loro stanno dalla parte dei sussidi, noi dalla parte del lavoro. Amici riformisti: ma come fate a restare ancora nel Pd?", il commento di Matteo Renzi su X.
"Elly Schlein è la segretaria del Pd, non una passante. Se firma i referendum della Cgil contro il Jobs act pone fine alla storia riformista di quel partito e ne comincia un’altra di segno opposto, che la omologa al M5S e ad un’idea assistenzialista delle politiche del lavoro in questo Paese", scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. "Elly è coerente, quelli che nel Pd stanno zitti e si definiscono riformisti, sono ipocriti", conclude.