Politica
Fine vita, C. Mirabelli: “Corretto che Governo...
Fine vita, C. Mirabelli: “Corretto che Governo impugni al Tar, vedremo se farà legge”
"Provvedimento di Bonaccini è una integrazione della sentenza della Corte che dovrebbe invece trovare appropriatamente espressione in un atto legislativo"
Le due delibere approvate dalla giunta emiliana che danno attuazione al suicidio medicalmente assistito, per consentire alle Asl di garantire il diritto dei malati sancito dalla Consulta e colmare il vuoto del Parlamento "sollecitano una riflessione: un provvedimento amministrativo anche generale, come quello di Bonaccini, può disciplinare la materia facendo riferimento alla sentenza della Corte costituzionale o invece deve essere attuativo di una legge?". Ne parla con l'Adnkronos il presidente emerito della Corte costituzionale Cesare Mirabelli che afferma: "E' altamente opportuno che ci sia una legge, ma oggi la sentenza della Consulta può essere applicata senza ulteriori indicazioni, quindi per provvedimento amministrativo. E' auto-applicativa, cioè può già essere applicata con le modalità previste dalla sentenza dei giudici costituzionali seppur in via di supplenza e nei limiti in cui quel diritto è garantito".
Quindi è errato che la presidenza del Consiglio e il ministero della Salute abbiano depositato al Tar regionale un ricorso per chiedere l’annullamento delle delibere? "Il provvedimento di Bonaccini è una integrazione della sentenza della Corte che dovrebbe trovare appropriatamente espressione in un atto legislativo e non regolamentare, come quello posto in essere dal governatore dell'Emilia Romagna. E' corretto che il Governo abbia fatto impugnativa al Tar. Vedremo però se avrà anche una iniziativa legislativa per disciplinare il fine vita. La Corte ha indicato le più appropriate modalità in cui può trovare applicazione la sua sentenza. Tuttavia la competenza di farlo non è della legislazione regionale ma statale".
"A me pare - conclude Mirabelli - che vi è una materia che riguarda competenze statali, perciò le discipline regionali in questo settore pongono dei problemi non tanto sui contenuti, quanto sulla attribuzione dei contenuti. E del resto mi pare ci sia anche la necessità di una disciplina uniforme sul piano nazionale". (Roberta Lanzara)
Politica
Vannacci contestato a Napoli: “Io non cambio, vengano...
Tafferugli e bombe d'acqua contro la polizia alla presentazione del libro. Il generale: "Ringrazio i contestatori, che danno ulteriore lustro e importanza a questo evento"
Contestazioni a Napoli per il generale Roberto Vannacci, capolista della Lega nella Circoscrizione Sud alle elezioni Europee 2024. Tensione e tafferugli hanno preceduto la presentazione del libro di Vannacci fuori dal Teatro InArte, sul Lungomare di Napoli. I manifestanti che erano in presidio in piazza del Plebiscito hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine in via Nazario Sauro, e c'è stata una carica di alleggerimento. I manifestanti hanno anche lanciato dei palloncini pieni di acqua contro la polizia.
"Ringrazio i contestatori"
"Purtroppo capita che nella democrazia nella quale viviamo, i locali che ospitano le mie presentazioni vengano addirittura minacciati”, ha commentato il generale. “E' successo a Verona, dove il proprietario ha dovuto desistere, è successo a Mantova dove hanno rinunciato ma la presentazione verrà spostata in un altro locale. Anche questa tecnica di cercare di censurare, di attribuire frasi che non sono quelle vere, si sta rivelando un'attività totalmente controversa e che suscita risultati opposti a quelli che si propone. Ringrazio i contestatori, che danno ulteriore lustro e importanza a questo evento. Invito queste persone a venire in questa sala e a rappresentarci i loro pensieri, le loro critiche, le loro idee. Non mi sono mai sottratto al confronto. Questo invito lo faccio sempre ma ha poco successo. E ringrazio le forze dell'ordine, che sono sempre presenti”.
"Più prudente? Io non cambio"
"Io non cambio. Credo di aver dimostrato in 37 anni di mia vita di non cambiare, di credere in quello che faccio. Non credo di aver fatto delle esternazioni estreme", ha quindi affermato Vannacci. "Credo che invece estreme siano state le interpretazioni che è stato voluto dare a quelle esternazioni”. Quanto al successo del suo primo libro ha spiegato: “Poteva essere un qualche cosa che sarebbe stato diffuso a poche centinaia di persone, invece gli strumentalizzatori delle mie parole ne hanno decretato il successo quasi 300 mila copie”.
"La mia candidatura non è divisiva per la Lega"
Quanto alla sua candidatura nelle liste del Carroccio, "non credo che la mia candidatura sia divisiva all'interno della Lega. Sono discussioni assolutamente legittime nell'ambito di un partito, io sono un candidato indipendente", ha rimarcato. "Risolveranno le loro problematiche all'interno del partito. Vado avanti per la mia strada rappresentando quei valori di patria, confini, sicurezza, identità che ritengo sovrapponibili a quelli del partito con il quale mi candido come indipendente e che ritengo basilari in Europa".
"In Europa per riscrivere Green Deal"
"Il contributo in Europa sarà fondamentalmente su 3, 4, 5 argomenti principali che sono quelli della sovranità nazionale, del valore di patria, di confini, di sicurezza e soprattutto la riscrizione totale di questo che è il Green Deal che costerà un'enormità alle tasche degli italiani senza conseguire alcun obiettivo da un punto di vista ecologico", ha detto Vannacci che alla domanda se condividesse il testo sul Patto di Stabilità, Vannacci ha riferito: "Lo dovrei esaminare con più attenzione, non l'ho visto, quindi in genere non do pareri su ciò che non conosco".
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Europee 2024, Fratelli d’Italia al 27,5% e Pd al...
Secondo Euromedia Research per Porta a Porta Azione e Avs poco sotto soglia. Forza Italia supera Lega, Stati Uniti d'Europa al 4,5
Fratelli d'Italia al 27,5% seguito dal Pd al 20,5%. E' quanto emerge dal sondaggio Euromedia Research per Porta a Porta sulle intenzioni di voto alle Europee 2024. Movimento 5 Stelle al 17% quindi Forza Italia all'8,8 che supera di poco la Lega al 8,4%. La lista Stati Uniti d'Europa supererebbe la soglia di sbarramento raggiungendo il 4,5% mentre Avs con il 3,8 e Azione con il 3,7 sarebbero poco sotto. La lista promossa da Michele Santoro 'Pace terra dignità' si ferma al 2% e all'1,8 Libertà promossa da Cateno De Luca.
Su questa base Euromedia Research, ha anche simulato un’attribuzione dei seggi: Fdi 24, Pd 18, M5S 15, Fi 8, Lega 7 e Stati Uniti d'Europa 4. Avs, Azione e le altre liste, se non supereranno la soglia, non avranno eletti.
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Europee, il patron del Papeete Casanova non si ricandida...
A sorpresa non figura nelle liste dei candidati diffusa al termine del consiglio federale: "Scelta mia, esito di lunga riflessione". A pesare potrebbe essere stata anche la vicenda che lo ha riguardato lo scorso 8 marzo, quando in provincia di Foggia un'auto provò a investirlo
Non correrà alle Europee per la Lega, Massimo Casanova, il patron del Papeete Beach, da sempre molto vicino al segretario della Lega Matteo Salvini. A sorpresa il suo nome non figura infatti nelle liste dei candidati diffusa al termine del consiglio federale del 30 aprile scorso, nonostante lo stesso Casanova avesse fatto sapere che avrebbe preso parte al voto per la conferma a Strasburgo, dove dal 2019 è eurodeputato per la Lega. "La scelta di non ricandidarmi - scrive oggi su Facebook, postando una foto in compagnia di Salvini - è stata mia, maturata all’esito di una lunga riflessione".
L'imprenditore, attivo in Puglia, e atteso come nome in campo per la circoscrizione meridionale, spiega la sua rinuncia: "Chi mi conosce sa quanto il ruolo di europarlamentare, che ho sempre preso assolutamente sul serio e per il quale mi sono speso avendo come stella polare la difesa e lo sviluppo del Sud (e non solo), sia stato per me totalizzante e, pertanto, sacrificante a livello di affetti familiari e professionali. Ci ho rimesso in prima persona, a vari livelli, ma l’ho fatto con immenso piacere e spirito di servizio nei confronti dei miei elettori, di questo Sud che amo profondamente, del mio partito e del mio leader e amico fraterno, Matteo Salvini, che mi ha consentito cinque anni fa di conoscere da vicino un mondo che, da imprenditore prestato alla politica, era a me sconosciuto". "Ebbene, dopo cinque anni, posso dire, e i vostri feedback sono lì a confermarlo, di aver fatto e portato del buono, anche e soprattutto sul fronte umano, fatto di rapporti personali, che ho costruito e rispettato, non ricevendo spesso lo stesso trattamento. Ma c’èst la vie", conclude oggi.
A pesare potrebbe essere stata anche la vicenda che lo ha riguardato lo scorso 8 marzo, quando a Lesina, in provincia di Foggia, un'auto provò a investire Casanova, finendo poi per urtare l'utilitaria a bordo della quale c'erano la figlia 15enne e un'amica di famiglia. Un fatto avvenuto subito dopo il furto di bestiame dalla masseria dell'imprenditore, che poi aveva provato a inseguire i ladri. "Non mi farò intimorire -aveva detto all'AdnKronos in quella occasione-. Se avevo qualche dubbio a ricandidarmi alle Europee, ora sono spariti, sarò in campo per tentare di cambiare qualcosa in questo paese". Oggi il dietro-front.