Cultura
Tra moda, cinema, enogastronomia, al via a Roma...
Tra moda, cinema, enogastronomia, al via a Roma ‘Italian Green Festival’
Tra le proposte della manifestazione, che prevede anche sfilate con giovani stilisti green e la Giornata del cibo sostenibile, il ritorno alla cucina ancestrale con 'Il cuore nel piatto' dello chef Gabriele Tani, appassionato gastronauta
La riscoperta della cucina ancestrale in Italia e nel mondo per tornare alla vera sostenibilità tra i fornelli, ad una nuova etica nell’alimentazione, perchè in fondo rimane sempre vero il vecchio assioma: siamo ciò che mangiamo. È questa una delle mission lanciate dalla V edizione dell’Italian Green Film Festival, al via da oggi, a Roma, aperto con una programmazione riservata agli studenti e condotta da Livia Azzariti. Atteso Sergio Bambarén, scrittore di best sellers internazionale, tradotto in 40 lingue (si parlerà di sogni, di ispirazioni, delle profondità dell' animo umano).
L’Italia Green Film Festival continuerà per tutto il mese di maggio in diversi punti della Capitale. Una kermesse di 4 settimane durante le quali prestigiosi palazzi del centro storico e sedi istituzionali si trasformeranno in location d’eccezione per incontri, dibattiti, proiezioni di film - oltre 600 di cui 60 già selezionati - spreco alimentare, riscoperta delle tradizioni culinarie, rigenerazione urbana, tutela dell’ambiente, riuso e riciclo, risparmio energetico, lotta per l’acqua, conflitti sociali urbani.
Il ritorno alla cucina ancestrale è una delle proposte di cui si discuterà al Festival. È il caso di 'Il cuore nel piatto', dello chef Gabriele Tani. Appassionato gastronauta, presenterà la sua visione di cucina ancestrale. Il concetto è di riportare l’essere umano a nutrirsi con amore superando i preconcetti visivi e tornando a ciò di cui si ha veramente bisogno per vivere, il cuore. Ma la cucina ancestrale non sarà l’unica proposta al Festival. Lo chef Giuseppe Diiorio, una stella Michelin, executive chef del ristorante Aroma Palazzo Manfredi, presenterà il suo 'Tradizione e Innovazione', una pasta fatta a mano farcita di ricotta, alici sotto sale e cicorietta di campo.
La sfida è quella di tornare ai sapori e alla cucina tradizionale con ingredienti facili da reperire, sostenibili e a basso consumo, pur se in continua evoluzione e sempre votati alla scoperta di sapori nuovi. Il 22 aprile (ore 9, ingresso solo su inviti) nuovo appuntamento della V edizione dell’Italian Green Film Festival in cartellone da oggi, presso la Sala Congressi 'Tirreno' della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo. La giornata sarà dedicata principalmente al sociale e alla parità di genere, temi legati strettamente ai film in concorso come rigenerazione e riforestazione urbana, dispersione di plastiche e micro-plastiche, alimentazione sostenibile, moda etica e sostenibile, habitat e biodiversità.
La manifestazione proseguirà, poi, nel mese di maggio presso il Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale e nella sede di Villa Altieri (viale Manzoni), a giugno infine la serata di premiazione dei film vincitori. Due le giornate speciali da segnare sul calendario ad aprile. Il 19 porte aperte alla giornata del cibo sostenibile denominata 'I Sapori del Mondo', mentre il 23 si parlerà di moda sostenibile con 'Ethical Fashion Next' (special guest Noemi), protagonisti alcuni giovani stilisti green. Tutti gli eventi si svolgeranno al Palazzo We Gil a Trastevere con la partecipazione di relatori in rappresentanza dell’Unesco e del World Food Programme e di chef appartenenti alla Fic (Federazione Italiana Cuochi Lazio).
"Cerchiamo di estendere al mondo intero, a tutti i giovani e le scuole del pianeta, gli allarmi green e social contenuti nei film - spiega il direttore artistico Pierre Marchionne.- Tutela dell’habitat naturale e delle biodiversità, riforestare, rigenerare, ripensare un nuovo mondo con la saggezza di chi ha visto l’abisso. Le problematiche sociali, l’alimentazione sostenibile e la cultura culinaria, la moda del futuro, etica e sostenibile … e tanto tanto altro", aggiunge.
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Libri, solitudine e rinascita in ‘La voce di...
La solitudine di una diciottenne: l'isolamento, il mutismo, la rottura dei legami, ma anche la speranza della rinascita. L'autrice narra il disagio giovanile nella storia di Iside, una ragazza che subisce gli effetti negativi della pandemia e i problemi attraversati dai suoi genitori
La solitudine di una diciottenne. L'isolamento, il mutismo, la rottura dei legami. Ma anche la speranza della rinascita. E' la storia di Iside, una ragazza che subisce gli effetti negativi della pandemia e i problemi attraversati dai suoi genitori. Una vicenda raccontata dalla giornalista e conduttrice Claudia Conte nel volume 'La voce di Iside' pubblicato da Readaction editrice Roma. Rivolto in particolare ai ragazzi, il libro si occupa del disagio giovanile alimentato dal Covid che ha interrotto la loro vita sociale inaridendo le relazioni e trasformandoli in piccole isole distanti le une dalle altre.
Un tema di stretta attualità che l'autrice affronta facendo leva su una chiave di lettura positiva. Iside, infatti, riemerge dal disagio in cui è precipitata. Incuriosita da un bando relativo servizio civile, si avvicina al volontariato interessandosi ai temi legati alla violenza di genere. "In un mondo e in un tempo in cui tutti parlano senza dire niente, il mutismo nasce come metafora di incomunicabilità e la solidarietà diventa il solo linguaggio con cui ritrovare la parola", afferma lo scrittore Maurizio de Giovanni nella premessa aggiungendo che "il valore di questo libro si esprime nel coinvolgimento dell'autrice con ciò che indaga, nella evidente partecipazione personale ed emotiva che la lega agli argomenti che tratta, e più ancora nella soluzione che detta:la pandemia e l'isolamento che ne è derivato ha prodotto un dramma ma come tutte le crisi ha potuto trasformarsi in molti casi in una preziosa occasione per rimettere in questione un intero sistema di disuguaglianze cui colpevolmente ci siamo assuefatti".
Pagina dopo pagina, però, affiorano anche altri temi che attengono l'universo giovanile: il rapporto, spesso conflittuale, con i genitori così come il ruolo non sempre facile della scuola e della famiglia. Questioni aperte che Iside è in grado di gestire attraverso l'impegno diretto nel volontariato. Un'attività che le permette di capire che, aiutando gli altri, aiuta sé stessa a sconfiggere tutti i suoi incubi.
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Musa tv n. 18 del 30 aprile 2024
Tutti pazzi per Città di Castello, meta di primavera Esce il libro “Investigare 5.0”
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‘Tentazioni e castighi’, il gossip come...
Dai Ferragnez a Ilary Blasi, da Flavio Briatore ad Andrea Giambruno, Sabrina Ferilli, Loredana Berté, Gerard Depardieu e Geolier: sono solo alcuni degli oltre 50 Vip, le cui vite, vizi e virtù, sono 'raccontati' con garbo e ironia dal direttore di Novella 2000.
Dai Ferragnez a Ilary Blasi, da Flavio Briatore a Tiziano Ferro, passando per Andrea Giambruno, Sabrina Ferilli, Loredana Berté, Gerard Depardieu, Anna Falchi, Geolier, Simona Ventura e Antonio Terzi, Francesca Fagnani, per citarne alcuni. Il gossip a 360 gradi, l’Italia dei Vip tra miserie e nobiltà, feste faraoniche e grandi sòle, sono al centro di "Tentazione & Castighi", il nuovo libro del giornalista Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, in libreria per Morellini editore (pag. 203, 18 euro). 'Il gossip è la prima forma di democrazia' - recita il sottotitolo - ed è proprio questo il motto a cui Alessi resta fedele nel raccontare 'le vite degli altri', con la leggerezza della tolleranza, perché "solo chi non ha mai peccato può scagliare la prima pietra".
Pagina dopo pagina, si scoprono aneddoti e storie di personaggi famosi, tutto quello che non si è mai saputo sui nomi che hanno riempito le cronache di quotidiani e di televisioni degli ultimi vent'anni. Si arrabbierà qualcuno? "Forse", risponde Alessi, ricordando loro che "finché sarete ricordati dalle cronache di gossip vorrà dire che siete ancora sulla giostra. Quando non ci sarete più sarà terribile: come ricordava Vittorio Gassman dovrete iniziare a lavorare". E nella prefazione sottolinea come il "non vedo, non parlo, non sento" delle tre scimmiette sia "da sempre tra noi, vicino al potere, nei giornali, nei posti di lavoro. Vigliacchi, si nascondono, lisciando chi potrebbe aiutarli nella vita, e fingono di non vedere, come dicono i reali inglesi, 'an elephant in the room', un elefante nella stanza, pur di non tradire il loro falso affetto verso il famoso di turno. Noi italiani - sostiene l'autore - siamo più diretti e diciamo 'Il re è nudo!', rivolti a chi non vede la verità palese in assoluta adulazione verso chi conta di più, ma pronti a essere sferzanti con chi il potere non ha".
"Ricordate 'I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen?'", chiede Alessi. "Parla di un re che per paura di passare per cretino si fa confezionare da infingardi tessitori un abito con un tessuto così pregiato che rimaneva trasparente agli occhi degli stupidi, rimanendo inequivocabilmente nudo davanti al suo popolo imbarazzato quanto divertito. Quel tessuto - sostiene l'autore di 'Tentazioni & Castighi - è il gossip, non a caso la prima forma di democrazia, che sa tradire la falsità e castigare l’arroganza. E la storia - conclude - gli dà ragione ogni giorno".