Cronaca
Dengue, infettivologi: “Italia deve essere pronta,...
Dengue, infettivologi: “Italia deve essere pronta, medici famiglia determinanti”
Le parole del presidente degli infettivologi Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, Roberto Parrella
"Verso la Dengue serve attenzione senza creare allarmismo. Bisogna dire che la maggior parte dei casi si autorisolvono e abbiamo anche un vaccino a disposizione che va usato nelle situazioni che ci possono esporre al rischio della Dengue e per chi ha già fatto la malattia. Tutte le attenzioni vanno ai medici sul territorio che sono in prima linea e che devono essere in grado di riconoscere i sintomi collegati alla Dengue. Il medico di famiglia deve rivolgere la sua attenzione verso patologie un tempo rare in Italia ma che diventano oggi più presenti alle nostre latitudini. In alcune zone dove la frequenza delle zanzare è più alta serve mettere in campo tutte le azioni di prevenzione, dalle disinfestazioni ai larvicidi e ai repellenti. Ma serve anche l'anamnesi accurata rispetto a punture o alla comparsa dei sintomi, perché questo passo è discriminante". Così all'Adnkronos Salute il presidente degli infettivologi Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, Roberto Parrella, a margine dell'evento al ministero della Salute a Roma 'La sanità che vorrei-infezioni respiratorie', promosso dalla Simit. Dal Sud America continua infatti l'allarme sull'aumento dei casi di Dengue.
Cronaca
Spezie contaminate, l’immunologo: “Nuovo...
"Prudenza e fare attenzione alla provenienza, spezie ed erbe aromatiche si coltivano anche da noi"
Dall'India arriva un allarme sulle spezie. La Food Safety and Standards Authority of India (Fssai), l'ente governativo indiano che si occupa della regolamentazione degli alimenti, sta indagando sulla presenza di sostanze tossiche in spezie prodotte da aziende locali. Il rischio è che ci possa essere l'ossido di etile, un pesticida ritenuto altamente cancerogeno. "Nel 2020 una serie di warning diffusi dal sistema europeo Rasff (Rapid Alert System for Food and Feed), avevano preallertato i Paesi europei circa l'ingresso nel Vecchio continente di alcuni alimenti contaminati da ossido di etilene. Oggi il tema si ripropone per prodotti a base di sesamo, ma anche di erbe ed altre spezie provenienti dall'India, nei quali sarebbero stati rilevati elevati valori di questo gas". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Minelli, immunologo e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all'Università Lum.
Sul ritorno dell'allarme per l'ossido di etilene, "pur ritenendo doverosa e meritoria l'azione di monitoraggio che, a garanzia della salute del consumatore, gli enti preposti sono chiamati a svolgere per far sì che le sostanze alimentari siano sempre conformi agli standard sanitari e di sicurezza, va tuttavia sempre ribadita, in circostanze come questa, la necessità di non generalizzare, magari contingentando, in questo caso, il richiamo alla prudenza solo alle produzioni indiane commercializzate anche in Europea con i marchi Mdh ed Everest".
"Come dire, in altri termini, che non tutte le spezie sono uguali e che la maggior parte delle spezie consumate nel mondo sono da considerarsi sicure quando di qualità elevata, conservate in modo corretto, preferibilmente in contenitori ermetici e al riparo dalla luce e dall'umidità, e comunque utilizzate in quantità moderate. Al consumatore - suggerisce l'immunologo - spetterà il compito di fare attenzione alla provenienza delle spezie che acquistano e consumano, considerando, tra l'altro, la rilevanza tutt'altro che marginale che nel nostro Paese ha da sempre la coltivazione di spezie ed erbe aromatiche, elemento di grande valore nella tradizione culinaria italiana".
Cronaca
Mostre, a Londra la magia dei set del grande cinema negli...
Dal 15 maggio all'8 settembre all'Estorick Collection of Modern Italian Art
Ottanta scatti in bianco e nero e a colori realizzati dal fotografo Sergio Strizzi sui set di grandi registi italiani e internazionali, da Michelangelo Antonioni a Vittorio De Sica, da John Huston a Peter Greenaway fino a Roberto Benigni e Giuseppe Tornatore. A Londra dal 15 maggio apre i battenti la mostra 'Sergio Strizzi -The Perfect Moment' negli spazi dell'Estorick Collection of Modern Italian Art. Organizzata in collaborazione con l’Archivio Sergio Strizzi di Roma, è la prima esposizione nel Regno Unito dedicata al fotografo italiano, considerato uno dei più grandi talenti della fotografia sui set cinematografici, e sarà visitabile fino all'8 settembre.
''Siamo particolarmente legate ad alcune foto di Monica Vitti - raccontano all'Adnkronos le figlie Melissa e Vanessa - che papà scatto nel 1960 a Milano in una Torre Galfa appena costruita e deserta, dove, in un gioco di vetri, i protagonisti sono la città e la Vitti. Scatti all'avanguardia, antesignani di quelli che saranno i servizi di moda dei grandi fotografi, dimenticati in un cassetto e che ritrovammo 25 anni fa. Papà era ancora in vita quando glieli facemmo vedere ma non ci disse mai per quale occasione fu fatto quel servizio. Su queste 80 foto stiamo preparando un libro che uscirà dopo la mostra. Ultimamente poi nell'archivio abbiamo ritrovato una foto di Silvana Mangano sul set del 'Giudizio universale' di De Sica, un fuori scena con lei in abito da sera molto bello''.
Appassionato di fotografia sin da giovane, Strizzi cominciò la sua carriera lavorando presso l’agenzia Publifoto. Nel 1952, catturò l’azione dinamica di alcune partite di calcio per il film 'Gli undici moschettieri', ed andò poi a lavorare sui set di film come 'La grande guerra' e 'La donna del fiume', in cui recitò anche Sophia Loren. Durante gli anni Sessanta, Strizzi lavorando a stretto contatto con Michelangelo Antonioni sui set de La Notte, L’eclisse e Deserto Rosso, realizzò foto in grado di evocare le intense atmosfere della grande trilogia sull’alienazione. In seguito all’incontro con i produttori inglesi Harry Saltzman e Albert R. Broccoli, Sergio Strizzi si trasferì a Londra per lavorare sul set di tre film della serie di James Bond, 'Dalla Russia con Amore', 'Si vive solo due volte' e 'Solo per i tuoi occhi'. Nel 1978, lavorando sul set di Linea di sangue, Strizzi conobbe Audrey Hepburn, che poi fotografò per Life magazine, in occasione di una feature speciale che celebrava il cinquantesimo compleanno dell’attrice ed il suo ritorno al cinema.Per tutti gli anni Ottanta Strizzi continuò a lavorare su molti set cinematografici, tra cui quello di 'Fuga per la vittoria' diretto da John Huston e 'Le avventure del barone di Munchausen' di Terry Gilliam. Durante gli anni Novanta, Strizzi lavorò per molte delle produzioni hollywoodiane realizzate in Italia, come ad esempio il film 'Il gioco di Ripley' (2002). Durante la sua lunga carriera, Strizzi ha documentato oltre 100 film, ed è sempre stato considerato un artista, dagli artisti con cui ha lavorato.
Cronaca
Natalità, De Palo: “Fare squadra, polemiche solo...
Nell'accogliere il Papa agli Stati Generali della Natalità.
“Sono ormai quattro anni che proviamo a parlare di natalità cercando di fare squadra, evitando le inutili polemiche che fanno solo perdere tempo, e che sono un grande alibi per non dare risposte concrete alle famiglie e ai giovani e che ci allontanano sempre più dagli altri. E sono quattro anni che lei, Santo Padre, non ci fa mai mancare il suo affetto, la sua presenza, la sua vicinanza. Grazie!”. Lo ha osservato Gigi de Palo, accogliendo il Papa agli Stati Generali della Natalità.
“E glielo dico col cuore dopo una giornata come quella di ieri - ha detto De Palo alludendo delle contestazioni al ministro Eugenia Roccella - molto difficile dove oltre le contestazioni ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni che non si sono degnate di una parola di solidarietà nei confronti di questo evento. Come se ci fossero persone di serie A e di serie B. Come se togliere la parola ad un ministro fosse più grave di toglierla ad una mamma all’ottavo mese di gravidanza che portava la sua testimonianza o ai tanti ragazzi delle scuole di Roma che partecipavano alla prima giornata di lavori e che si erano preparati a fare domande agli ospiti”.