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Vimi Fasteners: inaugura nuova “linea a flusso viti...
Vimi Fasteners: inaugura nuova “linea a flusso viti registro”
L’azienda emiliana leader nella progettazione e produzione di organi di fissaggio punta a una ulteriore competitività sul mercato. Per la creazione della nuova Linea, determinante il coinvolgimento dei dipendenti
Novellara Reggio Emilia, 23 gennaio 2024 - Vimi Fasteners, la società emiliana leader a livello internazionale nella progettazione e produzione di organi di fissaggio ad elevato contenuto ingegneristico per diversi settori industriali, inaugura oggi una nuova area della sua già articolata organizzazione aziendale: la “Linea a flusso viti registro”. Questa nuovo modello di produzione ottimizza la gestione e la fabbricazione di questa categoria di prodotti impiegata nei grossi motori industriali che rappresenta una quota significativa di fatturato e fornisce prodotti che rispondono a specifiche di alto contenuto tecnico assieme ad un elevato servizio alla clientela.
«La nuova linea produttiva a flusso ci consentirà di ridurre il nostro impiego di risorse finanziarie e di generare produttività rendendo questa tipologia di prodotti più competitiva sul mercato», spiega il ceo e general manager Marco Sargenti. «Il progetto – prosegue - è il risultato di un’attività svolta da un team di persone che operano, direttamente o indirettamente, sulla linea produttiva. È stato rinnovato anche l’ambiente di lavoro, rendendolo più funzionale e ‘più bello’. Uno stimolo ulteriore a curare e mettere passione in quello che facciamo».
La produzione di viti registro è particolarmente impegnativa, per la numerosità di codici da gestire, per la complessità del ciclo di fabbricazione, che prevede l’utilizzo di tante tecnologie diverse per le varie fasi di lavoro, e per il continuo controllo di qualità dei singoli pezzi. Attraverso l’implementazione di tecniche di Lean Manufacturing il progetto ha come principali obiettivi la riduzione dei tempi di attraversamento produttivo con il risultato di una più rapida risposta alle richieste dei clienti e conseguente riduzione del livello del magazzino.
«Fra le logiche Lean, c’è anche quella di lavorare “tirati” dal cliente attraverso l’utilizzo degli strumenti Kanban e di un sistema informatico a supporto – spiega Jennifer Rapallo, Lean Manager di Vimi Fasteners -. Questa nuova linea a flusso rappresenta un progetto pilota e l’obiettivo è quello di estendere queste tecniche anche ad altre aree produttive».
«Valorizza il coinvolgimento e l’apporto dei dipendenti» - afferma il direttore di produzione, Carlo Somaini-. «Centrali per la realizzazione della nuova area sono state le persone – sottolinea infatti -. Gli operatori, da esperti in singole attività produttive, diventano così operatori polivalenti, con conoscenze di più fasi di lavoro, in grado di garantire i volumi produttivi e tempi di consegna richiesti assieme al controllo qualità dell’intero processo produttivo».
La “Linea a flusso viti registro” inaugurata oggi è entrata in funzione, rispettando fin da subito i volumi di produzione, il livello di qualità e la puntualità. «Ora – prospetta il ceo Sargenti – vogliamo puntare ad aumentare gli ordinativi con tutti i clienti che necessitano di questa famiglia di prodotti».
Ufficio Stampa
Francesca Schenetti, francesca.schenetti@froogs.it 339 8093543
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21 MAGGIO, NATURA 2000 DAY
Oggi la Giornata europea dedicata a rete Natura 2000. Tanti gli eventi organizzati dalla Lipu nell’ambito del Life A-Mar Natura 2000
Parma, 21 maggio 2024. Diciannove appuntamenti in 15 siti della rete Natura 2000, da Veneto alla Sicilia, per un totale di 10 regioni coinvolte. E’ il programma di eventi organizzato dalla Lipu nell’ambito del progetto Life A-MAR Natura 2000 per festeggiare, oggi 21 maggio, il Natura 2000 Day, la Giornata europea di rete Natura 2000. Gli eventi si sono svolti e si svolgeranno in alcuni tra i più bei siti costieri e marini con lo scopo di diffondere e promuovere buone pratiche di conservazione attraverso una gestione più sostenibile delle attività umane che in essi vengono svolte.
Presenti in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, i siti della rete Natura 2000, nata 30 anni fa per proteggere specie e habitat a rischio, costituiscono la più grande rete di aree protette al mondo, sia sulla terraferma che in ambiente marino, a protezione di 1.200 specie rare o minacciate e 230 habitat. Solo in Italia la rete Natura 2000 tutela 91 specie di flora, 385 specie di uccelli selvatici, e altre 119 specie faunistiche.
Gli eventi per festeggiare il Natura 2000 Day si sono in parte già tenuti nel week end appena passato, per favorire l’affluenza del pubblico e rendere più efficace l’azione di sensibilizzazione e divulgazione di questi splendidi siti ricchi di biodiversità. A completamento del programma due eventi si svolgeranno oggi (Fondali di Isola delle Femmine e Capo Gallo, in Sicilia, e l’altro a Montemarcello, in Liguria, provincia di La Spezia), mentre l’ultimo evento del Natura 2000 Day si terrà sabato 25 maggio, sempre in Sicilia, in due siti Natura 2000 nei pressi della foce del Fiume Simeto.
Il progetto Life A-MAR Natura 2000, è coordinato da Federparchi e ha come partner Triton Research, Fundacion Biodiversidad e Lipu-BirdLife Italia. Il progetto è finanziato dal programma Life Environmental Governance & Information e co-finanziato dal Parco nazionale dell’Asinara, dal Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e dal Parco nazionale delle Cinque Terre.
Gli eventi del Natura 2000 Day intendono mostrare alle persone la bellezza di questi luoghi e l’importanza per la loro conservazione: tra le specie presenti e talvolta visibili nei numerosi appuntamenti organizzati dalla Lipu vi sono uccelli marini come, tra gli altri, la berta maggiore, il gabbiano corso, il marangone dal ciuffo, oltre al fratino, al fenicottero, e, inoltre, mammiferi come la tartaruga marina (Caretta caretta), oggetto di uno specifico evento organizzato lo scorso weekend alla Riserva naturale Saline di Priolo, gestita dalla Lipu in provincia di Siracusa.
“La frequentazione degli ambienti marini da parte della gente – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu - è di per sé una cosa positiva se fatta in modo sostenibile ma, quando ci si reca in vacanza, occorrerebbe verificare se il luogo scelto si trova all’interno di un sito Natura 2000. In quel caso occorre essere ancora più attenti e attuare semplici comportamenti come non raccogliere piante e non disturbare gli animali selvatici, sia quelli presenti sulle spiagge, che quelli che vivono in mare. Insomma, occorre rispetto per la natura protetta e per questi luoghi che rappresentano uno scrigno di biodiversità e habitat e vanno sempre più difesi e custoditi nel migliore dei modi”.
Fotografie di alcuni degli eventi effettuati e foto di uccelli marini:
https://drive.google.com/drive/folders/11OL3eIn0Y9oxvya4Dvg0ueXGWWv6ZjSB?usp=drive_link
Per scaricare la App (per Android) del progetto Life con le informazioni sui siti marini Natura 2000:
https://play.google.com/store/apps/details?id=lifeamar.amar.app
UFFICIO STAMPA LIPU-BIRDLIFE ITALIA
SCHEDA - I NUMERI DI RETE NATURA 2000
1.200
specie rare o minacciate tutelate in Europa
230
habitat tutelati in Europa
385
Le specie di uccelli protette in Italia
119
altre specie faunistiche protette nel nostro Paese
91
Specie floristiche tutelate in Italia
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Esplora riscrive le regole del settore degli allestimenti...
L’azienda emiliana è riuscita a ripartire dopo la pausa Covid valorizzando la diversità di genere e il confronto generazionale
Reggio Emilia, 21 maggio 2024. Ci sono settori che, come è ben noto, più di altri hanno sofferto l’imposizione delle misure anti Covid nel biennio 2020 – 2021. Il mondo degli allestimenti fieristici, per esempio, ha faticato a trovare soluzioni che gli permettessero di sopravvivere a quella che si rivelò essere la peggior crisi globale dei nostri tempi.
Non è questo il caso di Esplora, giovane azienda di Reggio Emilia che ha sì incontrato qualche difficoltà, ma ha saputo trovare il modo di ripartire senza particolari indugi, spinta dall’incredibile forza trainante del valore umano del suo team. Un team che negli ultimi anni si è arricchito di una forte presenza femminile, elemento che ha profondamente caratterizzato il suo successo, come non esita a dichiarare l’Amministratore Unico Massimo Pederzoli. “Sono stati anni difficili, in cui abbiamo dovuto mettere in discussione la natura stessa della nostra attività”, racconta il CEO. “Dopo un anno e mezzo di immobilismo totale, mantenere la lucidità era fondamentale, così come riprendere subito il giusto ritmo. L’attenzione per il cliente e l’efficienza che ci hanno sempre contraddistinti non potevano venire meno, così abbiamo introdotto diverse figure femminili in grado di ricoprire svariati ruoli di centrale importanza e ciò ci ha permesso di superare le difficoltà e raggiungere i nostri obiettivi. In pochi anni siamo passati da 4 a 17 dipendenti, più una dose corposa di collaboratori e collaboratrici esterne: una crescita tutt’ora in corso”.
Un’ambiente di lavoro sano, uno spazio inclusivo e attento alle esigenze di ogni dipendente, un’azienda che favorisce il confronto interno tra generi e generazioni: Esplora è il perfetto esempio di come le crisi si superino mettendo al centro le persone. “Gestire la clientela e maneggiare carichi di lavoro molto consistenti necessitano di un confronto continuo tra i membri della squadra”, spiega Monica Di Luzio, responsabile Logistica e Acquisti. “Esplora promuove uno scambio continuo tra persone con esperienze diverse e diversi gradi di formazione, da la possibilità ai giovani di crescere e a chi non è più giovanissimo di mettersi in gioco. Ma cosa più importante, permette a noi madri di gestire al meglio i nostri bisogni, cosa che, purtroppo, al giorno d’oggi non è scontata”.
Uno spirito collaborativo che mira a creare un ambiente familiare, capace di durare nel tempo. Come azienda ormai affermata nel settore degli allestimenti fieristici, dove l’innovazione si fonde con la creatività e l’idea si fa realtà tangibile interpretando la realtà che ci circonda, Esplora ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, consolidando sinergie, interne ed esterne, e trasformando la mansione lavorativa in occasione di confronto e di crescita continua. “Il nostro è un settore che ha subito profondi cambiamenti negli ultimi anni”, conclude Pederzoli. “Con Esplora abbiamo deciso di proporre un nuovo modello di attività, sempre molto efficiente ma più appetibile per nuovi collaboratori. Abbiamo ridisegnato questa professione in modo che i carichi di lavoro siano distribuiti all’interno della squadra senza gravare sui singoli dipendenti. Abbiamo riorganizzato il nostro impegno in modo che sia il risultato di un mix perfetto tra i bisogni dei clienti e quelli dei nostri dipendenti. L’importante è che al centro dell’azienda, di Esplora, ci siano le persone e il valore umano che solo loro possono portare. Sempre”.
Visita il sito www.esplora-re.it e immergiti nel mondo Esplora.
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AXA e Bocconi rinnovano l’impegno per continuare a...
AXA Italia, AXA Research Fund e Università Bocconi, ancora insieme per ulteriori 3 anni a sostegno della parità di genere, inclusione ed empowerment femminile attraverso l’AXA Research Lab on Gender Equality, ideato nel 2020 per promuovere la ricerca accademica e sviluppare raccomandazioni di policy che informino e guidino l'azione dei principali attori della sfera economica e politica.
Milano, 21 maggio 2024. AXA Italia, AXA Research Fund (Iniziativa di filantropia scientifica globale del Gruppo AXA) e Università Bocconi rinnovano per ulteriori 3 anni l’impegno per l’AXA Research Lab on Gender Equality per indagare le radici dei divari legati al genere e come colmarli, attraverso la formulazione di raccomandazioni da indirizzate ai policy makers.
Ideato nel 2020 e diretto dalla Professoressa Paola Profeta, Pro-Rettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e Professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze all'Università Bocconi, tra le massime esperte a livello internazionale sui temi del Gender e Public policy, il Lab rappresenta un esempio unico in Italia.
Polo di eccellenza e di innovazione, opera già da 3 anni adottando una metodologia scientifica rigorosa, un approccio interdisciplinare negli ambiti dell’economia e delle politiche di genere e un orizzonte europeo.
Obiettivi, aumentare la consapevolezza sui divari di genere nella società, esplorare le opportunità per le donne nell’economia, incoraggiare i decisori istituzionali ad agire e costruire una società più inclusiva, per raggiungere l'obiettivo fissato nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Dalla sua nascita, il Lab ha lavorato su 6 stream di ricerca (istruzione; lavoro famiglia e fertilità; cultura; politica; empowerment femminile; policy), esplorando a 360° il tema dell’uguaglianza di genere e realizzato 35 progetti di ricerca, 125 tra conferenze, seminari, docenze, 111 pubblicazioni e 3 eventi annuali.
Di notevole impatto e rilevanza scientifica, i risultati finora raggiunti: solo a titolo di esempio, in campo lavorativo si è lavorato per misurare i gender bias inconsci del management e il loro impatto sui percorsi di selezione, limitando l’accesso delle donne a ruoli di potere e studiare la correlazione negativa tra ambienti di lavoro caratterizzati da scarsa attenzione ai fenomeni di harassment o da modelli di mascolinità ipercompetitiva e carriere femminili.
In ambito educativo, grande attenzione è stata data al tema del gender divide nelle materie STEM, evidenziando la necessità di un intervento sui modelli di valutazione attuali delle competenze, fondamentalmente basati su test a risposta multipla e a tempo, che tendono a penalizzare le donne e, dall’altra, sull’importanza di lavorare sui role model per scardinare stereotipi che spingono ragazze e ragazzi a considerare che esistano ancora lavori da donna o da uomo.
Ancora, in campo politico/economico, le ricerche condotte hanno contribuito a evidenziare il rapporto positivo tra gender equality e sistemi di ridistribuzione della ricchezza.
Sul fronte sociale, si è dimostrata la forte correlazione tra problematiche collegate all’invecchiamento della popolazione e gender divide: nei Paesi in cui le donne partecipano di più al mercato del lavoro, i tassi di fertilità sono più elevati, suggerendo che l'uguaglianza di genere nel mercato del lavoro possa bilanciare il processo di invecchiamento, mentre in campo famigliare, centrale è stato lo studio e la misurazione dell’impatto del Covid in termini di she-cession ma anche dei suoi effetti di lungo periodo, come la redistribuzione dei carichi di lavoro familiari grazie alla maggiore diffusione di modelli di smart working.
Al centro del nuovo impegno per i prossimi 3 anni, un ulteriore impulso alla ricerca con un focus specifico sul mercato del lavoro, con lo studio, ad esempio, dell’impatto degli stereotipi di genere sulle decisioni di selezione; nella politica, con l’obiettivo di continuare a fornire raccomandazioni di policy per favorire l’uguaglianza di genere; nell’istruzione, con un ulteriore approfondimento sui temi dell’accesso delle donne alle materie STEM.
Tra le novità, anche progettualità specifiche su temi di crescente attualità, come lo studio degli effetti dell’IA sulla disparità di genere, dei potenziali bias nell’ambiente di lavoro legati a specifici cluster (i.e. madri lavoratrici, madri single, donne con disabilità, LGBTQ+), gender gap e caregivers.
«La Bocconi, attraverso una ricerca rigorosa e interdisciplinare, è costantemente impegnata nell'analisi critica delle strutture sociali ed economiche che sono alla base delle disuguaglianze e, attraverso l'AXA Lab in particolare, del gender gap e delle discriminazioni di genere. Siamo persuasi che la promozione dell'uguaglianza di genere non è solo un dovere morale, ma anche un catalizzatore per una crescita economica sostenibile e inclusiva. Eliminare queste disparità nel lavoro e nell'economia non solo porterebbe a un maggiore benessere e prosperità per le donne, ma contribuirebbe anche a una società più giusta e resiliente per tutti. Solo attraverso sforzi congiunti e una visione inclusiva possiamo costruire un futuro in cui ogni individuo abbia la possibilità di realizzare il proprio pieno potenziale, indipendentemente dal genere», ha commentato Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi.
«Ridurre il divario di genere è un imperativo morale ed economico ineludibile che richiede azioni politiche appropriate, che a loro volta possono avere successo solo se sostenute da una ricerca rigorosa sulle reali cause delle disuguaglianze di genere - ha sottolineato Chiara Soldano, CEO del Gruppo assicurativo AXA Italia – Con Bocconi e AXA Research Fund abbiamo dato vita in questo senso a un esempio unico e distintivo che siamo molto orgogliosi di continuare a supportare, nella consapevolezza che ci sia ancora molto da fare per eliminare il gender gap e che questa sfida chiami in causa tutti gli attori della nostra società: istituzioni, aziende, mondo della ricerca. L’uguaglianza di genere, l’inclusione e l’empowerment al femminile sono un pilastro della strategia di AXA, un impegno che portiamo avanti come datore di lavoro nei confronti delle nostre persone, come azienda nei confronti del mercato e dei nostri clienti, ma anche verso la società, con progettualità molto concrete, come questa, attraverso le quali vogliamo contribuire a produrre quel cambiamento culturale indispensabile per costruire società più inclusive e sostenibili, nelle quali essere donna non sia un rischio».
«In AXA Research Fund crediamo fermamente nel ruolo centrale che scienza e ricerca possono giocare nell’immaginare nuove soluzioni per colmare il divario di genere - ha dichiarato Julia d'Astorg, Head of the AXA Research Fund - L’AXA Research Lab dell’Università Bocconi, sviluppato in stretta collaborazione con AXA Italia, è la prova tangibile dell'impegno del Gruppo AXA nei confronti della società per favorire la riduzione del gender gap. Credo fortemente che sostenendo la ricerca filantropica e, con essa, l’adozione di decisioni basate su evidenze scientifiche, possiamo svolgere un ruolo determinante nei processi di rafforzamento e adattamento delle nostre società. Grazie alla Professoressa Paola Profeta e al suo team, affronteremo il futuro con maggiore fiducia, in piena coerenza con la strategia inclusiva di AXA».
«In soli tre anni, l'AXA Research Lab on Gender Equality è riuscito a imporsi come autorità di primo piano nella ricerca accademica sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sull'empowerment economico. Con il sostegno dell'AXA Research Fund e di AXA Italia, continueremo a impegnarci nell'esplorazione delle cause profonde delle disparità di genere nell'istruzione e nel mercato del lavoro e della persistente sottorappresentazione delle donne nei ruoli di leadership, nonché nell'identificazione e nella promozione delle politiche più efficaci per colmare queste lacune. All'AXA Gender Lab coltiviamo un ambiente dinamico che favorisce la collaborazione e lo scambio tra studenti, ricercatori e studiosi in visita da tutto il mondo. Inoltre, la nostra ricerca si interseca con le discussioni politiche, facilitando la nascita di iniziative innovative e l'organizzazione di eventi coinvolgenti. È un centro vivace dove le idee prosperano e le azioni si radicano, spingendoci verso un futuro più equo», ha dichiarato Paola Profeta, Pro-Rettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e professoressa ordinaria di scienza delle finanze all'Università Bocconi e Direttrice dell’AXA Research Lab on Gender Equality.
Per maggiori informazioni: axa.it