Economia
Lanciata la missione spaziale Ax-3, a bordo...
Lanciata la missione spaziale Ax-3, a bordo l’italiano Villadei
E' la prima missione commerciale europea, durerà due settimane. L'equipaggio, lanciato da un Falcon9 di Space X, viaggia a bordo della capsula Dragon Crew della società spaziale di Elon Musk
Lanciata con successo la prima missione commerciale europea Ax-3 di Axiom Space con l'astronauta italiano Walter Villadei a bordo. L'equipaggio è stato lanciato verso lo spazio da un Falcon9 di Space X e viaggia a bordo della capsula Dragon Crew della società spaziale di Elon Musk. Con l'astronauta italiano, pilota della navetta, viaggiano il comandante dell'equipaggio e veterano della Nasa Michael Lopez-Alegria, lo svedese Marcus Wandt, astronauta della nuova classe dell'Agenzia Spaziale Europea, ed il primo astronauta turco Alper Gezeravci. La Ax-3 dovrebbe attraccare alla Iss sabato 20 nella mattinata italiana.
La missione
La missione Ax-3 cambia il paradigma delle missioni spaziali e le proietta nella nuova era del business spaziale, la missione è interamente commerciale e interamente europea, inoltre Ax-3 serve per tracciare la traiettoria di quella che sarà la prima stazione spaziale commerciale di Axiom Space intorno al 2030. "Grazie a tutti, senza di voi non saremmo qui" ha detto il comandante Michael Lopez-Alegria in un video registrato prima del lancio.
Villadei: "Un privilegio e un onore"
"E' un privilegio volare nella missione Ax-3" ha detto il colonnello dell'Aeronautica Militare e astronauta italiano Walter Villadei in uno degli ultimi interventi pubblici prima del lancio. "Per me è un onore poter portare a bordo sulla Stazione Spaziale Internazionale questo stesso Tricolore" ha sottolineato Villadei in un video registrato poco prima della partenza. Ax-3 "è la prima missione che si svolge interamente nel settore della Space Economy a guida del ministero della Difesa, e questo a dimostrazione delle straordinarie competenze e capacità e professionalità che tutte le donne che vestono la divisa quotidianamente portano in giro nel mondo insieme al tricolore", ha detto inoltre Villadei prima di partire alla volta della Stazione Spaziale.
Economia
Bankitalia, le parole di un Panetta...
Il Governatore dice diverse cose che contano, molte guardano a Bruxelles a pochi giorni dalle elezioni europee
Fabio Panetta è alle sue prime Considerazioni Finali da Governatore di Bankitalia. Raccolto il testimone da Ignazio Visco a novembre scorso, parla alla platea di Via Nazionale a pochi giorni dalle elezioni europee. Lo attendono banchieri, ospiti, commentatori e analisti, pronti a leggere nelle sue parole cambiamenti di rotta rispetto al passato e indicazioni più o meno esplicite che possano essere in qualche modo interpretate come un segnale 'politico', inteso in senso alto, come una direzione verso cui orientare l'azione pubblica. E il tratto principale che si può rintracciare è quello 'europeista', coerente con la sua storia professionale e con l'approccio che ha avuto in questi primi mesi alla guida di Palazzo Koch.
Se proprio si vuole paragonare l'analisi di Panetta a quella dei suoi predecessori, emergono alcuni elementi 'draghiani'. Non tanto del Mario Draghi Governatore, ormai troppo lontano nel tempo per un confronto che regga, quanto dell'ultimo Draghi, quello che richiama l'Europa alla necessità e all'urgenza di cambiare.
Panetta, com'è nelle sue prerogative, sceglie un approccio pragmatico per arrivare a una conclusione che ha un peso rilevante guardando a quello che potrà e dovrà essere l'Europa nella prossima legislatura: "È necessario, nell’interesse collettivo, realizzare iniziative a livello europeo". Serve, in sostanza, più Europa perché solo l'Europa può mettere sul tavolo le risorse, ingenti, che servono. Il ragionamento di Panetta, drasticamente sintetizzato, è che più Europa conviene a tutti.
"Politiche comuni sono necessarie nel campo ambientale, della difesa, dell’immigrazione, della formazione", dice, evidenziando che "l'impegno finanziario sarà ingente: per le sole transizioni climatica e digitale e per aumentare la spesa militare al 2% del Pil, la Commissione europea stima un fabbisogno di investimenti pubblici e privati di oltre 800 miliardi ogni anno fino al 2030". Perseguire un piano così vasto a livello nazionale, spiega subito dopo, "comporterebbe duplicazioni di spesa e la rinuncia alle economie di scala. Incontrerebbe ostacoli nella capacità fiscale di più Paesi, con il rischio di compromettere la necessaria ampiezza dell’impegno e di accentuare la frammentazione del mercato unico". Non solo. "Poiché molti progetti riguardano beni pubblici comuni quali l’ambiente e la sicurezza esterna, un ammontare di investimenti insufficiente danneggerebbe tutti i paesi e tutti i cittadini dell’Unione".
Qual è, quindi, la via maestra? "Un bilancio europeo consentirebbe di definire l’orientamento fiscale complessivo non più come la somma delle politiche nazionali, ma in base alle esigenze dell’economia dell’area; permetterebbe di affrontare efficacemente shock comuni forti e prolungati, quali la pandemia o la crisi energetica, favorendo la coerenza tra politica di bilancio e politica monetaria". Serve anche il mercato. "Sarebbe illusorio pensare di finanziare l’enorme volume di investimenti necessari per la competitività dell’economia europea senza un preponderante apporto del risparmio privato e senza la professionalità degli intermediari". Conseguenza diretta, "un mercato dei capitali europeo è dunque essenziale". Servono però due elementi che ancora mancano all'appello: "un titolo europeo privo di rischi" e va superata "l'incompletezza dell'Unione bancaria". C'è molto Draghi nel Panetta 'europeista'. (Di Fabio insenga)
Economia
‘La Pena d’Oca del Campidoglio 2024’,...
Nella splendida cornice della sala della Protomoteca in Campidoglio sono stati consegnati i premi "La penna d'oca del Campidoglio" 2024 per l'impegno dimostrato in difesa dell'ambiente e degli animali. Tanti i premiati nelle diverse categorie, dal giornalismo alle scuole, dal mondo finanziario alle istituzioni fino alle forze dell'ordine e al mondo dell'arte. Di particolare significato il premio assegnato a Gr Rai e RadioUno per la crescita della programmazione dedicata ai temi dell'ambiente e alla tutela degli animali. A ritirare il riconoscimento il Direttore Francesco Pionati che ha garantito agli organizzatori un impegno sempre maggiore del servizio pubblico su questo terreno assicurando un aumento della programmazione tematica nel palinsesto 24/25.
"Dal modo con il quale difendiamo le nostre risorse ambientali e tuteliamo il benessere degli animali -ha dichiarato Pionati- si può giudicare il grado di civiltà di una società moderna. Ritiro il premio a nome di tutta la mia straordinaria redazione, motivatissima come me su questi temi", sottolinea.
Economia
Contratto Statali: + 5,78% in busta paga, non premi a...
Le novità contenute nell'atto di indirizzo, che l'Adnkronos ha visionato, firmato da Zangrillo per l'avvio delle trattative del ccnl 2022-2024
Il rinnovo del contratto per i 193.851 dipendenti statali delle Funzioni centrali per il triennio 2022-2024 prevede un aumento a regime del 5,78% in base a un plafond di risorse di 555 milioni di euro nel 2024. Ma anche regole più stringenti per il salario accessorio, le progressione economiche e, non ultimo, i premi. Il ritorno dello smart working per i fragili e i genitori di minori. Sono alcune novità previste dall'atto di indirizzo, firmato il 29 maggio dal ministro per la Pa Paolo Zangrillo ed inviato all'Aran che l'Adnkronos ha potuto visionare. Il testo è molto atteso, in quanto dà il la alle trattative per il rinnovo dei contratto in scadenza (entro il 2024) dei dipendenti in forze nei ministeri, nelle agenzie fiscali, Corte dei Conti, Cnel, Avvocatura generale ed enti pubblici non economici. Ma non solo, l'atto di indirizzo per gli statali, come è consuetudine, detta le linee guida anche per gli altri comparti della pubblica amministrazione.
Anzianità e titoli di studio
In particolare, per le progressioni economiche stop ad automatismi come l'anzianità di servizio, e, tra l'altro, l'esperienza professionale non potrà essere considerata come mera anzianità di servizio. Spazio anche alle competenze specifiche di ciascun dipendente: il nuovo contratto infatti dovrà garantire un'adeguata differenziazione dei punteggi attribuibili ai diversi titoli di studio e professionali.
Per quanto riguarda il trattamento accessorio e le progressioni economiche, si fa riferimento al "principio inderogabile" per cui l'intervento in tema di performance "è limitato alla definizione dei criteri di erogazione" da corrispondere "solo all'esito della valutazione e alla conclusione del ciclo della stessa performance", secondo quanto già definito nella Direttiva madre e dalla direttiva del ministro per la Pa Paolo Zangrillo del novembre scorso.
Novità per i premi
"Dovrà essere ribadito il principio - si legge nel testo - per cui alla differenziazione dei giudizi valutativi deve corrispondere una effettiva diversificazione degli istituti premiali". Ed inoltre, si dovrà opportunamente distinguere per gli effetti retributivi "fra performance organizzativa e performance individuale", dunque tra i premi collegati ai traguardi da raggiungere con il coinvolgimento di tutto il personale di una struttura e quelli assegnati individualmente.
Smart working
Capitolo lavoro agile. Il nuovo contratto 'apre' ad una maggiore flessibilità "per un più ampio utilizzo delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa sia in modalità agile che in remoto ove tali modalità siano compatibili con la natura della prestazione, attraverso il superamento del principio della prevalenza dello svolgimento della prestazione 'in presenza': per assicurare sostegno alla genitorialità, a favore dei lavoratori che documentino particolari esigenze di salute, anche non disciplinate da leggi speciali, che assistano i familiari ai sensi e attraverso modalità riconosciute dalla legge". Lo smart working però non potrà formare oggetto di contrattazione collettiva, restando ferma l'autonomia organizzativa della singola Amministrazione.
Tra le altre novità, viene ribadita l'importanza della formazione del capitale umano, cui spesso fa riferimento Zangrillo, ai fini delle progressioni economiche o per ulteriori forme di premialità. Per questo motivo, in sede di contrattazione, si spiega nel testo, verrà valutata l'introduzione di un ammontare annuo minimo di ore di formazione non inferiore a 24 che dovrà essere garantito come "diritto-dovere" a ogni dipendente da parte dell'amministrazione di appartenenza e costituirà orario di lavoro.