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Omicidio Saman Abbas, il padre cambia versione e accusa i nipoti

"Non l'abbiamo uccisa io e mia moglie"

Il padre di Saman in aula

Il padre di Saman Abbas, condannato all'ergastolo per l'omicidio della figlia di 18 anni uccisa a Novellara 3 anni fa, cambia versione. Nel corso della puntata di “Quarto Grado”, in onda questa sera, venerdì 31 maggio, su Retequattro, è stato trasmesso in esclusiva assoluta un video della deposizione, avvenuta nel carcere di Modena lo scorso 19 aprile, fatta dal padre della giovane Shabbar, in presenza del Pm e dei suoi avvocati.

Shabbar contesta la sentenza di primo grado, in cui lui e la moglie Nazia Shaheen (appena arrestata dalla autorità pakistane e in attesa di estradizione) sono stati condannati all'ergastolo per l’omicidio della figlia Saman. L'uomo racconta un’altra, inedita, versione dei fatti consumatisi a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, risalenti al 1 maggio 2021.

La sentenza, che ha condannato a 14 anni di reclusione anche lo zio di Saman, Danish, ha assolto i cugini della ragazza, Ikram Ijaz e Nomanulhaq: ed è proprio contro questi ultimi che si scaglia Shabbar, che li accusa di aver commesso il delitto insieme a Danish. Ai magistrati, Abbas racconta che lui aveva solo ordinato una spedizione punitiva nei confronti del fidanzato della figlia, Saqib. E afferma di essere stato minacciato nel caso avesse raccontato la verità.

''È vero che Saman è morta e che è stata uccisa. Ma è anche vero, che non è stata uccisa da una sola persona: quella sera ce n’era più di una - afferma Shabbar Abbas - Come ha fatto Danish a fare quella buca da solo? Ha usato due badili? C’era qualcun altro: due o tre persone''.

Shabbar racconta di aver chiesto una spedizione punitiva nei confronti di Saqib. ''Io avevo detto di non picchiarlo forte, in modo da non far arrivare l’ambulanza, ma solo di picchiarlo per fargli paura - dice - Quando ho chiamato Danish lui mi ha detto che sarebbero andati tutti e tre: lui, insieme ai cugini di Saman, Ijaz e Nomanulhaq''.

Quindi, Danish dice che sarebbe andato insieme ai cugini a picchiare Saqib ma di essere uscito e non aver sentito niente, ''neanche una voce''. ''Ho capito subito fossero stati tutti e tre'', aggiunge. ''Finora penso di aver salvato mio figlio - spiega - Il papà di Ikram, suo zio, è tutta gente pericolosa. Sono persone molto pericolose. Mi dicevano: 'C’è tuo figlio, te n’è rimasto uno, non accusare nostro figlio…'''.

Poi aggiunge nel colloquio avvenuto quando la moglie era ancora latitante: ''Nazia non ha ucciso Saman. Una madre piange sempre per sua figlia. Adesso non viene in Italia, ma basterebbe una mia parola e lei arriverebbe qui''. ''Io voglio solo giustizia, per mia figlia - conclude - Rimango in carcere, non c’è problema, tanto fuori non ho più niente. Quando sento in televisione che io e mia moglie abbiamo ammazzato nostra figlia, mi fa molto male''.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Cronaca

Hanna Herasimchyk, chiamate e messaggi quando era già...

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Le liti e il tentativo di sviare le indagini, così è stato arrestato il 43enne

Auto dei carabinieri - (Fotogramma)

Telefonate senza risposta e messaggi inviati alla compagna, ormai morta. Così Konrad Daniec, il 43enne polacco arrestato oggi per l'omicidio della compagna Hanna Herasimchyk, avrebbe tentato di "precostituirsi un alibi", secondo la gip del tribunale di Milano, Anna Magelli, che ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere. L'uomo, accusato di aver strangolato a morte la compagna nella notte tra l'11 e il 12 giugno scorsi nel loro appartamento a Pozzuolo Martesana (Milano), avrebbe trascorso poi oltre 24 ore fuori casa, dormendo a bordo del camion che guidava per lavoro. Un'assenza giustificata agli inquirenti con la voglia di "evitare altri litigi", dopo l'ennesima lite con Hanna.

Il piano

All'alba del 13 mattina, però, a suo dire preoccupato dalle mancate risposte della donna (era già morta), rientra nell'appartamento, dove lei giace sul pavimento tra il soggiorno-cucina e il corridoio, senza vita e con lividi sul corpo. Nella mano destra, chiusa a pugno, una ciocca di capelli. E' lo stesso Daniec a dare l'allarme. Ai carabinieri l'uomo "visibilmente provato e in lacrime" riferisce sin da subito di una discussione tra la vittima e un suo ex fidanzato, che le aveva inviato messaggi minatori. Per la gip un tentativo di "sviare le indagini", che tuttavia non convince gli inquirenti. Passa poco tempo e Daniec diventa "il primo sospettato della morte della compagna convivente".

Gli amici di Hanna raccontano di frequenti liti nella coppia, che sfociavano in aggressioni fisiche da parte del compagno. E "vista la mole fisica" dell'uomo, lei "non poteva fare altro che subire". In un'occasione - sempre stando a quanto raccontato dalla vittima a un amico - Daniec l'avrebbe picchiata fino a farle perdere conoscenza. Anche i vicini di casa hanno riferito agli investigatori di continue e violente discussioni. L'ultima appena un mese prima della morte di Hanna, quando dall'appartamento accanto si era sentita la donna gridare aiuto.

Gip: "Allarmante pericolosità sociale"

Un rapporto così burrascoso che la stessa madre dell'indagato fin da subito sospetta del figlio, e non glielo nasconde. Mentre ne discutono, a fine luglio, la donna provoca il figlio: "E cosa fai, mi ammazzi come hai fatto con Hanna?". Lui risponde: "Io non ho fatto niente di male, non sono un assassino". La dimostrazione sarebbe proprio il fatto che, se fosse stato lui a uccidere la compagna, "sarebbe già in galera".

Da oggi ci si trova. Il gip, su richiesta della procura, ha disposto la custodia in carcere per omicidio aggravato dal rapporto di convivenza (esclusa invece dal giudice la crudeltà). Un'esigenza cautelare data dalla "allarmante pericolosità sociale" e dalla "mancata capacità di controllo degli istinti più aggressivi" da parte del 43enne.

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Cronaca

Heather Parisi contro David Parenzo, scintille su multe ai...

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Oltre a fare il medico ora fa anche la giurista… ma io “non cicale mica”!

Heather Parisi e David Parenzo

Botta e risposta tra Heather Parisi e David Parenzo sul tema del condono relativo alle multe ai no vax. Nel decreto Milleproroghe, come è noto, sono state eliminate le sanzioni pecuniarie comminate a chi non ha rispettato l'obbligo di vaccinazione durante la pandemia covid. Nel programma L'aria che tira, che conduce su La7, Parenzo ha paragonato la norma ad un''aministia', ricordando il provvedimento adottato in Italia nel 1946 nei confronti dei fascisti.

"Parenzo è l'esempio perfetto di chi veramente sono i fascisti ai giorni nostri. Modesto consiglio: invece di rosicare per avere avuto torto per l'ennesima volta, controlla di non avere qualche "strascico" da vaccino, semmai lo avessi fatto", ha scritto Parisi su X. Parenzo ha risposto in tv: "Ho detto che Togliatti fece un provvedimento politico. La grandissima Heather Parisi, nota scienziata del covid, scrive contro di me. Heather, non ti dimentichiamo perché sei una cantante e ballerina straordinaria. Occupati di ballare, non dirci come ci dobbiamo curare", ha detto il giornalista.

L'ex showgirl ha proseguito lo scambio su X: "Parenzo mi esorta a fare la ballerina e io lo esorto a fare il giornalista se mai gli riuscisse. coprirebbe che il provvedimento del governo non è un "condono" ma la presa di coscienza realistica che la legge era illegittima oltreché ingiusta. Infatti le multe sono state già dichiarate illegittime da centinaia di sentenze dei giudici di pace che le hanno annullate dando ragione ai cittadini", ha scritto in un nuovo post. "Chi ha scelto di non vaccinarsi, ha già vinto nei tribunali e non nei bordelli mainstream dove i nostalgici dei tempi del controllo sociale come Parenzo, cercano ancora di imporre una narrazione della pandemia smentita dai fatti e dalla storia", ha aggiunto. E Parenzo? A stretto giro, la nuova chiosa: "Oltre a fare il medico ora fa anche la giurista… ma io 'non cicale mica'!".

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Cronaca

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente 13 dicembre

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Nessun '6' né '5+'

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente 13 dicembre

Nessun '6' né '5+' al concorso del SuperEnalotto dopo l'estrazione dei numeri fortunati di oggi, 13 dicembre. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 ammonta a 45 milioni di euro.

Con quali punteggi si vince

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Il prezzo di una schedina

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.

La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

Come controllare se ho vinto

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

La combinazione vincente di oggi

Ecco la combinazione vincente: 16, 42, 54, 55, 65, 83 Numero Jolly 27, Superstar 90.

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