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Milan-Roma 3-1, tris rossonero e Mourinho sprofonda
A decidere sono i gol di Adli all'11', Giroud al 56' e Theo Hernandez all'84'
Il Milan batte la Roma per 3-1 oggi al 'Meazza' e rafforza la terza posizione in classifica con il successo nel match valido per la ventesima giornata della Serie A 2023-2024. A decidere il posticipo domenicale sono i gol 'francesi' di Adli all'11', Giroud al 56' e Theo Hernandez all'84'. Inutile la rete di Paredes su rigore al 24' del secondo tempo per i giallorossi di Mourinho, sempre più in crisi dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia.
La partita
In classifica i rossoneri salgono a quota 42, a -9 dalla capolista Inter e a +9 sulla Lazio quinta. Terza sconfitta nelle ultime 5 partite per i capitolini che sprofondano al nono posto in classifica con 29 punti.
Dopo nemmeno un minuto la prima iniziativa è del Milan con una conclusione di Giroud in diagonale parata da Svilar. All'11' arriva il vantaggio rossonero. Bell'azione dei padroni di casa che circondano la Roma e la chiudono in area, passaggi corti e veloci, servizio per Adli che finta di calciare con il destro e poi di sinistro batte Svilar. Passata in vantaggio la squadra di Pioli prova a gestire la palla per rallentare il ritmo e fare uscire la Roma, con l'obiettivo di trovare maggiori spazi in profondità. Al 27' buona azione del Milan con Giroud che libera centralmente Pulisic, l'americano punta l'area e calcia dai 20 metri, Svilar para.
Alla mezz'ora altra chance per i padroni di casa, Hernandez va sul fondo prova a mettere una palla in mezzo, ne viene fuori un tiro cross che colpisce il palo e termina fuori dal lato opposto. Un minuto dopo la risposta della Roma in percussione centrale, Cristante per Celik in area di rigore, conclusione in diagonale e gran parata di Maignan. Passa qualche minuto e il Milan riparte in velocità con Leao e Hernandez, palla in mezzo, Giroud fa sponda per Pulisic anticipato al momento della battuta. Al 38' nuova occasione per il Milan che libera a sinistra Leao, il portoghese mette in mezzo un pallone morbido, ci arriva Pulisic ma il colpo di testa da buona posizione è impreciso. Al 40' si fa rivedere la Roma: Celik per Spinazzola, conclusione di prima intenzione con il destro, Maignan para in due tempi.
Parte forte il Milan nella ripresa, al 3' la prima opportunità è per Reijnders che calcia dalla distanza, palla oltre la traversa. All'11' della ripresa arriva il raddoppio rossonero con Giroud. Adli gestisce una palla sulla sinistra e mette in mezzo un cross morbido sul secondo palo per Kjaer che, a sua volta, fa sponda di testa per l'ex Chelsea che sempre di testa batte Svilar per la seconda volta.
Al 24' la Roma riapre la partita su calcio di rigore concesso per un fallo in area di Calabria su Pellegrini e trasformato da Paredes. Dopo aver trovato il gol la Roma attacca e prova a mettere in difficoltà un Milan che ha perso qualche certezza. Al 39' però i rossoneri trovano il terzo gol che in pratica chiude il match grazie a Hernandez. Il Milan va da destra verso sinistra, Giroud libera di tacco Theo che scaraventa un sinistro potentissimo alle spalle di Svilar. Al 45' padroni di casa vicini al quarto gol. Grande giocata di Musah, serpentina e conclusione e palla contro il palo. Sipario.
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Ferrari svela monoposto rossa e blu per Gp Miami
La novità divide tifosi e appassionati: c'è chi apprezza e chi boccia la novità
Una Ferrari rossa e blu nel Gp di Miami, in programma domenica 5 maggio in Florida. La scuderia di Maranello ha diffuso le immagini che mostrano la livrea speciale delle monoposto in vista del sesto appuntamento del Mondiale 2024 di Formula 1. Le rosse sfoggiano un abito speciale, con ampi tratti di blu, in concomitanza anche con l'arrivo di un nuovo sponsor che compare sull'ala anteriore, su quella posteriore e sulla carrozzeria.
La novità, che la Ferrari presenta con foto e video sui propri profili, divide tifosi e appassionati. C'è chi avrebbe gradito un 'total blue', chi apprezza la scelta cromatica e chi non nasconde la delusione per il risultato dopo giorni di attesa. Non manca ovviamente l'ironia nei commenti alle immagini: il mix rosso-blu spinge più di un utente su X a paragonare la monoposto alla macchina dell'Uomo Ragno.
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Red Bull conferma: Newey lascia dopo Mondiale 2024
I tifosi Ferrari 'sognano' l'approdo a Maranello del designer
La Red Bull ufficializza l'addio di Adrian Newey al team. Il designer, che da due decenni progetta le monoposto del team campione del mondo, lascerà la squadra all'inizio del 2025. Newey si allontanerà durante il 2024 dalle operazioni legate alla Formula 1, anche se sarà presente in alcuni Gp. Il 'genio si concentrerà sul progetto della RB17, la prima hypercar che la Red Bull intende svelare a luglio a Goodwood. L'addio di Newey, arrivato alla Red Bull nel 2006 è determinante per la conquista di 7 Mondiali piloti, apre scenari suggestivi nel mercato di Formula 1. "E' il momento di passare il testimone ad altri e di cercare nuove sfide", le parole del Chief Technical Officer nella nota diffusa dalla Red Bull.
La Aston Martin avrebbe già presentato un'offerta al designer, che avrebbe la possibilità di continuare a lavorare in Inghilterra. Inevitabile, però, 'sognare' l'approdo di Newey alla Ferrari per una nuova era che a Maranello nel 2025 si aprirà con l'arrivo di Lewis Hamilton, prossimo compagno di Charles Leclerc.
Nella comunicazione ufficiale, la Red Bull fa espressamente riferimento al "primo quarto del 2025" come periodo in cui si concretizzerà il divorzio. È evidente che Newey quindi, se volesse passare ad un altro team, di fatto non potrebbe progettare la monoposto 2025 e sarebbe in grado di incidere solo in vista della stagione 2026.
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Calciomercato, rivoluzione in arrivo? La sentenza che può...
Le norme della Fifa sono contrarie al diritto dell'Ue?
Rivoluzione in arrivo nel calciomercato? La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha affermato che le norme della Fifa sul trasferimento dei giocatori potrebbero rivelarsi contrarie al diritto dell'Unione europea a causa di una controversia tra l'ex giocatore francese Lassana Diarra e l'organo di governo del calcio.
Martedì l'avvocato generale Maciej Szpunar ha espresso il suo parere affermando che le norme Fifa "che regolano i rapporti contrattuali tra giocatori e club potrebbero rivelarsi contrarie alle norme europee sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle persone". Diarra ha firmato per il club russo Lokomotiv Mosca nel 2013, per poi vedere il contratto risolto dal club un anno dopo senza giusta causa. La Lokomotiv ha presentato domanda di risarcimento alla Camera di risoluzione delle controversie della Fifa e il giocatore ha presentato una domanda riconvenzionale chiedendo un risarcimento per gli stipendi non pagati.
Diarra sostiene che la ricerca di un nuovo club si è rivelata difficile perché, secondo le norme Fifa, qualsiasi nuovo club sarebbe ritenuto responsabile in solido con se stesso a pagare qualsiasi risarcimento dovuto alla Lokomotiv. L'ex calciatore sostiene che un potenziale accordo con il club belga Sporting du Pays de Charleroi è naufragato a causa delle condizioni e ha citato in giudizio la Fifa e l'organo di governo del calcio belga URBSFA per danni e perdita di guadagni di 6 milioni di euro. Tra qualche mese è attesa la sentenza. I giudici spesso seguono l'opinione dell'avvocato generale, ma non sempre.
Szpunar ritiene che le norme sui trasferimenti della Fifa "limitano la possibilità per i giocatori di cambiare club e, al contrario, per i (nuovi) club di assumere giocatori, in una situazione in cui un giocatore ha rescisso il proprio contratto senza giusta causa". "Queste disposizioni sono tali da scoraggiare e dissuadere i club dall'assumere il giocatore per paura di rischi finanziari. Le sanzioni sportive a cui vanno incontro i club che assumono il giocatore possono effettivamente impedire a un giocatore di esercitare la propria professione con un club situato in un altro Stato membro". I rappresentanti legali di Diarra hanno accolto con favore la valutazione dell'avvocato generale in una dichiarazione, mentre alla Fifa è stato chiesto un commento. La CGUE è composta dalla Corte di giustizia europea (CGCE) e dal Tribunale europeo (CEG).