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Yemen, nuovo raid Usa contro Houthi. Turchia bombarda...
Yemen, nuovo raid Usa contro Houthi. Turchia bombarda ‘obiettivi terroristici’ in Iraq e Siria
Colpita una base navale nel porto di Hodeida sul Mar Rosso. L'esercito Usa: "Attacco per riportare stabilità nell'area". Turchia bombarda 'obiettivi terroristici' in Iraq e Siria
Nuovi raid contro i miliziani Houthi nello Yemen oggi, 13 gennaio 2024. Secondo le ultime news ci sarebbe stata un'incursione aerea contro una base navale del movimento nel porto di Hodeida sul Mar Rosso. Avvertite diverse esplosioni.
Un altro attacco effettuato all'alba dalla nave da guerra statunitense USS Carney utilizzando missili Tomahawk ha colpito una postazione radar. Si trattato di "un'azione successiva contro uno specifico obiettivo militare associato agli attacchi effettuati il 12 gennaio, progettato per ridurre la capacità degli Houthi di attaccare navi marittime, comprese le navi commerciali", ha affermato il Comando Centrale degli Stati Uniti in una nota.
I raid hanno colpito la capitale Sana'a, sostiene la televisione al-Masirah gestita dagli Houthi. "Il nemico anglo-americano sta prendendo di mira la capitale Sana'a con una serie di attacchi aerei", ha annunciato questa mattina. Gli Houthi hanno aggiunto che è stata colpita la base dell'aeronautica Al-Dailami a Sana'a.
I miliziani sciiti Houthi hanno promesso ''un a risposta forte ed efficace'' ai raid e hanno assicurato che gli attacchi non hanno un impatto significativo sulla capacità dei miliziani sciiti Houthi di impedire alle imbarcazioni vicine a Israele di attraversare il Mar Rosso e il Mar arabico. Lo ha dichiarato il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam citato dall'emittente al-Arabiya, aggiungendo che nel raid non sono state segnalate vittime.
Usa: "Attacco per riportare stabilità nel Mar Rosso"
Come spiega un funzionario americano citato a condizione di anonimato alla Cnn, i raid dell'alba sono stati inferiori rispetto alla notte precedente, quando era stato condotto un attacco coordinato multinazionale contro 28 postazioni. Si è trattato di un attacco unilaterale compiuto solo dagli Stati Uniti, spiega la Cnn dopo che la Casa Bianca ha spiegato che si tratta di azioni finalizzate a evitare una escalation e un confronto diretto con l'Iran.
L'ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha spiegato che il nuovo ha come obiettivo quello di ''riportare la stabilità nel Mar Rosso'' e ''ristabilire i principi fondamentali della libertà di navigazione''. Thomas-Greenfield ha aggiunto che gli Stati Uniti non desiderano vedere ulteriori conflitti nella regione, ma ha ribadito che ''gli attacchi a qualsiasi nave nel Mar Rosso, indipendentemente dall'origine o dalla proprietà, sono del tutto inaccettabili''.
New York Times: "Tre quarti capacità offensive Houthi ancora intatte"
Gli attacchi guidati dagli Stati Uniti condotti da giovedì notte contro i ribelli Houthi hanno distrutto circa un quarto delle capacità di lancio di missili e droni del gruppo terroristico sostenuto dall’Iran. Lo riferiscono fonti anonime citate dal New York Times secondo cui, nonostante gli attacchi aerei abbiano distrutto circa il 90% dei target individuati, solo il 20-30% delle capacità offensive degli Houthi sono state distrutte o danneggiate mentre molte piattaforme mobili sono ancora in grado di essere spostate e di colpire obiettivi nel Mar Rosso.
Le stime dei danni rappresentano le prime valutazioni dettagliate degli attacchi e - sottolinea il quotidiano - rivelano le gravi sfide che l’amministrazione Biden e i suoi alleati devono affrontare per via dei 'ritardi' accumulati negli anni. Infatti, si spiega, identificare le basi degli Houthi si sta rivelando più impegnativo del previsto visto che le agenzie di intelligence americane e occidentali non hanno dedicato molte risorse a raccogliere dati sulla posizione delle difese aeree dei ribelli yemeniti, dei loro centri di comando, dei depositi di munizioni e degli impianti di stoccaggio e produzione di droni e missili.
Turchia bombarda 'obiettivi terroristici' in Iraq e Siria
La Turchia ha condotto attacchi aerei notturni su quasi 30 "obiettivi terroristici" nel nord dell'Iraq e in Siria dopo che nove dei suoi soldati sono stati uccisi in una base militare vicino alla città di Metina, nel nord dell'Iraq. "Le operazioni aeree sono state effettuate su obiettivi terroristici nelle regioni di Metina, Hakurk, Gara e Qandil", ha affermato il ministero della Difesa in una nota.
Il ministero ha affermato che gli attacchi hanno preso di mira 29 località tra cui "grotte, bunker, rifugi e installazioni petrolifere" appartenenti al Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) e alle YPG (unità di protezione popolare), una milizia curdo siriana che è un elemento centrale delle forze armate statunitensi.
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Ucraina, sventato piano per omicidio Zelensky: “Mosca...
I servizi di Kiev annunciano di aver smantellato una rete coordinata da Mosca
Un piano per uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato sventato dai servizi segreti di Kiev. Lo Sbu, l'agenzia dei servizi ucraini, ha reso noto oggi di aver smantellato una rete di agenti dell'Fsb, i servizi di sicurezza russi, che stava preparando l'operazione per uccidere Zelensky. Nel piano, secondo le news diffuse dallo Sbu su Telegram, coinvolti anche due colonnelli del dipartimento ucraino per la sicurezza, che avrebbero fornito informazioni determinanti ai russi.
Il piano, secondo Kiev, con la supervisione dell'Fsb da Mosca avrebbe dovuto portare all'eliminazione di Zelensky e di altre figure di primo piano come 'regalo' a Vladimir Putin, per l'insediamento del presidente russo. L'Fsb, in particolare, avrebbe cercato di reclutare militari, destinati a compiere materialmente l'azione, tra i reparti impiegati per la protezione del presidente. Il piano avrebbe previsto il rapimento di Zelensky e poi la sua eliminazione. Con il presidente, sarebbero finiti nel mirino il capo dei servizi di sicurezza Vasyl Malyuk, il capo dell'intelligence Kyryll Budanov e altri funzionari e militari di alto livello.
Il piano, secondo i servizi ucraini, prevedeva una lunga e accurata attività di osservazione con raccolta di informazioni per individuare il domicilio principale degli altri obiettivi. Le coordinate avrebbero quindi permesso di condurre un attacco missilistico a colpo sicuro. Dopo il raid, l'area interessata sarebbe stata raggiunta da droni, che avrebbero dovuto portare il secondo attacco in base un copione che la Russia ha già sperimentato in diverse città dell'Ucraina. L'operazione sarebbe quindi stata chiusa con il lancio di un secondo missile, destinato a devastare ulteriormente l'area e a eliminare, se possibile, le tracce relative all'impiego di droni.
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Hacker filorussi attaccano siti di Giorgia Meloni e di due...
Intervento immediato dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale: non risulterebbero disservizi
Nuovi attacchi cyber contro siti italiani. A rivendicarli gli hacker filorussi del gruppo Noname. Nel mirino il sito personale della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture.
A quanto si apprende, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) ha avvisato subito i target, l’autorità politica e indicato le misure di mitigazione per far fronte agli eventuali attacchi. Non risulterebbero disservizi ai siti contro i quali il gruppo aveva rivendicato azioni ma del resto, come sempre in questi casi, i gruppi filorussi puntano alla propaganda contro i Paesi che aiutano l’Ucraina.
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Russia, Putin ha giurato: ufficialmente in carica per i...
"Periodo difficile ma diventeremo ancora più forti", ha detto il presidente russo nel suo discorso
Il presidente russo Vladimir Putin ha prestato giuramento ed è entrato ufficialmente nuovamente in carica per un quinto mandato di sei anni. Lo ha annunciato il presidente della Corte costituzionale Valery Zorkin. I primi due mandati come presidente sono durati quattro anni, ma dopo le modifiche apportate alla Costituzione russa il mandato è stato esteso a 6 anni.
E' ''un periodo difficile'' quello che sta attraversando la Russia, ma ''insieme lo attraverseremo con dignità e diventeremo ancora più forti'', ha dichiarato il presidente russo nel suo discorso di insediamento al Cremlino. ''Supereremo tutti gli ostacoli e daremo vita a tutti i nostri progetti'', ha aggiunto Putin, affermando che ''guardiamo avanti con fiducia, pianifichiamo il nostro futuro, stiamo già realizzando nuovi progetti per renderci ancora più dinamici, ancora più potenti''.
Secondo la Commissione elettorale centrale russa, alle elezioni del 15-17 marzo scorsi Putin ha ottenuto l'87,28% dei voti. L’attuale mandato di Putin terminerà quindi il 7 maggio 2030.