Lavoro
Capodanno, Made in Italy? No grazie, sarà un cenone globale
Per Pietro Paganini feste e tradizioni resistono grazie ad alimenti e ingredienti che importiamo dall’estero
"Sarà un cenone globale, altro che sovranismo". Un'amara verità si cela dietro il tradizionale cenone: la buona parte di alimenti e ingredienti che ci apprestiamo a mangiare non sono made in Italy. A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Pietro Paganini, autore del libro sulle politiche alimentari e la dieta personalizzata 'iFood: come sottrarsi dall’ideologia alimentare?' (Guerini & Associati), feste e tradizioni resistono grazie ad alimenti e ingredienti che importiamo dall’estero.
"Dall'olio di oliva alla carne e salumi - ricorda - ciò che consumiamo a Capodanno è spesso un mélange di prodotti globalizzati. Questa globalizzazione alimentare non è un problema per Paganini, purché ciò che mangiamo rifletta la dieta mediterranea e una filiera resiliente e sostenibile.
Con la fine dell’anno Paganini suona la sveglia agli italiani: "Nelle nostre tavole natalizie, gli alimenti autenticamente italiani sono una rarità, ma questo non è necessariamente un punto negativo. Gran parte del cibo che adornano le nostre tavole festive non è prodotto in Italia. Paganini spiega che molti ingredienti tradizionali del Natale e del Capodanno, compresi quelli della dieta mediterranea come l’olio di oliva o la carne, non sono prodotti in quantità sufficiente nel nostro paese. Questo include anche il grano, indispensabile per pane e pasta".
"Non dobbiamo allarmarci - avverte - dobbiamo esserne semplicemente consapevoli che ciò che troviamo a tavola può arrivare da molto lontano. L’importante è garantire ai consumatori le conoscenze necessarie per una dieta bilanciata e salutare, come quella Mediterranea. E aiutare le nostre produzioni ad essere più produttive, e accessibili, oltre che resilienti e sostenibili".
L’autore insiste poi sulla necessità di essere realistici e di abbandonare l'illusione di un consumo esclusivamente 'Made in Italy'. "Ad esempio - spiega - la produzione di olio di oliva in Italia rimane insufficiente nonostante una leggera ripresa nel 2023. Anche se aumentassimo la produzione non sarà mai sufficiente. Lo stesso vale per il grano e i cereali. Il Governo dovrebbe incentivare un aumento della produzione dove possibile servendosi dell’innovazione tecnologica, e poi dovrebbe razionalmente impegnarsi a perseguire una strategia di filiere globali resilienti, sostenibili e salutari. Significa stringere accordi con i grandi paesi produttori di materie prime chiave per il fabbisogno calorico di qualità, cioè importare gli ingredienti salutari per la Dieta Mediterranea, prodotti in modo sostenibile, e lungo filiere resilienti".
Secondo Paganini, il Governo dovrebbe concentrarsi su una 'equazione calorica': quante calorie e nutrienti servono agli italiani ogni giorno per una dieta equilibrata, e come bilanciare la produzione interna con l'importazione estera in modo sostenibile e strategico. Nel suo libro iFood, Paganini critica alcune politiche promosse da organizzazioni internazionali come l'Oms e l'Ue, che a suo parere minacciano la dieta mediterranea. Sottolinea la necessità di opporsi a queste politiche senza ricorrere a un idealismo autarchico dannoso. "L'obiettivo - propone - è aiutare i consumatori a comprendere e scegliere la dieta mediterranea per combattere obesità e malattie non trasmissibili, promuovendo uno stile di vita equilibrato. Il mercato, regolato da norme che favoriscano il commercio, l'innovazione e la tutela dei prodotti locali, con il supporto dello Stato dove necessario, può svolgere un ruolo cruciale in questo processo".
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Equo compenso: Int, risposta a Mimit su decreto attuazione...
"Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) ha invitato, attraverso una lettera a firma del direttore generale Gianfrancesco Romeo, le associazioni di rappresentanza professionale ex lege 4/2013 iscritte negli elenchi del ministero a inviare le loro valutazioni sui punti indicati dal Mimit che costituiscono l’ossatura del decreto attuativo che il Mimit dovrà emanare, ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera c della legge 21 aprile 2023, n. 49 sull’ equo compenso. L’Istituto Nazionale Tributaristi (Int), per mano del suo presidente Riccardo Alemanno, ha inviato la settimana scorsa le proprie valutazioni in risposta alla nota del direttore Romeo, ribandendo di condividere la previsione sul compenso dei professionisti ex lege 4/2013 che potrà essere fisso, variabile e a tempo, parere positivo peraltro già confermato nell’interlocuzione iniziata lo scorso anno". Così, in una nota, l'Int, Istituto nazionale tributaristi.
"Nella comunicazione il Mimit ha indicato gli 8 punti derivanti dal confronto con “i rappresentanti delle associazioni e delle forme aggregative” tra cui l’individuazione delle aree di attività dei professionisti ex lege 4/2013. Alemanno nella nota ha sottolineato quelle pertinenti per l’attività dei tributaristi che sono: a) attività di amministrazione e gestione b) attività di consulenza h) attività tecnico-operative, ciascuna di esse si può rapportare alle varie caratteristiche dell’attività di questi professionisti", prosegue ancora la nota.
Alla voce consulenza il presidente dell’Int auspicava una maggiore specificità, per esempio che fosse seguita da termini che ne individuassero la tipologia come fiscale, informatica, gestionale, ecc. ma nella consapevolezza della eterogeneità delle varie figure professionali ha scritto: “…comprendiamo la necessità di ricomprendere con tale definizione una moltitudine di tipologie di consulenze svolte dai professionisti ex lege 4/2013. Peraltro i tributaristi sono già individuati come professionisti che svolgono attività di consulenza fiscale, attività libera e non soggetta riserve, dal 2001 quando il Ministero delle Finanze con il decreto del 19 aprile indicava soggetti svolgenti professionalmente attività di consulenza fiscale e in forza di ciò abilitabili alla funzione di intermediario fiscale, i tributaristi, proprio in virtù di tale decreto, sono oggi abilitati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, alla predetta funzione professionale".
L’Int ha proposto poi di inserire, oltre ai criteri specifici dell’attività professionale quali: la delicatezza e rilevanza dell’incarico, l’originalità e l’accuratezza delle prestazioni rese e le responsabilità assunte dal professionista, anche la riservatezza e il pieno rispetto delle normative vigenti al fine di evitare zone d’ombra che possano ricadere nell’abuso di diritto. La nota a firma del presidente dell’Int si chiude con un riferimento all’organizzazione delle prestazioni professionali, in cui si ritiene che: “debba essere prevista la collaborazione con altre professionalità, il cui apporto sia necessario per completare la prestazione professionale".
I tributaristi Int sono fermamente convinti che la collaborazione tra le varie professionalità, nel rispetto delle competenze e delle singole specificità, costituisca un valore aggiunto e una maggiore garanzia per l’utenza. Così il presidente Alemanno sul lavoro del Mimit in tema di equo compenso: ”Ringrazio tutte le componenti del ministero, il ministro urso, il sottosegretario Bitonci, tutta la direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica in particolare la divisione v – servizi assicurativi, servizi e professioni, anche non organizzate in ordini e colleghi, riconoscimenti titoli professionali, che stanno svolgendo un grande lavoro di armonizzazione delle peculiarità delle varie professionalità, fondamentale per dare applicazione all’equo compenso a tutela dei professionisti rappresentati dalle associazioni professionali ex lege 4/2013, così come fondamentale è il lavoro svolto dalle confederazioni tra cui Confassociazioni", ha concluso.
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Il fisico Vincenzo Schettini ospite alla Lum
Appuntamento con gli studenti in Aula Magna martedì 30 aprile alle ore 10.30
Il professore di Fisica Vincenzo Schettini, il docente più amato del web, sarà ospite dell’università Lum martedì 30 aprile.
Il professor Schettini dal 2017 è presente sui social con il format 'La fisica che ci piace' con lezioni che appassionano milioni di ragazzi e adulti. Con la sua simpatia travolgente e la sua competenza scientifica, parlerà agli studenti presenti in Aula Magna del modo di affrontare con passione e coraggio le sfide, anche emotive, che la vita ogni giorno presenta.
L’evento, con cui la Lum chiude le attività di orientamento e augura agli studenti del quinto anno dei licei un 'in bocca al lupo' per gli imminenti esami di maturità, avrà inizio alle ore 10.30 con i saluti del Rettore della Lum Antonello Garzoni, della direttrice generale Antonella Rago e del direttore operativo della Lum school of management Francesco Albergo.
Lavoro
Startup: a Innovation Village tra sostenibilità e Ia per...
in programma l'8 e 9 maggio prossimi nella cornice di Villa Doria d’Angri, Napoli
Promuovere lo scambio di fabbisogni, idee e conoscenze e co-progettare soluzioni tecnologiche innovative e funzionali attraverso la creazione di circuiti collaborativi fra ricerca e imprese. E' l'obiettivo principale di 'Innovation Village 2024', il network di riferimento del Mezzogiorno in ambito di innovazione, in programma l'8 e 9 maggio prossimi nella cornice di Villa Doria d’Angri, Napoli. Nona edizione dell'evento con partner di prestigio: le università Parthenope e Federico II, Ordini professionali, Asvis, Enea, Cnr, Inail e Svimez.
“È fondamentale -spiega intervistata da Adnkronos/Labitalia Annamaria Capodanno, direttrice di Innovation Village- un approccio integrato che tenga conto delle sfide ambientali, sociali ed economiche, promuovendo un'innovazione che non solo spinga avanti la ricerca e lo sviluppo, ma che contribuisca a risolvere le sfide globali. Oggi la vita stessa delle imprese è legata alla sostenibilità, nella transizione 5.0 si parla di fabbriche sostenibili e non solo digitalizzate. Al risultato pieno arriveremo soltanto promuovendo la collaborazione tra settori pubblici e privati, destinando risorse finanziarie e investimenti in progetti di ricerca e sviluppo, creando incentivi per le imprese e gli innovatori che sviluppano tecnologie sostenibili e promuovendo la consapevolezza sull'importanza di integrare considerazioni ambientali e sociali nell'innovazione e nella ricerca. È una sfida che si vincerà soltanto tutti insieme e che vogliamo lanciare da Napoli e dal Sud, un territorio alla continua ricerca di una vera possibilità di crescita”, sottolinea.
Sostenibilità ma anche IA, altro tema prioritario quando si parla di innovazione. “A Innovation Village -spiega ancora Capodanno- ne parleremo in diversi momenti, cercando di centrare l’attenzione sulle possibilità offerte alle donne, ma anche in settori chiave come la sanità".
Infatti, continua, "l’associazione Donne 4.0 presenterà un progetto di formazione che mira a educare e ispirare donne di ogni età e background sulle potenzialità dell'IA e sulle opportunità che offre per lo sviluppo professionale. Promuovere la partecipazione attiva delle donne nel campo dell'IA, riducendo il divario di genere e incoraggiando la diversità nel settore tecnologico, potrebbe essere un fattore nello sviluppo del Paese".
"Ma esploreremo anche come l'IA stia rivoluzionando settori chiave come la sanità e l'industria, facilitando nuove opportunità di ricerca, diagnosi, produzione e automazione E forniremo risorse pratiche e formazione su strumenti e metodologie legate all'IA, permettendo alle partecipanti di acquisire competenze tecniche e di sviluppo professionale”, sottolinea ancora.
Ma quali le novità di questa edizione di Innovation Village? “Attenzione sull’innovazione a 360 gradi, declinata -sottolinea ancora la direttrice dell'evento- come opportunità di supporto alle imprese con la presentazione di bandi e incentivi, ma anche alla vita stessa dei cittadini: dalle possibilità che arrivano con l’aerospazio allo sviluppo sostenibile delle coste, fino al packaging alimentare. E poi si rinnova l’appuntamento con 'Innovation Village Award', che ogni anno coinvolge circa 200 innovatori per premiare i prodotti già presenti sul mercato e che danno un contributo alla sostenibilità seguendo i principi dell’Agenda ONU 2030”.
Quali le opportunità per startup e innovatori che parteciperanno all’evento? “Detto di 'Innovation Village Award', concentreremo l’attenzione anche sull’innovazione tecnologica delle industrie creative e culturali, attraversata da grandi trasformazioni e dalle sfide imposte dalla digitalizzazione. Presenteremo le 'Case delle Tecnologie Emergenti' italiane, mentre il 'Centro di Competenza Meditech' consentirà di conoscere le iniziative e le occasioni di crescita per la tua imprese promosse nell’ambito dei progetti Mimit. Enea incontrerà invece le imprese in B2B dedicati proprio alla conoscenza delle opportunità, infine con Amazon e Casaleggio Associati parleremo delle strategie di e-commerce e digital export per imprese competitive nel mercato globale e con Inail di sicurezza sul lavoro”, conclude.