Politica
Atreju, Sunak: “Migranti? Decidiamo noi chi...
Atreju, Sunak: “Migranti? Decidiamo noi chi entra”
Il premier britannico sul palco con Giorgia Meloni che dice: "Visione comune su immigrazione, intelligenza artificiale e famiglia"
"E' importante che siamo noi a decidere chi entra nel nostro Paese, non le organizzazioni criminali". Il premier britannico Rishi Sunak, nel suo intervento alla festa di Atreju davanti alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sul tema dell'immigrazione ha citato Margaret Thatcher e la determinazione della 'lady di ferro' nell'attuare le idee.
"Lei non si è mai tirata indietro, anche quando lo scontro si faceva duro. Dobbiamo applicare il radicalismo al tema dell'immigrazione illegale e non mettere la testa sotto la sabbia, come vogliono che noi facciamo i nostri oppositori", ha aggiunto Sunak, denunciando come la situazione di posti come Lampedusa sia "non più sostenibile, non corretto ed immorale".
"Noi dobbiamo avere il controllo dell'immigrazione, dobbiamo gestirla. Se ignorassimo il problema, il nostro Paese sarebbe a rischio. Invece le persone devono sapere che se arrivano illegalmente, non potranno rimanere", ha aggiunto, sottolineando che per farlo "è necessario allontanarsi dalla ricerca di consenso" e che lui, come la Premier italiana che chiama 'Giorgia', "siamo pronti a farlo, lei con l'accordo con l'Albania, noi con il Ruanda". "Vogliamo interrompere questo modello di business criminale. Se i migranti arriveranno in Italia o in Gran Bretagna in modo illegale, non potranno rimanervi".
Il premier britannico ha, poi, ringraziato Meloni "per la sua leadership a livello globale" sul tema della gestione dell'immigrazione. "Siamo tutti e due leader di centrodestra nel G7, c'è una amicizia forte e solida che si sta consolidando. Condividiamo gli stessi interessi e valori", ha aggiunto. "L'Italia è alla guida del G7, insieme guarderemo al futuro".
Ucraina
"Se diamo agli ucraini gli strumenti che servono loro, saranno loro a finire il lavoro", ha dichiarato Sunak, citando le parole pronunciate da Winston Churchill nel 1941. "La prima regola è che la sovranità di un Paese non deve essere violata", ha aggiunto Sunak. "Siamo atlantisti, conservatori e sosteniamo la Nato e siamo contro l'aggressione della Russia all'Ucraina per futuro migliore per tutti", ha aggiunto, accomunando la sua posizione a quella della Premier italiana Giorgia Meloni.
Gli applausi per Giorgia Meloni
Meloni ha scherzato quando è salita sul palco di Atreju a sopresa per vestire i panni del 'bravo presentatore' e annunciare l'intervento del premier britannico Rishi Sunak. ''Eccomi, si vede che non sono Sunak...''. Dalla platea il coro 'Giorgia, Giorgia!'. ''Nella mia veste di presentatore - ha detto la leader di via della Scrofa - come ho fatto tante volte ci tengo a ringraziare le persone che ci hanno onorato della loro presenza, quella persona straordinariamente libera che è il primo ministro albanese, Edi Rama, e Musk, per averci regalato la sua presenza a questa manifestazione. E' "un leader conservatore, un uomo, un leader con il quale ci siamo trovati sulle materie fondamentali di questo tempo e abbiamo costruito insieme un rapporto su alcune materie come l'intelligenza artificiale, la migrazione e famiglia, che sta dando i suoi frutti". "Ci ha fatto il grande regalo di essere qui" ha detto la premier in inglese 'annunciandolo' tra gli applausi della platea.
L'incontro a Palazzo Chigi
Poco prima del loro arrivo ad Atreju, Meloni a Palazzo Chigi ha incontrato Sunak e il premier albanese Rama. Al centro dei colloqui tra i primi due, il lavoro comune in ambito migratorio nel quadro del Memorandum d'intesa firmato a Londra lo scorso 27 aprile. I due leader -informa Palazzo Chigi- hanno stabilito di cofinanziare un primo progetto italo-britannico di rimpatri volontari assistiti nei paesi di origine predisposto dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) a favore di migranti bloccati in Tunisia. La discussione ha quindi toccato i principali dossier della politica internazionale, a partire dall'invasione russa dell’Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente.
Dopo aver concordato sulla necessità di affrontare in modo sempre più strutturato l’immigrazione illegale verso l’Europa, i tre leader hanno concordato di intensificare ulteriormente la collaborazione fra i tre Paesi a contrasto dei trafficanti di esseri umani. Ribadita nel contempo, si legge nella nota di Palazzo Chigi, diramata dopo l'incontro, l'importanza di giungere a una definitiva stabilizzazione dei Balcani occidentali, anche sulla base dei passi avanti recentemente compiuti nel processo di allargamento alla regione dell'Unione Europea.
Politica
Meloni: “Celebriamo 1 maggio con risposte...
La premier: "Dati di cui andiamo estremamente fieri, che sono stati salutati con soddisfazione anche dal presidente Sergio Mattarella"
"Primo maggio, festa dei lavoratori. Anche quest'anno abbiamo deciso di celebrare questa data così importante nell'unico modo che conosciamo, e cioè dando risposte concrete agli italiani e in particolare a quegli italiani che ogni giorno si rimboccano le maniche e con il proprio lavoro contribuiscono alla ricchezza della nostra nazione". Lo dice in un video postato su Facebook la premier Giorgia Meloni, ricordando il provvedimento adottato ieri in Consiglio dei ministri e quello di un anno fa.
"Il primo maggio di un anno fa, se ricordate, avevamo riunito il Consiglio dei ministri in questa sala - ricorda Meloni - e in quell'occasione avevamo approvato un decreto molto articolato con diverse misure in favore dei lavoratori, la più importante delle quali era il taglio delle tasse sul lavoro per i redditi fino a 35.000 euro". "Grazie a quel taglio i lavoratori hanno ricevuto in busta paga fino a 100 euro in più al mese, una misura che abbiamo poi confermato per tutto il 2024 con la legge di bilancio, abbiamo fatto questa scelta per difendere il potere acquisto dei lavoratori, in particolare di quelli con i redditi più bassi, in un momento di alta inflazione", rivendica la premier.
"Allo stesso obiettivo, in questo anno e mezzo di governo, abbiamo dedicato diversi altri provvedimenti. L'accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, che abbassa le tasse a tutti, anche se poi abbiamo annullato il beneficio per i redditi più alti. L'azzeramento fino a 3.000 euro annui dei contributi a carico delle mamme lavoratrici dipendenti con almeno due figli - elenca Meloni - Il taglio delle tasse sui premi di produttività fino a 3.000 euro, l'innalzamento della soglia di detassazione del fringe benefit, cioè del contributo volontario che il datore di lavoro può dare al lavoratore con un occhio di favore ai lavoratori che hanno dei figli a carico. Ma anche l'aumento delle pensioni minime, la piena indicizzazione delle pensioni più basse. Tutto è stato fatto in un'ottica di redistribuzione della ricchezza".
"Anche in vista di questo primo maggio abbiamo scelto di continuare in questa direzione, abbiamo approvato un decreto che ci permetterà di aggiungere a tutte queste misure un provvedimento grazie al quale a gennaio 2025 potremo erogare un'indennità di 100 euro per le famiglie monoreddito dei lavoratori dipendenti, ovvero quelle famiglie nelle quali c'è un unico reddito con almeno un figlio a carico e con un reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro l'anno".
"Da quando noi siamo arrivati al governo - rivendica la premier - gli occupati in Italia sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, il record di occupazione femminile, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce". Meloni parla di dati di cui "andiamo estremamente fieri, che sono stati salutati con soddisfazione anche dal presidente Sergio Mattarella, che voglio ringraziare per le sue parole molto importanti".
Il decreto di riforma delle politiche di coesione, che punta a spendere "in modo certo e veloce" risorse "che servono a combattere i divari e le disparità tra i territori", "è una risposta tangibile e concreta a chi dice che a questo governo non starebbe a cuore il Mezzogiorno. E' l'esatto contrario. Ci crediamo così tanto che non vogliamo viva di sussidi ma vogliamo che viva di lavoro e di sviluppo dimostrando finalmente il suo valore", sottolinea ancora la premier.
Nei 16 mesi al governo, al di là delle misure per i lavoratori, "ci siamo occupati anche di aiutare le imprese ad assumere, perché dobbiamo sempre ricordare che non è lo Stato a creare occupazione e ricchezza, ma sono le imprese e i loro lavoratori che lo fanno", ha detto ancora, ricordando che "il compito dello Stato è mettere quelle imprese e quei lavoratori nella migliore condizione per creare quella ricchezza".
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Luigi Di Maio papà a settembre, la compagna aspetta un...
Il bambino nascerà in Germania ed avrà doppia nazionalità italo-tedesca
Luigi Di Maio, attuale rappresentante dell’Unione Europea per la regione del Golfo, ex ministro degli Esteri del governo Draghi ed ex leader del Movimento 5 Stelle - e Alessia D'Alessandro diventeranno genitori di un maschietto a settembre. A quanto apprende l'Adnkronos, il bambino nascerà in Germania ed avrà doppia nazionalità italo-tedesca: la compagna di Di Maio, Alessia D’Alessandro - 33 anni, ex modella ed ex candidata per M5S alle elezioni politiche del 2018 - vive e lavora in Germania da oltre 15 anni, figlia di padre italiano e madre tedesca. La notizia della paternità di Di Maio era stata anticipata ieri da Dagospia. La coppia era stata paparazzata per la prima volta circa un anno fa a Venezia, ma la loro relazione sarebbe iniziata già qualche mese prima.
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Europee, duello Meloni-Schlein polarizza social. Ma per...
SocialData ha analizzato in esclusiva per Adnkronos le conversazioni web e social: il confronto sull'interesse della rete sulle candidature delle leader di Fratelli d'Italia e Pd
Il duello Giorgia Meloni-Elly Schlein polarizza i social. È quanto emerge da un report di SocialData che ha analizzato, in esclusiva per Adnkronos, le conversazioni web e social sul tema, mettendo a confronto l’interesse della rete sulle candidature delle leader di Fratelli d'Italia e Pd.
Oltre 5 milioni di interazioni nel duello social Meloni-Schlein
In particolare, a quanto risulta dal report, sono state oltre 5 milioni le interazioni nell’ultima settimana, con un picco deciso di menzioni domenica 28 aprile, giorno in cui la premier ha annunciato la propria candidatura all’Europarlamento. In totale, nel periodo oggetto dell’analisi (24-29 aprile), i post che hanno menzionato Giorgia Meloni sono stati 83mila e hanno prodotto 4,7 milioni di interazioni, mentre quelli riguardanti Elly Schlein 14mila, a fronte di 590mila interazioni. Dunque, l’annuncio di Meloni ha contribuito ad alzare l’attenzione della rete, creando dibattito.
Per Meloni un milione di menzioni positive, 150mila per Schlein
SocialData ha poi messo a confronto il volume delle menzioni positive relative alle due leader: circa 1 milione quelle riguardanti Meloni, mentre sono state 150mila quelle riguardanti Schlein.
Le donne preferiscono 'Giorgia'
Interessante il dato relativo alla composizione demografica di chi ha interagito con i contenuti. Meloni ha fatto registrare un maggiore interesse da parte del pubblico femminile: 30% rispetto al 24% di Elly Schlein.
Meloni è poi la leader più menzionata su Facebook (70,3%), mentre sulla piattaforma fondata da Marck Zuckerberg la leader Pd raccoglie il 47,3% delle citazioni.
Ferlaino: "Presto per risultati ma polarizzazione vincerà le elezioni"
“È troppo presto per anticipare i risultati delle prossime elezioni, ma almeno un dato è sicuro: la polarizzazione vincerà le elezioni”, spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData.