Spettacolo
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Sanremo 2024, Codacons contro Rai e Amadeus: “Escludere La Sad”
"Testi violenti e misogini, senza retromarcia arriverà la denuncia"
Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024. L’Associazione interviene contro quella che definisce un’assoluta ipocrisia: "Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani ('Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**', e 'ti sco**** solo per strapparti il cuore', per citarne due tra tanti) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia. Non si capisce allora la ragione che ha spinto la Rai e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui, in assenza di una retromarcia immediata, farà seguito la denuncia delle due Associazioni".
Il Codacons già nei giorni scorsi era intervenuto contro la violenza sulle donne, in primis attraverso lo Sportello anti-stalking (nato proprio per offrire supporto alle vittime di violenza), poi rivolgendo "un appello a tutte le radio italiane e a Youtube affinché boicottino i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne", infine "ottenendo l’annullamento del concerto di Capodanno di Emis Killa a Ladispoli". L’Associazione, sempre in questo senso, si è rivolta alla Siae "affinché rifiuti la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d’autore". L’Associazione ricorda infine che è attivo lo Sportello anti-stalking dell’associazione, con il numero verde 800199641 a disposizione delle donne che necessitano di assistenza e supporto giuridico.
Spettacolo
Franco Di Mare, l’ad Rai: “Riceverà a...
E Inail precisa: "Saputo di tumore Di Mare a ottobre 2023, preso atto ma per Inpgi 'non tutelato'"
"Franco Di Mare riceverà a brevissimo quanto richiesto negli anni passati. Confermo che non ero informato fino ai resoconti stampa di lunedì mattina dello stato di salute del collega e delle Sue reiterate richieste. Gli sono vicino umanamente". Così l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, su Facebook.
La posizione dell'Inail
Sulla vicenda intanto l'Inail in una nota chiarisce il suo ruolo: "Con riferimento a quanto riportato in alcuni articoli dedicati alla vicenda del giornalista Franco Di Mare, che ha fatto comprensibilmente scalpore perché coinvolge un professionista di riconosciuto valore colpito da un tumore a lunga latenza e particolarmente aggressivo come il mesotelioma pleurico, provocato dall’esposizione all’amianto, occorre fare alcune precisazioni sul ruolo dell’Inail", si legge in una nota.
"L’Istituto è venuto a conoscenza del caso alla fine dello scorso mese di ottobre, durante il periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, a quella dell’Inail. Come stabilito dalla legge di bilancio 2022, fino al 31 dicembre 2023 l’assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa vigente presso l’Inpgi alla data del 30 giugno 2022, che non prevede la tutela dalle malattie professionali. Dal primo gennaio 2024, invece, i giornalisti dipendenti sono tutelati dall’assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi a partire dalla stessa data", spiega.
"Per quanto riguarda nello specifico Franco Di Mare, la pratica non è 'bloccata dall’Inail', come riferito in alcuni articoli: l’Istituto all’inizio di dicembre non ha potuto fare altro che prendere atto che si trattava di 'persona non tutelata' ai sensi della normativa Inpgi. Per questo motivo l’Inail non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto né a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione", conclude.
Spettacolo
Piotta in tour dal primo maggio
Dopo l’album 'Na notte infame' e il romanzo 'Corso Trieste', l’artista romano annuncia le tappe estive che partono dal concertone al Circo Massimo
'Dieci e l'Ode tour' il nuovo tour di Tommaso 'Piotta' Zanello parte dal Concertone del Primo Maggio al Circo Massimo, dove torna per la quinta volta. Lo show attraversa tutti i suoi 10 album di studio, e più di 25 anni di musica, con particolare attenzione all'ultimo album 'Na notte infame' e a quell'Ode Romana dedicata al fratello Fabio. Il disco, decimo lavoro di studio, prende infatti tutta l'ispirazione dalla prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, ha firmato molti dei testi e il romanzo 'Corso Trieste', recentemente pubblicato da La Nave di Teseo.
Dagli anni di piombo all'Italia campione del Mondo, dal boom bap dei ‘90 alle controculture dei '70, lo storytelling di Piotta si fa più introspettivo e consapevole che mai, anche dal vivo. Uno spettacolo diverso per suoni e formazione, un viaggio emotivo che racconta il rapporto tra due fratelli tramite la musica, da quella dei cantautori (Rimmel di Francesco De Gregori e Serpico con i Tiromancino) al rock (Wot! con l'inglese Captain Sensible e A testa alta), dal funk (Troppo Avanti con l'amico Caparezza e Spingo io) al rap (Io non ho paura e La Valigia), incluso quello degli esordi ai tempi di Assalti Frontali, Villa Ada Posse e gli amici di crew Colle der Fomento e Cor Veleno ('Na Notte infame, La Forza che scorre, Ognuno con un sè, l'omaggio a Primo Brown), da alcune sue storiche hit (La Grande Onda, Vengo dal Colosseo, 7 vizi Capitale) alle colonne sonore (Suburra, La Mossa del Giaguaro, Ciclico), fino agli ultimi singoli Lode a Dio, Professore, Se se se se, e il pezzo manifesto Figli di un temporale.
Sul palco con Piotta il compositore Francesco Santalucia (piano, basso, percussioni), il polistrumentista Augusto Aku Pallocca (sax, synth, rap), Francesco Fioravanti (chitarra elettrica e acustica), Claudio Cicchetti (batteria e percussioni), accompagnati dal sound engineer Cristiano Boffi. Le date: 1/5 Circo Massimo (Roma), 10/5 Hiroshima Mon Amour (Torino), 31/5 Villaggio Sud AgriFest - Taurianova (Rc), 5/6 Festa della Birra - Roncadello (Fc), 7/6 Carabattole Love Park - Agliana (Pt), 13/6 Beer Fest (Sassari), 15/6 Villa Ada Festival (Roma), 4/7 Musica in Villa - Rivignano Teor (Ud), 11/7 TNT Fest - Pinasca (To), 20/7 RB Festival - Fucecchio (Fi), 27/7 Festa della Birra - Teano (Ce) e 28/7 Tba (Vicenza).
Spettacolo
Francesca Pascale senza filtri a ‘Belve’:...
Sulle prime foto che la paparazzarono in barca con Paola Turci: "Fotografi erano mandati da persona vicinissima a Salvini"
Francesca Pascale senza filtri nella sua intervista, la prima televisiva, a Belve, nella puntata che Francesca Fagnani conduce su Raidue oggi, 30 aprile. Pascale, in passato compagna di Silvio Berlusconi, ha sposato la cantante Paola Turci.
Pascale viene interpellata sulle nozze 'finte' tra Berlusconi e Marta Fascina, ultima compagna del Cav, definita da alcuni 'quasi moglie' dell'ex presidente del Consiglio: ''Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte con me''.
Nell'intervista, Pascale si sofferma sul racconto della sua bisessualità e del difficile rapporto col padre: ''Nessuno più nella vita mi potrà fare male. L'ha fatto solo mio padre''.
Quando Fagnani chiede a Pascale delle prime foto che la paparazzano in barca con Paola Turci, alla fine della relazione con Berlusconi, Pascale rilascia una dichiarazione molto pesante: ''Quelle foto sono state fatte da una persona di Forza Italia vicina all’area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata''. La conduttrice incalza l'ex compagna di Berlusconi: ''C'era un disegno? Ma era un fotografo o un politico?''. Pascale dichiara: "Erano mandati da una persona vicinissima a Matteo Salvini che voleva regalare tutto il pacchetto di Forza Italia a lui. Io questa cosa la sopportavo malissimo. C'è stato un disegno ben preciso per fare di me un problema da risolvere e quindi mi ha seguito e hanno infranto le regole della morale per farmi male''.
Fagnani conclude chiedendo: ''Da quelle foto si è sentita solo violata, o anche liberata''? la risposta è un colpo al cuore: ''Mi sono sentita violentata''.
E sul matrimonio con Berlusconi, Fagnani ricorda a Pascale una sua dichiarazione: ''Lei ha detto che chiedeva tutti i giorni a Berlusconi di sposarla'' e Pascale lancia una frecciata alla Fascina: ''No, affatto, non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto e francamente piuttosto che finto, meglio niente''.
A quel punto la Fagnani le ricorda di aver dichiarato che ''se fosse stata invitata, ci sarebbe andata fumando una joint''. E Pascale ridendo, ammette: "Sì, mi sarebbe piaciuto fumarmi un cannone''. Per poi lanciare l’ultima stoccata: ''Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte con me''.
I racconti di Pascale toccano anche corde più intime con il ritratto di un padre anaffettivo e violento. Quando Fagnani le chiede se la sua sia stata ''un’infanzia piu’ felice o piu infelice'', spiega: "Felice, anche se come tutte le bambine sono stata anche io innamorata di mio padre, ma quella fiducia che una bambina ha verso il proprio papà è stata ingannata, tradita, mortificata dal suo modo violento e disamorato di trattarci''.
A quel punto la giornalista insiste: ''Lei mi parla di violenze?''. Pascale confessa: ''Ci sono stati atteggiamenti violenti, ma preferisco tenerlo per me''. E infine alla domanda "Mi dica solo com’è oggi il rapporto con suo padre'', ammette: ''Non esiste''.