Spettacolo
“Travolti da un insolito destino”, dal film...
“Travolti da un insolito destino”, dal film della Wertmuller al teatro Quirino
Giuseppe Zeno con Euridice Axen diretti dal regista Marcello Cotugno, nei ruoli che Lina Wertmuller affidò a Giancarlo Giannini e Mariangela Melato
Le scene del rapporto prima imposto, poi contrastato, infine ribaltato, per tornare in ultimo alla casella di partenza, fra la ricca industriale milanese capitalista e il povero marinaio siciliano comunista, tracciato dalla regista Lina Wertmuller nel celeberrimo film 'Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto', rivive ora sul palcoscenico, fino al 3 dicembre al teatro Quirino di Roma, con Giuseppe Zeno ed Euridice Axen nei ruoli da coprotagonisti che allora furono affidati a Giancarlo Giannini e Mariangela Melato.
Dagli anni Settanta al mondo d'oggi, sembra che ben poco sia cambiato nella essenza del racconto e del contrasto, nel primo atto a bordo della nave e nel secondo sull'isola deserta dopo il naufragio del gommone, salvo il fatto che il marinaio non è più siciliano 'doc' ma africano, figlio di una migrante sbarcata in Sicilia; il che gli consente di parlare con lo stesso accento isolano che caratterizzava il film, anche se lui dichiara di "arrivare non dall'estremo sud dell'Europa dall'estremo nord dell'Africa" e dunque di essere tecnicamente e geograficamente "un settentrionale", anche se sulla scena gli viene più volte ricordato che ciascuno è sempre meridionale di qualcun altro...
"Il grande successo dell'originale cinematografico è dovuto alla capacità di raccontare i contrasti sociali e politici con caparbia ironia, mettendo a nudo un intero sistema di pensiero nel quale il pubblico si è riconosciuto - spiega il regista della versione teatrale, Marcello Cotugno - Così, è nel'isola, luogo lontano dal mondo civilizzato e dai sui stereotipi culturali e barriere sociali, dove è la natura a imporre le sue regole, che i due dispersi trovano inaspettatamente l'amore l'uno per l'altro. L'assenza di leggi, di culture, di ceti sociali, rende possibile un'unione altrimenti impossibile". Unione che sembrerebbe cambiare faccia al loro destino: 'sembrerebbe', appunto...
(di Enzo Bonaiuto)
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Francesca Pascale a Belve: “Berlusconi meraviglioso,...
L'intervista dell'ex compagna del Cav a Francesca Fagnani
"Silvio Berlusconi è stato il mio primo uomo. Ho sempre trovato Berlusconi straordinario, meraviglioso. Anche fisicamente. Ognuno ha i suoi gusti, i miei sono perfetti". Francesca Pascale, ospite di Belve, nell'intervista a Francesca Fagnani risponde ad una raffica di domande sul rapporto con Silvio Berlusconi.
"A lui devo la totale gratitudine, non solo per la possibilità che mi ha dato di raggiungere i miei sogni. Berlusconi è stata la persona più importante. E' stato il migliore amico, il padre che avrei voluto, l'amante perfetto, il fidanzato un po' meno. E' stato anche il mio maestro. Non ho sentito la differenza di età di 49 anni, fino alla fine del nostro rapporto, che è sempre stato felicemente aperto. Io ovviamente guardavo il suo cellulare, fogli...", dice sorridendo.
"Le cene che ha ritenuto di fare, con belle donne o meno, ha sempre continuato a farle. Nonostante le sue frequentazioni, non è mai mancato il rispetto nei miei confronti. Io non avevo bisogno di andare da altre parti. Non ho mai nascosto la mia bisessualità a Berlusconi, non sono diventata lesbica dopo... Lui è sempre stato un grande liberale, mi diceva che anche lui era un po' lesbica... Non avevo esigenza di sposarmi con Berlusconi", aggiunge. "Ho cercato di stargli accanto provando ad essere me stessa. Sono stata prepotente? Sono stata una rompicoglioni pazzesca, insopportabile".
Si parla dell'inizio della frequentazione. Una sera Pascale riceve la telefonata di Berlusconi e pensa sia uno scherzo. "Dovevo richiamarlo ma non avevo soldi sul cellulare, non avevo nulla. Non avevo soldi nemmeno sul cellulare di mia madre... L'ho chiamato con Sos ricarica... Avevo 20 anni, i miei genitori erano preoccupati e anche incuriositi" quando è iniziata la frequentazione. "Avrei comunque fatto quello che ritenevo giusto, non avrebbero potuto fermarmi".
Si parla di 'leggende': "Non è vero che ho ricevuto 20 milioni di euro 'una tantum' e poi un milione al mese... tutto falso". E il 'mitico' lettone di Putin? "Non era un lettone vero e proprio, era un quadro che raffigurava la stanza matrimoniale di Putin. Non c'era un vero letto. E' una delusione? Anche per me...".
Un rimpianto? "Non ho avuto modo di dirgli arrivederci. Se lo potessi rivedere, gli darei un abbraccio enorme".
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Chiara Ferragni, Codacons ancora all’attacco sul...
L'associazione: "Contesteremo punto per punto davanti al Tar le istanze dell'influencer e dell’azienda dolciaria"
Il Codacons non molla sul caso del pandoro Balocco firmato Chiara Ferragni e annuncia che interverrà al Tar del Lazio nei ricorsi presentati dall'influencer e da Balocco sul caso della multa inflitta dall’Antitrust per il pandoro 'Pink Christmas', che saranno discussi il prossimo 17 luglio.
L'associazione di consumatori chiarisce che "l'intervento al Tar è finalizzato a contestare punto per punto le istanze della Ferragni e dell’azienda dolciaria e smontare le assurde tesi difensive che vorrebbero scaricare ogni responsabilità sui consumatori che hanno acquistato il prodotto e che, come più volte ripetuto dalla stessa Ferragni, avrebbero frainteso i messaggi lanciati dall’influencer e dall’azienda".
"Chiederemo ai giudici del Tar di confermare la sanzione dell’Antitrust e rigettare tutte le richieste della Ferragni e di Balocco, forti della recente sentenza del Tribunale di Torino che ha confermato gli illeciti già sanzionati dall’Autorità per la concorrenza", commenta il presidente Codacons Carlo Rienzi.
Spettacolo
Franco Di Mare, l’ad Rai: “Riceverà a...
E Inail precisa: "Saputo di tumore Di Mare a ottobre 2023, preso atto ma per Inpgi 'non tutelato'"
"Franco Di Mare riceverà a brevissimo quanto richiesto negli anni passati. Confermo che non ero informato fino ai resoconti stampa di lunedì mattina dello stato di salute del collega e delle Sue reiterate richieste. Gli sono vicino umanamente". Così l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, su Facebook.
La posizione dell'Inail
Sulla vicenda intanto l'Inail in una nota chiarisce il suo ruolo: "Con riferimento a quanto riportato in alcuni articoli dedicati alla vicenda del giornalista Franco Di Mare, che ha fatto comprensibilmente scalpore perché coinvolge un professionista di riconosciuto valore colpito da un tumore a lunga latenza e particolarmente aggressivo come il mesotelioma pleurico, provocato dall’esposizione all’amianto, occorre fare alcune precisazioni sul ruolo dell’Inail", si legge in una nota.
"L’Istituto è venuto a conoscenza del caso alla fine dello scorso mese di ottobre, durante il periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, a quella dell’Inail. Come stabilito dalla legge di bilancio 2022, fino al 31 dicembre 2023 l’assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa vigente presso l’Inpgi alla data del 30 giugno 2022, che non prevede la tutela dalle malattie professionali. Dal primo gennaio 2024, invece, i giornalisti dipendenti sono tutelati dall’assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi a partire dalla stessa data", spiega.
"Per quanto riguarda nello specifico Franco Di Mare, la pratica non è 'bloccata dall’Inail', come riferito in alcuni articoli: l’Istituto all’inizio di dicembre non ha potuto fare altro che prendere atto che si trattava di 'persona non tutelata' ai sensi della normativa Inpgi. Per questo motivo l’Inail non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto né a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione", conclude.