Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Un’avvincente produzione itinerante del Cirque du Soleil, denominata Kurios: Cabinet of Curiosities, ha debuttato il 24 aprile 2014 a Montreal, Quebec, Canada. La regia e creazione dello spettacolo sono ad opera di Michel Laprise. Il tema centrale è un inventore di fine Ottocento che crea una macchina in grado di sfidare le leggi di tempo, spazio e dimensione. Rivoluzionando tutto ciò che lo circonda con elementi steampunk, il protagonista viene affiancato da personaggi provenienti da un’altra dimensione, con i quali interagisce.
Il Cirque du Soleil affrontò un periodo critico durante la pandemia, quando le attività mondiali legate allo spettacolo si bloccarono. In quei giorni cupi, si temette che la fine del circo potesse portare con sé la scomparsa dei sogni e dello stupore. Fortunatamente, tali timori non si sono concretizzati, e l’entusiasmo per il circo è rinato più vivido che mai.
La salvezza del Cirque du Soleil
Nel marzo 2020, il Cirque du Soleil annunciò la cancellazione di 44 spettacoli in tutto il mondo. L’intervento salvifico giunse dall’ente finanziario Catalyst Capital Group, che investì una cifra compresa tra i 300 e i 375 milioni di dollari per ridimensionare il debito e sostenere i dipendenti. La compagnia assunse anche la responsabilità di rimborsare i biglietti per gli spettacoli annullati, come evidenziato dal caso di una famiglia italiana il cui rimborso ammontava a € 371,74.
Il ritorno del Cirque du Soleil in Italia con KURIOS – Cabinet of Curiosities
Sotto il motto “l’attesa è finita”, il Cirque du Soleil Entertainment Group torna in Italia nel 2023 con KURIOS – Cabinet of Curiosities, in collaborazione con Show Bees e Vivo Concerti. La prima a Roma il 21 marzo segnò l’inizio di un tour italiano di successo, con oltre 130.000 biglietti venduti.
Il 35° spettacolo del Cirque du Soleil: KURIOS – Cabinet of Curiosities
Questo spettacolo, ideato nel 1984, vede la partecipazione di un cast composto da 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi. L’evento attira un’ampia platea, con un’area dedicata ai selfie, servizi igienici portatili, banchetti per l’acquisto di gadget e ben quattro bar distribuiti tra i vari settori. I prezzi dei biglietti variano tra i 29 e i 100 euro, dimostrando che lo spettacolo vale l’investimento richiesto, pur non essendo alla portata di tutte le famiglie.
Un’esperienza spettacolare che celebra l’eccezionale
Oltre alla straordinaria organizzazione che trasporta gli spettatori in un ambiente completamente diverso dalla sobrietà teatrale, il Cirque du Soleil offre un’esperienza unica che permette agli adulti di credere nell’eccezionale e nelle capacità dell’essere umano di sfidare le leggi della fisica.
Un omaggio alla meraviglia della realtà oltre le apparenze
Il regista Michel Laprise celebra la meraviglia della realtà che va oltre le apparenze, conducendo gli spettatori attraverso una camera delle meraviglie del Ricercatore, un laboratorio che evoca l’epoca della Rivoluzione Industriale. Ai lati del palcoscenico, due stanze affascinanti richiamano le invenzioni di Nikola Tesla, una dedicata al suono e l’altra all’elettricità, collegate da un arco centrale maestoso che sovrasta la scena. Nascosta all’interno di questo arco, un rivelatore di onde, si trova l’orchestra, guidata da Raphaël Beau e composta da sei talentuosi musicisti che eseguono dal vivo.
Un inizio travolgente: Caos Synchro 1900
Lo spettacolo ha inizio con il primo atto, chiamato Caos Synchro 1900, che prende il via alle 11:11 e si conclude alle 11:12, sottolineando come “la realtà sia relativa”. Una strabiliante macchina steampunk lunga ben 19 metri, simile a una locomotiva e appartenente al Signor Microcosmo, dà origine a una moltitudine di creature bizzarre e indomite provenienti dal “future past”, un retrofuturismo del XIX secolo. Questa compagnia di artisti, acrobati, giocolieri, percussionisti e ballerini invade il palcoscenico con una celebrazione esuberante di acrobazie, ritmi e coreografie, irradiando un’energia magnetica e travolgente.
Una serie di curiosità affascinanti
Superato questo momento di caos, l’opera prosegue con una serie di atti successivi, o meglio, altre curiosità, che emergono dalla stanza del Ricercatore. Ognuna di queste si manifesta su una struttura separata, come un modulo o un edificio, integrandosi perfettamente nel paesaggio scenico ideato dal geniale Stéphane Roy.

Costumi e trucco: un omaggio al passato e all’innovazione
Nelle note di regia, si evidenzia il lavoro del designer di costumi Philippe Guillotel e della truccatrice Eleni Uranis, i quali hanno creato forme inedite che richiamano i costumi Bauhaus o l’Ubu re di Alfred Jarry. Emblematici sono i personaggi di Kurios Winch e Kurios Plunger, buffi assistenti del Ricercatore che evocano insetti, “aggiustati” con materiali metallici e cuoio in modo rudimentale. Merita un plauso il costume e il trucco di Nico, l’Uomo Fisarmonica, il quale può apparire estremamente piccolo o estremamente alto grazie ai suoi pantaloni ripiegabili come un origami, confezionati con un materiale solitamente impiegato nelle fodere delle calzature e ispirati alle prime camere oscure utilizzate in fotografia.
Altrettanto degno di nota è l’abbigliamento della cantante e violoncellista Klara, il cui costume è un omaggio alle prime divise delle aviatrici del XX secolo. Il suo trucco, una combinazione di pietre e disegni geometrici, riflette la luce e crea un’aura di mistero attorno al suo personaggio.
Un cast eclettico e talentuoso
Il cast di KURIOS è composto da artisti provenienti da tutto il mondo, ognuno con abilità uniche e speciali. Tra loro, spiccano il duo di trapezisti russi, i gemelli Igor e Dmitry, che eseguono un’affascinante performance di forza e precisione, mentre volano sospesi sotto al “Ricercatore”. Altri artisti di rilievo sono i giocolieri ucraini, che si esibiscono in un’elaborata danza di oggetti volanti, e l’artista aereo Yoann, che fa sospirare il pubblico con la sua performance di equilibrio sulla ruota Cyr. Anche la contorsionista Elastina e il funambolo inglese Mr. Walker aggiungono un tocco di eccitazione e suspence allo spettacolo.
L’immaginario proposto rappresenta un Umanesimo della tecnica, in cui non vi è solo progresso e macchinari, ma anche uomini e donne capaci di creare stupefacenti architetture fisiche e di dar vita a forme incantevoli con la loro immaginazione. Si incontrano creature fantastiche e ibride dalle dimensioni esagerate, cyborg, robot e animali meccanici dallo stile leggermente punk, a testimoniare la bellezza dell’ambiguità plurale che ribalta i paradigmi e infonde coraggio. Merita senza dubbio un applauso a scena aperta.
Una libertà attraente e incontenibile è ciò che l’ensemble comunica, seguita da una serie di divisioni in diversi segmenti e crescenti interessi, potremmo dire, che si sviluppano dalla camera del Ricercatore. Ognuno di questi elementi è presentato su una struttura separata, un modulo o un’edificio, che si fondono nell’ambientazione ideata da Stéphane Roy.
Le performance che compongono lo spettacolo
Attualmente, Kurios offre una serie di atti circensi tra i quali:
- Chaos Synchro
- Altalena russa
- Bicicletta aerea
- Contorsionismo
- Equilibrio su sedie
- Rola Bola
- Rete acrobatica
- Fasce aeree
- Giocoleria con lo yo-yo
- Banquine
Alcuni atti, invece, sono stati ritirati o sono in rotazione, come:
- Equilibrio sulle mani
- Carrello aereo
- Palo cinese
La musica di Kurios
La colonna sonora dello spettacolo è stata composta da Raphaël Beau, in collaborazione con Guy Dubuc e Marc Lessard (noti come Bob e Bill), che hanno sapientemente fuso il jazz all’elettro swing. Il lancio dell’album, intitolato “Kurios about Music”, è avvenuto il 9 dicembre 2014, seguito da una performance della band Kurios e da un evento dopo lo spettacolo del 10 dicembre 2014.
Le tracce del CD
L’album include i seguenti brani:
- “11h11” (Apertura)
- “Steampunk Telegram” (Bicicletta aerea)
- “Bella Donna Twist” (Chaos Synchro 1900)
- “Gravity Levitas” (Altalena russa)
- “Monde inversé” (Mondo capovolto)
- “Hypnotique” (Contorsionismo)
- “Departure” (Teatro delle mani/Transizione a Rola Bola)
- “Fearsome Flight” (Rola Bola)
- “Clouds” (Rete acrobatica)
- “Créature de siam” (Duo di fasce aeree)
- “Wat U No Wen” (Banquine)
- “You Must be Joking” (Finale)
Tra gli interpreti delle canzoni dello spettacolo troviamo Eirini Tornesaki, dal 24 aprile 2014 al 19 marzo 2017, e Sophie Guay, dal 19 marzo 2017 ad oggi.

Alterare la realtà attraverso l’immaginazione: Kurios – Cabinet of Curiosities
Riuscire a modificare la realtà servendosi della forza della nostra fantasia? Proprio questo è l’interrogativo che sorge alla visione di “Kurios – Cabinet of Curiosities“, spettacolo prodotto dal Cirque du Soleil, capace di condurre gli spettatori in un universo affascinante e inspiegabile, in cui si viene a tal punto confusi da domandarsi: “Sta accadendo realmente oppure è un’illusione della mia mente?”.
Si spalancano le porte dell’armadio delle meraviglie di un geniale creatore, il quale osa infrangere le regole dello spazio e del tempo per rivoluzionare il contesto che lo circonda: bizzarre e singolari figure lo guidano in un mondo sorprendente, dove l’immaginazione si accende e le sue stranezze prendono forma, una dopo l’altra, davanti ai suoi occhi increduli. Un ambiente rovesciato di lirismo e comicità, in cui ciò che è visibile svanisce e le prospettive mutano.
“Kurios – Cabinet of Curiosities” rappresenta un’abile fusione di rarità inusuali e strabilianti acrobazie, un grandioso spettacolo in puro stile Cirque du Soleil. “Kurios” sarà la dimostrazione che, grazie al potere dell’immaginazione, non esistono limiti alle possibilità.
La realtà è tutta relativa

Padrone di casa, il Cercatore è un ingegnoso inventore dotato di una fanciullesca innocenza. Crede in un mondo invisibile dove risiedono le idee più folli e i sogni più grandi; presto scoprirà che, per chi si abbandona alla propria intuizione e immaginazione, la meraviglia è a portata di mano.

Creature degli abissi marini, che incarnano anguille elettriche all’interno dell’armadio del Cercatore, prendono vita in questo straordinario, rapido e fluido atto di contorsionismo. Gli agili artisti realizzano una serie di sorprendenti piramidi e figure ad un ritmo sbalorditivo, utilizzando la Mano Meccanica come base.

Il tuttofare perfetto, Nico l’uomo fisarmonica è un po’ timido, a tratti goffo e molto sensibile. Il suo costume gli permette di piegarsi di molto in avanti o di ergersi dritto in piedi per raggiungere l’altezza-sguardo di chiunque, anche il tuo!

Un intrepido Aviatore, esperto nella disciplina del rola bola, atterra dolcemente e con eleganza a bordo del suo piccolo aereo a elica, che utilizzerà come base. In equilibrio sulla sua straordinaria e vacillante struttura, l’artista poggia cilindri e assi su una piattaforma inserita in un trapezio di Washington. L’apparato sospeso si muove su e giù e oscilla in un lungo movimento pendolare, un’impresa straordinaria che richiede un eccezionale senso dell’equilibrio.

Klara il telegrafo dell’invisibile rappresenta la nostra ossessione per le telecomunicazioni nell’età d’oro del trasporto su rotaie, quando furono inventati il telegrafo e il grammofono. Ha un linguaggio tutto suo e può ricevere onde alfa girando sui talloni e orientando i cerchi della sua gonna in varie direzioni.

Gli ospiti a cena rimangono sbalorditi dai poteri telecinetici di uno dei loro commensali, in grado di far muovere un lampadario sospeso sopra le loro teste. Un altro invitato lo mette alla prova, accumulando sedie nel tentativo di raggiungere il lampadario. Improvvisamente, il gruppo scopre che il loro perfetto sosia esiste in un universo parallelo proprio sopra di loro, dove la medesima scena si sta svolgendo… ma al contrario!

Mademoiselle Lili è una pittrice, un’attrice e una poetessa che rappresenta l’inconscio, il sé intuitivo e il lato fragile del sig. Microcosmos. Abita nel cappotto del suo ospite. Sbirciando da vicino oltre la porticina posizionata sulla pancia del sig. Microcosmos, potresti intravedere i locali arredati abitati da questa piccola signora, con tanto di poltrona e altri accessori immancabili in una casa in stile vittoriano.

Il sig. Microcosmos va a tutta velocità! Questo tipo tuto d’un pezzo è il leader del gruppo e rappresenta il progresso tecnologico. Il suo mondo è forte e massiccio ed evoca il treno a vapore, robusti edifici, la Torre Eiffel e il Grand Palais. Alimentato dal suo stesso vapore, si muove in un ecosistema autonomo e autosufficiente.

Sopra un immenso oceano, creature marine volteggiano, rimbalzano e si rilanciano su una rete che copre l’intero palcoscenico. La loro esibizione in stile stradale si combina con autentiche tecniche di trampolino.

Questi buffi, imperfetti e malfunzionanti automi sono frutto dell’incontrollata fantasia del loro inventore.
Cosa ne pensa la critica
Lo spettacolo Kurios è stato accolto con entusiasmo dalla critica. Il Toronto Star ha elogiato l’opera, affermando che “Kurios è il miglior atto del Cirque du Soleil degli ultimi anni”. Anche The Gazette ha lodato lo spettacolo, definendolo “un classico che scorre come un orologio e potrebbe andare avanti all’infinito”.
The Globe and Mail lo ha descritto come una “nuova produzione cinetica, fantastica e sorprendente”. In occasione del debutto a San Francisco, il San Francisco Chronicle lo ha definito “il miglior spettacolo del Cirque du Soleil da molto tempo”, mentre il San Jose Mercury News ha scritto: “Per il suo 30° anniversario, il Cirque du Soleil ha creato un mondo oscuro e misterioso che evita i colori vivaci tipici della compagnia canadese francese”.
Infine, Chris Jones del Chicago Tribune ha scritto: “Il Cirque è tornato in grande stile con uno spettacolo straordinario, ricco di dettagli, potente, fantastico e in generale sorprendente, che rivela l’incredibile capacità artistica di questa compagnia di esplorare e trasformarsi. Uno spettacolo da non perdere assolutamente. Anche la musica, cantata dalla cantante greca Eirini Tornesaki, è incantevole”.
Dietro le quinte di questo show, ci sono numeri sorprendenti e curiosità che rendono l’esperienza del pubblico ancora più interessante.
122 membri del tour da 27 paesi
KURIOS è composto da una grande squadra di artisti e tecnici. Attualmente, il tour conta 122 membri provenienti da 27 paesi diversi. Questi professionisti si dividono in cinque dipartimenti, suddivisi in tre reparti: Gestione della compagnia, Servizi al pubblico (prima fila), Servizi turistici, Tecnico (spettacolo e sito) artistico (Artisti e personale artistico).
50 artisti su KURIOS di 17 nazionalità diverse
Tra i membri del tour, ci sono ben 50 artisti provenienti da 17 diverse nazioni. Il 60% di essi ha già lavorato con il Cirque du Soleil in precedenza, mentre gli altri sono nuovi membri del cast. Uno degli aspetti più interessanti di questo show è la sua capacità di unire artisti provenienti da paesi diversi, ognuno con la propria esperienza e abilità, per creare uno spettacolo unico nel suo genere.
Circa il 60% degli artisti ha già lavorato con il Cirque du Soleil in precedenza
Come accennato in precedenza, la maggior parte degli artisti di KURIOS ha già lavorato in precedenza con il Cirque du Soleil. Questo non solo dimostra la qualità degli spettacoli prodotti dalla compagnia, ma sottolinea anche l’importanza che il Cirque du Soleil dà alla soddisfazione dei propri dipendenti, in modo da creare un ambiente di lavoro familiare e accogliente.
Tra i membri della tournée ci sono sia quelli nuovi sia quelli che hanno lavorato per oltre 20 anni con il Cirque
Il Cirque du Soleil è noto per la sua capacità di valorizzare i talenti dei propri dipendenti e di supportarli durante la loro carriera. In KURIOS, ci sono membri della troupe che hanno lavorato con la compagnia per oltre 20 anni, così come nuovi arrivati pronti ad esibirsi e a portare freschezza e innovazione allo spettacolo.
KURIOS si esibisce con 6-10 spettacoli a settimana
KURIOS si esibisce in media da 6 a 10 volte a settimana, a seconda della città in cui si trova. Ogni spettacolo richiede una grande preparazione e impegno da parte dei membri della troupe, che si esibiscono con passione e dedizione ad ogni rappresentazione.
In ogni città, lavoriamo con 150 cirquadors (personale locale) per completare l’esperienza della nostra forza lavoro. KURIOS non sarebbe un successo senza l’aiuto di 150 cirquadors locali, che collaborano con la compagnia in ogni città in cui lo spettacolo si esibisce. Questi lavoratori svolgono un ruolo fondamentale nell’organizzazione del tour, assicurandosi che tutto sia perfetto per gli artisti e il pubblico.
La cucina
La cucina è il luogo dove tutti i membri della troupe si incontrano per condividere momenti di relax e svago lontano dal lavoro. Qui si possono gustare i pasti preparati dallo chef della compagnia, che serve circa 300-400 pasti al giorno, compresi quelli per i cirquadors.
Palcoscenico
Il palcoscenico di KURIOS è uno dei più bassi tra tutti gli spettacoli del Cirque du Soleil. Alto solamente 61 cm, questa scelta è stata fatta dal regista Michel Laprise per consentire agli artisti di avere una maggiore vicinanza con il pubblico. Il palco è composto da 160 pannelli indipendenti e presenta 640 piccoli fori utilizzati per il montaggio e lo smontaggio.
Per ottenere una finitura 3D è stata utilizzata una nuova tecnica. Il silicone è stato versato su una tavola di legno di 100 anni, diventando poi uno stampo nel quale abbiamo colato la vernice. Quest’ultima è stata rimossa dallo stampo e applicata al palco. Per conferire al legno la sua ricca finitura, sono state necessarie 26 passate di pittura e di vernice trasparente. Il risultato finale è molto convincente, ma il lavoro richiesto è stato enorme!
Oggetti di scena
KURIOS è lo spettacolo del Cirque du Soleil con il maggior numero di oggetti di scena, ben 426. Tra questi, spicca la mano gigante, composta da un guscio in fibra di vetro, azionata da due persone tramite un meccanismo di pedali e ingranaggi. La mano meccanica pesa 340 kg, mentre la mongolfiera è realizzata con uno schermo per proiezione di 4,3 metri di diametro.
Costumi/Make Up
La troupe di KURIOS è composta da 50 artisti, ognuno con il proprio costume e trucco personalizzato. Nel guardaroba sono presenti oltre 120 look di costumi diversi, per un totale di oltre 8000 oggetti di costume, compresi accessori, scarpe e parrucche. Tutti gli artisti sono responsabili del proprio trucco per ogni spettacolo, e il tempo necessario può variare dai 40 ai 120 minuti.
L’80% del tessuto dei costumi è fatto su misura, utilizzando tessuti bianchi tinti a mano e stampati su colori personalizzati nel laboratorio di costumi di Montreal. Per realizzare il costume dell’uomo fisarmonica, il costumista ha dovuto trascorrere un’intera settimana di lavoro all’interno del costume.
I costumi di KURIOS – Cabinet of Curiosities ti trascineranno in un tempo sospeso tra passato e futuro. Ispirati alle scoperte e alle invenzioni che portarono alla Rivoluzione Industriale del XIX secolo, i costumi incarnano e celebrano i progressi della scienza, ma in un mondo immaginario e parallelo.
Sign. Microcosmos e Mademoiselle Lili

Il sig. Microcosmos porta Mademoiselle Lili con sé nel suo costume tramite una piccola imbracatura. Attraverso la porticina nella sua pancia si può vedere l’interno arredato della stanzetta di Mademoiselle Lili, con una poltrona e altri accessori immancabili dell’epoca vittoriana. All’inizio dello spettacolo, da un prolungamento del cappotto del sig. Microcosmos si dispiega una locomotiva da cui emerge una frotta di viaggiatori del XIX secolo.
Nico l’uomo fisarmonica
Il costume da fisarmonica di Nico gli permette di piegarsi molto in basso o di ergersi dritto in piedi per mettersi all’altezza degli occhi di chiunque. I suoi pantaloni si piegano come origami a partire da un tessuto non tessuto (come il materiale normalmente utilizzato nella fodera delle scarpe) e sono ispirati alle prime camere oscure del mondo della fotografia.
Klara il telegrafo dell’invisibile
Klara indossa una gonna-antenna realizzata con anelli simili a hula-hoop. Ruotando e puntando gli anelli nelle varie direzioni, riesce a percepire onde elettromagnetiche invisibili. La sua gonna a cerchi si ispira al film Metropolis di Fritz Lang e ha la forma delle prime antenne paraboliche. La stampa sul suo body rievoca circuiti elettrici e connessioni.
I costumo di Acro Net

- I costumi degli artisti di Acro Net sono un omaggio ai primi film del regista Georges Méliès e alla sua idea dell’aspetto dei marziani.
- In un numero che si svolge idealmente sopra la superficie dell’oceano, questi costumi sono caratterizzati da pinne, code di pesce e squame stampate sul tessuto del costume attraverso una tecnica chiamata sublimazione.
Località
L’allestimento completo di KURIOS richiede 6 giorni, mentre lo smontaggio richiede 2 giorni. Il tutto comprende l’installazione del Big Top, gli ingressi, le tende artistiche, il botteghino, gli uffici amministrativi, la cucina e la zona pranzo per il cast e la troupe. In totale, sono necessari 85 camion per trasportare quasi 2.000 tonnellate di attrezzature per il tour.
Il Big Top di KURIOS è alto 18 metri e ha un diametro di 51 metri, sostenuto da 4 piloni di 25 metri ciascuno. Questo spazio ospita 2.600 posti a sedere e richiede una squadra di oltre 50 persone per essere sollevato.
Le bandiere situate all’ingresso del Big Top rappresentano le 24 nazionalità del cast e della troupe, simbolo di quanto KURIOS sia un progetto internazionale che unisce persone provenienti da tutto il mondo.
Per tenere le tende al loro posto, sono stati necessari oltre 1200 pali scavati in un metro e mezzo di terreno, un lavoro che richiede un notevole impegno da parte degli addetti ai lavori.
La compagnia ha divulgato i numeri relativi allo show: KURIOS ha realizzato oltre 2000 spettacoli fino ad oggi. Nel tour, ci sono cinque dipartimenti suddivisi in tre reparti: Gestione della compagnia, Servizi al pubblico (prima fila), Servizi turistici, Tecnico (spettacolo e sito) e artistico (artisti e personale artistico).
- KURIOS – Cabinet of Curiosities è la trentacinquesima produzione di Cirque du Soleil dal 1984.
- Dal suo debutto a Montreal nell’aprile del 2014.
- KURIOS ha incantato oltre 4,5 milioni di spettatori in 30 città del mondo.
- KURIOS vanta numero più alto di oggetti di scena di qualsiasi altra produzione di Cirque du Soleil: con ben 426 oggetti nel corso dello spettacolo!
E se, liberando la tua immaginazione, riuscissi ad aprire le porte di un mondo straordinario? E se, per scoprire le meraviglie che si celano sotto la superficie, bastasse imparare a chiudere gli occhi?
KURIOS – Cabinet of Curiosities ti trascina in un passato alternativo ma familiare, nel quale abbondano le maraviglie agli occhi di chi sa fidarsi della propria immaginazione.
Il tuo viaggio inizia all’interno del laboratorio meccanico di un inventore brillante, il Cercatore, convinto che esista un mondo nascosto e invisibile, un luogo in cui risiedono le idee più folli e i sogni più grandi.
Tra la forza e la vulnerabilità, tra le risate che risuonano dal suo enorme e stravagante armadietto emergono personaggi prodigiosi e bizzarri che capovolgono il suo mondo con un tocco di poesia e umorismo. Come il Cercatore, la tua immaginazione si accenderà quando, uno per uno, vedrai i suoi oggetti speciali prendere vita davanti ai tuoi occhi.

COS’È UN CABINET OF CURIOSITY?
In Europa, durante il Rinascimento (tra il XIV e il XVII secolo), l’aristocrazia, la borghesia mercantile e i primi scienziati erano soliti collezionare reperti storici, opere d’arte o misteriosi souvenir e manufatti di viaggio. Queste raccolte divennero note come “gli armadietti delle curiosità”: cabinets of curiosities, appunto.
Ogni oggetto era un’opportunità per raccontare la storia di un’avventura epica, un viaggio in terre lontane o la scoperta di uno dei segreti nascosti del mondo.
Rendendo omaggio a questi antenati dei moderni musei, KURIOS celebra il potere dell’immaginazione, quando il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano.

Preparati alla meraviglia
- Nella scena “Chaos Synchro”, il treno si estende per più di 18 metri dal costume del sig. Microcosmos.
- La complessa pavimentazione del palcoscenico di KURIOS è composta da 160 pannelli indipendenti.
- La sedia del Cercatore è alta tre metri e mezzo e le sue decorazioni sono realizzate in metallo riciclato.
La scenografia di KURIOS – Cabinet of Curiosities ti proietta all’interno di uno stravagante armadietto delle curiosità pieno di oggetti insoliti raccolti dal Cercatore nel corso dei suoi viaggi.
Il set di KURIOS è stato progettato per rievocare gli albori dell’era industriale, ipotizzando, però, che scienza e tecnologia sia siano evolute in maniera diversa e che il progresso abbia assunto una dimensione più umana.
Gli armadietti delle curiosità

Lo spazio in cui si muovono gli artisti è dominato da due grandi torri, chiamati “armadietti”. Uno esplora il tema del suono, mentre l’altro quello dell’elettricità. Questi armadietti fungono da “sensori d’onda” e sono composti da grammofoni, vecchie macchine da scrivere, lampadine elettriche e turbine recuperati dalle discariche.
La mano meccanica

Durante il numero di contorsionismo e le scene di “Continent of Hands”, appare sul palco un’enorme mano meccanica d’ispirazione steampunk. Questo arredo scenico da 340 kg. è manovrato da due artisti tramite un meccanismo a pedale e ad ingranaggio. La mano meccanica è un esempio della cultura del fai-da-te ed evoca la ricchezza dei materiali in un’epoca di grandi scoperte scientifiche.
Il “vero pavimento” in finto legno

Per dare l’impressione di un vero e proprio pavimento in legno, gli scenografi di KURIOS – Cabinet of Curiosities hanno prodotto uno stampo maestro versando del silicone su assi di legno secolari. Hanno poi versato la vernice nello stampo, applicando in tutto ben 26 mani di pittura e vernice trasparente per realizzare su ogni tavola una finitura ricercata.
Le performance

- Olena e Roman Tereshchenko, gli interpreti del Cradle Duo, sono marito e moglie!
- In Acro-Net, gli artisti si elevano fino a oltre 13 metri di altezza e raggiungono i 60 km/h di velocità!
Cradle Duo

In un numero basato sulla fiducia reciproca, il ricevitore si trasforma in un trapezio umano e lancia in aria la sua partner, che esegue evoluzioni sempre più complesse.
Bicicletta sospesa

Un’artista salta sulla sua bicicletta acrobatica sospesa a mezz’aria e fluttua sopra la platea. Sul manubrio o su una ruota, poggiando su un piede o su un braccio, strabilia il pubblico che la ammira dal basso.
Circo invisibile
In questo omaggio poetico e comico alle arti circensi tradizionali, un eccentrico maestro del circo dirige un cast di artisti invisibili. Con numeri che, uno dopo l’altro, spaziano dalla tavola coreana ai tuffi da grandi altezze, passando per la guida di un monociclo su una fune, questo circo in miniatura prende vita grazie al potere dell’immaginazione.
Contorsionismo

Quattro creature delle profondità marine che rappresentano anguille elettriche nell’armadietto del Cercatore prendono vita in questa sorprendente, rapida e fluida prova di contorsionismo. Questi artisti del contorsionismo eseguono una serie di incredibili piramidi e figure a un ritmo sorprendente, utilizzando come piattaforma la mano meccanica.
Equilibrismo sulle mani

In questo numero tipicamente KURIOS che unisce grazia, forza e flessibilità in una magnifica espressione artistica, il pubblico viene trasportato in un mondo nuovo e sorprendente ai limiti della realtà.
Rola Bola

In questa straordinaria dimostrazione di equilibrio, un impavido aviatore su un piccolo aereo a elica realizza un atterraggio morbido e aggraziato poggiando su una struttura precaria e traballante. L’artista poggia su cilindri e tavole in cima a una piattaforma sospesa che si muove su e giù, oscillando in un lungo movimento a pendolo.
Acro Net

Al di sopra di un vasto oceano, creature subacquee piroettano, saltano e rimbalzano su una rete che copre l’intero palco. Questo numero sbalorditivo unisce numeri da artisti di strada a pure tecniche di trampolino. La rete è tesa in modo che gli artisti in piedi sulla superficie possano sbalzare i propri compagni quasi in cima al tendone!
Nastri aerei

Due “gemelli siamesi” sospesi in aria finalmente si separano, librandosi sopra il palco in una serie di incredibili voli acrobatici. I due artisti eseguono una serie di figure sincronizzate che richiedono un tempismo impeccabile.
YO-YO

Questo esperto del ritmo fa volteggiare i suoi yo-yo (trasformati in orologi da tasca) in tutte le direzioni, accelerando e rallentando a suo piacimento e maneggiando abilmente questi piccoli oggetti alla velocità della luce.
Ombre cinesi
In un momento intriso di semplicità e poesia, l’artista usa solo le dita per raccontare una storia che viene filmata e proiettata in tempo reale su una mongolfiera. Il finale dell’avventura dei suoi piccoli personaggi si svolge tra i pubblico!
Banquine

Un gruppo di artisti esegue spettacolari sequenze di acrobazie perfettamente sincronizzate che mostrano la straordinaria agilità del corpo umano. Gli artisti decollano, volteggiano e si incrociano in aria, atterrando gli uni sulle spalle degli altri fino a formare una piramide umana!
Fatti interessanti

- Il Grand Chapiteau è alto più di 18 metri, ha un diametro di 51 metri e può ospitare circa 2600 spettatori.
- Solo per mettere in piedi lo Chapiteau sono necessarie più di 50 persone, mentre occorrono più di 1200 pali per tenere in posizione la struttura.

- Nella scena “Chaos Synchro”, il treno si estende per oltre 18 metri a partire dal costume del sig. Microcosmos.
- La struttura del treno è completamente in alluminio, mentre il rivestimento esterno è realizzato in tela prevalentemente vinilica.
- La mano meccanica steampunk pesa 340 chili e misura 4,5 x 2 metri.

- La mongolfiera utilizzata nella scena “Continent of Hands” è realizzata in tessuto e ha un sistema di soffiaggio incorporato. Con un diametro di oltre quattro metri, funge da schermo per le proiezioni. La gondola è realizzata in metallo e tulle.
- Lo Chapiteau (telo pesante) sul retro del palco è realizzato con oltre 14.000 cm2 di tessuto e trattato con una patinatura apposita che gli conferisce un aspetto invecchiato.

- Nello spettacolo sono presenti 426 oggetti di scena, più che in qualsiasi altra produzione nella storia di Cirque du Soleil.
- I 122 membri del tour provengono da 27 paesi diversi. Alcuni di loro sono in tour con Cirque du Soleil da più di 20 anni.
- Tutti gli artisti di KURIOS si truccano da soli meticolosamente prima di ogni spettacolo, un’operazione che può richiedere da 45 minuti a due ore.
Gli artisti

Personaggi
Chercher (il Cercatore): Antonio Moreno (Spagna)
Sig. Microcosmos: Mathieu Hubener (Francia)
Nico, l’uomo fisarmonica: Nicolas Baixas (Spagna)
Klara, il telegrafo dell’invisibile: Kazuha Ikeda (Giappone)
Mademoiselle Lili: Rima Hadchiti (Australia) (Australia)
Chaos Synchro – giocoleria
Louis-Philippe Jodoin (Canada)
Cradle Duo
Olena Tereshchenko (Ucraina), Roman Tereshchenko (Ucraina),
Dmytro Liubashenko (Ucraina), Volodymyr Klavdich (Ucraina),
Ekaterina Evdokimova (Russia)
Bicicletta sospesa
Anne Weissbecker (USA/Francia)
Circo invisibile/Numero comico
Facundo Giminez (Argentina)
Contorsionismo
Baasansuren Enkhbaatar (Mongolia), Serchmaa Bayarsaikhan (Mongolia),
Ayagma Tsybenova (Russia), Bayarma Parry (Russia/USA),
Imin Tsydendambaeva (Russia)
Mondo sottosopra/Equilibrismo sulle mani
Andrii Bondarenko (Ucraina)
Rola Bola
James Gonzalez (Colombia)
Acro Net
Benjamin Anikine (Francia), Victor Degtyarev (Russia), Jack Helme (Regno Unito),
Mathieu Hubener (Francia), Thomas Hubener (Francia),
Alex Otto (Danimarca), Yakau Rakitski (Bielorussia), Louis Sidebottom (Regno Unito), Tomas Thys (Belgio)
Nastri aerei
Duo acrobatico
Roman Tomanov (USA/Russia), Vitali Tomanov (USA/Russia)
Yo-Yo
Chih-Min Tuan (Taiwan, Repubblica Cinese)
Banquine
Nikolay Astashkin (Russia), Marina Chernova (Russia), Dmytro Frolov (Ucraina), Pavel Gubski (Russia), Aleksandra Karimulina (Russia), Roman Kenzhayev (Kazakistan), Sergey Kudryavtsev (Russia), Katsiaryna Murashko (Bielorussia), Andrey Nikitin (Russia), Serguei Okhai (Ucraina), Dmitrii Parfenov (Russia), Artem Shinkarenko (Russia), Alexey Starodubtsev (Russia), Yaroslav Sorokin (Russia), Igor Strizhanov (Russia), Igor Tarapat (Russia), Kirill Tyurganov (Russia) Roman Zhuravlev (Russia), Nikita Zhestovskii (Russia)
Musicisti
Leader della band, basso e contrabbasso: Nathan Spencer (USA)
Violoncello, tastiera: Amanda Zidow (USA)
Percussioni, danza delle mani: Paul Butler (Australia/Regno Unito)
Cantante, Bella Donna, percussioni a mano: Sophie Guay (Canada)
Chitarra, banjo: Bruno Pitarch (Spagna)
Violino: Paul Lazar (Francia)
Chi c’è dietro le quinte

- Guy Laliberté, fondatore e leader
- Jean-François Bouchard, guida creativa
- Michel Laprise, scrittore e regista
- Chantal Tremblay, direttrice creativa
- Stéphane Roy, scenografo e direttore artistico
- Philippe Guillotel, costumista
- Raphaël Beau, compositore e direttore musicale
- Bob & Bill, compositori e direttori musicali
- Yaman Okur, coreografo acrobatico
- Ben Potvin, coreografo acrobatico
- Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo
- Susan Gaudreau, coreografa acrobatica
- Andrea Ziegler, coreografa acrobatica
- Jean-Michel Caron, sound designer
- Jacques Boucher, sound designer
- Martin Labrecque, lighting designer
- Rob Bollinger, progettista delle performance acrobatiche
- Germain Guillemot, progettista delle performance acrobatiche
- Boris Verkhovsky, progettista delle performance acrobatiche
- Danny Zen, progettista di attrezzature acrobatiche e cordame
- Eleni Uranis, make-up designer
Non si può negare che KURIOS sia uno spettacolo che richiede un notevole impegno organizzativo e logistico, ma il risultato è sorprendente e magico. Grazie alla collaborazione di tutti i membri del tour, KURIOS continua ad affascinare e stupire il pubblico di tutto il mondo.

Attualità
Settimana dal 3 al 9 febbraio 2025: il mondo in sette giorni

Noi, con voi, in un viaggio di notizie che hanno attraversato continenti, coscienze e qualche telefonata inaspettata.
Uno sguardo rapido (ma non troppo)
Data | Evento chiave | Area | Curiosità |
---|---|---|---|
3-4 Febbraio | Vertice UE su Difesa | Europa | Discussioni su più spesa militare e rapporti tesi con gli USA |
4-6 Febbraio | Tensioni Italia-magistratura | Italia | Riforma giustizia e prime aperture al dialogo |
5 Febbraio | Allarme Doomsday Clock | Globale | Lancette più vicine che mai alla mezzanotte |
6 Febbraio | Truffa hi-tech con finta voce di Crosetto | Italia | Vittime eccellenti del mondo imprenditoriale |
7 Febbraio | Telefonata Trump-Putin per la guerra in Ucraina | USA-Russia-Ucraina | Zelensky scettico, nessuna tregua effettiva |
8 Febbraio | Nuovi scambi di ostaggi Israele-Hamas | Medio Oriente | Liberate persone anziane e un giovane in cambio di prigionieri |
9 Febbraio | Super Bowl, campionati di calcio e atletica | USA-Italia | Chiefs vs Eagles, volata scudetto in Serie A, giovane stella azzurra |
Questa tabella ci aiuta a vedere tutto dall’alto, in un colpo d’occhio. Ma ora addentriamoci in storie, volti e contraddizioni di questi sette giorni così pieni di contrasti.
L’eco lontana dei conflitti: dal Donbass al Medio Oriente
Un’Europa che si riarma?
Trovarsi con un discorso acceso sulla difesa comune europea non è una novità, ma questa settimana la sensazione è che i leader UE abbiano premuto leggermente sul pedale dell’acceleratore. Hanno parlato di maggiore spesa militare e di nuove forme di condivisione finanziaria. E non è tutto: c’è chi vorrebbe spostare certi costi fuori dai vincoli di bilancio, quasi a dire “la sicurezza non ha prezzo, paghiamo dopo”.
Ma il retroscena più teso, in verità, è quello dei rapporti con gli Stati Uniti di Donald Trump, sempre più inclini a dazi e scambi di colpi commerciali. Se ci si mettono anche i nuovi dazi contro Canada e Messico, il cerchio dell’incertezza si stringe. E Bruxelles risponde: “Se ci toccate, reagiamo”. Parole dure, che ci ricordano come la partita globale non sia mai solo militare ma anche economica.
Telefonate e scetticismo sulla pace in Ucraina
Uno dei momenti più significativi (o forse più grotteschi, a seconda dei punti di vista) di questi giorni è stata la telefonata tra Trump e Putin per cercare uno spiraglio di pace in Ucraina. Sì, si parlerebbe di negoziati. Ma Zelensky, da Kiev, non la vede come una reale intenzione di ridurre le ostilità. Dice che Mosca si prepara a mobilitare altre decine di migliaia di soldati, e che la Corea del Nord potrebbe supportare la Russia con droni e missili.
Domanda che ci poniamo da qui: possibile che due telefonate bastino a smuovere un conflitto così radicato e cruento? Forse no. E l’inverno ucraino continua a essere una trincea di tensioni.
Vite scambiate a Gaza
Mentre qui in Italia scalpitiamo per la finale di coppa, a Gaza c’è in gioco qualcosa di più prezioso: vite umane. Hamas libera tre ostaggi israeliani – tra cui due donne anziane – e Israele rilascia tre detenuti palestinesi. La scena rimane appesa a un filo, con la gente del posto divisa tra lacrime di gioia e timori di futuri raid. Per ora, la “tregua” è un fuoco di paglia, e restano aperte domande su come si possa arrivare a un vero processo di pace. Nel frattempo, chi è tornato a casa lo fa in condizioni fisiche e psicologiche complicate. Solo una tregua fragile, senza orizzonti certi, ma almeno un barlume di speranza per queste famiglie.
Italia, storie e retroscena
Uno scontro istituzionale che (forse) si ammorbidisce
Ricordate quel clima di guerra tra Governo e magistratura? Bene, in settimana la polemica si è un filo placata. Giorgia Meloni e i giudici si scambiano qualche segnale di disgelo dopo che l’Associazione Nazionale Magistrati ha eletto un nuovo presidente. C’è aria di dialogo su una riforma della giustizia definita “necessaria ma rispettosa”.
Resterà davvero questa musica più dolce? O si tratta di un momento di quiete apparente prima di uno tsunami di polemiche? Anche in questo caso – e lo sappiamo tutti – le nubi potrebbero ricomporsi all’improvviso. Ma almeno sembra che qualcuno abbia voglia di sedersi attorno a un tavolo.
Clamorosa truffa con la voce di Crosetto
La settimana ha regalato anche un racconto ai limiti della fantascienza. Parecchi grandi imprenditori italiani, gente navigata, sarebbero stati contattati da una voce uguale a quella del ministro della Difesa Guido Crosetto. Il risultato? Bonifici ingenti partiti verso conti orientali, in nome di fantomatici progetti di Difesa.
È come se la tecnologia fosse scivolata in un lato oscuro: se persino nomi come Bertelli, Tronchetti Provera, Moratti o Della Valle si sono fatti gabbare, vuol dire che la qualità del “fake vocale” è tale da far venire i brividi. Il ministro vero, Crosetto, si è detto indignato e la Polizia Postale sta cercando di risalire ai responsabili. E noi, nel frattempo, ci chiediamo cosa potrebbe succedere se in futuro fossero “clonate” altre voci istituzionali.
Tra economia e mercati: passi incerti
Inflazione, tassi, tensioni commerciali
Qualcuno di noi si aspettava un po’ di ripresa, altri temevano il peggio: la realtà è che i dati Istat sull’inflazione in Italia mostrano un leggero rialzo (+1,5% su base annua), ancora gestibile ma pur sempre un segnale che i prezzi stanno tornando a muoversi verso l’alto. Il resto d’Europa non sta meglio, con un’inflazione media al 2,5%. La BCE osserva e decide se e come intervenire sui tassi.
In parallelo, la politica di Trump sui dazi al Canada e al Messico tiene tutti col fiato sospeso: si teme un effetto domino. Per fortuna, in Italia, il prezzo del gas è leggermente calato e anche il petrolio non è schizzato verso l’alto. I mercati, intanto, ballano tra speranze e paure. Siamo onesti: gli investitori restano a scrutare segnali: un tweet di troppo da parte di Washington potrebbe bastare a far deragliare i listini.
In sintesi?
- PIL italiano: stagnante, con crescita annuale dello 0,5% per il 2024.
- Disoccupazione giovanile: in leggero calo (una buona notizia, finalmente).
- Cauta attesa: la definizione perfetta per descrivere lo stato d’animo di chi investe o fa impresa oggi in Italia.
Tocco di scienza e tecnologia
Doomsday Clock: paura e realismo
No, ma… sì? Dai, 89 secondi alla mezzanotte suona tipo il trailer di un film apocalittico, solo che stavolta non ci sono eroi hollywoodiani a salvarci. Gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists ci hanno praticamente messo il timer in mano: tic, tac. Siamo mai stati così vicini al disastro? No. Dobbiamo preoccuparci? Direi di sì. Bombe atomiche, il clima che impazzisce, l’AI che potrebbe sfuggire di mano… roba da brividi. E mentre tutto questo succede, chi dovrebbe prendere in mano la situazione sembra fare il minimo indispensabile. Ma dai, una svegliata no?
Ci piace pensare che ci sia ancora margine per allontanare quel pericoloso “tic tac”. Ma serve uno sforzo collettivo. Una corsa contro il tempo, insomma, e la domanda è: siamo pronti a correre più veloci delle nostre stesse invenzioni?
Elon Musk, il vero presidente?
Pare che Time Magazine abbia osato raffigurare Elon Musk nello Studio Ovale, come se fosse lui il vero leader degli Stati Uniti, mentre Trump si gode – o subisce – la scena a distanza. Sicuramente Musk, con le sue aziende e i suoi progetti, pesa eccome sulle decisioni della Casa Bianca. Basti pensare al dipartimento creato apposta per stanare sprechi (DOGE), che lui stesso dirige con piglio e ironia.
La domanda che ci poniamo è: quanto potere viene esercitato in modo palese, e quanto dietro le quinte, da un genio poliedrico come Musk? Il precedente di Steve Bannon insegna che certi protagonismi potrebbero rivelarsi pericolosi agli occhi di Trump. Sta di fatto che il connubio fra big tech e politica americana è più saldo che mai.
Sport, passioni e sorprese
Il fascino (senza tempo) del Super Bowl
Notte tra domenica e lunedì. Negli USA si gioca il Super Bowl LIX: da una parte i Kansas City Chiefs, dall’altra i Philadelphia Eagles, in un remake della finale di qualche anno fa. Mahomes e compagni puntano addirittura al terzo titolo consecutivo, cosa mai riuscita nell’era moderna, mentre gli Eagles sognano la rivincita.
È molto più di un evento sportivo. È un rito collettivo, con tanto di Halftime Show targato Kendrick Lamar e pubblicità multi-milionarie che vanno in onda solo per pochi secondi. Da noi forse lo seguiamo di notte e in streaming, ma chiunque l’abbia visto almeno una volta sa che non si tratta solo di football ma di un vero e proprio show a tutto tondo.
Calcio italiano, volata e mercato
Dopo la chiusura del mercato invernale, la Serie A vive un momento di transizione. Acquisti nuovi di zecca scendono in campo nel weekend e alcuni già decidono le partite. La corsa scudetto è aperta, con Inter, Juventus e Napoli racchiuse in un fazzoletto. Il big match Juventus-Milan si è chiuso in un pareggio avvincente, mantenendo invariate le distanze.
La Roma lancia un giovane talento, la Sampdoria rifiata dopo mille sofferenze, l’Udinese annaspa nonostante il nuovo tecnico. E in Coppa Italia, le semifinali restano in bilico dopo partite tiratissime. In sostanza, tutto è ancora aperto: chi ama il calcio con i nervi a fior di pelle si divertirà.
Nuovo diamante dell’atletica azzurra
E poi c’è lei, Kelly Ann Doualla Edimo, 15 anni appena, che corre i 60 metri indoor in 7’’19. Una forza della natura, capace di abbattere record europei Under 18 come fossero paletti di carta. Ha addosso uno di quei sorrisi che ti fanno venire voglia di crederci, di tifare forte.
La ragazzina italo-camerunense ha fatto capolino sui giornali sportivi: la chiamano già la “freccia azzurra”. Il pericolo? Bruciarla troppo in fretta.
Chi se ne intende sa che bisogna crescere piano, con la testa a posto, evitando pressioni eccessive. Ma intanto, in un Paese calcisticamente ipnotizzato, un talento di questa portata è come una boccata di ossigeno: chissà che a giugno, negli Europei Juniores, non ci faccia già sognare.
Riflessioni conclusive
Qualcuno, leggendo tutte queste notizie, potrebbe sentirsi sopraffatto: dai conflitti armati alle tensioni politiche, dal Doomsday Clock all’inflazione che non dà pace. Ma poi arrivano le storie di sport, le telefonate assurde e i talenti inesauribili che spuntano dove meno te lo aspetti. È la nostra normalità, fatta di contrasti. E in mezzo a tutto questo, cerchiamo di orientare bussola e speranze verso un futuro che sia, possibilmente, più luminoso del presente.
Buona domenica e buon inizio di nuova settimana a tutti. A presto, con lo sguardo sempre puntato sulle cose che contano (e con un occhio attento a eventuali voci “sospette” al telefono).
Attualità
PlayStation Network in blackout globale: milioni di gamer...

L’8 febbraio si è trasformato in un incubo per milioni di videogiocatori PlayStation. Senza preavviso, il PlayStation Network (PSN) è crollato a livello globale, lasciando offline tutti i servizi e impedendo qualsiasi attività online. Immaginate la scena: venerdì notte, il momento clou per rilassarsi con gli amici dopo una lunga settimana e improvvisamente niente partite, niente chat, niente store. I social media sono stati immediatamente sommersi da migliaia di segnalazioni e commenti furiosi. C’è chi, con amara ironia, ha scherzato “Ora dovrò davvero interagire con la mia famiglia? Che orrore!”, mentre altri hanno espresso rabbia e delusione più dirette. Su Reddit e su X (il vecchio Twitter) l’hashtag #PSNdown è esploso, tra meme e sfoghi di utenti che si sentivano “persi” senza la loro dose di gioco online del weekend.
Un blackout globale nel momento peggiore
Il blackout è iniziato intorno alle 01:00 di notte (ora italiana) tra venerdì e sabato, quando le prime disconnessioni hanno colpito i giocatori. Nel giro di pochi minuti, tutti i servizi PlayStation Network – dalla gestione account al PlayStation Store – sono risultati indisponibili. Il problema, di portata globale, ha interessato PS5, PS4 ma anche le “vecchie” PS3 e PS Vita, segno di un guasto esteso all’intera infrastruttura di Sony. Purtroppo è successo nel momento peggiore: un venerdì sera. Moltissimi utenti hanno visto svanire i propri piani di gioco programmati per la serata, ritrovandosi davanti a un “muro invalicabile” quando tentavano di accedere alle partite online o anche solo alla lista amici. In Italia, il sito Downdetector ha registrato un picco di oltre 1.600 segnalazioni nel giro di poche ore, a riprova di quanti si siano accorti all’istante del disservizio.
Alcuni hanno provato ad attendere speranzosi: in piena notte le segnalazioni sembravano diminuite (forse perché molti hanno rinunciato andando a dormire), ma all’alba le lamentele sono riesplose. Ore ed ore di blackout senza precedenti recenti: in mattinata il PSN risultava ancora completamente KO e sarebbe rimasto così per quasi tutta la giornata. Solo nel tardo pomeriggio sono apparsi i primi segnali di miglioramento, con qualcuno che riusciva a vedere la lista amici o scaricare un gioco dalla libreria. Per la maggior parte dei giocatori, tuttavia, l’errore di connessione continuava imperterrito a comparire ad ogni tentativo, rendendo impossibile giocare online praticamente per oltre 15 ore consecutive.
Giochi popolari inaccessibili e disagi a catena
Le conseguenze del down sono state a cascata su tutto l’ecosistema PlayStation. Non parliamo solo dell’ovvia impossibilità di giocare in multiplayer: alcuni non sono riusciti nemmeno ad avviare giochi single-player acquistati digitalmente, perché la console non poteva verificare la licenza online, restituendo messaggi di errore surreali (“Cannot connect to server to verify your license”). In pratica, anche chi voleva farsi una partita in solitaria è rimasto al palo. Figuriamoci chi puntava a sfide competitive: titoli amatissimi come Call of Duty: Modern Warfare III, Fortnite, Grand Theft Auto Online, EA Sports FC 24 (FIFA) o Destiny 2 sono risultati del tutto inaccessibili durante il blackout. I giocatori non potevano connettersi alle partite, ai server o persino al proprio profilo, con il risultato che leaderboard, eventi speciali del weekend e modalità online sono rimasti deserti.
Anche servizi aggiuntivi come PlayStation Video e lo shop digitale PS Store erano fuori uso, impedendo di fatto qualsiasi acquisto o download. Persino il cloud saving e le funzionalità dell’app mobile PSN hanno smesso di funzionare, dato che tutto il network Sony era in tilt. Insomma, un’interruzione totale che ha mandato in crisi sia i giocatori casual che i pro-player: c’è chi si è ritrovato tagliato fuori da un torneo online, chi ha visto svanire l’evento a tempo limitato del suo gioco preferito e chi semplicemente non ha potuto godersi la serata di svago programmata da tempo – il tutto proprio durante il fine settimana, quando il gaming per molti diventa protagonista.
Sony rompe il silenzio (in ritardo) sulle cause
Mentre il malcontento montava, in tanti si sono chiesti: cosa sta succedendo a PSN? Si tratta di un guasto tecnico o di qualcosa di più grave? Per ore Sony è rimasta insolitamente silenziosa. Inizialmente la pagina ufficiale di stato PSN non riportava problemi, nonostante migliaia di utenti stessero già segnalando il contrario. Solo dopo circa 45 minuti dall’inizio del blackout, il sito di status è stato aggiornato, ammettendo che “tutti i servizi sono in manutenzione”. Sui social ufficiali, tuttavia, le informazioni sono arrivate col contagocce. PlayStation (via il suo account di supporto “Ask PlayStation”) ha riconosciuto la situazione con un breve messaggio su X intorno alle 3 di notte: “Siamo consapevoli che alcuni utenti potrebbero attualmente riscontrare problemi con PSN. Stiamo lavorando per risolvere il problema il prima possibile”.
Un annuncio stringato, senza alcun dettaglio sulle cause, che ha lasciato molti utenti ancora più irritati. “Almeno diteci perché non funziona!”, era il sentimento comune leggendo le risposte al tweet di Sony. Nessuna spiegazione ufficiale, dunque, almeno nell’immediato. Guasto tecnico imprevedibile? Problemi di server? Attacco hacker? – tutte ipotesi sul tavolo, ma senza conferme. La stessa Sony, al momento, non ha fornito alcuna spiegazione precisa sull’origine del problema. Questo alone di mistero ha fatto volare la fantasia (e la preoccupazione) della community: in molti hanno temuto il peggio, riecheggiando lo spettro del famigerato attacco del 2011, quando un’intrusione hacker mandò KO il PSN addirittura per 23 giorni consecutivi.
Fortunatamente, finora non ci sono segnali concreti che si tratti di un nuovo data breach o di qualcosa di altrettanto grave. Più probabilmente, si è trattato di un grave guasto tecnico a livello di server o infrastruttura – un evento raro per Sony, che negli ultimi anni aveva evitato interruzioni prolungate di questo tipo. Resta il fatto che la vicenda ha messo a nudo la dipendenza dei nostri giochi preferiti dal funzionamento dei server centrali: un singolo blackout ha paralizzato un intero ecosistema digitale.
Rabbia e richieste di indennizzo
Comprensibilmente, l’umore dei giocatori col passare delle ore è passato dalla sorpresa alla frustrazione, fino alla rabbia aperta. Sui forum e su X, molti utenti hanno definito “inaccettabile” la mancanza di comunicazione da parte di Sony nelle fasi iniziali del down. Pagare un abbonamento annuale (PS Plus) per ritrovarsi senza servizio proprio nel weekend ha fatto infuriare più di qualcuno. “We pay for your services… a refund will be what is due” ha tuonato un giocatore, chiedendo rimborsi per il disservizio. L’idea di qualche forma di indennizzo ha preso piede rapidamente: c’è chi pretende il rimborso di una quota di abbonamento, chi spera almeno in qualche giorno di PS Plus gratis o in contenuti extra in omaggio come segno di scusa.
Le richieste di compensazione si moltiplicano man mano che le ore passavano senza una soluzione. Finora, però, Sony non ha annunciato né promesso alcun “regalo” o estensione degli abbonamenti per farsi perdonare – probabilmente concentrata prima di tutto a ripristinare i servizi e capire le cause. In passato l’azienda giapponese aveva offerto bonus ai giocatori dopo lunghi blackout (celebre il “Welcome Back” del 2011 con giochi gratuiti e abbonamenti estesi), ma in questo caso non è detto che accada lo stesso, visto che la situazione si è risolta in meno di 24 ore. Al momento, l’unico impegno ufficiale di Sony è stato quello di risolvere il problema il prima possibile e ripristinare la normalità.
Un weekend da dimenticare, in attesa di risposte
Questa “notte buia” per il PlayStation Network si è conclusa solo sul finire di sabato 8 febbraio, con i servizi che pian piano tornavano operativi e i giocatori che hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Resta però la macchia di un weekend rovinato e di una comunicazione non all’altezza delle aspettative della community. Episodi come questo sollevano interrogativi importanti sull’affidabilità delle piattaforme online e su come le aziende gestiscono le crisi: i gamer chiedono maggiore trasparenza e magari qualche gesto di buona volontà quando le cose vanno storte. Sony, dal canto suo, dovrà probabilmente fornire spiegazioni più dettagliate nei prossimi giorni: cosa ha mandato in tilt il PSN a livello mondiale?
Un aggiornamento andato male, un problema ai server centralizzati, o magari un attacco esterno sventato? La speranza è che l’azienda faccia luce sull’accaduto e prenda misure per evitare che un simile blackout globale si ripeta. Nel frattempo, i videogiocatori di tutto il mondo hanno imparato quanto possa essere fragile quella routine quotidiana fatta di partite online e amicizie digitali: bastano poche ore di offline per scatenare il caos e ricordarci quanto diamo per scontato poter giocare sempre e comunque. Questo fine settimana ce lo ricorderemo a lungo – e si spera, anche Sony.
Attualità
Assegno Unico 2025: tutto su importi, novità e come...

Ci siamo di nuovo: il tempo scorre, le bollette bussano e l’Assegno Unico 2025 è pronto a entrare nei conti correnti delle famiglie. Alcuni di noi, già dall’anno scorso, hanno fatto i conti con la novità, cercando di capire come funziona, perché funziona e se sta davvero aiutando. Altri, forse, non si sono mai davvero fermati a studiare la questione, un po’ per pigrizia, un po’ per confusione. Beh, stavolta cerchiamo di fare chiarezza. Tutto in un unico, grande respiro. L’obiettivo? Darvi ogni singolo tassello di informazione senza dover fare troppo zapping. E se alla fine avrete la sensazione di aver letto un romanzo – o un diario scritto di getto, con pensieri sparsi ma sinceri – sappiate che è normale: come sempre, noi desideriamo coinvolgervi, pur restando giornalisticamente accurati. Mettetevi comodi.
Cosa cambia davvero nel 2025
Sappiamo che l’Assegno Unico esiste dal 2022, giusto? Una grande riforma, un unico assegno per (quasi) ogni famiglia con figli, addio alle vecchie detrazioni, agli assegni familiari e tutto il resto. Adesso, nel 2025, la misura va avanti, ma con alcuni ritocchi.
- Rivalutazione importi: l’inflazione degli ultimi anni si fa sentire. Gli importi vengono leggermente aumentati (circa +0,8% rispetto allo scorso anno). Non parliamo di un mega-balzo, ma è pur sempre un adeguamento che tiene conto dei costi quotidiani che, diciamocelo, ci travolgono in ogni dove.
- Fine del periodo transitorio: la famosa maggiorazione transitoria, quella prevista per chi poteva essere penalizzato dal passaggio al nuovo sistema, andrà a esaurirsi. A dire il vero, per gennaio e febbraio 2025 ancora resiste, ma da marzo in poi scompare. È un po’ come salutare quei bonus temporanei che si erano pensati per evitare scossoni eccessivi alla riforma.
- Conferme delle maggiorazioni “speciali”: per il terzo figlio, per i più piccini sotto l’anno di età, per i figli con disabilità, tutto resta in piedi. In molti temevano che qualche aiuto sparisse, invece è ancora lì, vivo e vegeto.
In fondo, se potessimo usare una metafora, potremmo dire che siamo davanti a un “Assegno Unico maturo”, stabile, ben radicato. Non ci sono più grandi rivoluzioni in vista, almeno per ora.
Importi, fasce di reddito e ISEE: due minuti di pazienza
Cerchiamo di entrare nel cuore di tutto. Lo so, leggere di numeri può intimidire, ma fate un piccolo sforzo.
Gli importi di base
- Figli minorenni (0-17 anni): la cifra massima mensile (per ISEE bassi) si aggira attorno a 201 euro per figlio. Se il vostro ISEE schizza alle stelle (sopra i 40-45 mila euro), riceverete un minimo che si attesta intorno ai 57-58 euro.
- Figli da 18 a 21 anni: la quota massima crolla un po’ (a circa 98 euro), sempre scalando verso il minimo, come sopra.
- Aggiornamenti ogni anno: ricordate che, per non finire “incastrati” con la cifra minima, dovete presentare l’ISEE nuovo di zecca a inizio anno (entro il 30 giugno ci sono ancora margini per ottenere arretrati).
Per qualche dettaglio in più, abbiamo preparato per voi una tabella dedicata
Fascia ISEE (annuo) | Importi base Figli 0-17 / 18-21 | Maggiorazioni per famiglie numerose Terzo figlio e oltre / 4 o più figli | Figli con disabilità Maggiorazioni mensili |
---|---|---|---|
Fino a ~€17.300(ISEE basso) | • 0-17 anni: €201 (max) • 18-21 anni: €98 (max) Gli importi decrescono se l’ISEE sale | • Terzo figlio in poi: +€97,70 (max) per ogni figlio • 4 o più figli: +€150 (forfettari per nucleo) | • Disabilità media: +€97,70 • Disabilità grave: +€109,10 • Non autosufficiente: +€120,60 |
~€17.300 – ~€46.000(ISEE medio) | • 0-17 anni: da €201 a €57,50 (decresce) • 18-21 anni: da €98 a €28,70 (decresce) | • Terzo figlio in poi: importo extra decrescente (da €97,70 a ~€17,21) • 4 o più figli: +€150 (fisso) | • Disabilità media: +€97,70 • Disabilità grave: +€109,10 • Non autosufficiente: +€120,60 |
Oltre ~€46.000(ISEE alto) o senza ISEE | • 0-17 anni: €57,50 (minimo fisso) • 18-21 anni: €28,70 (minimo fisso) | • Terzo figlio in poi: €17,21 (minimo fisso) • 4 o più figli: +€150 (fisso) | • Disabilità media: +€97,70 • Disabilità grave: +€109,10 • Non autosufficiente: +€120,60 |
Abbiamo cercato di offrirvi sguardo sintetico su quanto spetta ogni mese con l’Assegno Unico 2025. Per calcolare esattamente la propria quota, è indispensabile presentare l’ISEE aggiornato e consultare l’area riservata sul sito dell’INPS, dove vengono effettuati i calcoli dettagliati.
Piccole note personali
Mi viene da pensare a una coppia di amici che, negli scorsi mesi, ha dimenticato di rinnovare l’ISEE fino a marzo inoltrato… e hanno visto arrivare sul conto un accredito ben sotto le loro aspettative. Un momento di panico. Poi hanno fatto l’ISEE, l’INPS ha ricalcolato gli importi e finalmente hanno ottenuto i conguagli. Quindi, davvero, state attenti alle scadenze – è una sciocchezza, ma fa la differenza.
Come si fa la domanda e chi deve (o non deve) rifarla
Domanda unica e (per fortuna) permanente
Se in passato avevate già fatto richiesta e nulla è cambiato nella vostra famiglia, non dovete inoltrare nulla di nuovo: l’erogazione si rinnova in automatico. E questa, lasciatemelo dire, è una gran bella semplificazione rispetto ai tanti bonus che spuntavano, scomparivano e andavano rinnovati ogni tre per due.
Attenzione: se c’è un nuovo nato o qualche modifica (un figlio che diventa maggiorenne, un cambio di affidamento, ecc.), allora dovete comunicare la variazione. Ma non dovrete ripresentare tutto da zero: basta aggiornare i dati sul sito INPS o tramite CAF/patronato.
Canali di presentazione
- Sito INPS con SPID, CIE o CNS (se avete la pazienza di navigare tra le varie schermate).
- Patronati e CAF, se preferite delegare a chi maneggia scartoffie tutti i giorni.
Una volta caricata la domanda, solitamente l’INPS impiega qualche settimana per “accoglierla” e far partire i pagamenti. Inizialmente c’è sempre un certo “disallineamento”, per cui è normale ricevere la prima mensilità in ritardo (o tutta assieme a quella del mese successivo). Poi si stabilizza, di solito attorno al 15-20 del mese.
Famiglie numerose, genitori separati, figli con disabilità… come si incastrano queste situazioni?
Capita spesso di sentirsi dire: “Sì, vabbè, ma io ho tre figli piccoli e spendo più in pannolini che in affitto”, oppure “Nella mia famiglia il padre non c’è, come gestisco i pagamenti?”. Non tutte le famiglie sono “standard” e l’Assegno Unico cerca di essere flessibile. Vediamo come.
Famiglie con tre o più figli
- Maggiore importo dopo il secondo figlio: nelle famiglie numerose (da tre figli in su) scattano bonus extra. In particolare, c’è una maggiorazione forfettaria (circa 150 euro al mese) se nel nucleo ci sono almeno quattro figli.
- Rivalutazione per figli piccoli: se avete bimbi con meno di 3 anni in una famiglia già ricca di pargoli, l’assegno cresce di un ulteriore 50%. Significa che, per i secondi o terzi figli molto piccoli, l’importo può diventare interessante. È un piccolo segnale concreto di sostegno.
Genitori separati
Qui, lo ammetto, spesso si crea confusione. L’assegno può essere:
- Accreditato al 50% ciascuno, se c’è un affidamento condiviso e i genitori lo richiedono in modo equo.
- Al 100% a uno solo dei due, se l’altro genitore è d’accordo.
- Se c’è disaccordo o situazioni complicate, di solito si cerca di rispettare l’affidamento stabilito dal tribunale. L’INPS opera su indicazioni precise e divide le somme come da normativa.
Figli con disabilità
- Nessun limite di età: per i figli disabili, l’assegno continua oltre i 21 anni.
- Importi più alti: a seconda del livello di disabilità (media, grave, non autosufficiente), si aggiungono da 97 a 120 euro in più al mese per ogni figlio.
- Situazioni 18-21 anni: i disabili in questa fascia ricevono comunque l’importo “pieno” (come se fossero minorenni). È un aiuto concreto, specie per chi ha necessità di cure costanti.
Qualche tempo fa, chiacchierando con una persona che ha un figlio disabile grave, ho percepito un piccolo sollievo nel sapere che l’assegno non si interrompe e anzi cresce, perché l’angoscia economica è sempre lì, a ogni nuovo esame o terapia. Non è la bacchetta magica, certo, ma un po’ di respiro in più può fare la differenza, almeno dal punto di vista pratico.
Perché esiste l’Assegno Unico (e funziona?)
Qualcuno si chiede ancora se l’Assegno Unico abbia centrato l’obiettivo di sostenere le famiglie e contrasto alla denatalità. È una bella domanda.
- Universale: prima c’erano assegni familiari per alcuni lavoratori, detrazioni fiscali per altri, bonus bebè limitati a certe fasce di reddito. Ora, teoricamente, tutti ricevono qualcosa, anche chi è autonomo, disoccupato o ha contratti atipici.
- Aiuta di più chi ha un ISEE basso: c’è una finalità redistributiva netta. I redditi bassi prendono di più, i redditi alti comunque ricevono un piccolo contributo (non se ne esce mai completamente a mani vuote).
- Incoraggiamento o goccia nel mare? Difficile dire se una famiglia deciderà di fare (o non fare) un figlio per qualche centinaio di euro in più al mese. È un tema personale, legato ai servizi sul territorio, alla possibilità di conciliare lavoro e vita privata, e a mille altri fattori. Però, almeno, l’Assegno Unico toglie la sensazione di “abbandono” in cui molte famiglie si sentivano prima, soprattutto se non rientravano in categorie tutelate.
Criticità e dibattiti aperti
Nessuna misura pubblica è immune da critiche, ovvio. E l’Assegno Unico ne ha ricevute parecchie.
- Importi non esorbitanti: può sembrare strano lamentarsi di un aiuto ma molte famiglie dicono: “Sì, 200 euro sono utili, ma non bastano a coprire le spese.” Probabilmente hanno ragione, considerato che tutto – dal carrello della spesa all’affitto – costa un occhio della testa.
- Redditi medi-alti penalizzati: chi guadagna di più riceve meno rispetto alle vecchie detrazioni fiscali, e non tutti hanno gradito questo “taglio”. È pur vero che lo scopo è rafforzare chi sta peggio.
- Occhio all’ISEE: alcune persone hanno zero dimestichezza con l’ISEE. Dimenticano di rinnovarlo, scatta l’importo minimo e poi si crea confusione. Sarebbe forse più semplice agganciare il tutto in automatico ai dati fiscali? Il dibattito è aperto.
Come e quando arrivano i pagamenti
- Finestra di erogazione: di norma, l’INPS paga a metà mese, indicativamente tra il 15 e il 20, se la domanda è già in elaborazione da tempo.
- Nuove domande: se l’avete presentata di recente, potreste ricevere la prima mensilità un po’ più tardi, magari a fine mese ma con gli eventuali arretrati inclusi.
- Arretrati e scadenze: per i bambini nati durante l’anno, è fondamentale fare domanda entro 120 giorni dalla nascita per non perdere i mesi precedenti. Se lo fate tardi, riparte solo da quel momento in poi.
Un bilancio personale
Ci permettiamo, a costo di sembrare “fuori luogo”, di aggiungere un tocco più intimo. L’Assegno Unico, da quando è nato, è stato un cantiere aperto. Abbiamo visto forum online pieni di dubbi, genitori in ansia per pochi euro di differenza, giovani coppie che si chiedono se questa misura possa davvero convincerli a mettere al mondo un figlio in più. Forse no, non da sola. Servirebbero più asili nido, lavoro stabile, congedi ben strutturati e una mentalità collettiva che non penalizzi la maternità. Ma l’Assegno Unico è lì, fisso, a ricordarci che un supporto finanziario dello Stato può – almeno un po’ – far sentire le famiglie meno sole. E questa è una piccola rivoluzione culturale, in un Paese che per troppo tempo è sembrato vecchio e disinteressato alle nuove generazioni.
In sintesi
- Assegno Unico 2025: prosegue con un leggero incremento degli importi (+0,8%) e l’uscita definitiva dal periodo transitorio.
- ISEE sempre fondamentale: se non lo rinnovate, ricevete il minimo.
- Maggiorazioni speciali per famiglie numerose, figli disabili e prime mensilità per bimbi sotto l’anno di età.
- Pagamenti mensili erogati dall’INPS, quasi sempre a metà mese.
- Nessuna domanda da rifare se già beneficiari: il tutto si rinnova in automatico.
- Non la panacea di tutti i mali, ma un sostegno reale e tangibile, specie per i redditi bassi.
Vi auguriamo che l’Assegno Unico, per quanto piccolo o grande possa essere, vi offra un tassello in più di serenità. Sappiamo bene che una famiglia non vive di soli bonus, ma di sicuro un aiuto costante e riconoscibile, mese dopo mese, può fare la differenza. E magari rendere l’Italia, pian piano, un posto un po’ più a misura di chi vuole crescere dei figli senza troppi affanni.