Bollettino Coronavirus di Domenica 20 Giugno 2021, rapporto positivi/tamponi allo 0,58%
In data 20 giugno l’incremento nazionale dei casi è +0,02% (ieri +0,02%) con 4.252.976 contagiati totali, 4.037.996 dimissioni/guarigioni (+2.304) e 127.270 deceduti (+17); 87.710 infezioni in corso (-1.440). Ricoverati con sintomi -60 (2.444); terapie intensive -5 (389) con 12 nuovi ingressi del giorno. Elaborati 150.522 tamponi totali (ieri 249.988) di cui 67.017 molecolari (ieri 90.637) e 83.505 test rapidi (ieri 159.351) con 39.477 casi testati (ieri 55.499); 881 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 0,58% (ieri 0,47% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 2,23% (ieri 2,15% – target 3%).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 145; Sicilia 135; Campania 82; Emilia Romagna 73; Lazio 68; Toscana 55; Puglia 45; Piemonte 31; Veneto 26. In Lombardia curva +0,01% (ieri +0,02%) con 28.579 tamponi totali (ieri 43.430) di cui 15.093 molecolari (ieri 17.554) e 13.486 test rapidi (ieri 25.876) con 12.562 casi testati (ieri 17.193); 145 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 0,50% (ieri 0,42% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 1,15% (ieri 1,06% – target 3%); 840.689 contagiati totali; ricoverati +14 (408); terapie intensive -3 (77) con 0 nuovi ingressi del giorno; 33.753 decessi (+2).
L’epidemia italiana è probabilmente in una fase migliore rispetto a quanto dicano alcuni numeri. Uno in particolare: quello degli “attualmente positivi”, ovvero delle persone che ufficialmente costituiscono la base da cui il Sars-CoV-2 può prendere il via per una nuova espansione. Lo scorso 15 giugno il numero degli attualmente positivi, a livello nazionale, si era improvvisamente ridotto da 157.790 a 105.906: la Regione Campania, attraverso un ricalcolo, si era accorta che 48.078 soggetti su 59.828 ancora riportati erroneamente in “Isolamento Domiciliare” erano, in realtà, da assegnare alla categoria “guariti”. Riducendo così di un terzo, in un solo giorno, l’entità numerica del bacino nazionale di replicazione del virus. L’anomalia era evidente da tempo, in quanto il dato della Campania era completamente fuori parametro rispetto alla media nazionale.
Stessa situazione, ma non ancora sanata, la troviamo in altre Regioni: citiamo come esempio la Sardegna, che il 19 giugno comunicava 11.597 attualmente positivi su 1.611.000 abitanti (dati Istat comunicati il 15/12/2020): un numero vicino a quello della Lombardia (13.587) che però di abitanti ne conta 10 milioni. Altro caso anomalo quello della Calabria, con 6.905 attualmente positivi su 1.894.000 abitanti: più del Veneto (5.285) dell’Emilia Romagna (5.762) e del Lazio (4.359), che di abitanti ne hanno rispettivamente 4.879.000, 4.464.000 e 5.755.000. Sia la Sardegna, sia la Calabria hanno una bassa circolazione virale, e infatti sono in zona bianca come il resto del Paese (con la sola eccezione, da lunedì 21 giugno, della Regione Valle d’Aosta) e il dato non si giustifica se non con un errore. È probabile che nelle due Regioni indicate il numero reale degli attualmente positivi sia collocabile in area 2-3.000. Se così fosse il dato nazionale verrebbe ridotto di circa 13.000 unità, riducendo sensibilmente (di circa il 15% se accadesse oggi) lo zoccolo duro della replicazione virale. Come accaduto per la Campania, è auspicabile che tutte le Regioni (Sardegna e Calabria in testa) facciano pulizia dei propri numeri restituendo alle statistiche nazionali il peso reale che oggi purtroppo non viene espresso. Oggi, per esempio, la Basilicata ha comunicato 567 guarigioni totali: 84 odierne, e ben 483 relative al periodo antecedente (non sappiamo quanto): gli attualmente positivi scendono in un solo giorno del 30,3% a quota 1.300.
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