Economia
Luiss leader negli studi politici e internazionali e tra le...
Luiss leader negli studi politici e internazionali e tra le prime 20 università al mondo
Lo rivela l'ultima indagine QS World University Ranking by Subjects 2024
La Libera università internazionale degli studi sociali si conferma nella top 20 mondiale e prima a livello nazionale per gli studi politici e internazionali, fa il suo ingresso nelle migliori 50 al mondo per il marketing e, in italia, è sempre sul podio in tutte le discipline dell’area scienze sociali e management in cui è presente. Sono questi alcuni dei principali traguardi raggiunti dalla Luiss nell’ultima indagine QS World University Ranking by Subjects 2024.
La prestigiosa classifica compilata dagli analisti della formazione universitaria mondiale, Quacquarelli Symonds (QS) – che considera le performance di oltre 1500 Università in 96 Paesi e territori, in 55 discipline accademiche e 5 macroaree di studio – vede, inoltre, l’Ateneo intitolato a Guido Carli mantenere stabile il proprio posizionamento ai vertici mondiali nelle discipline business and management e giurisprudenza. Crescita significativa per contabilità e finanza, che entra nella top 100 globale.
“I risultati del QS world university ranking by subjects 2024 testimoniano che il nostro Ateneo è riconosciuto come un punto di riferimento dell’alta formazione internazionale. Attraverso un approccio formativo innovativo che anticipa i cambiamenti del mercato del lavoro, un corpo docente prestigioso, una comunità studentesca proveniente da oltre 100 Paesi, e consolidate collaborazioni con imprese, istituzioni pubbliche e private ed università internazionali, la Luiss continua nella missione di preparare leader per il futuro”, ha dichiarato il Rettore, Andrea Prencipe. Il presidente dell’Ateneo, Luigi Gubitosi, ha aggiunto: “Viviamo in un’epoca di grandi mutamenti: il settore dell’higher education è chiamato ad affrontare le sfide del presente guardando agli scenari futuri, focalizzando energie e risorse sugli sviluppi tecnologici, l’intelligenza artificiale, l’internazionalizzazione, la sostenibilità e il rapporto tra ricerca e industria. Questi risultati confermano il percorso di crescita della nostra Università”. I dati del QS world university ranking by subject arrivano mentre è ancora possibile, fino al 6 maggio, iscriversi al test di ammissione per i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza per l’a.a. 2024/2025. Le prove si svolgeranno dal 14 al 16 maggio.
Economia
Qualità dell’aria: polveri sottili alle stelle in...
I risultati di uno studio dell'Università di Orléans
Che nelle metropoli del mondo la qualità dell'aria sia più o meno scadente non è una novità. Ma forse non tutti sanno che anche nell'immediato sottosuolo la situazione non è affatto migliore. Anzi, l'inquinamento da polveri sottili raddoppia in metropolitana. Lo afferma un recente studio dell'Università di Orléans, in Francia, sulla qualità dell'aria nelle underground di Parigi. In sintesi, secondo la ricerca, trascorrere circa 1,5 ore al giorno in metropolitana aumenta l'esposizione media quotidiana di oltre un microgrammo per metro cubo di PM 2,5 le cosiddette polveri sottili. Che in metropolitana l'inquinamento sia maggiore rispetto a quello di superficie è spiegato dal fatto che l'aria presente viene prelevata dall'esterno tramite apposite griglie posizionate a livello della strada e, quindi, risulta già carica di particelle inquinanti. In più, si sommano le polveri sottili generate dal passaggio dei treni della metro olte che attraverso frenate, usura di ruote e rotaie.
Inquinamento raddoppiato
La ricerca sopra citata si è concentrata specie nella metropolitana di Parigi dove negli orari di punta le rilevazioni hanno registrato il doppio di concentrazioni di PM 2,5, ovvero un valore medio di 15 microgrammi per metro cubo prodotto nei sotterranei a cui si aggiunge la stessa quantità proveniente dall'aria esterna. In sintesi, ciò significa che coloro che utilizzano la metropolitana sono esposti a circa il doppio di polveri sottili rispetto a coloro che si muovono in superficie. Trattandosi di un valore medio, potrebbe essere inferiore, ma anche superiore nelle metropolitane più inquinate e nelle stazioni scarsamente ventilate. Un altro studio, pubblicato nel 2021 e incentrato sulla qualità dell'aria della metropolitana di Nanchino, in Cina, ha rilevato quali siano i metalli più presenti nelle particelle. Il ferro con l'80% del totale è risultato quello maggiormente presente, ma nelle particelle sono stati rintracciati anche rame, manganese, stronzio e vanadio sottolineando che gli addetti della metro erano esposti a livelli molto più elevati di tali sostanze rispetto ai passeggeri: 15,5 microgrammi per metro cubo per i primi, 2 microgrammi per metro cubo per i secondi.
I nuovi standard europei
Per soddisfare i nuovi obiettivi fissati dall'Oms in tema di riduzione di polveri sottili nell'atmosfera, la Commissione europea ha ridotto il quantitativo annuale tollerato da 25 microgrammi per metro cubo a 10. Ricordiamo che però tale indicazioni riguardano solo gli ambienti esterni e dunque non comprendono le metropolitane dove invece andrebbero estesi i monitoraggi, in ragione del fatto che ogni giorno milioni di cittadini europei che utilizzano la metro respirano un'aria particolarmente inquinata. Tra le soluzioni che gli esperti indicano per cercare di migliorare almeno in parte la qualità dell'aria nelle metropolitane, si segnalano la riduzione della velocità dei convogli in presenza di curve strette e tratti in pendenza, l'installazione di sistemi di ventilazione intelligenti per gestire al meglio lo scambio di aria con l'esterno utilizzando purificatori d'aria, lo svolgimento di manutenzione e pulizia negli orari notturni. Un altro suggerimento consiste nell'indossare mascherine per proteggere le vie respiratorie dal contatto con le particelle metalliche in sospensione.
Economia
Ethereum vola grazie agli Nft di CryptoPunk
Da forza trainante della rivoluzione cripto, negli ultimi mesi il mercato degli NFT ha perso slancio, lasciando ad altri asset il compito di sostenere l’impresa DeFi. All’interno di questo quadro, la vicenda CryptoPunk potrebbe rappresentare un’interessante inversione di tendenza; le vendite di questi collezionabili, infatti, sono in aumento. Ne trae profitto anche Ethereum, che ha legato il suo nome agli NFT di CryptoPunk, e ha fatto registrare ottime performance sulle borse digitali. Lo riporta cryptoslam.io, portale tra i più autorevoli del settore.
Economia
Bce, cosa dice il nuovo bollettino economico
Crescita debole nel primo trimestre 2024, ma indagini indicano una graduale ripresa
La crescita in Europa è rimasta debole nel primo trimestre 2024, ma le indagini recenti indicano una graduale ripresa nel corso dell'anno trainata dai servizi. E' quanto afferma il nuovo bollettino economico della Banca Centrale Europea. I segnali dei un "prossimo lieve miglioramento della dinamica di crescita" sono avvalorati dall'aumento a marzo dell'indice del clima economico dopo due mesi di calo.