Cronaca
Covid Italia, contagi e morti in aumento nell’ultima...
Covid Italia, contagi e morti in aumento nell’ultima settimana: bollettino e dati
Tra il 25 aprile e il primo maggio si registrano 618 nuovi positivi e 9 deceduti, ricoveri stabili. Tasso di positività in lieve aumento a fronte di un calo dei tamponi effettuati
Casi e morti Covid in aumento in Italia nell'ultima settimana. Tra il 25 aprile e il primo maggio si registrano 618 nuovi positivi, con una variazione di +17% rispetto alla settimana precedente (528), e 9 deceduti con una variazione di +28,6% rispetto alla settimana precedente (7). Lo riporta il bollettino settimanale del ministero della Salute.
A fronte di 76.553 tamponi effettuati, con una variazione di -23,9% rispetto alla settimana precedente (100.622), il tasso di positività è dello 0,8%, +0,3 punti percentuali rispetto alla settimana precedente (0,5%).
Stabili i ricoveri. Il tasso di occupazione in area medica al 1 maggio è pari allo 0,9% (542 ricoverati), rispetto allo 0,9% (570 ricoverati) del 24 aprile; il tasso di occupazione in terapia intensiva al 1 maggio è pari allo 0,2% (18 ricoverati), rispetto allo 0,2% (19 ricoverati) del 24 aprile.
Cronaca
Roma, 91enne invita senzatetto a mangiare e lei lo rapina
La donna arrestata dalla polizia
Un anziano invita una senzatetto a pranzo. E lei lo rapina. Gli agenti della Polizia del commissariato Esquilino a Roma hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto una 34enne, poiché gravemente indiziata del reato di rapina aggravata. In particolare i poliziotti della sezione Volanti sono intervenuti in un appartamento del quartiere Esquilino, per la segnalazione di una lite tra un uomo e una donna. Sul posto, un 91enne italiano ha riferito di essere stato vittima di una rapina da parte di una donna. Nei fatti, l’uomo ha raccontato di averla conosciuta durante la mattinata, nei pressi della stazione Termini, quando la stessa gli ha chiesto di poter avere delle monete per comprare del cibo; ed è proprio in quell’occasione che l’uomo, spinto dalla compassione, ha invitato la 34enne a pranzare con lui presso la propria abitazione.
Una volta giunti a casa, la donna ha iniziato a girovagare per l’appartamento e a rovistare all’interno dei cassetti e degli indumenti. L'anziano l’ha invitata, più volte, a lasciare l’appartamento, scatenando una reazione violenta; la donna ha afferrato un coltello e lo ha minacciato, dandosi alla fuga dopo aver prelevato circa 900 euro in contanti dal cassetto di un mobile.
Gli agenti della sezione Volanti, insieme al personale del commissariato Esquilino, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e alle immagini di videosorveglianza, poche ore dopo hanno rintracciato la donna in via Amendola, nei pressi di un portone, sprovvista di documenti. I poliziotti, dopo vari accertamenti, hanno appurato che la donna corrispondeva alla descrizione. Al termine delle attività, la donna è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata ed è stata portata in carcere a Rebibbia. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto dal gip la convalida della misura e l’adozione della custodia cautelare in carcere.
Cronaca
Radiologi Sirm alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026
Il presidente Giovagnoni: "Presenti nelle 6 aree di gara con pronto soccorso dedicato"
In vista delle prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, "Sirm ha messo a disposizione, nelle 6 aree in cui si svolgeranno le gare, i propri professionisti, in radiologie da campo, per poter rispondere al meglio e tempestivamente in caso di traumi che, in un Villaggio olimpico di 60mila persone con atleti che gareggiano, sono altamente probabili. La nostra idea, già condivisa con il Coni", il Comitato olimpico, "nella persona del presidente Malagò" e con gli organizzatori della kermesse, "prevede quindi mini sedi di pronto soccorso radiologico alla fine delle piste per un rapido intervento in caso di necessità". Così Andrea Giovagnoni, presidente nazionale della Società italiana di radiologia medica e interventistica, intervenendo questa mattina a Milano a un incontro con la stampa dedicato alle nuove frontiere del settore, ha spiegato il ruolo della società scientifica all'evento olimpionico del circo bianco che si svolgerà in Italia tra 2 anni.
Cronaca
Inaugurato appartamento a Roma per ospitare famiglie con...
E' il progetto La Casa di Chiara, nome ispirato alla testimonianza di Chiara Corbella Petrillo
Ospitare e assistere, gratuitamente, famiglie e donne che affrontano gravidanze con patologie prenatali che compromettono la salute del nascituro e/o della madre, e per questo necessitano di terapie ospedaliere specialistiche e operazioni chirurgiche intrauterine. È questo il progetto La Casa di Chiara - nome ispirato alla testimonianza di Chiara Corbella Petrillo - inaugurato oggi a Roma, alla presenza di istituzioni e autorità civili e religiose, dei familiari di Corbella e dei rappresentanti di Pro Vita & Famiglia Onlus e della Fondazione il Cuore in una Goccia, enti promotori dell’iniziativa.
Un progetto di "grande valore per assicurare un sostegno concreto alle famiglie che affrontano un periodo difficile e delicato, quale è la malattia di un figlio nella fase della gestazione», ha scritto il Ministro della Salute Orazio Schillaci nel messaggio inviato agli organizzatori, ringraziandoli per la «realizzazione de La Casa di Chiara, un modello da seguire e valorizzare". "Sono qui per rappresentare non solo la mia vicinanza e gratitudine ma anche quella del Governo italiano e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni - ha affermato il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, delegata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per presenziare all’inaugurazione. Questa iniziativa è la concretizzazione del diritto di ciascuna vita ad essere protetta, con attenzione, con capacità, con la voglia e il desiderio di proteggere la vita quando è in uno stato di fragilità. Dunque grazie a tutti coloro i quali si stanno spendendo, con questo progetto, per difendere la cosa più preziosa che abbiamo: la vita, che è tale dal concepimento fino al momento della morte. Proteggere la vita è un dovere di tutti".
A inviare i suoi saluti anche il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, tramite la sua consigliera giuridica Raffaella Bonsangue. "Penso a tutte le persone, tutti i genitori che vivono le fatiche delle gravidanze difficili, che poi affrontano il calvario delle distanze, dei problemi delle strutture ospedaliere - ha invece affermato monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per l’ambito della diaconia della carità - E’ come se la vita avesse bisogno di un’enorme sala parto - ha aggiunto - un enorme luogo, non fisico, dove dare e ricevere amore. In piccolo, tutto ciò accade con questa struttura, la cui realizzazione ha sicuramente richiesto quella che io chiamo la 'testardaggine dell’amore'".
"L’idea è arrivata dalla necessità di dover usufruire di questi servizi, avendo noi come famiglia vissuto un’esperienza di gravidanza patologica, accompagnando nostro figlio nei difficili momenti post parto, fino alla sua salita in Cielo - ha raccontato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus - La Casa -potrà ospitare fino a 3 nuclei familiari per periodi variabili a seconda delle necessità. Basti pensare che solo nell’ultimo anno oltre il 79% delle richieste di assistenza giunte su Roma proveniva da famiglie residenti fuori dalla Regione Lazio, per trattare patologie prenatali molto serie come: malformazioni strutturali, sindromi polimalformative, cromosomopatie, linfangiomatosi e cardiopatie». Il contributo di Pro Vita & Famiglia, in questo progetto, si concretizzerà, ha concluso Coghe, «nella gestione quotidiana dell’appartamento e nell’assistenza quotidiana alle famiglie con le spese delle utenze, telefonia, per le necessità giornaliere, l’accesso ai servizi pubblici e proposte di intrattenimento educativo e ludico per eventuali altri figli".
"Un luogo pensato con amore e dedizione che sarà un faro di speranza e supporto per coloro che affrontano queste sfide con coraggio - ha spiegato Massimiliano Maselli, assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio e delegato personale del Presidente Francesco Rocca - L’inaugurazione della Casa di Chiara - ha aggiunto - rappresenta un passo significativo verso la promozione della dignità della vita nascente". Un’iniziativa "importante per la nostra Regione, perché le famiglie che ne avranno bisogno potranno risiedere in questo immobile per tutto il tempo necessario, mantenendo la famiglia unita e garantendo la vicinanza dei propri cari alla donna che affronta una gravidanza difficile", ha detto Simona Baldassarre, assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia e Servizio civile della Regione Lazio.
"Conoscevo molto bene Chiara, la sua famiglia, oggi qui presente, e ho vissuto con estrema vicinanza e dolore quando ci ha lasciati il 13 giugno del 2012 - ha invece raccontato Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus - e fu proprio da quel momento che nacque il nostro impegno per la vita e fu fondata Pro Vita, ispirata dalle virtù di amore e perseveranza di Chiara. È stata la sua testimonianza che ci ha ispirato nel dedicare a lei questa Casa, che vuole dare una risposta assistenziale, psicologica, medica e anche spirituale, quindi un’alternativa concreta all’aborto ricercata da tante famiglie che desiderano accogliere i propri bambini nonostante la patologia".
"Come Fondazione il Cuore in una Goccia abbiamo accolto con gratitudine l’iniziativa di fornire sostegno e aiuto alle famiglie con gravi patologie fetali che da tutta Italia si rivolgono a noi per essere affiancate e accompagnate - ha infine spiegato Giuseppe Noia, Professore associato dell’Università Cattolica di Medicina Prenatale e presidente della Fondazione - I nostri servizi sociosanitari non si fermano alla sola risposta medico-clinica-scientifica, ma abbracciano la coppia, la famiglia con tutta un’altra serie di supporti solidali: consulenze ed assistenza medico scientifica insieme a una rete familiare e testimoniale e a un’assistenza spirituale che viene completata dal supporto psicologico e quando necessario anche economico. Una medicina, dunque, fatta di aiuti concreti che serve la vita fragile e produce tracciati di speranza".