Cronaca
‘Salva la tua lingua locale’, premiati studenti...
‘Salva la tua lingua locale’, premiati studenti vincitori concorso Pro Loco e Ali
Tre le composizioni vincitrici della nona edizione del concorso letterario nazionale
Una poesia in dialetto molisano, una storia illustrata in dialetto villettese e una canzone in dialetto lizzanese sono le tre composizioni vincitrici della nona edizione del concorso letterario nazionale “Salva la tua lingua locale” sezione scuola ideato da Unpli-Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e ALI - Autonomie Locali Italiane del Lazio e premiate questa mattina nel corso della cerimonia al Museo delle Civiltà a Roma.
Il concorso nasce dalla volontà congiunta del Ministero dell’Istruzione e del Merito e di Unpli in collaborazione con ALI - Autonomie Locali Italiane Lazio e l’Associazione EIP Italia, di riavvicinare i giovani alla forma di comunicazione verbale più antica, espressiva e genuina della propria comunità di appartenenza: il dialetto.
Per la sezione poesia, Fabiola Gianfrancesco di Bojano (CB) ha conquistato il primo posto, scrivendo delle rime evocative dedicate alla riscoperta dell’antico mestiere del ciabattino, che aggiusta le scarpe usurate dal cammino. Per la sezione prosa, a vincere il premio è stato un calendario illustrato della scuola “A. Testone” di Villette (VCO) che ripercorre i mesi dell’anno attraverso leggende e antichi proverbi popolari. Una classe della scuola “A. Manzoni” di Lizzano (TA) si è infine aggiudicata la sezione musica con una canzone dalle sonorità originali, che racconta la vita dei ragazzi di Lizzano, in una sorta di revival del romanzo I ragazzi della Via Pal.
L’iniziativa si colloca in un piano più ampio di riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, da intendere come “l’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e i saperi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale” (Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale).
A testimoniare il grande interesse verso questo progetto sono i numeri: negli anni hanno partecipato circa 490 Istituti. Quest’anno i numeri non sono stati da meno: si registra infatti la partecipazione di circa 100 Istituti, con oltre 650 elaborati di ragazzi delle scuole primarie e secondarie che si sono cimentati nella scrittura di testi in prosa, in musica e in poesia in dialetto. Come ogni anno, gli scritti dei primi tre classificati per ogni sezione, sono stati pubblicati nell’antologia, edita da Unpli.
Antonino La Spina, Presidente nazionale UNPLI, dichiara: “Scrivere un testo in dialetto non è solo un esercizio linguistico e creativo, ma anche un modo per far appropriare i ragazzi di un linguaggio molto diverso da quello che utilizzano per comunicare tra loro oggi, più stringato e intriso di forestierismi. Far diventare il dialetto la lingua dei ragazzi equivale a riportarlo nel presente tramite le loro parole e i loro racconti e allo stesso tempo arricchire il loro vocabolario di altri suoni e immagini per veicolare pensieri ed emozioni.
Riguardo ai contenuti delle storie, la narrazione si è spesso concentrata su episodi e fatti storici del paese di provenienza, grazie ad un lavoro di ricerca svolto dalle Pro Loco e dagli insegnanti, che ha fatto riscoprire ai ragazzi preziosi frammenti di storia e di vita delle loro comunità; ma non sono mancati componimenti dalle tematiche più attuali, come la violenza di genere. Un segno che la sensibilizzazione e l’educazione ai valori del rispetto e dell’uguaglianza possono passare attraverso moltissime forme espressive, anche quelle che riteniamo-erroneamente-più anacronistiche.”
"Nel percorso di formazione personale, in particolar modo dei giovani, i dialetti possono apportare un contributo fondamentale" - ha dichiarato la Direttrice di ALI Lazio, Giulia Tempesta. "Per questo, è importante continuare a tramandare le lingue locali alle nuove generazioni e garantire che una parte del nostro patrimonio culturale immateriale non vada disperso. Il Premio sezione Scuola, grazie al prezioso contributo di EIP Associazione Scuola Strumento di Pace e dei docenti, sta perseguendo egregiamente questa missione".
Presenti alla cerimonia anche Bruno Manzi, Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Roma Capitale, Anna Paola Tantucci, Presidente EIP Italia, Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Patrimonio Culturale Immateriale e i presidenti delle Pro Loco del territorio di riferimento dei premiati.
Sezione poesia. Prima classificata Fabiola Gianfrancesco dell’ITE-IISS “G. Lombardo Radice” di Bojano (CB) per il componimento “Lu maestr d’ l’cammna’” (dialetto molisano), seconda classificata Classe IV della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Majano (UD) per il componimento “Il Nestri Paradis” (lingua friulana) e terza classificata Beatrice Gadoni dell’IIS “Via dei Papareschi” di Roma per il componimento “So’ Na Persona” (dialetto romanesco).
Sezione prosa. Prima classificata la Pluriclasse dell’IC “A. Testore” di Villette (VCO) per il componimento “Taquin dai Villett” (dialetto villettese), seconda classificata Sofia Giannone dell’ IC Statale “Francesco Giorgio” di Licata (AG) per il componimento “U viaggiu du sturzu” (dialetto licatese) e Agnese Sferruzza dell’ICS “F. Morvillo” di Monreale (PA) per il componimento “Stidda” (dialetto siciliano) e terza classificata Classe III SU della Scuola primaria “A. Gigante” di G. Porto - Tornimparte (AQ) per il componimento “La matematica dde jeri e de oji” e I e II Liceo Classico “Maria Luigia” del Convitto Nazionale di Parma per il componimento “La fola ad l’omen ad Pan ad pevor”.
Sezione musica. Prima classificata Classe II C Scuola Secondaria di primo grado "A. Manzoni” di Lizzano (TA), per il brano “Nui di Lizzanu” (dialetto lizzanese – salentino) con la musica di Fabrizio Martino, seconde classificate Classi I A, II A, III A della Scuola Secondaria di primo grado “San Pio da Pietrelcina” di Pesco Sannita (BN) per il brano “Lu Prucessu” (dialetto di Pesco Sannita) con la musica di Orazio Fioretti e terza classificata Classe II A Scuola Secondaria di primo grado IC “L. Vanvitelli” di Airola (BN), per il brano “Sient dduje fatt” (dialetto beneventano della “Valle Caudina”).
Cronaca
Incidente e la moto prende fuoco, muore a 23 anni
Un giovane perde la vita in provincia di Cagliari
Incidente mortale vicino a Cagliari. Un giovane di 23 anni ha perso la vita in un incidente sulla litoranea per Villasimius. All’altezza della zona di Sant’Andrea, nel territorio di Quartu Sant’Elena, ha perso il controllo della sua moto. È finito fuori strada con la moto che ha preso fuoco e le fiamme si sono sviluppate sulle sterpaglie. Non c’è stato niente da fare per il giovane e non ci avrebbero altri mezzi coinvolti. Sul posto la polizia, la Polizia locale di Quartu e i vigili del fuoco.
Cronaca
Matteo Falcinelli, parla la madre: “Polizia ha...
Il 25enne di Spoleto vittima di violenza durante un arresto choc a Miami. "Voleva solo riprendere i suoi telefoni", afferma la donna
"Matteo ha paura di tutti, è molto provato. Ha incubi di notte. Quando sono arrivata a Miami, con le lacrime, mi ha detto 'mamma mai in vita mia ho avuto bisogno di un tuo abbraccio così come ora'". Così Vlasta Studenicova, madre di Matteo Falcinelli, racconta a In Mezz'ora come le condizioni del figlio, 25enne di Spoleto, arrestato a Miami e incaprettato per 13 minuti in cella, il cui video sta facendo molto discutere.
Secondo la donna "il report rilasciato dalla polizia al momento dell'arresto è completamente diverso da quello che si vede nelle riprese delle bodycam degli agenti. Non c'è una sola parola che corrisponda a quanto si vede nelle immagini. C'è scritto tutt'altro".
La donna cita il caso di George Floyd quanto alle modalità usate dagli agenti per immobilizzarlo. "Matteo voleva riprendere i suoi due telefoni rimasti dentro al bar ma i poliziotti invece che assisterlo lo hanno invitato ad andare via. Poi quando ha cominciato a chiedere agli agenti perché non lo stessero assistendo e non facessero il loro dovere a servizio dei cittadini, involontariamente tocca con un dito il badge di uno di loro a quel punto parte l'aggressione e l'arresto".
Quindi parla di Matteo come "un ragazzo piena di vita e sogni... con grandi aspettative nella vita. Adesso invece si sente totalmente distrutto per quello che ha vissuto". "Ora si trova nel campus universitario, sto giorno e notte vicina a lui per sostenerlo", ha aggiunto la mamma.
Cronaca
Matteo Falcinelli e l’arresto choc a Miami:...
E' quanto ha confidato alla madre, secondo quanto si apprende, il giovane 'incaprettato' per 13 minuti in cella negli Usa. Il legale della famiglia: "Valutiamo richiesta intervento a procura Roma"
''Ho subito una tortura ma sono sopravvissuto''. E' quanto ha confidato alla madre, secondo quanto si apprende, Matteo Falcinelli, il giovane arrestato a Miami e incaprettato per 13 minuti in cella, come appare da un video. ''Per fortuna al di là di una sofferenza importante psicologica - ha spiegato l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia del 25enne di Spoleto - sta studiando e finendo il master''.
''Stiamo studiando l'ipotesi di fare intervenire la procura di Roma che potrebbe sollecitare i colleghi statunitensi nel procedere visto quello che ha subito questo cittadino italiano'', ha quindi confermato all'Adnkronos l'avvocato Maresca.
L'avvocato spiega che il 25enne di Spoleto è stato ora sottoposto a una sorta di ''messa alla prova''. ''In tutto aveva sei mesi e ne sono passati due, quindi gli restano ancora circa 4 mesi - aggiunge - In ogni caso lui è già stato autorizzato a lasciare il territorio degli Stati Uniti per poi rientrare'' e terminare il programma di rieducazione Pti previsto. E sull'ipotesi di procedere negli Usa per chiarire le circostanze in cui è stato arrestato ha aggiunto: ''La madre sta valutando con alcuni colleghi americani che vogliono prendere il caso in gestione cosa fare''.
"Massima attenzione" della Farnesina
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso di Matteo Falcinelli da parte dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell, ricordando che il Governo italiano segue doverosamente ogni caso di detenzione di cittadini italiani all’estero. E' quanto si legge in una nota della Farnesina, in cui si ricorda che dall’inizio della vicenda il consolato generale d’Italia a Miami sta seguendo il caso del connazionale arrestato dalla polizia a Miami Beach nella notte fra il 24 e il 25 febbraio e rilasciato dopo due giorni.
All’atto dell’arresto il signor Falcinelli è stato sottoposto a un trattamento detentivo particolarmente violento, testimoniato dalle stesse body-cam dei poliziotti che hanno effettuato il fermo. Per questa ragione, oltre a seguire il caso e prestare assistenza alla famiglia per gli aspetti legali, il console generale a Miami ha sottolineato con le autorità locali l’inaccettabilità dei trattamenti che il giovane ha subito, fa sapere la Farnesina.
Falcinelli era stato arrestato all’uscita di una discoteca. La polizia di Miami gli aveva contestato diversi reati, tra cui resistenza non violenta a pubblico ufficiale. È stato rilasciato due giorni dopo l’arresto. Il consolato generale a Miami si è subito attivato: oltre a intervenire con le autorità locali, ha prestato la necessaria assistenza al connazionale e ai familiari, anche fornendo contatti dell’ufficio legale, poi scelto dalla famiglia.
Sino alla conclusione della vicenda il consolato generale, d’intesa con la Farnesina, continuerà ad assistere il connazionale, mantenendo stretto contatto con la famiglia.