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Gaza, Netanyahu: “Israele non accetterà richieste...
Gaza, Netanyahu: “Israele non accetterà richieste Hamas”. Tel Aviv ‘spegne’ al-Jazeera
Netanyahu: "Inaccettabili richieste che implicano resa". Leader Hamas punta il dito: "Sta sabotando sforzi dei mediatori". Gallant: "Imminente operazione a Rafah". Attacco su Kerem Shalom, chiuso il valico. Tel Aviv 'spegne' al-Jazeera. Ondata di razzi dal Libano su Israele
La delegazione di Hamas che era al Cairo per i negoziati per un possibile accordo con Israele ha consegnato la risposta del gruppo ai fratelli mediatori di Egitto e Qatar, dove si sono tenuti colloqui approfonditi e seri". E' quanto afferma il gruppo in un comunicato rilanciato da al-Jazeera, confermando la partenza della sua delegazione alla volta di Doha, dopo la fine del round di colloqui. La delegazione sarà nuovamente martedì nella capitale egiziana, riferisce il canale egiziano Al Qahera.
Netanyahu: "Israele non accetterà richieste Hamas"
Israele "non accetterà le richieste di Hamas" e "continuerà a combattere fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi". Lo ha ribadito il premier israeliano Benjamin Netanyahu in dichiarazioni in video, ripetendo quanto afferma dall'attacco del 7 ottobre scorso in Israele e dall'avvio delle operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza. "Hamas è irremovibile nelle sue posizioni" e Israele "non accetterà richieste di Hamas il cui significato è la resa", ha detto ancora il premier israeliano.
Nelle dichiarazioni video, mentre crescevano le speranze di un accordo per la fine della guerra a Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia dal 7 ottobre, Netanyahu ha affermato che Israele non accetterà la fine della campagna militare a Gaza e il ritiro delle truppe delle Idf dalla Striscia. "Israele non può accettarlo - ha detto -. Non siamo pronti ad accettare una situazione in cui i battaglioni di Hamas escono dai loro bunker, riprendono il controllo di Gaza, ricostruiscono la loro infrastruttura militare e tornano a minacciare i cittadini di Israele nelle comunità vicine, nelle città del sud, in tutte le zone del Paese".
"Israele non accetterà le richieste di Hamas, che significano la resa, e continuerà a combattere fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi", ha quindi ribadito Netanyahu, accusando Hamas di "rimanere trincerato nelle sue posizioni", mentre Israele si dice ancora aperto a un accordo.
Leader Hamas accusa Netanyahu: "Sta sabotando sforzi dei mediatori"
Hamas vuole arrivare a un accordo per il cessate il fuoco che ponga fine all' "aggressione", garantisca il ritiro dei soldati israeliani dalla Striscia di Gaza e preveda uno scambio di prigionieri "serio". Queste le parole ribadite dal leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, secondo quanto riporta la tv satellitare al-Jazeera. Haniyeh accusa anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu per il "proseguimento dell'aggressione e l'allargamento del conflitto, per il sabotaggio degli sforzi fatti tramite i mediatori e varie parti".
Gallant: "Presto operazione a Rafah"
"Volevamo ottenere rapidamente il rilascio degli ostaggi fermando le nostre operazioni. Stiamo vedendo segnali preoccupanti secondo cui Hamas non intende raggiungere un accordo con noi". E "questo significa che l'operazione a Rafah inizierà nell'immediato futuro", ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, alle forze israeliane (Idf) a Gaza, come riporta il sito israeliano di notizie Ynet. La stessa fonte aveva già riferito di una dichiarazione sulla stessa linea di Gallant durante una riunione di governo.
Nelle scorse ore il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avvertito che i danni di un'operazione miliare israeliana a Rafah "andrebbero oltre l'accettabile" senza un piano per proteggere i civili palestinesi.
Media: Usa hanno bloccato una consegna di munizioni a Israele
La scorsa settimana l'Amministrazione Biden ha bloccato una spedizione a Israele di munizioni di fabbricazione Usa. Lo riporta Axios, che cita due funzionari israeliani, sottolineando come sia la prima volta dall'attacco del 7 ottobre in Israele e dall'avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza che gli Usa fermano una fornitura di armi per i militari israeliani.
Israele 'spegne' al-Jazeera: "Canale che istiga, sarà chiuso"
Il ministro israeliano delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, ha firmato le disposizioni per spegnere al-Jazeera in Israele subito dopo che il governo di Benjamin Netanyahu ha dato il via libera unanime allo stop delle attività della rete, in linea con una legge passata ad aprile dalla Knesset. "Le nostre disposizioni entreranno in vigore immediatamente - afferma Karhi in dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel -. E' passato troppo tempo e ci sono stati troppi impedimenti legali inutili per fermare finalmente la macchina ben oleata di istigazione di al-Jazeera, che nuoce alla sicurezza dello Stato". "La propaganda di Hamas, coloro che istigano contro Israele, che danneggiano le sicurezza di Israele e dei soldati delle Idf, non trasmetteranno più da Israele e saranno sequestrate le attrezzature", aggiunge Karhi. "Il governo da me guidato ha deciso all'unanimità: il canale di istigazione al-Jazeera sarà chiuso in Israele". Scrive così su X il premier israeliano Netanyahu.
La decisione del governo israeliano "è criminale", ha commentato al Jazeera. In una nota pubblicata su X, la tv del Qatar accusa: "Condanniamo e denunciamo questo atto criminale di Israele che viola il diritto umano di accesso all'informazione".
La decisione di Israele di spegnere al-Jazeera nel Paese è una "violazione palese della libertà di stampa", una "rappresaglia" per il lavoro della rete. Parola di Hamas, che - riporta la stessa tv satellitare - chiede alle organizzazioni internazionali per la libertà di stampa e i diritti umani di "condannare" le mosse israeliane e "adottare misure punitive". In un comunicato diffuso su Telegram il gruppo afferma che la "chiusura di al-Jazeera è una misura repressiva e una rappresaglia per il ruolo professionale del canale nell'esporre i crimini e le violazioni dell'occupazione a Gaza e in Cisgiordania".
Razzi Hamas su Kerem Shalom, feriti
Almeno 10 persone sono rimaste ferite in Israele in un attacco con razzi, rivendicato a Hamas, contro la zona di Kerem Shalom. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui elicotteri e caccia delle Idf hanno condotto raid in rappresaglia.
Le forze israeliane (Idf) confermano che è chiuso il valico di Kerem Shalom. Il valico viene usato per il trasferimento di aiuti umanitari nella Striscia. Secondo le Idf, nell'attacco sono stati lanciati almeno una decina di razzi.
Ministero Sanità Gaza: "34.683 morti da 7 ottobre"
Sarebbero 34.683 le persone morte dal 7 ottobre dello scorso anno nella Striscia di Gaza dove proseguono le operazioni militari israeliane, scattate in risposta all'attacco sferrato quel giorno in Israele. Il nuovo bilancio diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parla anche di almeno 78.018 palestinesi rimasti feriti. Lo riporta la tv satellitare al-Jazeera.
65 razzi dal Libano contro Israele, attacco tra i più intensi da ottobre
Raffica di razzi dal Libano in direzione del nord di Israele. Le forze israeliane (Idf) confermano che poco fa sono stati lanciati circa 65 razzi dal Paese dei Cedri, alcuni dei quali sono stati intercettati, riporta il Times of Israele. Non ci sono al momento notizie di feriti. Secondo il giornale, si tratta di uno degli attacchi più intensi dal Libano dall'inizio delle tensioni in Medio Oriente, con le operazioni militari israeliane scattate nella Striscia di Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele.
Gerusalemme, arrestata donna armata di coltello
Una donna armata di coltello è stata arrestata questa mattina nella città vecchia di Gerusalemme, vicino all'ingresso del Monte del tempio. Lo ha riferito la polizia, secondo cui gli agenti si sono insospettiti quando hanno visto che la donna nascondeva la mano sotto al velo. "I poliziotti hanno iniziato a interrogare la sospetta, che rifiutava di far vedere le mani", ha riferito la polizia, secondo cui, durante l'interrogatorio, la donna ha estratto il coltello e gli agenti a quel punto l'hanno immobilizzata.
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Georgia, presidente ha posto il veto su legge agenti...
La legge era stata approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi
Come atteso, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha posto il veto sulla legge sugli agenti stranieri, approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi. "Ho posto il veto sulla legge 'russa’", ha dichiarato Zurabishvili.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.
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Eye, Laschi: “Un evento organizzato dai giovani per i...
150 associazioni giovanili si sono date appuntamento a Forlì per EYE, previste oltre 200 iniziative
“EYE Forlì nasce da un’idea del Parlamento Europeo che ogni due anni organizza a Strasburgo un grande ritrovo per giovani e, quest’anno, in previsione delle elezioni europee, ha deciso di avvicinarsi di più ai giovani cittadini e ha portato l’evento in 4 città un EYE locale. Per l’Italia, ha scelto l’Università di Bologna e il Campus di Forlì. Un grande evento organizzato dai giovani per i giovani. Ci saranno più di 150 associazioni giovanili che hanno organizzato oltre 200 iniziative che si svolgeranno sabato 18 e domenica 19 maggio. Il tutto si apre con la cerimonia in Piazza Saffi dove ci sarà un spettacolo e i saluti istituzionali”, ha raccontato Giuliana Laschi, dell’Università di Bologna, coordinatrice EYE Forlì, durante la cerimonia di inaugurazione dell’evento.