Spettacolo
Torna ‘RomaEuropa Festival’, 100 eventi in 20...
Torna ‘RomaEuropa Festival’, 100 eventi in 20 spazi della Capitale
Dal 4 settembre al 17 novembre il Festival di musica, danza, teatro e arti digitali con 300 repliche e 700 artisti provenienti da tutto il mondo. Titolo di questa 39esima è 'Spazio Aperto': un dialogo con il nostro presente basato sul confronto tra generazioni e l’incontro e intreccio di più pratiche artistiche.
Dal 4 settembre al 17 novembre la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival torna in 20 spazi della Capitale per presentare 100 progetti tra musica, danza, teatro, arti digitali e creazione per l’infanzia con 300 repliche e circa 700 artiste ed artisti provenienti da tutto il mondo. 'Spazio Aperto' è il titolo di questa edizione del festival che, con la direzione generale e artistica di Fabrizio Grifasi (e dopo aver sondato le 'Geografie del nostro tempo' nel 2023) torna ad articolare un dialogo con il nostro presente basato sul confronto tra generazioni e l’incontro e intreccio di più pratiche artistiche. Uno spazio di condivisione e festa, leggerezza e meraviglia, scoperta dei nuovi linguaggi e del patrimonio culturale nazionale ed europeo per decifrare la complessità del presente, spingere l’immaginazione verso i confini del futuro ed interrogare le passioni e i movimenti umani di oggi e di domani.
Per la prima volta al Teatro Costanzi, grazie alla co-realizzazione con Il Teatro dell’Opera di Roma, il 4 settembre il Ref inaugura la sua trentanovesima edizione nel segno del dialogo generazionale e artistico. Il Ballet de l’Opéra de Lyon propone nella stessa serata Mycelium, coreografia commissionata al greco Christos Papadopoulos, e Biped del padre della modern dance Merce Cunningham, in dialogo con l’omonima composizione musicale di Gavin Bryars, in scena insieme al suo ensemble.
La settimana inaugurale del Ref2024 continua con i primi due appuntamenti in omaggio al Maestro Ryuichi Sakamoto, tra le figure più significative del panorama musicale contemporaneo e tra i più prestigiosi protagonisti della storia del Festival. Nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Brussels Philharmonic diretta da Dirk Brossé esegue in Music for Film le sue più celebri composizioni per il cinema mentre al Maxxi – Museo delle arti del XXI secolo è il film Opus di Neo Sora racconta il suo rapporto con la musica. Gli appuntamenti nella Cavea dell’Auditorium proseguono con il ritorno al festival dello scrittore Alessandro Baricco e il suo Tucidide. Atene contro Melo e con il coreografo Rachid Ouramdane con il Ballet du Grand Theatre de Geneve e 4 funamboli contemporanei.
Ultimo appuntamento della settimana inaugurale all’Auditorium Conciliazione dove Sasha Waltz rinnova la sua ricerca intorno alla relazione tra danza e musica, dialogando, questa volta, con la Sinfonia n.7 di Ludwig van Beethoven. Numerosi i protagonisti della 'Scena Internazionale': dalle atmosfere magiche e sciamaniche dei franco-catalani Baro d’evel con un cast di musicisti, acrobati, attori, ceramisti e svariate altre discipline, al Marocco raccontato dallo sguardo del Groupe Acrobatique de Tanger tra acrobazie, break-dance, taekwondo e freestyle; dal dialogo con le musiche di J.S Bach di Noé Soulier con Ensemble il Convito, agli omaggi all’identità femminile di Jan Martens e Leila Ka, dal Brasile di Alice Ripoll al Sudafrica di Robyn Orlin con Garage Dance Ensemble, fino alle indagini teatrali tra realtà e finzione di Amos Gitai, Mohamed El Khatib, Berlin (attualmente alla direzione di NTGent) e Lagartijas Tiradas al sol.
Scrittura e regia dialogano nel focus dedicato alla scena italiana che vede protagoniste tra le altre: Compagnia Licia Lanera, Martina Badiluzzi, Daria Deflorian, Giorgina Pi, Lisa Ferlazzo Natoli e ancora Michele Civica e Oscar De Summa. Si affiancano gli omaggi a icone della cultura nazionale come Ennio Morricone (nella coreografia ideata da Marcos Morau per Aterballetto) o Alberto Sordi (nello spettacolo della compagnia Frosini/Timpano ideato con Lorenzo Pavolini). Tornano inoltre a calcare i palchi del Ref2024: Francesca Pennini, CollettivO CineticO e Claudia Castellucci mentre debutta per la prima volta il duo Riva & Repele.
La proposta musicale del Ref2024 oltre ai grandi concerti continua ad esplorare il teatro musicale, le sperimentazione tecnologica e nuovi formati di dialogo disciplinare. Ne sono protagonisti: Einstürzende Neubauten, Trentemøller, Tempo Reale, il compositore Keiichiro Shibuya in un concerto per intelligenza artificiale; Sentieri Selvaggi che con la regia di Filippo Andreatta porta in scena Music for 18 Musicians di Steve Reich e ancora Gorges Ocloo con la sua AfrOpera, Mariangela Gualtieri con Paolo Fresu e Uri Caine e Vasco Brondi in uno spettacolo con la partecipazione straordinaria di Paolo Cognetti. Chiude il festival il 17 novembre nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, un nuovo omaggio a Ryuichi Sakamoto, condotto questa volta da Alva Noto e Fennesz.
Ma il programma del Ref2024 si completa al Mattatoio, cuore del Festival e suo centro dedicato alla sperimentazione, alla creatività giovanile, all’incontro tra artisti e pubblico. Qui si svolgono le proposte di LineUp!, la sezione dedicate alla nuova canzone italiana, il progetto Le parole delle canzoni - Treccani (tra gli altri: Ariete + Fumettibrutti); la sezione dedicata alla creatività teatrale under30 Anni Luce, il focus sulla danza europea Dancing Days, quello sulle culture digitali Digitalive, Ghost Track il format condotto da Gioia Salvatori, i Design Talks dedicati alla grafica e ancora un vero e proprio festival nel festival dedicato ai bambini e alle famiglie: REF Kids & Family con i suoi spettacoli nazionali e internazionali di musica, teatro e nuovo circo.
L’ideazione dell’intero programma prodotto dalla Fondazione Romaeuropa, presieduta da Guido Fabiani con la vicepresidenza di Claudia Fellus e diretta da Fabrizio Grifasi, è stata possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma, al sostegno di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels, a quello di Flanders State of The Art per il focus dedicato alla scena Fiamminga, alla collaborazione con il Ministero Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per il tour internazionale de Le Parole delle Canzoni - Treccani.
Il Romaeuropa Festival 2024 è realizzato con Teatro dell’Opera di Roma, Azienda Speciale Palaexpo - Mattatoio, Fondazione Teatro di Roma, Fondazione Musica per Roma, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Villa Medici - Accademia di Francia a Roma, Maxxi - Museo delle Arti del XXI secolo, Auditorium Conciliazione, Teatro Vascello e La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vittoria e Teatro Sala Umberto. Sostengono e patrocinano il festival Institut Français – Fondazione Nuovi Mecenati - Ambasciata di Francia in Italia, il Fonds Podiumkunsten e l’Ambasciata dei Paesi Bassi l Goethe-Institut e l’Ambasciata di Germania, l’Instituto Svizzero e Prohelvetia, l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna, l’Ambasciata del Belgio oltre alla rete Aerowaves cofinanziata dall’Unione Europea.
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.