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Sostenibilità

Lanciato nello spazio MethaneSAT, il satellite che monitora...

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Lanciato nello spazio MethaneSAT, il satellite che monitora le perdite di metano sulla Terra

Fino al 2021 si sarebbero potuti recuperare 180 miliardi di metri cubi di metano, il secondo gas più pericoloso per l’atmosfera

Satellite nello spazio - Canva

Lanciato nello spazio lo scorso 4 marzo, il satellite MethaneSAT, che monitorerà tutte le perdite di metano sul pianeta, è un chiaro esempio di come il progresso tecnologico possa aiutare la transizione green. Una tendenza fondamentale in questo contesto storico, rafforzata dal fatto che MethaneSAT è il primo satellite finanziato da un’organizzazione ambientalista, la Environmental Defense Fund (Edf).

Methane Sat è stato lanciato nello spazio il 4 marzo 2024 e per realizzare il progetto è stata cruciale la partnership tra Edf e Google. L’obiettivo è quella di acquisire dati essenziali per comprendere e affrontare il problema delle emissioni di metano (CH4) nell’atmosfera, una delle principali cause del riscaldamento globale. Negli ultimi sono stati lanciati altri satelliti con un fine analogo, ma, secondo Edf e Google, MethaneSAT sarà il progetto più completo tra quelli disponibili.

“Tagliare l’inquinamento da metano prodotto dalle operazioni legate ai combustibili fossili, dall’agricoltura e da altri settori – ha dichiarato Fred Krupp, presidente di Edf - è il modo più rapido per rallentare il riscaldamento globale mentre continuiamo a decarbonizzare i nostri sistemi energetici. […] Per farlo, però, è necessario disporre di dati completi su scala globale. MethaneSAT ci mostrerà una panoramica del fenomeno tracciando le emissioni fino alla loro fonte”.

Come funziona MethaneSAT

MethaneSAT è stato lanciato in orbita tramite un razzo SpaceX Falcon 9 e sarà operativo a un’altitudine di oltre 560 chilometri. Dotato di telecamere a infrarossi (il metano è incolore) ad alta risoluzione, il satellite effettuerà 15 orbite giornaliere intorno alla Terra, focalizzandosi principalmente sulle regioni del mondo con maggiori attività di produzione di petrolio e gas naturale.

L’obiettivo principale è individuare le perdite di metano che si verificano nel corso dell’estrazione e del trasporto di questo gas. Grazie all’estrema precisione delle sue telecamere, MethaneSAT sarà in grado di individuare anche le più piccole perdite di metano nell’atmosfera e sarà in grado di valutarne l’entità.

Diversamente da altri satelliti, MethaneSAT potrà quantificare le emissioni totali di metano su vaste aree e identificare i grandi emettitori in luoghi finora rimasti inosservati. Questo consentirà alle aziende e alle autorità di regolamentazione di tenere traccia delle emissioni e daranno alle parti interessate, cittadini, governi, investitori e importatori di gas, un accesso gratuito e quasi in tempo reale ai dati. Le istituzioni potranno quindi monitorare subito i risultati ottenuti con gli obiettivi e gli obblighi in materia di emissioni.

Monitoraggio accessibile a chiunque

Queste caratteristiche inaugurano una nuova era per il settore, in linea con le crescenti richieste di trasparenza da parte di enti, consumatori e investitori. I dati interattivi sulle emissioni saranno disponibili a chiunque direttamente dal sito www.MethaneSAT.org e su Google Earth Engine, una delle principali piattaforme di dati geospaziali utilizzata da oltre 100.000 esperti e analisti.

“L’aspetto unico di MethaneSAT è la capacità di misurare con precisione i livelli di metano con un’alta risoluzione e su vaste aree, tracciando anche le fonti più piccole e diffuse che rappresentano la maggior parte delle emissioni in molte regioni”, ha spiegato Steven Hamburg, scienziato capo di Edf e responsabile del progetto.

Le pratiche delle aziende del settore

Attualmente, molte aziende del settore energetico adottano pratiche che comportano la dispersione di metano nell’ambiente. Questo perché sono solite bruciare il metano che fuoriesce dai giacimenti in lavorazione (producendo quindi anidride carbonica, il gas serra più inquinante) o disperderlo nell’ambiente. Come detto, MethanSat monitora anche le perdite che avvengono durante il trasporto, che in alcune zone come l’Asia centrale sono particolarmente frequenti a seguito di grandi incidenti: secondo i dati più aggiornati, un’esplosione avvenuta in un pozzo di esplorazione petrolifera nel sud-ovest del Kazakistan ha causato la dispersione nell’atmosfera di 127mila tonnellate di metano in soli sei mesi. Solo i sabotaggi dei gasdotti Nord Stream del 2022 ne avevano disperso di più da una sola fonte non naturale (230mila tonnellate di metano).

L’impatto del metano sull’atmosfera

Nonostante il metano resti nell’atmosfera solo 12 anni, ha un potenziale di riscaldamento globale circa 25 volte superiore a quello della CO2. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, il metano contribuisce per il 30% all’aumento della temperatura media terrestre rispetto all’epoca preindustriale. È possibile ridurre di molto le emissioni di CH4 perché sono principalmente di origine antropica, con circa tre quinti provenienti da attività umane come l’allevamento intensivo e l’estrazione dei combustibili fossili.

In termini di perdite da discariche, sono state rilevate dai satelliti più di 1.200 perdite di gas serra prodotti dalle discariche in varie parti del mondo. Per quanto riguarda l’estrazione di combustibili fossili, è stato calcolato che se tutte le perdite fossero state catturate e vendute nel 2021, ci sarebbero stati 180 miliardi di metri cubi di metano in più per i mercati del gas. Un dato che evidenzia il potenziale di riduzione delle emissioni di metano attraverso il miglioramento delle pratiche di estrazione e trasporto dei combustibili fossili.

Va inoltre considerato che secondo un report della International Energy Agency (Iea), le emissioni globali di metano provenienti dal settore energetico sono circa il 70% maggiori rispetto a quanto riportato ufficialmente.

Emissioni di metano in Italia

Nel corso dell’ultimo decennio, le emissioni di metano si sono leggermente ridotte in Italia (-6,8%), con una diminuzione più significativa nel settore dell’industria (-48,7%) e dell’energia (-24,5%). Il calo è comunque inferiore rispetto a quello di altri gas serra. Tra il 1990 e il 2020 le emissioni totali sono diminuite in Italia del 26,5% tra 1990 e 2020, mentre la riduzione è stata decisamente più contenuta nel caso del metano: -13,4%. Diversa invece la situazione europea, dove in media il calo si attesta sul 36% (32% per i gas serra nel loro complesso). Le emissioni di metano in rapporto alla popolazione, come riporta Openpolis, sono comunque più contenute in Italia rispetto alla media europea, con 2.869 tonnellate ogni 10mila persone contro 3.325.

MethaneSAT e l’AI

Tra le tecnologie avanzate utilizzate da MethaneSAT, l’intelligenza artificiale ha un ruolo cruciale per creare una mappa globale delle perdite di metano. Questa mappa consentirà di quantificare le emissioni e di identificarne la fonte, fornendo così informazioni cruciali per adottare misure mirate di mitigazione. Più nello specifico, il satellite realizzato da Edf fornirà il primo quadro globale dettagliato delle emissioni di metano elaborando dati riguardo la loro localizzazione, entità, aumento, diminuzione e responsabili in tutto il mondo. Un esempio che dimostra come l’Intelligenza artificiale può migliorare le performance Esg e sostenere la transizione ecologica.

Combinando la capacità di misurare con precisione i livelli di metano con un’alta risoluzione spaziale su vaste aree, MethaneSAT sarà in grado di rilevare anche le piccole emissioni che altri satelliti oggi non catturano ma che in molte regioni arrivano a rappresentare fino all’80% delle emissioni in molte regioni.

“Capire come affrontare le emissioni di metano è una delle maggiori sfide climatiche che ci troviamo ad affrontare oggi. Siamo entusiasti di condividere le informazioni concrete che sono urgentemente necessarie per ottenere un impatto reale. Questo lavoro è possibile grazie ai nostri partner di Edf” ha scritto Google sui propri canali ufficiali annunciando la partnership con l’organizzazione ambientalista.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sostenibilità

Sostenibilità in Europa, un trittico di misure per un...

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Imballaggi, inquinamento atmosferico e sostenibilità aziendale al centro della strategia europea

Bandiera dell'Unione europea che si riflette sul Parlamento europeo

L'Unione Europea si sta preparando a fare un grande balzo verso un futuro più sostenibile con una serie di nuove misure volte a ridurre l'impatto ambientale, promuovere la qualità dell'aria e garantire una maggiore responsabilità aziendale. Le recenti decisioni del Parlamento europeo riguardo agli imballaggi, all'inquinamento atmosferico e alla sostenibilità aziendale rappresentano una svolta significativa nel cammino verso un'economia più verde e più responsabile.

Imballaggi sostenibili

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato nuove misure per rendere gli imballaggi più sostenibili e ridurre i rifiuti nell'UE. Questo regolamento, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, si propone di affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, promuovendo, nel contempo, l'economia circolare e uniformando le leggi del mercato interno. Le norme includono obiettivi ambiziosi di riduzione degli imballaggi entro il 2030, il 2035 e il 2040, con particolare attenzione alla riduzione dei rifiuti di imballaggio in plastica. Inoltre, si prevede di limitare lo spazio vuoto negli imballaggi e di ridurre al minimo peso e volume.

Il regolamento vieta determinati tipi di imballaggi di plastica monouso a partire dal 2030, come quelli utilizzati per frutta e verdura fresche, cibi e bevande consumati in bar e ristoranti, monoporzioni e borse di plastica ultraleggera. Inoltre, si vieta l'utilizzo di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli imballaggi alimentari al di sopra di determinate soglie, per proteggere la salute dei consumatori.

Al fine di promuovere il riutilizzo e il riciclo, sono previsti obiettivi specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande, imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto. I distributori finali dovranno offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare i propri contenitori e offrire il 10% dei prodotti in formato riutilizzabile entro il 2030.

Le nuove norme prevedono che tutti gli imballaggi (ad eccezione di alcune categorie) siano riciclabili sulla base di criteri rigorosi e stabiliscono obiettivi minimi di contenuto riciclato per gli imballaggi di plastica. Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso dovrà essere raccolto separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni per raggiungere l'obiettivo di raccolta.

Miglioramento della qualità dell'aria

Il Parlamento europeo ha poi approvato un accordo politico provvisorio volto a migliorare la qualità dell'aria nell'Unione Europea e a ridurre i danni per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità. Questa direttiva, approvata con 381 voti favorevoli, 225 contrari e 17 astensioni, stabilisce limiti e obiettivi più rigorosi entro il 2030 per gli inquinanti con gravi ripercussioni sulla salute umana, tra cui il particolato (PM2.5, PM10), il biossido di azoto (NO2) e l'anidride solforosa (SO2). Gli Stati membri avranno la possibilità di richiedere un posticipo massimo di dieci anni per il raggiungimento degli obiettivi 2030, a condizione che siano soddisfatte specifiche condizioni.

In caso di violazione delle nuove norme nazionali di applicazione della direttiva, le persone colpite dall'inquinamento atmosferico avranno il diritto di intraprendere azioni legali e ricevere un risarcimento per danni alla salute. Inoltre, saranno istituiti più punti di campionamento della qualità dell'aria nelle città e gli indici di qualità dell'aria diventeranno comparabili, chiari e disponibili al pubblico, contribuendo così a una maggiore trasparenza e consapevolezza.

Le prossime tappe prevedono l'adozione formale della legge da parte del Consiglio, la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e l'entrata in vigore 20 giorni dopo, seguita dall'applicazione da parte dei Paesi dell'UE entro due anni.

Con l'inquinamento atmosferico ancora la principale causa ambientale di morte prematura nell'UE, con circa 300mila morti premature all'anno, questa direttiva risponde alla necessità urgente di adottare misure più ambiziose per raggiungere l'obiettivo "inquinamento zero" entro il 2050, in linea con il piano d'azione sull'inquinamento zero proposto dalla Commissione.

Sostenibilità aziendale

Il Parlamento europeo ha infine approvato nuove norme che pongono l'accento sulle responsabilità delle aziende nel ridurre il loro impatto negativo sull'ambiente e sui diritti umani. La direttiva sul dovere di diligenza è stata votata con 374 voti favorevoli, 235 contrari e 19 astensioni, rappresentando un importante passo avanti nella regolamentazione delle attività aziendali.

La direttiva richiede alle imprese e ai loro partner lungo la catena di approvvigionamento di prevenire, fermare o mitigare le ripercussioni negative delle loro attività sull'ambiente e sui diritti umani. Tra gli esempi citati vi sono la schiavitù, il lavoro minorile, lo sfruttamento dei lavoratori, la perdita di biodiversità, l'inquinamento e la distruzione del patrimonio naturale.

Le nuove norme si applicheranno alle società madri e alle imprese dell'UE con oltre 1 000 dipendenti e un fatturato mondiale superiore a 450 milioni di EUR, nonché ai franchising nell'Unione con un fatturato di oltre 80 milioni di EUR, di cui almeno il 22,5% proveniente da diritti di licenza. Anche le società madri, le imprese e i franchising di paesi terzi che raggiungono le stesse soglie di fatturato nell'UE saranno coinvolti.

La direttiva prevede l'adozione di un approccio basato sul rischio e la definizione di un piano di transizione per allineare i modelli di business alla soglia di 1,5 °C di riscaldamento globale fissata dall'accordo di Parigi.

In caso di violazione delle norme, gli Stati membri dovranno sanzionare le imprese con ammende fino al 5% del loro fatturato netto mondiale e garantire il risarcimento delle vittime.

Le prossime tappe includono l'approvazione formale del Consiglio, la firma e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE, seguite da un periodo di due anni per l'attuazione da parte degli Stati membri. Con questa legge, il Parlamento risponde alle richieste dei cittadini europei per un'economia più sostenibile e responsabile, in linea con le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.

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Sostenibilità

Sostenibilità, Arcobaleno Cial dà benvenuto ai 175mila...

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Numerose le iniziative promosse dal Consorzio nel corso della manifestazione

Sostenibilità, Arcobaleno Cial dà benvenuto ai 175mila visitatori di Comicon

Anche quest’anno Cial-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio è stato partner di Comicon-International Pop Culture Festival, evento appena conclusosi che dal 25 al 28 aprile (negli spazi della Mostra di Oltremare) ha attirato a Napoli oltre 175mila visitatori per una quattro giorni di fumetti, giochi e videogiochi, anime e manga, cinema e serie tv. Un palinsesto quanto mai ricco di appuntamenti fra mostre, convegni, dibattiti, performance live di maestri illustratori, giochi di ruolo e molto altro ancora. Con tanti ospiti: Romita Jr, storica matita della Marvel Comics, Hitoshi Sakimoto, uno dei compositori più rappresentativi dell'intera industria videoludica mondiale, Elodie, una delle popstar italiane più influenti, Milo Manara, maestro del fumetto a livello internazionale, Seira Minami, illustratrice e mangaka di fama internazionale, tra gli altri.

Numerose le iniziative promosse da Cial nel corso della manifestazione con l’obiettivo di sensibilizzare i tanti visitatori (giovani e meno giovani) sulle grandi tematiche ambientali, sulle buone e corrette pratiche per la raccolta differenziata dei rifiuti e sulle caratteristiche ‘green’ dell’alluminio. Utilizzato per realizzare migliaia di prodotti, l'alluminio è riciclabile al 100% e riutilizzato per infinite volte, essendo in grado di conservare in eterno le sue proprietà strutturali. Proprio per incentivare la raccolta e il riciclo delle lattine consumate in situazioni ‘on the go’ e in contesti ‘fuori casa’, come in parchi, spiagge, grandi eventi sportivi e culturali, Cial da alcuni anni promuove in Italia il progetto internazionale, Every Can Counts (Ogni Lattina Vale) cui aderiscono oggi 20 Paesi europei più il Brasile. Così, durante i giorni di Comicon, alcuni giovani ambasciatori del progetto, dotati di appositi zaini-raccoglitori, sono stati impegnati a recuperare le lattine per bevande vuote contribuendo a mantenere puliti gli spazi del Festival e a sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’economia circolare e di un moderno sistema di gestione dei rifiuti: è stato raccolto il 100% delle lattine consumate in loco dai visitatori.

All’interno di Comicon, il grande e coloratissimo arcobaleno Cial, realizzato utilizzando lattine per bevande consumate, ha dato il benvenuto a tutti i visitatori, facendo da sfondo per foto e selfie. Un arcobaleno amico dell’ambiente e nemico dello smog e dell’inquinamento atmosferico. È stato infatti realizzato in esclusiva da Graphic Service con Airlite, una tecnologia che riproduce un fenomeno simile alla fotosintesi clorofilliana ed è in grado di purificare l’aria circostante eliminando fino al 90% degli agenti inquinanti.

In mostra, poi, i dieci lavori delle ragazze e dei ragazzi che hanno vinto il contest a fumetti ‘Il mio primo Graphic Novel’, promosso nei mesi scorsi da Cial, con il partner didattico La Fabbrica Società Benefit, e destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La sfida era realizzare una storia a fumetti, focalizzata sui grandi temi della sostenibilità e sulle ‘semplici’ pratiche quotidiane da adottare per un corretto smaltimento dei rifiuti. Un vero e proprio contest che ha coinvolto circa 100 istituti scolastici e ben 2500 ragazzi e ragazze. Selezionati da una giuria ad hoc, sono stati dieci i progetti vincitori (ex aequo) provenienti da tutta Italia. Ospitati a Napoli da Cial e premiati nel corso di una cerimonia ufficiale nel corso di Comicon, i giovani fumettisti vincitori, hanno avuto la soddisfazione di vedere i propri elaborati esposti in una mostra allestita negli spazi del Festival.

“Anche quest’anno Cial ha deciso di essere al fianco di Comicon con tante iniziative all’insegna della sostenibilità ambientale, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni. Sull’onda del progetto internazionale Every Can Counts, ha incentivato il pubblico a non disperdere le lattine per bevande una volta consumate richiamando l’attenzione sulle buone pratiche del riciclo dei rifiuti. Ha premiato i giovani vincitori di un concorso a fumetti dalle trame decisamente eco friendly. Ha allestito un’installazione ‘mangia smog’ e ‘antinquinamento’. È stato bello essere presenti da protagonisti in questo spazio dove la cultura pop ha abbracciato con entusiasmo anche i grandi temi dell’economia circolare”, afferma Stefano Stellini, direttore generale Cial.

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Sostenibilità

Stile di vita green, quasi il 70% degli italiani ha...

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La ricerca, condotta da Pro Carton, l'Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, ha analizzato l’atteggiamento di oltre 5.000 consumatori europei in 5 Paesi, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, nei confronti dell'ambiente e degli imballaggi, in relazione all’andamento dell’economia e alle dinamiche geopolitiche internazionali

Riciclo - (Fotolia)

Per più di 8 consumatori europei su 10 il costo della vita influisce sulla scelta di acquistare prodotti sostenibili. L’Italia è il Paese in cui questo fenomeno, pur incidendo in maniera significativa, pesa meno rispetto agli altri Paesi e dove l’importanza di mantenere uno stile di vita sostenibile ha registrato il dato più alto 70%, rispetto alla Germania (55%), al Regno Unito (56%), alla Francia (63%) e alla Spagna (64%). La ricerca, condotta da Pro Carton, l'Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, ha analizzato l’atteggiamento di oltre 5.000 consumatori europei in 5 Paesi, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, nei confronti dell'ambiente e degli imballaggi, in relazione all’andamento dell’economia e alle dinamiche geopolitiche internazionali.

Le preoccupazioni degli europei

Oltre al costo della vita, il cambiamento climatico è tra le preoccupazioni percepite più urgenti dai consumatori europei, insieme all’inflazione e ai conflitti. Per gli italiani sono ugualmente prioritari il costo della vita (84%) e la guerra (83%) seguiti dall’inflazione (75%). Solo dopo, preoccupano la pandemia (45%), il razzismo (22%) e la deforestazione (21%). Le guerre in Medio Oriente e in Ucraina costituiscono, invece, il tema più sensibile per i tedeschi.

Il 74% degli europei pensa che non si stia facendo abbastanza per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Tutti e cinque i Paesi concordano che si possa fare di più, ma i cittadini dell’Europa meridionale, gli spagnoli e gli italiani, sono i più sensibili e pensano che servano azioni più incisive. In Italia, il riciclo rimane l’azione considerata come più efficace, lo pensa il 74%, seguita al secondo posto dall’uso di materiali più naturali e rinnovabili (il 65%) e al terzo dalla piantumazione di nuovi alberi (il 62%).

Le azioni green

Secondo la ricerca, il 69% degli italiani ricicla di più rispetto a 12 mesi fa; mentre più della metà (rispettivamente il 55% e il 51%) dichiara che, nell’ultimo anno, ha prestato più attenzione allo spreco dell’acqua e a ridurre l’acquisto di prodotti confezionati in plastica. Anche per quanto riguarda l’acquisto di un prodotto, il fatto che il packaging sia sostenibile è un fattore determinante per la scelta. Per i consumatori italiani, l’aspetto più importante è che sia facile da riciclare (lo pensa il 71%), seguito dal fatto che sia composto da materiali riciclati (per il 54%) e, infine, che sia richiudibile (per il 41%).

L'impatto ambientale del packaging di un prodotto è, quindi, una determinante importante nelle scelte di acquisto e di consumo e per la quale le persone sono disposte a pagare di più. Il 95% degli europei dichiara che pagherebbe in media anche il 5,4% in più per un prodotto, se il packaging avesse meno impatto sull'ambiente. Gli italiani si mostrano essere i più disposti a spendere, in quanto hanno dichiarato di poter arrivare anche al 6,4% in più.

“Nel riciclo dei rifiuti l’Italia è un’eccellenza in Europa - osserva Winfried Muehling, direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton - Siamo anche rimasti impressionati dal fatto che i consumatori italiani attribuiscono il massimo di credibilità e fiducia al cartone, più di quanto avvenga in altri Paesi europei. È interessante notare che, nonostante le pressioni economiche, i consumatori italiani dimostrano un impegno crescente verso la sostenibilità, con livelli di credibilità e fiducia particolarmente alti per il riciclo del cartone. Questo dimostra una consapevolezza sempre più diffusa della necessità di azioni concrete per preservare l'ambiente”.

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