Cronaca
Omicidio Diabolik, la famiglia: ”Sui giornali ipotesi...
Omicidio Diabolik, la famiglia: ”Sui giornali ipotesi già scartate, unica pista Calderon”
L'avvocato Tiziana Siano: ''Le pagine dell'agenda bruciate? Un'invenzione, Fabrizio strappava le pagine che non servivano più. Stop alla sua vita privata in piazza, agiremo in sede legale''
''Sui giornali vengono tirate in ballo piste legate all'esecuzione di Fabrizio che sono state già ampiamente scartate, come quella della pistola del poliziotto. E' falso che la procura abbia aperto un'altra inchiesta su questa vicenda. E' un'ipotesi che non ha portato a nulla. L'unica pista che ha portato al processo e che sta trovando concretezza in fase dibattimentale è quella di Calderon''. Così all'Adnkronos Tiziana Siano, avvocato della sorella e della madre di Fabrizio Piscitelli, ultras laziale conosciuto come 'Diabolik', ucciso nel parco degli Acquedotti di Roma il 7 agosto del 2019. Per l'omicidio è al momento sotto processo l'argentino Raul Esteban Calderon, considerato dalla procura il killer di Piscitelli.
''Addirittura si inventa che le pagine dell'agenda sarebbero state bruciate e fatte sparire'', aggiunge riferendosi alle numerose pagine mancanti e spiegando che ''è una falsità assoluta''. ''Non è emerso da nessuna parte, se lo stanno inventando - ribadisce l'avvocato - Fabrizio era solito strappare le pagine che non servivano più''.
''Consideriamo le cose apparse sui giornali in questi giorni tutte ricostruzioni fantasiose fatte da chi vorrebbe spostare l'attenzione e dare una rappresentazione diversa di quelle che sono le risultanze dibattimentali che portano a un'unica strada", aggiunge Siano. Anziché inseguire i suggerimenti che indicano "piste alternative", sottolinea, si "approfondissero gli elementi che stanno emergendo dal processo e che portano in un'unica direzione che è quella di Raul Calderon". Talvolta, sulla stampa "sembra di leggere le contestazioni che fa la difesa in sede processuale", chiarisce.
Infine ci tengo a sottolineare, dice ancora l'avvocato, che ''non accettiamo la pubblicazione di appunti e fatti che riguardano la sfera privata di Fabrizio che ai fini del processo e della sua eventuale figura di 'narcotrafficante', come viene definito, non hanno alcuna attinenza''.
Quindi, avvisa, ''ci muoveremo in qualunque sede mediante querele: Fabrizio non è un divo della tv ma una persona che è stata uccisa in uno specifico contesto. Accettiamo tutto, il metodo mafioso, il narcotraffico, ma non accettiamo che la vita privata di Fabrizio e dei familiari venga messa in piazza''.
A ogni modo, conclude poi l'avvocato, ''ad oggi non esiste una sentenza che dica che Fabrizio Piscitelli è il più grande e il più potente trafficante di Roma, anche perché se lo fosse stato forse non sarebbe nemmeno morto sulla panchina del Parco degli Acquedotti. La sentenza del processo del Grande Raccordo Criminale, ci tengo a ribadirlo, dice che Fabrizio non aveva interessi dal punto di vista dello spaccio''.
Cronaca
Matteo Falcinelli, parla la madre: “Polizia ha...
Il 25enne di Spoleto vittima di violenza durante un arresto choc a Miami. "Voleva solo riprendere i suoi telefoni", afferma la donna
"Matteo ha paura di tutti, è molto provato. Ha incubi di notte. Quando sono arrivata a Miami, con le lacrime, mi ha detto 'mamma mai in vita mia ho avuto bisogno di un tuo abbraccio così come ora'". Così Vlasta Studenicova, madre di Matteo Falcinelli, racconta a In Mezz'ora come le condizioni del figlio, 25enne di Spoleto, arrestato a Miami e incaprettato per 13 minuti in cella, il cui video sta facendo molto discutere.
Secondo la donna "il report rilasciato dalla polizia al momento dell'arresto è completamente diverso da quello che si vede nelle riprese delle bodycam degli agenti. Non c'è una sola parola che corrisponda a quanto si vede nelle immagini. C'è scritto tutt'altro".
La donna cita il caso di George Floyd quanto alle modalità usate dagli agenti per immobilizzarlo. "Matteo voleva riprendere i suoi due telefoni rimasti dentro al bar ma i poliziotti invece che assisterlo lo hanno invitato ad andare via. Poi quando ha cominciato a chiedere agli agenti perché non lo stessero assistendo e non facessero il loro dovere a servizio dei cittadini, involontariamente tocca con un dito il badge di uno di loro a quel punto parte l'aggressione e l'arresto".
Quindi parla di Matteo come "un ragazzo piena di vita e sogni... con grandi aspettative nella vita. Adesso invece si sente totalmente distrutto per quello che ha vissuto". "Ora si trova nel campus universitario, sto giorno e notte vicina a lui per sostenerlo", ha aggiunto la mamma.
Cronaca
Matteo Falcinelli e l’arresto choc a Miami:...
E' quanto ha confidato alla madre, secondo quanto si apprende, il giovane 'incaprettato' per 13 minuti in cella negli Usa. Il legale della famiglia: "Valutiamo richiesta intervento a procura Roma"
''Ho subito una tortura ma sono sopravvissuto''. E' quanto ha confidato alla madre, secondo quanto si apprende, Matteo Falcinelli, il giovane arrestato a Miami e incaprettato per 13 minuti in cella, come appare da un video. ''Per fortuna al di là di una sofferenza importante psicologica - ha spiegato l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia del 25enne di Spoleto - sta studiando e finendo il master''.
''Stiamo studiando l'ipotesi di fare intervenire la procura di Roma che potrebbe sollecitare i colleghi statunitensi nel procedere visto quello che ha subito questo cittadino italiano'', ha quindi confermato all'Adnkronos l'avvocato Maresca.
L'avvocato spiega che il 25enne di Spoleto è stato ora sottoposto a una sorta di ''messa alla prova''. ''In tutto aveva sei mesi e ne sono passati due, quindi gli restano ancora circa 4 mesi - aggiunge - In ogni caso lui è già stato autorizzato a lasciare il territorio degli Stati Uniti per poi rientrare'' e terminare il programma di rieducazione Pti previsto. E sull'ipotesi di procedere negli Usa per chiarire le circostanze in cui è stato arrestato ha aggiunto: ''La madre sta valutando con alcuni colleghi americani che vogliono prendere il caso in gestione cosa fare''.
"Massima attenzione" della Farnesina
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso di Matteo Falcinelli da parte dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell, ricordando che il Governo italiano segue doverosamente ogni caso di detenzione di cittadini italiani all’estero. E' quanto si legge in una nota della Farnesina, in cui si ricorda che dall’inizio della vicenda il consolato generale d’Italia a Miami sta seguendo il caso del connazionale arrestato dalla polizia a Miami Beach nella notte fra il 24 e il 25 febbraio e rilasciato dopo due giorni.
All’atto dell’arresto il signor Falcinelli è stato sottoposto a un trattamento detentivo particolarmente violento, testimoniato dalle stesse body-cam dei poliziotti che hanno effettuato il fermo. Per questa ragione, oltre a seguire il caso e prestare assistenza alla famiglia per gli aspetti legali, il console generale a Miami ha sottolineato con le autorità locali l’inaccettabilità dei trattamenti che il giovane ha subito, fa sapere la Farnesina.
Falcinelli era stato arrestato all’uscita di una discoteca. La polizia di Miami gli aveva contestato diversi reati, tra cui resistenza non violenta a pubblico ufficiale. È stato rilasciato due giorni dopo l’arresto. Il consolato generale a Miami si è subito attivato: oltre a intervenire con le autorità locali, ha prestato la necessaria assistenza al connazionale e ai familiari, anche fornendo contatti dell’ufficio legale, poi scelto dalla famiglia.
Sino alla conclusione della vicenda il consolato generale, d’intesa con la Farnesina, continuerà ad assistere il connazionale, mantenendo stretto contatto con la famiglia.
Cronaca
Volterra, crolla parte di mura antiche: un ferito
Frana a ridosso della Porta San Felice
A Volterra (Pisa), nella parte vicina alla Porta San Felice, questa mattina è crollato improvvisamente un pezzo delle antiche mura di età medievale. Nel cedimento che ha riempito di massi un tratto della strada provinciale 15 è rimasta leggermente ferito un passante.
"Attualmente le cause del crollo non sarebbero da imputare a infiltrazioni di acqua a tergo del paramento murario. Sembrerebbe trattarsi di un cedimento del paramento murario che si è ribaltato sulla strada sottostante", ha spiegato il sindaco Giacomo Santi.
Tre famiglie sono state evacuate per motivi di sicurezza e rialloggiate per i prossimi giorni. L'unità cinofila dei vigili del fuoco non ha rilevato persone sotto le macerie. Da domani, ha fatto sapere il sindaco, inizieranno i lavori di messa in sicurezza delle mura e di rimozione dei materiali con una ditta specializzata. Presenti sul posto per l'intera giornata il sindaco, i membri della giunta e del consiglio comunale, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato.
Dieci anni fa c'è stato un precedente analogo. La notte del 30 gennaio 2014, a causa delle forti piogge, crollò un tratto di 30 metri delle mura medievali di Volterra in uno dei punto più belli e suggestivi della città. Diverse famiglie vennero evacuate.