Economia
Arval firma Memorandum di partnership europea con Byd
Il MoU identifica alcune aree chiave di collaborazione che mirano a supportare i consumatori privati nel passaggio ai veicoli elettrici e a fornire consulenza ad aziende internazionali e nazionali per accelerare le loro strategie di elettrificazione delle flotte
E' stato siglato a Shenzhen, in Cina, alla presenza - fra gli altri - di Michael Shu, Managing Director di BYD Europe, e Alain Van Groenendael, Presidente e CEO di Arval, un Memorandum of Understanding fra la società specializzata in noleggio auto e soluzioni di mobilità e il gruppo cinese leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici.
Il MoU identifica alcune aree chiave di collaborazione tra Arval e BYD che mirano a supportare i consumatori privati nel passaggio ai veicoli elettrici e a fornire consulenza ad aziende internazionali e nazionali per accelerare le loro strategie di elettrificazione delle flotte, sia con passenger car e sia con veicoli commerciali, a cui si aggiunge lo sviluppo di nuove soluzioni energetiche che combinano veicoli elettrici, stoccaggio di energia e sistemi solari. I modelli di auto elettrici di BYD offrono ai clienti Arval un’ampia selezione tra cui scegliere, incoraggiando l’inserimento di veicoli elettrici all’interno delle car policy aziendali, supportando così la transizione verso veicoli ad alimentazione elettrica.
La transizione energetica - si ricorda in una nota - è parte del DNA di Arval con le prime attività che risalgono agli inizi degli anni ’90. La partnership con BYD rappresenta una delle principali iniziative per affrontare le sfide e accelerare l’elettrificazione delle flotte dei propri clienti, insieme a consulenza dedicata per sviluppare mobility policy in grado di supportare la transizione energetica come SMaRT (Sustainable Mobility and Responsibility Targets), che prevedono il ricorso a veicoli elettrici e a soluzioni complementari di mobilità come le biciclette e il car sharing; offerte complete che abbattono le barriere all'adozione dei veicoli elettrici, in particolare Arval Charging Services, un pacchetto che comprende una stazione di ricarica per ogni veicolo elettrico noleggiato, insieme alla card per il pagamento presso punti di ricarica e al programma di rimborso automatico dell'elettricità utilizzata dai veicoli noleggiati dai privati; e soluzioni basate sulla telematica come Arval Connect, dove la data intelligence viene utilizzata come guida per l’elettrificazione delle flotte. Con i dati raccolti da Arval Connect sul chilometraggio reale quotidiano dei veicoli, il tracciamento dei percorsi per tipologia di strada e viaggi, Arval Connect può facilmente identificare quali veicoli all’interno di una flotta possono essere elettrici.
Come sottolinea Van Groenendael "la transizione energetica delle flotte deve necessariamente svolgersi contestualmente all’evoluzione di un ecosistema completo composto da diversi attori (società di noleggio, OEM, produttori di batterie, fornitori di punti di ricarica, istituzioni…), che procedono nella stessa direzione per il raggiungimento di un obiettivo comune. Siamo lieti e orgogliosi di essere partner di BYD, una società costruita sul cambiamento e l’innovazione, e di aggiungere i loro veicoli elettrici al nostro portafoglio. I nostri clienti hanno bisogno di opzioni di qualità, accessibili e appetibili per le loro flotte e questo è quello che stiamo cercando di offrire loro”. Van Groenendael ha poi aggiunto: “In un mercato complesso e dinamico, sono fermamente convinto che, unendo le forze, Arval e BYD potranno facilitare il ricorso a veicoli elettrici sia per le aziende che per i consumatori privati”.
Michael Shu, Managing Director di BYD Europe, ha sottolineato: “BYD prende molto seriamente le collaborazioni e le partnership. Il Memorandum of Understanding con Arval è un’opportunità che conferma il nostro impegno a lavorare insieme per raggiungere il comune obiettivo di rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti, dando ai clienti scelta e flessibilità, assicurando al contempo servizi premium”. Ha poi continuato affermando: “L’innovazione tecnologica avanzata nell’ambito dei veicoli elettrici unita all’esperienza di Arval nel noleggio a lungo termine creeranno una combinazione vincente. Questa partnership ci permetterà di offrire soluzioni competitive sia alle aziende sia ai privati”.
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B7, al centro del summit il rapporto tra imprese e politica...
Si è tenuto all’Auditorium della Tecnica a Roma l’evento centrale del B7 Italy 2024 Leading the Transitions Together, l'Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria e guidato da Emma Marcegaglia, di cui Deloitte Italia è l'unico Knowledge Partner. Al centro degli incontri l’importanza della collaborazione tra i Paesi del G7 per guidare le molteplici transizioni in corso: l’obiettivo è quello di aumentare la competitività delle imprese e promuovere una crescita sostenibile nel lungo periodo, incentivando investimenti e partenariati pubblico-privato.
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Congiuntura, per Milano Monza Brianza Lodi ecco i dati nel...
Dati della congiuntura dell’industria relativa al primo trimestre 2024, come emerge dalle elaborazioni del Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Milano. Secondo l’analisi tendenziale, il primo trimestre 2024 ha visto in crescita l’area metropolitana milanese in un anno con +2,1% per la produzione, meglio del dato lombardo (-1,1% in un anno). Se si considera il fatturato, sempre raffrontato al primo trimestre 2023, c’è un calo di -1,6% a livello locale e di – 2,3% regionale. In relazione al portafoglio ordini, si registra un calo rispetto al primo trimestre 2023 (-2,2% in un anno), con performance milanese un po’ più scarsa rispetto alla manifattura lombarda (-1,5%). I mercati esteri milanesi vedono un calo (-1,5%), in un trend comunque migliore rispetto alla componente interna (-2,6%) mentre migliorano gli ordini esteri lombardi (+0,4%).
Il quadro delinea nel primo trimestre 2024 una certa tenuta congiunturale rispetto al quarto trimestre 2023 della produzione industriale milanese (+0,8% destagionalizzato). Ma cala il fatturato (-0,9%). Rispetto al dato lombardo è migliore il dato milanese per la produzione (-0,3% in regione) e uguale l’andamento del fatturato locale (-0,9% per la Lombardia, destagionalizzato). Per gli ordini interni il dato congiunturale è in lieve calo per l’industria milanese con -0,4% e in modo più accentuato per la manifattura lombarda (-1% destagionalizzato). Negli ordini esteri per cui la performance milanese risulta in crescita (+1,4% rispetto al dato lombardo di -0,1% destagionalizzato).
Monza e Brianza. La crescita tendenziale della capacità produttiva colloca i volumi prodotti a un livello inferiore rispetto al primo trimestre 2023 (-2%), rispetto al calo del dato lombardo (-1,1%) Nello stesso periodo, i dati della manifattura brianzola per fatturato (-2,3%) sono coerenti con il dato lombardo (-2,3%). Sempre rispetto al primo trimestre 2023, il portafoglio ordini del manifatturiero brianzolo evidenzia una tenuta reale maggiore rispetto al calo registrato in Lombardia (rispettivamente -0,2% e -1,5%).
C’è calo congiunturale: il primo trimestre 2024 fa registrare una diminuzione rispetto al quarto trimestre 2023 della produzione industriale (-0,5% destagionalizzato), in linea con il calo del fatturato (-0,6% destagionalizzato) mentre crescono le commesse acquisite dai mercati esteri (+1,7% destagionalizzato) mentre sono stabili quelle interne con -0,2%.
Lodi. Nel primo trimestre 2024 rispetto all’anno precedente, si verifica un trend di crescita per la produzione. Relativamente all’analisi tendenziale, raffrontata al primo trimestre 2023, l’aumento della produzione si attesta a +2,6%, performance migliore rispetto al dato lombardo (-1,1%). In relazione al fatturato, nel confronto con il primo trimestre 2023, il recupero si attesta a +9,6%, ben superiore per intensità al dato regionale (-2,3%). Gli ordini sono in crescita in un anno con +7,4% rispetto al -1,5% lombardo.
In crescita rispetto al trimestre precedente il trend congiunturale della produzione industriale (+2,1% destagionalizzato), accompagnato dal fatturato in crescita (+2,4% destagionalizzato) e dalle commesse acquisite dai mercati interni (+2,6% destagionalizzato). Ma gli ordini esteri risultano in lieve calo di -0,2%.
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Saipem in una settimana nuovi ordini per 4,5 miliardi di...
L’azienda consolida così il proprio posizionamento
Saipem nel corso degli ultimi giorni si è aggiudicata contratti per due diversi progetti in Angola per un totale di 4,5 miliardi. Da inizio anno Saipem ha raccolto ordini per 6,5 miliardi di cui 4,5 miliardi nel secondo trimestre, il doppio rispetto al primo trimestre.
La società ha, infatti, annunciato questa mattina l’aggiudicazione di tre nuovi contratti da parte di TotalEnergies per il progetto Kaminho relativo allo sviluppo dei giacimenti petroliferi di Cameia e Golfinho, situati a circa 100 km a largo delle coste dell’Angola per un valore totale di 3,7 miliardi di dollari.
L’aggiudicazione comunicata stamane si somma a quella annunciata nel corso della scorsa settimana dal gruppo ingegneristico italiano, 850 milioni di dollari per un contratto offshore assegnato da Azule Energy per il progetto Ndungu Field, sempre al largo delle coste angolane.
I contratti assegnati oggi da TotalEnergies in Angola, come quelli ottenuti lo scorso ottobre dall’emiratina ADNOC per lo sviluppo del progetto Hail and Ghasha, costituiscono un importante riconoscimento della competitività del modello di business di Saipem, basato sulla capacità distintiva di realizzare progetti complessi integrando competenze ingegneristiche sia offshore che onshore, associata ad asset all’avanguardia come la propria flotta di mezzi navali e le yard di fabbricazione nelle aree in cui opera.
L’azienda consolida così il proprio posizionamento in un Paese strategico, dove vanta una presenza dall’inizio degli anni ‘80 e dove ha realizzato negli anni diversi progetti di ingegneria sia offshore che onshore, oltre a progetti di perforazione, in particolare in acque profonde e progetti di Operation & Maintenance. In Angola, inoltre, Saipem dispone di una delle sue 7 fabrication yard nel mondo, il cantiere di Ambriz che, con una superficie totale di oltre 91 mila mq, è utilizzato per la fabbricazione di moduli e strutture in acciaio e che ospiterà parte delle attività per il progetto Kaminho.
Attualmente Saipem è operativa in Angola su due progetti: il progetto NGC e il progetto Agogo. NGC (New Gas Consortium), nel nord dell’Angola, è sviluppato da un consorzio di Oil Companies di cui Azule Energy (JV Eni-BP) è il leader. Il progetto prevede l’installazione di strutture Offshore, di pipelines di trasferimento del gas onshore e di un Gas Treatment Plant collegato all’esistente ALNG Plant. A Saipem sono stati aggiudicati tre lotti dell’intero progetto: la costruzione del Gas Treatment Plant Onshore e la fabbricazione di un deck ed un jacket, da eseguirsi nella propria Yard Angolana. Si tratta delle strutture più grosse mai costruite nella Yard di Saipem ad Ambriz. AGOGO Final Development, è un progetto offshore di Azule Energy in acque profonde, che porterà il campo di Agogo alla massima capacità produttiva ed alimenterà un FPSO dedicato.
Il progetto Kaminho ha un valore molto rilevante e, tra quelli che Saipem si è aggiudicata negli ultimi tempi, è inferiore solo ad Hail&Gasha del valore di 4,1 mliardi di dollari. Total diventa, dunque, uno dei clienti più importanti insieme ad Adnoc, Qatargas e Saudi Aramco. Sempre con Total, Saipem si è aggiudicata anni fa il progetto Mozambique Lng che è in attesa di ripartire. L'Africa, con questo progetto, arriva a ricopre più del 20% del backlog Saipem.