Cronaca
Scuola riparte, i consigli del pediatra per evitare picco...
Scuola riparte, i consigli del pediatra per evitare picco di virus
Midulla allerta i genitori sulla prevenzione e in particolare sul lavaggio delle mani
"Con la riapertura delle scuole c'è il rischio che il picco di virus respiratori", che sta portando a un'ascesa di casi in questi giorni fra i bimbi, "possa continuare. Molto dipenderà anche dal clima. I virus circolano quando piove e c'è umido. Cosa direi ai genitori? Di evitare di mandare i bimbi a scuola se non sono perfettamente guariti, e di fare molta attenzione alla prevenzione primaria. In altre parole, di non dimenticare quello che abbiamo imparato da Covid e dai lockdown" vissuti nella fase acuta della pandemia. E' il messaggio di Fabio Midulla, presidente della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili), responsabile del reparto di Pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I di Roma.
Fra le misure preventive su cui da genitori non bisogna mai abdicare, l'esperto evidenzia all'Adnkronos Salute in particolare "lavarsi spesso le mani a casa, e usare la mascherina se si è raffreddati. Cioè - approfondisce - se una mamma ha raffreddore e tosse e deve allattare il suo bambino, è utile che indossi la mascherina. L'obiettivo è evitare il contagio di altre persone, trasmettere meno germi a chi sta vicino a noi, va usata così. Altri aspetti rilevanti sono ovviamente incentivare l'allattamento materno nei casi dei piccoli allattati al seno, ed evitare il fumo passivo. Ma il lavaggio delle mani è la cosa più importante - ribadisce Midulla - perché il contagio avviene soprattutto con le goccioline di saliva più grandi che stanno sulle mani".
Quando far uscire i bimbi dopo un'infezione respiratoria? "Quello che dico è che il bambino deve evitare di andare in ambienti chiusi dove ci sono altre persone se è ancora raffreddato o ha la tosse. Quindi, rimandarlo all'asilo" con sintomi in corso "non è una cosa positiva per gli altri bambini. Ma se non ha febbre ed è una bella giornata di sole, può uscire e non gli succede niente. Anzi, meglio all'aria aperta che chiusi dentro casa", afferma il pediatra.
In questi giorni "siamo al centro del picco dell'epidemia di malattie respiratorie anche per i bambini, non solo per gli adulti. Abbiamo tantissimi casi di bronchiolite, abbiamo bambini che hanno episodi acuti di bronchite asmatica, polmoniti. Ma fondamentalmente è la bronchiolite la malattia più frequente e che intasa particolarmente i pronto soccorso. I tre virus che stanno circolando sono: il virus respiratorio sinciziale (Rsv) al primo posto, e poi a seguire influenza e coronavirus Sars-CoV-2 più o meno nella stessa misura".
Di conseguenza, "gli accessi al pronto soccorso sono triplicati nell'ultimo mese. E il 90% dei piccoli ricoverati nel nostro reparto sono bambini con bronchiolite. Bambini che necessitano di liquidi per via endovenosa, di ossigeno, che non possono stare a casa", prosegue.
"Anche nel nostro pronto soccorso c'è un particolare afflusso di bambini - spiega all'Adnkronos Salute - Il virus respiratorio sinciziale", con le bronchioliti che provoca, "è quello che sta dominando, anche se ci sono pure dei casi di Covid nei bambini. Ma il virus Rsv è più grave e più patogeno nei piccoli rispetto al coronavirus Sars-CoV-2".
Covid in questa fase in età pediatrica "non è mai grave, lo è di più l'Rsv, per il quale siamo ritornati al periodo pre-pandemia. Se durante Covid la bronchiolite era sparita, nella stagione subito dopo avevamo visto un'anticipazione di due mesi del picco e dell'inizio delle infezioni, e infatti allora la bronchiolite era partita già a settembre. Ora i primi casi li abbiamo visti a metà novembre e il picco c'è adesso, a dicembre-gennaio. E' un picco intenso perché sono tanti i bimbi che poi vengono in pronto soccorso e che hanno bisogno di cure intensive. I dati di confronto col pre-Covid li vedremo alla fine della stagione".
Intanto ciò che si vede è il risvolto concreto, e cioè che negli ospedali "abbiamo tanti" baby-pazienti. "Nel nostro pronto soccorso - calcola Midulla - ogni giorno abbiamo almeno 10 bambini che necessitano di essere ricoverati, c'è un turnover altissimo tra quelli che escono dall'ospedale e quelli che vengono ricoverati". E, quindi, spiega, "abbiamo bloccato i ricoveri programmati, quelli cioè di bimbi con malattie croniche che devono fare interventi chirurgici" pianificati, "per dare la possibilità ai bambini con bronchiolite di essere ricoverati. Al momento riusciamo a gestire la situazione. Ma noi abbiamo un'expertise particolare sulla bronchiolite e quando vediamo che il picco dei sintomi è migliorato mandiamo a casa i bambini, facendoli tornare in ambulatorio con l'appuntamento per una visita programmata a breve scadenza, in modo da fare il follow up e seguirli finché non guariscono".
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 14 maggio
Centrati cinque '5' da oltre 35mila euro
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi 14 maggio. Realizzati, invece cinque '5' che vincono 35.553,05 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso è di 21.700.000 di euro.
Quali punteggi vincono
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
Ecco la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 11, 27, 39, 43, 61, 85. Numero Jolly: 52. Numero SuperJolly: 43.
Cronaca
Fabbrica Europa, le proposte di Confindustria a candidati...
Hanno partecipato circa 100 imprenditori e i rappresentati dei diversi schieramenti politici
Si è tenuto oggi, presso il Four Point by Sheraton di Padova, l’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto). All’evento hanno partecipato circa 100 imprenditori e i rappresentati dei diversi schieramenti politici, tra cui: Alessandra Basso (Lega), Sergio Berlato (FdI), Lara Bisin (Azione), Silvia Bolla (FdI), Paolo Borchia (Lega), Gabriella Chiellino (Stati Uniti d’Europa), Elena Donazzan (FdI), Alessandra Moretti (PD), Carlo Pasqualetto (Azione), Sabrina Pignedoli (M5S), Federica Sabbati (Azione), Flavio Tosi (FI), Robert Watson (Stati Uniti d’Europa).
Obiettivo di questo appuntamento è stato quello di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
"Il senso di 'Fabbrica Europa' e dell’incontro di oggi – ha dichiarato Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto - è quello di non limitarsi a denunciare i freni e le strozzature che rallentano le imprese, ma indicare la strada da percorrere proponendo azioni concrete e principi che devono, a nostro giudizio, costituire la bussola alla quale guardare per prendere le future decisioni in Europa. Il prossimo Parlamento europeo sarà chiamato a prendere decisioni vitali che avranno impatto diretto anche per le aziende del nostro territorio: è importante che si riappropri del suo ruolo politico che a volte è stato limitato dalle Commissioni. Dobbiamo essere tutti consapevoli che senza industria non c’è Europa, per questo i dossier cruciali per il futuro non possono essere affrontati con una posizione solo ideologica o con scarsa conoscenza dei temi".
"L’industria europea – ha aggiunto Stefan Pan, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa - sta soffrendo di un gap di competitività sempre più grave, come dimostra il confronto con gli Stati Uniti: nel 2013 il Pil aggregato dei Paesi europei si avvicinava molto a quello americano, arrivando al 90% del Pil Usa. Dieci anni dopo, il Pil dell’UE è solo il 65% di quello statunitense e, nel 2023, è cresciuto solo dello 0,5% contro il 3,1% degli Stati Uniti. Per questo serve una politica industriale europea ambiziosa, che consenta alle imprese di restare al passo con il resto del mondo. In particolare, vanno sostenuti gli investimenti in tutte le tecnologie necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici, affinché la transizione ambientale diventi un’opportunità di sviluppo per tutti".
"Gli shock degli ultimi anni hanno avuto effetti significativi sulla competitività, la crescita di imprese e lo sviluppo dei territori – ha concluso Vito Grassi, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria - Per questo è necessaria un’Europa unita in grado di mettere in campo adeguate ed efficaci politiche proprio per la competitività. In tal senso, la Politica di coesione è uno strumento insostituibile e, insieme al PNRR, una delle principali fonti di investimenti dell’Ue. Coesione e PNRR, fermo restando i rispettivi obiettivi iniziali, dovranno essere implementati in maniera coordinata, valorizzati e convogliati su strumenti appropriati. Questo tema sarà centrale per il prossimo Parlamento Europeo perché le politiche di investimento Ue saranno fondamentali nei prossimi anni. Europa significa convergenza e sviluppo. Questo deve essere chiaro a Bruxelles, dove è necessario un chiaro indirizzo politico in tal senso”.
Cronaca
Mare 2024, 10 Bandiere blu in più per l’Italia: ecco...
I riconoscimenti saliti a 236
Sono 10 in più dell'anni scorso le Bandiere blu assegnate alle spiagge italiane. I riconoscimenti 2024 salgono a 236. Liguria in vetta seguita da Puglia, Campania e Calabria.