Cronaca
Banda della Magliana, è morto Antonio Mancini: da boss a...
Banda della Magliana, è morto Antonio Mancini: da boss a ‘pentito’ Accattone aveva 75 anni
"Hanno detto che sono morto a 85 anni... Pertanto c'ho altri dieci anni assicurati..."
Antonio Mancini morto? Macché. L'ex boss che ha fatto la storia della Banda della Magliana, è vivo e vegeto. La notizia del decesso è una fake news che si diffonde tra i principali media italiani. Il diretto interessato smentisce e ci scherza su in una chat: "Dicono che sono morto a 85 anni... Pertanto c'ho altri dieci anni assicurati...". ". Mancini soprannominato anche 'Zio Nino', oltre che 'Accattone' ("proprio per l'ammirazione che ho sempre avuto per Pasolini", dichiarò), è stato uno dei protagonisti della criminalità romana tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90. Dal 1994 è diventato un collaboratore di giustizia, ispirando il personaggio di Ricotta in Romanzo Criminale.
La sua carriera criminale è iniziata da giovanissimo ed è stato uno dei capi della Banda della Magliana insieme a Danilo Abbruciati (detto 'Er camaleonte'), Franco Giuseppucci (detto 'Er negro'), Maurizio Abbatino (Er Crispino) ed Enrico De Pedis (detto Renatino o Il Presidente).
Cronaca
Padova, ritrovata la 15enne scomparsa da casa da giorni
Rintracciata dopo che aveva chiamato la mamma per rassicurarla: era in un paese vicino a Camposampiero, dove vive
Jensare Ajdari, la quindicenne macedone di Camposampiero (Padova) scomparsa da casa il 24 aprile è stata ritrovata ieri sera a San Giorgio delle Pertiche, il comune confinante a sud. I carabinieri di Camposampiero hanno individuato il suo telefonino, quando l’altra sera ha chiamato la madre per rassicurarla, e così l’hanno rintracciata nel paese accanto in compagnia di un ragazzo. La ragazza sta bene.
Cronaca
Vaccini in formato cerotto efficaci e sicuri per i bimbi,...
Su Lancet i risultati del confronto tra siringa e patch per l'anti-morbillo e rosolia
Vaccinarsi con un cerotto, senza aghi né punture. Sono positivi i risultati del primo studio che ha confrontato questi device indolori, chiamati patch microarray, con le tradizionali siringhe per la somministrazione del vaccino contro morbillo e rosolia. "Sono efficaci e sicuri per immunizzare i bambini", concludono gli autori del trial di fase 1-2, pubblicando i dati su 'The Lancet'. Il lavoro è stato condotto da ricercatori della Medical Research Council (Mrc) Unit The Gambia della London School of Hygiene & Tropical Medicine (Lshtm), supportato dai Cdc americani e finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates. Il cerotto utilizzato è stato sviluppato e prodotto dall'azienda Usa Micron Biomedical, che ha sponsorizzato e sostenuto tutti gli aspetti della sperimentazione.
Come funziona il vaccino in cerotto
I cerotti microarray sono piccoli dispositivi dotati di una serie di microscopiche proiezioni che penetrano nella pelle rilasciando il vaccino. Lo studio ha utilizzato un prodotto anti-morbillo e rosolia che nella sua versione classica, via iniezione, è stato somministrato a milioni di bambini in tutto il mondo fornendo una protezione affidabile dall'infezione. Il trial ha coinvolto 45 adulti di 18-40 anni, 120 bambini di 15-18 mesi e 120 neonati di 9-10 mesi in Gambia, dimostrando che "la somministrazione del vaccino formato cerotto ha indotto una risposta immunitaria forte tanto quanto quella indotta dal vaccino in siringa. Dopo una singola dose" di vaccino in cerotto, riportano gli scienziati, "oltre il 90% dei bambini erano protetti dal morbillo, tutti dalla rosolia" e "non sono stati riscontrati problemi di sicurezza".
Le potenzialità e i vantaggi
Secondo gli autori, i vaccini-patch "possono aiutare a raggiungere i livelli molto elevati di immunità di popolazione necessari a controllare malattie infantili come il morbillo e la rosolia". Specie "in contesti con risorse molto limitate", questi device vengono considerati "un'innovazione a massima priorità per superare le barriere all'immunizzazione". Rispetto ai vaccini tradizionali, presentano infatti "numerosi vantaggi": sono più facili da trasportare e da conservare, non avendo bisogno di essere refrigerati come quelli classici; per somministrarli non è necessario un medico, ma lo possono fare anche dei volontari dopo un breve periodo di formazione; non avendo l'ago, usandoli non si rischia in alcun modo di trasmettere infezioni come epatite o Hiv; essendo comodi e indolori, potrebbero aumentare l'aderenza alla vaccinazione anche in Paesi senza problemi di risorse, ma che stanno assistendo a un boom di morbillo causato dal crollo delle coperture vaccinali, come ad esempio il Regno Unito.
"Risultati estremamente promettenti"
"Anche se siamo agli inizi, questi risultati sono estremamente promettenti e hanno suscitato molto entusiasmo - afferma il pediatra Ed Clarke della Mrc Gambia - Lshtm, co-autore del lavoro - Dimostrano per la prima volta che i vaccini possono essere somministrati in modo sicuro ed efficace a neonati e bimbi piccoli attraverso la tecnologia dei patch microarray. I vaccini anti-morbillo hanno la massima priorità, ma è realistico l'impiego di questi cerotti anche per somministrare altri vaccini", prospetta l'esperto. Ikechukwu Adigweme della Mrc Gambia - Lshtm, co-autore del lavoro, auspica "che questo sia un passo importante verso una maggiore equità dei vaccini tra le popolazioni svantaggiate".
In programma sperimentazioni più ampie
Il trial condotto presentava dei limiti, fra cui le piccole dimensioni del campione, composto da adulti, bimbi e neonati sani. I ricercatori hanno ora in programma sperimentazioni più ampie, su campioni più rappresentativi della popolazione reale, per decidere o meno se raccomandare l'uso diffuso dei vaccini-cerotto nei programmi di immunizzazione dell'infanzia.
Cronaca
Tir si ribalta e schiaccia auto in A10, due morti e 4 feriti
Gravissimi due dei feriti nell'incidente mortale tra Sanremo e Arma di Taggia in direzione Genova
Due morti e quattro feriti, di cui due gravissimi, sull'Autostrada dei Fiori per un incidente verificatosi intorno alle 17.30 tra Sanremo e Arma di Taggia in direzione Genova. Un tir si è ribaltato schiacciando un'auto contro un altro camion. Sul posto, il 118 con sei ambulanze, due automediche e due elicotteri: il Drago dei Vigili del fuoco e il Grifo.
A quanto fa sapere la concessionaria, "sono in atto le operazioni per il soccorso dei restanti feriti e per liberare i mezzi che nella tratta interessata dall’incidente sono rimasti bloccati: interventi complessi che richiedono la partecipazione anche di tutte le forze di soccorso e che non si prevede termineranno a breve". Si è dunque dovuta istituire "un’uscita obbligatoria per i veicoli leggeri diretti verso Genova presso lo svincolo di Sanremo con rientro possibile allo svincolo di Arma di Taggia; i mezzi pesanti non potendo percorrere la SS 1 Aurelia nel tratto in questione sono fatti stazionare presso l’autoporto di Ventimiglia".
Per aggiornamenti in tempo reale sulla viabilità si raccomanda di consultare i pannelli a messaggio variabile, le mappe interattive pubblicate sul sito internet di www.autostradadeifiori.it e sui canali informativi WhatsApp e Telegram A10 di Autostrada dei Fiori. È inoltre possibile ricevere informazioni in tempo reale sul traffico anche consultando la pagina Facebook della concessionaria.