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Morto Lee Sun-Kyun, l’attore del film Oscar...
Morto Lee Sun-Kyun, l’attore del film Oscar ‘Parasite’ trovato senza vita in auto
La Polizia non esclude l'ipotesi del suicidio. Lee era indagato per uso di droghe
E' stato trovato morto a Seul l'attore sudcoreano Lee Sun-kyun, star del film 'Parasite', che nel 2020 trionfò agli Oscar. Il corpo del 48enne è stato trovato stamani dalla Polizia in un'auto in uno dei principali parchi della capitale sudcoreana. La Polizia non esclude l'ipotesi del suicidio. Secondo l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, la moglie aveva denunciato la comparsa dopo aver trovato quello che sembrava essere un biglietto di addio.
Da ottobre Lee era indagato per uso di droghe e recentemente è stato sottoposto a tre cicli di interrogatori, di cui uno sabato scorso della durata di 19 ore. L'attore aveva detto di essere stato indotto con l'inganno a prendere droghe da una hostess di un bar che poi aveva tentato di ricattarlo, ha riferito Yonhap. "Mi scuso sinceramente per aver causato grande delusione a molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole", ha detto parlando brevemente con i giornalisti prima di entrare nella stazione di polizia di Incheon. "Mi dispiace per la mia famiglia, che sta sopportando un dolore così grande in questo momento", aveva aggiunto. In precedenza Lee aveva chiesto tramite il suo avvocato di sottoporsi al test della macchina della verità e i suoi test antidroga avevano dato risultati negativi o insignificanti.
Laureato alla prestigiosa Korea National University of Arts della Corea del Sud, Lee ha fatto il suo debutto come attore nel 2001 in una sitcom televisiva intitolata Lovers. In seguito ha ottenuto consensi per le sue interpretazioni in una varietà di ruoli, ma a livello globale è meglio conosciuto per la sua interpretazione del ricco e superficiale patriarca nel film 'Parasite' del regista Bong Joon-ho, vincitore di 4 Oscar nel 2020, compreso quello per il miglior film.
L'attore era sposato con l'attrice Jeon Hye-jin e aveva due figli. L'agenzia di Lee, Hodu&U Entertainment, ha dichiarato in un comunicato che "non c'è modo di contenere il dolore e la disperazione. Chiediamo rispettosamente di astenersi dal diffondere fatti falsi basati su speculazioni... in modo che il viaggio finale (di Lee) sia tranquillo".
La Corea del Sud ha leggi severe sulla droga e i crimini legati alla droga sono generalmente punibili con almeno sei mesi di prigione o fino a 14 anni per recidivi e spacciatori. Inoltre le celebrità sono tenute a rispettare elevati standard di correttezza e Lee aveva un'immagine pulita di padre di famiglia prima del suo presunto uso di droga, ma i rapporti emersi dalle indagini hanno causato notevoli danni alla sua immagine. L'attore è stato escluso infatti da 'No Way Out', una serie Tv le cui riprese sono iniziate lo scorso ottobre.
Sport
Champions, Bayern Monaco-Real Madrid 2-2 in andata...
Vinicius apre e chiude il match, in mezzo il gol di Sané e il rigore di Kane
Si è chiusa sul 2-2 la semifinale di andata di Champions League tra il Bayern Monaco e il Real Madrid. La squadra di Ancelotti va in vantaggio al 24' con Vinicius, poi nella ripresa la squadra di Tuchel ribalta il match con i gol di Sané al 9' e di Kane al 13', su calcio di rigore. Al 38' arriva il definitivo 2-2, grazie al secondo gol di Vinicius, questa volta su calcio rigore. Il ritorno è in programma l'8 maggio al Santiago Bernabeu di Madrid.
Politica
Renzi querela Lilli Gruber: “In Ue io ci andrò”
Il leader di Italia Viva annuncia la candidatura alle europee
Matteo Renzi querela Lilli Gruber. "Il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali di agire in giudizio contro Lilli Gruber per le dichiarazioni rilasciate questa sera nel corso della trasmissione 8 e mezzo, su La7, per la parte in cui la conduttrice ha affermato che Renzi come gli altri leader se eletto non andrà in Europa", si legge in una nota l'ufficio stampa di Italia Viva. Renzi oggi ha annunciato la candidatura alle elezioni europee e l'intenzione di andare al Parlamento Ue in caso di elezione.
"È una affermazione falsa, tendenziosa e priva di fondamento. Il senatore Renzi ha più volte detto che, a differenza degli altri, come tutti i candidati della lista Stati Uniti d’Europa se eletto andrà a Strasburgo", si legge nella nota.
Spettacolo
Francesca Pascale a Belve: “Berlusconi meraviglioso,...
L'intervista dell'ex compagna del Cav a Francesca Fagnani
"Silvio Berlusconi è stato il mio primo uomo. Ho sempre trovato Berlusconi straordinario, meraviglioso. Anche fisicamente. Ognuno ha i suoi gusti, i miei sono perfetti". Francesca Pascale, ospite di Belve, nell'intervista a Francesca Fagnani risponde ad una raffica di domande sul rapporto con Silvio Berlusconi.
"A lui devo la totale gratitudine, non solo per la possibilità che mi ha dato di raggiungere i miei sogni. Berlusconi è stata la persona più importante. E' stato il migliore amico, il padre che avrei voluto, l'amante perfetto, il fidanzato un po' meno. E' stato anche il mio maestro. Non ho sentito la differenza di età di 49 anni, fino alla fine del nostro rapporto, che è sempre stato felicemente aperto. Io ovviamente guardavo il suo cellulare, fogli...", dice sorridendo.
"Le cene che ha ritenuto di fare, con belle donne o meno, ha sempre continuato a farle. Nonostante le sue frequentazioni, non è mai mancato il rispetto nei miei confronti. Io non avevo bisogno di andare da altre parti. Non ho mai nascosto la mia bisessualità a Berlusconi, non sono diventata lesbica dopo... Lui è sempre stato un grande liberale, mi diceva che anche lui era un po' lesbica... Non avevo esigenza di sposarmi con Berlusconi", aggiunge. "Ho cercato di stargli accanto provando ad essere me stessa. Sono stata prepotente? Sono stata una rompicoglioni pazzesca, insopportabile".
Si parla dell'inizio della frequentazione. Una sera Pascale riceve la telefonata di Berlusconi e pensa sia uno scherzo. "Dovevo richiamarlo ma non avevo soldi sul cellulare, non avevo nulla. Non avevo soldi nemmeno sul cellulare di mia madre... L'ho chiamato con Sos ricarica... Avevo 20 anni, i miei genitori erano preoccupati e anche incuriositi" quando è iniziata la frequentazione. "Avrei comunque fatto quello che ritenevo giusto, non avrebbero potuto fermarmi".
Si parla di 'leggende': "Non è vero che ho ricevuto 20 milioni di euro 'una tantum' e poi un milione al mese... tutto falso". E il 'mitico' lettone di Putin? "Non era un lettone vero e proprio, era un quadro che raffigurava la stanza matrimoniale di Putin. Non c'era un vero letto. E' una delusione? Anche per me...".
Un rimpianto? "Non ho avuto modo di dirgli arrivederci. Se lo potessi rivedere, gli darei un abbraccio enorme".