Politica
Meloni: “Centrodestra unito da 30 anni. Schlein non...
Meloni: “Centrodestra unito da 30 anni. Schlein non insulti nostri ospiti”
La presidente del Consiglio da Atreju: "Non siamo fuoco di paglia, avanti con scarpe piene di fango ma mani pulite, il mio grazie a Berlusconi"
Dal centrodestra alla violenza sulle donne passando per la maternità surrogata, il salario minimo e il Superbonus. Cita Tolkien e attacca Elly Schlein, Chiara Ferragni e Roberto Saviano la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni dal palco di Atreju. "Sono sinceramente felice di essere qui oggi: è stata una settimana impossibile, un anno impossibile e non mi sarebbe dispiaciuto dormire qualche ora in più di domenica mattina, ma sono felice perché c'è solo una cosa della quale io ho più bisogno che di dormire ed è tornare a casa, perché voi possiate ricordarmi che io non sono sola", ha detto.
Centrodestra, Berlusconi, governo
"Voglio ringraziare Salvini e Tajani per questi 14 mesi insieme, 14 mesi di amicizia, condivisione e lealtà. Dalle loro parole" oggi ad Atreju "la conferma che se da ormai 30 anni, con formule diverse, il centrodestra italiano esiste non è per un incidente della storia ma per un sistema di valori condiviso. Voglio anch'io mandare il mio grazie oggi a Silvio Berlusconi". Così la presidente Giorgia Meloni nel suo intervento ad Atreju.
"Chi pensava fossimo un fuoco di paglia ignora che non siamo qui per fortuna o perché abbiamo imboccato il treno giusto. Noi non siamo gli improvvisati della politica, per decenni abbiamo studiato e elaborato un progetto, ci siamo aperti al confronto e quando è stato necessario abbiamo avuto il coraggio di dire la verità, quello che non avevano altri, perché vedete la verità spesso ha un prezzo ma noi non abbiamo mai rinunciato alla verità", ha sottolineato.
"A più di un anno" dall'avvio del governo "il nostro consenso è cresciuto, perché credo che sia maggioritaria l'Italia che non accetta di svendersi, di adeguarsi, di chinare il capo, e noi abbiamo il dovere morale di ridare a questi italiani l'orgoglio di voler rivendicare qui e fuori dai confini nazionali 'io sono italiano'", ha sottolineato aggiungendo: "Saremo il governo dell'Italia con la schiena dritta, la testa alta, le scarpe piene di fango e le mani pulite".
A Elly Schlein
Poi l'attacco alla segretaria del Pd Schlein: "Cara Elly, puoi anche decidere di non partecipare, ma non insultare chi ha accettato un invito qui perché ha avuto il coraggio che a voi difetta". La premier cita anche 'Ecce bombo': "Facciamo una citazione di sinistra" su "chi non accetta l'invito" alla kermesse di Fratelli d'Italia "e chi invece si lamenta di non essere stato invitato".
Tolkien
"Amo Tolkien ancora di più, perché aveva ragione: l'anello" del potere "ti lusinga, cerca di farti perdere il senso della realtà: 'un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli'. Più forte di quell'anello c'è una compagnia che ti accompagna - ha aggiunto - dove ognuno fa la sua parte ed è pronto a prenderti in braccio se non ce la fai. Quell'anello non ci avrà mai, oggi siamo le stesse persone che eravamo ieri e domani saremo le stesse persone che siamo oggi. Porteremo il nostro compito a termine, costi quel che costi, ciascuno nel suo ruolo come un suol uomo". Così Giorgia Meloni, dal palco di Atreju dove torna a citare lo scrittore del 'Signore degli anelli' togliendosi anche un sassolino dalla scarpa: "dicono che è l'unico libro che ho letto, ma non togliamo alla sinistra le poche certezze che crede di avere....".
Ferragni
Giorgia Meloni non la cita, ma è chiaro che l'affondo è per Chiara Ferragni e la vicenda del panettone 'griffato' con il suo logo: "Gli influencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari", dice la premier dal palco di Atreju.
"Il vero modello - insiste la premier - è di chi quell'eccellenza italiana la ingegna e la produce, che ha successo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio, e ai giovani dobbiamo insegnare che creare quei prodotti è più straordinario crearli che imparare a mostrarli".
Saviano
"Caivano è un territorio che era stato abbandonato dallo Stato. Voglio ringraziare di cuore le forze dell’ordine che presidiano quel territorio, uomini e donne talvolta figli e figlie di quei territori che hanno scelto la libertà e la legge che difende quella libertà. Storie da raccontare che nessuno scrittore racconta, forse perché i camorristi fanno vendere molto di più, ci si fanno le serie televisive, regalano celebrità, ricchezza e magari un pulpito da New York da cui dare lezioni di legalità agli italiani, sempre si intende a pagamento”, ha affermato.
Maternità surrogata
"I figli sono la speranza di ogni società, sono il grande capitale umano della nazione: voglio ribadire che i bambini non sono un oggetto, che la maternità non è un business e che i figli non si comprano e non si vendono: sembra un'ovvietà ma purtroppo non lo è", ha detto ancora Meloni dal palco di Atreju. "Sono fiera - ha aggiunto - che grazie ai nostri parlamentari l'utero in affitto diventerà presto reato universale cioè perseguibile in Italia anche se commesso all'estero: dobbiamo rimettere le persone al centro di ogni nostra scelta, non intese come numeri".
Reddito cittadinanza
"Abbiamo cancellato il reddito di cittadinanza per chi poteva lavorare? Lo rifarei altre mille volte. Distinguere chi non può lavorare da chi può farlo per me si chiama giustizia. Non intendo comprare il consenso della gente: quello è un privilegio che lascio ad altre forze politiche", ha detto ancora.
Salario minimo
Il salario minimo "rischia di essere un favore alle grandi concentrazioni economiche. Non mi stupisce: la sinistra è incline a certe realtà. Al governo non hanno fatto nulla, i soldi noi li mettiamo sulle buste paga, loro li mettevano sul reddito di cittadinanza e ora vengono anche a farci la lezione...".
Riforme
Sulla riforma del premierato "si scateneranno tutti quelli che hanno bivaccato sulla debolezza politica". "Sognano di usare il referendum confermativo contro di me, 'farà come Renzi', ma vedete il referendum non è su di me, io sono il presente il referendum è sul futuro di questo nazione", ha detto Meloni.
Migranti
Sui migranti "so che i risultati non sono quelli che ci si attendeva, è il fenomeno più complesso che mi sia trovata a gestire. Ma la verità è che non mi interessano le scorciatoie, sono anche pronta a pagare un prezzo in termini di consenso per dare una soluzione definitiva".
Violenza sulle donne
"Alle donne italiane dico: 'denunciate, siete libere'. Le leggi ci sono" ma "siamo ancora lontani dallo sradicare il cancro" dei femminicidi. Così la premier Giorgia Meloni. "La sinistra è abituata a banchettare sulle tragedie per ottenere qualche consenso", si toglie un sassolino dalla scarpa. "L'amore è incompatibile con il possesso - aggiunge ricordando di essere la madre di "una piccola donna"- se amiamo qualcuno vogliamo rafforzare la sua libertà. Faremo tutto il possibile" non solo "per le donne italiane".
Politica
Europee 2024, Sky Tg24 invita tutti i leader a confronto tv...
De Bellis: "Siamo da sempre la casa del confronto"
Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.
“Sky Tg24 – sottolinea il direttore della testata all news, Giuseppe De Bellis - è da sempre la casa del confronto, li ha sempre ospitati sin dalla sua nascita, ogni volta che i protagonisti della politica hanno manifestato la volontà di farli. Nel settembre 2022, per la prima volta nella storia dell’informazione televisiva italiana, abbiamo anche creato un format - Idee a confronto - che ha consentito un dibattito virtuale fra le proposte degli otto leader politici più importanti. A gennaio di quest’anno - ricorda De Bellis - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.
“La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni”. Il Confronto - fa sapere la nota - andrà in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.
Politica
Nel ‘duello social’ Meloni prima su Instagram,...
Il confronto televisivo su Rai1 tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein al momento è saltato. Nel frattempo c’è il confronto sulla rete che va avanti senza interruzioni. Secondo un censimento di Arcadia e Digimind la "keyword Giorgia Meloni" riesce a catturare "una quota di presidio delle conversazioni molto ampia": l'analisi del parlato digitale da mercoledì 15 a giovedì, evidenzia come per Meloni ci siano 13.358 menzioni per un pubblico di 3 milioni di utenti raggiunti con 96mila interazione. Tuttavia, "è da notare come proporzionalmente" come anche "la keyword nominativa Elly Schlein, a fronte di un numero più basso di menzioni riesca a polarizzare a sufficienza": in questo caso le menzioni 1.210 con un pubblico raggiunto di 1 milione e 13mila interazioni.
Per quanto riguarda l'analisi sulla diverse piattaforme, Arcadia e Digimind mettono in evidenza che "fatta eccezione per X, che raccoglie una quota consistente di parlato 'politico'", la premier Meloni "è molto più presente di Schlein su Instagram, TikTok e LinkedIn, mentre la segretaria dem si prende una rivincita su Facebook". Infine "nella ripartizione degli atteggiamenti degli utenti, la keyword Giorgia Meloni ottiene una quota più alta di sentiment positivo, al 31%, a fronte di quella raccolta da Elly Schlein che invece si ferma al 19%. Parallelamente, però, la premier e leader di Fratelli d’italia incassa anche una percentuale più alta di mood negativo, pari al 63% rispetto al 56% ottenuto dalla segretaria dem".
Il censimento di Arcadia e Digimind, che parte oggi e termina il prossimo 24 maggio, ha l’obiettivo di raccogliere volumi e qualità delle conversazioni che si sviluppano in rete a partire dalle keyword nominative delle due leader, individuare i territori digitali che accolgono questo parlato, le emoji più utilizzate, il sentiment generato dalle reazioni degli utenti e la portata, ovvero i pubblici raggiunti online dalle conversazioni, della singola chiave di ricerca.
Politica
Mattarella a ‘La Sapienza’: “Per...
Il presidente della Repubblica parla all'Università 'La Sapienza' in occasione della Giornata del laureato: "Quel che penso di quanto avviene a Gaza l'ho detto pubblicamente"
"Una lettera che è stata pubblicata da alcune agenzie di stampa e su alcuni quotidiani mi ha sollecitato a non rinchiudermi in quella che è stata definita la torre d'avorio del Rettorato e venendo ho visto un cartello che sostanzialmente mi chiedeva cosa penso di quanto avviene a Gaza. E' quello che si registra in diversi atenei in questo momento. Non voglio lasciare questa domanda senza risposta. Quel che penso di quanto avviene a Gaza l'ho detto pubblicamente e non in circostanze fortuite o informali, ma in occasioni pienamente significative come nell'intervento che ho fatto otto giorni fa all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, o con la lettera che l'altro ieri ho inviato per la Festa della Repubblica di Israele, anche reiterando la richiesta di un immediato cessate il fuoco. Per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate: tutte, ovunque, sempre". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Università 'La Sapienza' in occasione della Giornata del laureato.
"La condizione e la questione della pace in Medio Oriente, del diritto all'esistenza in sicurezza di Israele, dei diritti del popolo palestinese, e tra questi diritti quello di avere uno Stato in cui riconoscersi, è una questione - ha puntualizzato il Capo dello Stato - che la comunità internazionale avverte con grande preoccupazione e non da oggi. E non soltanto da quando l'assassinio di tante persone inermi ad opera di Hamas ha innescato una spirale di spaventosa violenza. Tutto quel che riguarda la dignità delle persone, di ogni persona, la loro libertà, l'esigenza di rispettare il diritto umanitario, è indicato nella nostra Costituzione ed è quindi doveroso per la Repubblica italiana. Questo vale in ogni direzione. Questo criterio vale per le popolazioni civili, tra cui bambini, anziani, come per Gaza, come per il popolo palestinese, con migliaia di vittime, con molti orfani, con un gran numero di persone senza casa".
"Vale - ha scandito Mattarella - per i ragazzi e le ragazze uccise e stuprate mentre ascoltavano musica in un rave il 7 ottobre dell'anno passato in Israele. Vale pensando anche ai bambini sgozzati in quel giorno. Vale per il rapper condannato all'impiccagione perché ha diffuso una canzone sgradita al regime del suo Paese, l'Iran. Vale per Mahsa Amini e per tante ragazze iraniane che dopo di lei sono state incarcerate, torturate, sovente uccise, per il rifiuto di indossare il velo o perché non lo indossavano bene. Vale per le ragazze cui è proibito di frequentare l'università e addirittura la scuola come avviene in Afghanistan".
"Per la nostra Repubblica - ha ribadito il Capo dello Stato - tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate. Tutte. Ovunque. Sempre. Perché la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati, a seconda delle relazioni internazionali tra parti politiche o movimenti".
"Questa consapevolezza - ha ricordato ancora Mattarella - viene avvertita fortemente nelle università e in chi le frequenta, perché ne costituisce patrimonio, perché da un millennio le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere, sempre in collegamento al di sopra dei confini tra gli Stati, sempre in collegamento con gli atenei di ogni parte del mondo".
"La libertà, la pace, i diritti umani, passano attraverso il dialogo, attraverso il confronto, attraverso la libera circolazione del loro valore, contro la violenza e contro l'odio, che, diffondendosi, conducono a esiti raccapriccianti, come ieri è avvenuto in Slovacchia. Il potere, quello peggiore, desidera che le università del loro Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con gli atenei di altri Paesi, perché questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare le università, di comprimerne il livello culturale, di comprimere la cultura e di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà".
"Ribadisco l'auspicio del dialogo, in ogni ambito del nostro Paese, tra le diverse componenti sociali e le istituzioni e nell'ambito accademico tra le varie componenti dell'università, nel reciproco rispetto, con attenzione particolare, vorrei segnalare, a tutto ciò che attiene all'effettività del diritto allo studio, senza che alcuno ritenga - ha concluso Mattarella - di poter esigere di imporre valutazioni o decisioni, ma nel rispetto delle altrui opinioni, perché in questo rispetto risiede la libertà".