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CAR-T Breakthrough innovation. Nodi chiave da sciogliere....

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CAR-T Breakthrough innovation. Nodi chiave da sciogliere. Dalle esperienze attuali alle nuove indicazioni

Piemonte e Veneto, dal punto di vista organizzativo, rappresentano un’esperienza chiara e consolidata, esempi di buone pratiche che possono contare su un’organizzazione molto complessa e definita, ma che non può prescindere da un upgrade strutturale e organizzativo in cui sia definito il ruolo del trapianto autologo, dei nuovi anticorpi (mono e bispecifici), il fabbisogno di personale e posti letto, dei centri referral in un’ottica di sostenibilità finanziaria e di efficienza clinica. Tutto questo dovrebbe farlo l’Aifa, l’ente regolatore che valuta se il farmaco è utilizzabile, insieme al ministero e alle Regioni.

 

15 dicembre 20223 - Terapie Car-T, si allargano le indicazioni delle cure: nel decimo anniversario della somministrazione di una terapia sperimentale a base di Car-T a Emily Whitehead, la bambina di 7 anni affetta da leucemia che fu trattata al Children’s Hospital di Philadelphia, si affacciano in clinica oncologica nuove indicazioni delle cellule ingegnerizzate CAR-T. Per tracciare il punto sulla sostenibilità, sulle difficoltà e urgenze di queste terapie Motore Sanità ha promosso un focus sulla regione Piemonte e sul Triveneto dal titolo “CAR-T Breakthrough innovation. Nodi chiave da sciogliere. Dalle esperienze attuali alle nuove indicazioni. Nord: Piemonte, Liguria e Triveneto”. Una delle tappe della road map che, partendo dalle migliori esperienze cliniche e organizzative mira a tracciare una strada per la sostenibilità delle cure al netto delle differenze regionali.

Nel nuovo scenario organizzativo la Rete Oncologica Piemontese è diventata parte di Azienda Zero ed è al decollo una nuova governance farmaceutica regionale. Ma il Triveneto ha il vantaggio di poter contare su un fondo ad hoc per la spesa dei farmaci innovativi usciti dalla copertura del primo triennio garantito dal Fondo nazionale. Modello che il Piemonte potrebbe imitare, ma non ha ancora seguito. Per queste terapie in queste due regioni è stata tuttavia abbattuta la mobilità passiva verso la Lombardia, ma servono nuovi modelli organizzativi al superamento del triennio di innovatività, ora che in clinica si affacciano altri trattamenti per il mieloma e per il linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma a cellule B ad alto grado. Obsoleto e inadeguato anche il sistema di tariffazione a Drg di ispirazione nazionale che si basa sul rimborso per il trapianto di midollo osseo, ma copre solo circa un terzo dei costi di questa cura che, per le Car-T, possono superare i 250 mila euro per singola infusione al netto delle necessità di degenza.

“Una sola infusione rappresenta una speranza di vita unica per quanti non hanno alternative terapeutiche al progredire della patologia – ha spiegato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità - restano alcuni punti chiave irrisolti e su cui è cruciale un confronto alla ricerca di soluzioni appropriate e sostenibili”.

Sotto la lente modelli organizzativi, esperienze e competenze attuali delle direzioni strategiche delle aziende sanitarie a supporto di strutture adeguate. Non solo per il costo del farmaco Car-T ma anche per garantire team efficienti, ufficio finanziario, legale, economato legati da obiettivi comuni. “Occorre puntare sulla costruzione di modelli appropriati e sostenibili – ha aggiunto Zanon - attraverso l’analisi dei costi attuali di procedura (CAR-T non è una terapia ma una procedura), delle risorse umane, dei tempi di invio ai centri Hub definendo nuove funzioni di rete e condivisione dati e di ricerca collaborativa”. Con un occhio al futuro, occorre già prepararsi ad una escalation rapida nelle sequenze di trattamento. “Motore Sanità – ha concluso Zanon - attraverso il suo Osservatorio Innovazione ritiene quanto mai opportuna la creazione di tavoli formativi regionali che possano affrontare e sciogliere questi nodi attraverso soluzioni condivise”.

LE REGIONI: IL PIEMONTE

“In Piemonte – avverte Franca Fagioli,Oncoematologia pediatrica e centro trapianti Aou Città della Salute e della Scienza di Torino, direttore Rete oncologica pediatrica del Piemonte e della Valle d’Aosta - sono stati reclutati 78 pazienti con le Car-t con notevoli percentuali di efficacia in pazienti leucemici recidivanti e resistenti ad altre cure.Abbiamo iniziato nel 2018 e 2019. Il modello piemontese, hub e spoke, ha previsto anche un centro hub per oncologia pediatrica che, ad ad oggi,ha effettuato due procedure. Ora sono cambiati i protocolli di prima linea per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta ma non c’è nessun paziente in lista di attesa. Il fondo regionale per farmaci ad alto costo sarebbe utile in vista dell’allargamento di questa terapia per i neuroblastomi e tumori cerebrali pediatrici”.

IL VENETO

La rete ematologica veneta conta su 6 strutture in rete Treviso, Verona, Vicenza, Venezia, Padova, a Castelfranco Veneto con altrettanti spoke. “Abbiamo iniziato ad usare le Car-T nel 2021, in pieno periodo Covid nell’ambito del programma trapianti adulto e pediatrico – ha detto Mauro Krampera, Direttore ematologia dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata Verona -. Finora abbiamo trattato una sola bambina per recidiva di una leucemia acuta linfoblastica che ha risposto bene dopo 6 mesi e attualmente non abbiamo altre richieste. Abbiamo iniziato subito con linfomi a grandi cellule e linfomi mantellari. E adesso ci sono nuove indicazioni e un nuovo scenario dopo le approvazioni storiche mentre si riducono le indicazioni per il trapianto autologo. Ciò richiede la riorganizzazione dei centri ematologici con percorsi e laboratori da riconvertire”.

Carenze di risorse e di personale, patologie che escono dall’innovazione e altre che entrano sotto questo cappello protetto che dura solo tre anni: ecco i nodi da sciogliere in un’ottica di sostenibilità finanziaria e valutando a monte la numerosità di pazienti che dopo tre anni, quando cessa l’innovatività, ricadranno sui costi vivi del budget del singolo centro.

Roberto Freilone, Direttore di Ematologia dell’Aou Città della Salute e della Scienza di Torino ha ricordato che In Piemonte per l’adulto ci sono tre centri: Molinette di Torino, ad Alessandria e a Cuneo articolati in una rete Hub e Spoke. “Quest’anno abbiamo trattato 24 casi adulti e 1 sperimentale e aperto la sperimentazione nell’ambito non oncologico. La sostenibilità? È un temacruciale visti i costi che superano i 250 mila euro per singola procedura oltre i costi di degenza e un Drg del tutto insufficienti. Poter contare su un fondo regionale ad hoc sarebbe un paracadute fondamentale soprattutto nella prospettiva di dover reclutare anche i pazienti con mielomi e linfomi ad andamento cronico. In prospettiva servono programmazione e chiarezza anche se l’uso nei tumori solidi è ancora lontano”.

I PAZIENTI

Sessantotto centri Car-T inItalia sono troppi o pochi? Uno solo in Emilia può bastare? Potenziare i pochi centri esistenti o puntare sulla attivazione dei nuovi? Per affrontare il problema delle Car-T i centri trapianti di midollo italiani devono diventare parte integrante dei programmi per le infusioni nei centri di ematologia. I pazienti intanto reclamano pari opportunità rispetto al resto d’Europa: “Ho almeno tre amici che stanno andando in Germania a 42 anni senza alternative terapeutiche e una prospettiva che non è un accanimento ma una prospettiva di vita. Siamo cittadini europei, abbiamo diritto ad avere queste terapie che salvano la vita – ha detto Felice Bombaci, Vice presidente Ail Torino – queste cure sono destinate a persone che non hanno più nulla per curarsi e in cui il tempo di accesso fa la differenza tra la vita e la morte”.

L’evento si è svolto con il contributo non condizionato di Gilead e Kite.

Ufficio stampa Motore Sanità

comunicazione@motoresanita.it

Laura Avalle – Cell. 320 0981950

Liliana Carbone Cell.3472642114

www.motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Aosta, Aborto. Pro Vita Famiglia: Caso montato ad arte per...

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Aosta, Aborto. Pro Vita Famiglia: Caso montato ad arte per screditare pro-vita. Cattiva prassi medica è aborto, ascolto battito è diritto della donna

29 aprile 2024. “La denuncia rilanciata dai media nazionali sulla donna intenzionata ad abortire in un ospedale di Aosta costretta ad ascoltare il battito del feto da presunti volontari pro-vita si sta rivelando una clamorosa montatura costruita ad arte dalle associazioni abortiste per screditare l’operato delle associazioni di sostegno alla maternità, che aiutano migliaia di donne a trovare alternative all’aborto come previsto dalla stessa Legge 194. La Ausl di Aosta ha già dichiarato che “non risultano volontari di associazioni pro-vita nei consultori o in ospedale e nessuna segnalazione in tal senso è arrivata”. Perché queste menzogne, intimidazioni e odio nei confronti dei volontari pro life? Permettere a una donna di ascoltare il battito cardiaco del figlio che porta in grembo, in ogni caso, non è affatto una ‘cattiva prassi medica’ come sostenuto dal Ministro Roccella a margine della kermesse politica di Fratelli d’Italia a Pescara, ma una procedura clinica abituale per verificare lo stato della gravidanza, nel rispetto della deontologia medica e per la formazione del "consenso informato", persino in vista dell’aborto che si intendesse eventualmente praticare. L’unica cattiva e anzi spietata prassi medica è l’aborto, che sopprime un essere umano inerme e innocente. Ogni donna intenzionata ad abortire dovrebbe avere il diritto di essere prima pienamente informata sulla vita che sta accogliendo, anche ascoltando il battito cardiaco del figlio, come chiesto da più di centomila firmatari della proposta di legge popolare “Un Cuore che Batte” di cui Pro Vita & Famiglia è co-promotrice.”

Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.

Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus

t.: 0694325503

m.: 3929042395

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Champions League – Bayern-Real: semifinale tra pesi massimi...

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Roma, 29 aprile 2024 –Una sfida tra pesi massimi, tra due delle più grandi potenze calcistiche del Vecchio Continente. Per capire cosa rappresentano, complessivamente, Bayern Monaco e Real Madrid, basta sfogliare le loro bacheche: 69 titoli nazionali e 12 internazionali, tra cui 6 Champions, per i tedeschi; 70 allori in Spagna e 32 fuori dai confini nazionali con il record di ben 14 Coppe con le Grandi Orecchie per i Blancos. I due colossi europei si sfidano, domani sera all’Allianz, per la semifinale di andata di Champions League: sarà il confronto numero 27 e si viaggia sul filo dell’equilibrio. Un equilibrio pronosticato anche per questo match dagli esperti Sisal: il Bayern Monaco parte favorito a 2,60 contro il 2,70 del Real Madrid mentre si sale fino a 3,40 per il pareggio. Divisione della posta avvenuta solo in tre occasioni. Tutti si attendono una partita spettacolare e con molte reti: la Combo Goal + Over 2,5, offerta 1,80, appare molto probabile. Non è da escludere un Ribaltone, dato a 6,50, come accaduto sei anni fa sempre a Monaco. Sia un calcio di rigore, a 2,75, che un goal da fuori area, a 2,50, sono nelle corde del match.

Tanti, tantissimi i protagonisti che scenderanno in campo all’Allianz Arena. I padroni di casa, non solo per i numeri ma anche per la cabala, si affidano a Harry Kane: il bomber inglese non ha mai segnato al Real, interrompere questo digiuno come primo marcatore è in quota a 4,80, ma nelle uniche due sfide, quando indossava la maglia del Tottenham, è rimasto imbattuto con gli spagnoli. Al suo fianco cercheranno gloria uno tra Gnabry, Musiala e Sanè, tutti nel tabellino dei marcatori a 4,00. Carlo Ancelotti, che inizia a sognare l’ennesima Champions della sua inarrivabile carriera, ha in Jude Bellingham un’arma letale: il ventenne inglese ha messo insieme, in stagione, 21 gol e 10 assist. Un’altra gara a segno, condita da un passaggio vincente, è offerta a 11,50. Tra l’altro Bellingham vuole la prima vittoria contro il Bayern, impresa mia riuscita in 8 precedenti contro i bavaresi ai tempi del Dortmund. Ma i padroni di casa devono temere anche le due frecce offensive dei Blancos: Vinicius, a 2,50, e Rodrygo, in gol a 3,00.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazion e, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.

Sisal Italia S.p.A.

Ufficio stampa:

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AXA Italia: QUIXA lancia Van&Job, la soluzione di...

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René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia

- Van & Job è la prima soluzione assicurativa presente sul mercato italiano che protegge, in un unico contratto, il van e l’attività imprenditoriale delle microimprese e professionisti, dai piccoli e grandi imprevisti della vita quotidiana.

- Si tratta di una protezione completa, che va oltre la classica Rc Auto e che guarda anche ad ulteriori bisogni collegati alla sfera lavorativa, a potenziali infortuni e a nuovi rischi emergenti, come i rischi da catastrofi naturali.

- In pacchetti preconfigurati, in ottica di semplicità e immediatezza, con la possibilità di arricchire ulteriormente l’offerta in base a nuove esigenze, Van & Job è acquistabile, con un premio medio accessibile e flessibilità di pagamento, in pochi semplici click e gestibile in modo completamente digitale.

- Alla base dell’offerta, una proposta concreta di inclusive protection - pilastro strategico per il Gruppo AXA Italia - pensata per diffondere una sempre maggiore protezione a fasce di popolazione vulnerabili a diversi rischi, ma storicamente lontane dal mondo assicurativo.

- A sostegno della nuova proposta, QUIXA Assicurazioni tornerà in comunicazione con una nuova campagna pubblicitaria, che verrà declinata a partire da maggio sui canali digitali e in Radio.

- René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia: “Van&Job è la nuova proposta di QUIXA dedicata a professionisti e microimprese, cuore pulsante del tessuto economico del nostro Paese, rappresentando il 95% delle imprese attive in Italia, ma ancora oggi sottoassicurate, nonostante i molteplici rischi a cui sono esposte"

Milano, 29 aprile 2024. “Van&Job è la nuova proposta di QUIXA dedicata a professionisti e microimprese, cuore pulsante del tessuto economico del nostro Paese, rappresentando il 95% delle imprese attive in Italia, ma ancora oggi sottoassicurate, nonostante i molteplici rischi a cui sono esposte - ha dichiarato René Gazet, CEO di QUIXA Assicurazioni e Chief P&C Officer di AXA Italia. Facendo leva sul nostro DNA digitale e sull’appartenenza al Gruppo AXA, abbiamo ideato una soluzione che non ha precedenti sul mercato e che offre una protezione completa – che va oltre Rc Auto - e allo stesso tempo semplice, accessibile e trasparente, per gestire, in un unico contratto, i piccoli e grandi imprevisti in cui è possibile incorrere nello svolgimento dell’attività quotidiana. Van&Job rappresenta un esempio concreto del percorso evolutivo di QUIXA, che sceglie di guardare con sempre più attenzione alle evoluzioni in atto nella società per rispondere a nuovi trend e bisogni, anche in logica di maggiore inclusione sociale, al cuore della strategia del Gruppo AXA Italia”.

QUIXA Assicurazioni, compagnia digitale del Gruppo assicurativo AXA Italia, presenta Van&Job, il primo prodotto assicurativo in Italia, dedicato alle microimprese di massimo 2 dipendenti e professionisti proprietari di un furgone, che offre, in unico contratto, una copertura completa per il van e l’attività imprenditoriale.

L’offerta si basa su pacchetti preconfigurati, in ottica di semplicità e immediatezza, con la possibilità di arricchire ulteriormente l’offerta in base a nuove esigenze.

Per il van (con massa complessiva inferiore a 35 q), a disposizione, ad esempio, la copertura in caso di furto, grandine e danni ai cristalli, con le opzioni aggiuntive per collisione e atti vandalici, così come la protezione in caso di incidenti o guasti. Tra i servizi, il soccorso H24 o l’assistenza legale.

Per l’attività lavorativa, oltre alle coperture contro i danni ai locali (i.e. incendio, fenomeno elettrico, spargimento di liquidi) e la responsabilità civile per danni a terzi, una protezione pensata in caso di lavoro fuori sede – con l’opzione di una RC anche presso i clienti - così come proposte che includono gli infortuni e la possibilità di tutelarsi da rischi sempre più attuali come quelli legati alle catastrofi naturali.

Van & Job è acquistabile in pochi semplici click e gestibile direttamente in modo digitale dalla propria Area riservata e propone un premio medio accessibile, con flessibilità di pagamento, grazie alla possibilità di dilazionare il premio in 3 o 10 rate.

La nuova proposta segna un’importante evoluzione per QUIXA, che sceglie di essere sempre più vicina a una nuova generazione di consumatori sensibile a nuovi bisogni emergenti e ai nuovi trend - e alla ricerca di risposte semplici, concrete, flessibili e smart per affrontare con serenità i piccoli e grandi imprevisti della vita quotidiana, e che vuole sfruttare le opportunità del digitale, potendo comunque sempre contare su un supporto fisico a seconda del bisogno, anche con la disponibilità dell’assistenza clienti raggiungibile durante tutta la fase di preventivazione e acquisto.

Van&Job è anche il primo prodotto inclusivo del Gruppo AXA Italia: la sostenibilità è infatti uno dei pilastri strategici della compagnia, che trova concretezza anche in una nuova offerta assicurativa, capace di portare valore alla società e colmare il gap di protezione, intercettando quella fascia di popolazione vulnerabile a diversi rischi, ma storicamente lontana dal mondo assicurativo.

A partire dal mese di maggio, QUIXA tornerà in comunicazione con una campagna pubblicitaria dedicata a Van&Job e declinata sui canali digitali e sulla radio.

In coerenza con il suo nuovo percorso, QUIXA ridefinisce infine anche l’architettura complessiva del brand, l’identità visiva e i modi di comunicare, puntando su un linguaggio empatico, ma allo stesso tempo semplice e trasparente, riassunto nel nuovo claim, “l’assicurazione semplice inizia da qui”.

Per maggiori informazioni: quixa.it/prodotti/furgone

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