Spettacolo
Netflix svela per la prima volta i dati, ecco quali sono i...
Netflix svela per la prima volta i dati, ecco quali sono i contenuti più visti al mondo
'La legge di Lidia Poet' è il titolo italiano più visto nei primi sei mesi dell'anno. Al livello globale, 'The Night Agent' con Peter Sutherland senza rivali con ben 812 milioni di ore viste
Netflix ha svelato per la prima volta i dati sulla fruizione del suo catalogo, rendendo noto quali sono stati i film e le serie tv più visti al mondo nel primi sei mesi del 2023. Per quanto riguarda l'Italia, i titoli che hanno generato più ore di visione sono 'La legge di Lidia Poet', 'Il mio nome è Vendetta', 'Mare Fuori' e 'Era ora'. Netflix ha rilasciato per la prima volta i dati sulla fruizione del suo catalogo. , riguardano per ora il primo semestre del 2023.
La decisione di svelare i dati, che verranno d'ora in poi forniti ogni sei mesi, arriva dopo anni di polemiche sulla scarsa trasparenza dei servizi di streaming sui dati di fruizione, che avevano animato anche la trattativa sul grande sciopero di sceneggiatori e attori di Hollywood. Ma arriva anche dopo il lancio da parte di Netflix, dall'anno scorso, di un servizio con pubblicità, che rende indispensabili per gli inserzionisti alcune informazioni sulla popolarità dei titoli della piattaforma.
Così, scorrendo il rapporto intitolato 'What we watched' (letteralmente 'Cosa abbiamo visto'), si scopre che gli utenti Netflix di tutto il mondo hanno guardato la serie 'The Night Agent' con Peter Sutherland alle prese con un thriller politico per ben 812 milioni di ore, rendendola il contenuto più visto sulla piattaforma nella prima metà di quest'anno.
Al secondo posto, la seconda stagione della serie adolescenziale 'Ginny & Georgia' (665.100.000 ore viste), al terzo la prima stagione della serie sudcoreana 'The Glory' (622.800.000 ore viste), al quarto la prima stagione di 'Mercoledì' (507.700.000 ore viste) e al quinto la miniserie spin off di 'Bridgerton' 'La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton' (503.000.000 ore viste). Per trovare il primo film bisogna arrivare al quattordicesimo posto della classifica globale, dove si piazza 'The Mother' con Jennifer Lopez, che ha totalizzato 249.900.000 ore viste.
Tra i titoli italiani, quelli che hanno generato più ore viste sono stati: la serie 'La legge di Lidia Poet' con Matilda De Angelis (85.000.000), il film 'Il mio nome è Vendetta' di Cosimo Gomez con Alessandro Gassmann nei panni di un ex sicario della 'Ndrangheta (31.100.000 ore viste), la serie cult 'Mare Fuori' (31.000.000 ore viste), che ha già spopolato su RaiPlay e Rai2, e il film 'Era ora' di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Barbara Rochi (30.800.000 ore viste).
In una teleconferenza con i media, il co-amministratore delegato Ted Sarandos ha riconosciuto che la mancanza di trasparenza sulla popolarità dei suoi spettacoli aveva portato alla sfiducia nella comunità dei creatori. Ed ha spiegato che Netflix ha deciso di mantenere segreti i dati dei suoi spettatori negli anni in cui stava costruendo il business, in modo da poter sperimentare senza fornire informazioni cruciali a potenziali concorrenti.
"Da quando abbiamo lanciato le nostre Top 10 settimanali e le liste settimanali dei titoli più popolari nel 2021, Netflix ha fornito più informazioni su ciò che le persone guardano rispetto a qualsiasi altro streamer ad eccezione di YouTube. E ora crediamo che sia giunto il momento di andare oltre. A partire da oggi pubblicheremo What We Watched: A Netflix Engagement Report due volte l'anno", ha affermato la società in una dichiarazione che accompagna il report.
"In totale, questo rapporto copre più di 18.000 titoli - che rappresentano il 99% di tutte le visualizzazioni su Netflix - e quasi 100 miliardi di ore di visione. Oltre il 60% dei titoli Netflix usciti tra gennaio e giugno 2023 sono apparsi nelle nostre Top 10 settimanali. Quindi, mentre questo rapporto ha una portata più ampia, i trend che vi si riflettono sono molto simili a quelli delle Top 10", sottolinea la nota che elenca poi i trend che emergono dal rapporto, tra i quali degno di nota è senz'altro il fatto che le storie non in lingua inglese hanno generato il 30% di tutte le visualizzazioni.
"Questo è un grande passo avanti per Netflix e per il nostro settore. Riteniamo che le informazioni di visione contenute in questo rapporto, insieme alle nostre Top 10 settimanali e alle liste settimanali dei titoli più popolari, forniranno ai creatori e al nostro settore una visione più approfondita del nostro pubblico e di ciò che risuona con loro", conclude la dichiarazione che accompagna il rapporto. Con quasi 250 milioni di abbonati a livello globale, Netflix è il più grande servizio di streaming al mondo.
(di Antonella Nesi)
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Presta-Amadeus, Gasparri: “Nell’intervista del...
Il capogruppo di Fi al Senato: "Le parole dell'ex manager di Amadeus sollevano due questioni importanti su cui occorre fare chiarezza"
"La dirò con una battuta che nasconde però una questione serissima: nell'intervista di Lucio Presta a 'Il Giornale' c'è una scarpa che puzza e sulla quale io non smetterò di chiedere risposte". Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato e componente della commissione di Vigilanza, annuncia all'Adnkronos che nell'audizione dei vertici Rai fissata per l'8 maggio prossimo solleverà "una serie di aspetti inquietanti che vengono fuori dalle dichiarazioni di Presta e che vanno assolutamente approfonditi".
"L'intervista che ho letto, da un lato mi rafforza nella mia convinzione di tenere il servizio pubblico al sicuro dallo strapotere di questi manager che si sentono padroni del sistema televisivo e di questi superconduttori, dall'altro solleva, in un mix di messaggi, allusioni e avvertimenti, due questioni che non si possono ignorare", sottolinea Gasparri. "Primo, se c'era qualcosa che andava contro le regole e non andava fatto, perché è stato fatto? Se i 90.000 euro ad Amadeus non andavano dati, perché gli sono stati dati? E la Rai lo sapeva o non lo sapeva? Le domande che farò in vigilanza su questo aspetto - anticipa - saranno queste".
"Poi c'è la seconda questione, quella dei piedi in due scarpe. Perché nelle scarpe di John Travolta è evidente che ci sia inciampato qualcuno. Io ho fatto un'interrogazione alla Rai in Vigilanza sulla questione delle scarpe di John Travolta a Sanremo diverse settimane fa, su cui ancora attendo risposta, e risolleverò il tema l'8 maggio. Su quella vicenda sono state fatte dichiarazioni ridicole e penose anche da alcuni dirigenti Rai e lo stesso Amadeus ha minimizzato una cosa che era evidente: quelle inquadrature delle scarpe erano una pubblicità con tutti i crismi che, inserita nel programma di maggior valore della Rai, avrebbe avuto costi altissimi. La Rai non poteva incassare questi soldi? E il non averli incassati si profila come un danno provocato alla Rai? Farò queste domande e manderò il testo anche alle Authority competenti. Perché io non sono addentro alle faide tra conduttore ed ex manager e non mi piacciono i toni minacciosi soprattutto quando sono postumi ma alcune questioni che emergono dalle parole di Presta sono oggettivamente importanti e inquietanti. Qualcuno ha infilato i piedi in due scarpe e io vorrei capire chi, per rispetto dei cittadini che pagano il canone", conclude Gasparri.
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Mara Maionchi a Belve: “Tiziano Ferro non ha capito...
Anticipazioni dell'ultima puntata in onda martedì in prima serata su Rai: "Il gioco d’azzardo? Esageravo sì. Il tradimento di mio marito Alberto? In parte fu anche colpa mia"
"Tiziano Ferro non ha capito la fortuna di avermi incontrata". A 'Belve, nell'ultima puntata in onda domani martedì 30 aprile in prima serata su Rai2, Mara Maionchi, temuta quanto amata discografica italiana, si libera di alcuni sassolini e si confessa. "Il gioco d’azzardo? Esageravo si”, "Il tradimento di mio marito Alberto? In parte fu anche colpa mia”, "Sessualmente? sono da abat-jour”.
Anticipazioni: Tiziano Ferro, tradimento marito e gioco d'azzardo
Quando Francesca Fagnani le ha chiesto 'Mi dice chi non ha capito che incontrarla è stata una fortuna?, Maionchi è stata netta: “Tiziano Ferro”. Fagnani allora ha insistito: 'Perché secondo lei?'. "Perché non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è", ha sottolineato.
Sul gioco d’azzardo, quando Fagnani le ha chiesto 'Ha mai avuto un inizio di dipendenza?', Maionchi ha risposto: "Non so se dire se ho una dipendenza, però mi piace, poi mi contengo". A quel punto la conduttrice le ha ricordato di quando si fece interdire dai casinò con una lettera autografa: "Sì, mi sono fatta sospendere, esageravo, quello era un modo per difendersi”.
A proposito del tradimento del marito, scoperto nel più banale dei modi - trovando una ricevuta d’albergo nella tasca dei pantaloni - Fagnani ha scherzato: “Ma Alberto voleva scaricare l’iva?”. E Maionchi: “Devo ammettere che in parte è stata anche colpa mia se ha cercato qualcosa fuori. La luce rossa non c’era mai, una tragedia insomma”. E ridendo ha confermato: “Sessualmente sono un po’ modesta… non sono proprio portata per le luci rosse… ho sempre l’abat jour”.
C’è stato spazio per parlare anche di una parte più inedita della vita di Mara Maionchi, ovvero l’infanzia e il conflittuale rapporto con la madre che non andò neanche al suo matrimonio: “Non è venuta perché ha detto che a lei i matrimoni facevano tristezza. Mamma era strana, non era una donna affettuosa, però è stata molto forte”. Fagnani allora ha chiesto: 'Ma a lei è andato bene così, oppure le è mancato qualcosa?” "Qualcosa mi è mancato - ha confessato Maionchi- l’ho sollecitata tutta la vita a darmelo l’affetto, un abbraccio, una cosa… ma lei non ce l’aveva. E l’ho capito dopo. Ognuno è come è”.
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Presta-Amadeus, da Fiorello un silenzio assordante
Ieri l'intervista dell'ex agente che ha detto la sua verità sui motivi della rottura con il conduttore. Lo showman a 'Viva rai2' ha preferito non fare alcun accenno o commento alla vicenda.
A 'VivaRai2!' nessun commento sulle dichiarazioni di Lucio Presta contro Amadeus. In tanti questa mattina si aspettavano un commento ironico da parte di Fiorello sull'intervista che Lucio Presta ha rilasciato a 'Il Giornale' domenica. L'agente, infatti, ha parlato per la prima volta dei motivi che hanno portato alla rottura con Amadeus dopo tanti anni di lavoro insieme. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, Fiorello non ha proferito parola sull’argomento, sebbene, persino nei giorni delicati della trattativa di Amadeus con la Rai e il Nove, non avesse risparmiato battute e sberleffi in tutte le direzioni. Un silenzio dovuto probabilmente alla profonda amicizia che lo lega al conduttore ma anche ai rapporti cordiali di lunga data con Presta.
La notizia della rottura tra Amadeus e il suo manager è arrivata come un fulmine a ciel sereno a dicembre 2023, a poco più di un mese e mezzo dal Festival di Sanremo, quando l'organizzazione era già in pieno fermento. Le indiscrezioni e i retroscena sulla separazione hanno suscitato, in questi mesi, grande interesse mediatico ma i due hanno sempre preferito non commentare, almeno fino a domenica. Una linea del silenzio che Amadeus ha scelto anche ieri: la 'risposta' del conduttore all'uscita dell'intervista di Presta è stata semplicemente una foto su Instagram che lo ritrae insieme al figlio alla partita dell'Inter per festeggiare lo scudetto. E che questa volta è stata la scelta anche dell'amico Fiorello.