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Lavoro
Europee, Ahk Italien: “Per imprese italo-tedesche...
Europee, Ahk Italien: “Per imprese italo-tedesche priorità competitività e transizione”
L'intervista al consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica Jörg Buck
![Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien)](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1af73e4a06ff-1126f85ec096-1000/format/big/clipboard-0109.jpeg)
"Ahk Italien ha effettuato una rilevazione interna ascoltando le imprese più rappresentative su quale dovrebbe essere la priorità per la prossima Commissione Europea: il 40% ha indicato transizione ambientale e competitività, una chiara indicazione della necessità di decarbonizzare i nostri processi industriali senza, al tempo stesso, perdere competitività globale, soprattutto a livello manifatturiero, da sempre centrale per Italia e Germania". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien), sulle aspettative delle aziende italo tedesche in un momento caratterizzato dal rinnovo del Parlamento Europeo.
Secondo Buck "il 33% delle imprese, inoltre, ha indicato la necessità di riforme strutturali dell’Ue, che aprano a una maggiore integrazione politica ed economica e a un più efficiente sistema di governance".
Buck sottolinea che "una impresa su cinque vorrebbe un supporto attivo alla creazione di indotti e piattaforme industriali nei settori ritenuti strategici per l’autonomia europea (come chip, rinnovabili ecc). Una parte più ridotta, invece, auspica una revisione delle norme sugli aiuti di Stato e nuovi strumenti sul modello di Next Generation EU. In generale, le imprese sono convinte che solo una forte integrazione europea sul piano politico ed economico può gestire le grandi trasformazioni che viviamo: basti pensare che solo l’1% dei rispondenti ha dichiarato di voler continuare con l’assetto attuale", sottolinea.
E Buck entra quindi sui dati sullo stato di salute delle aziende. "Nel valutare la propria situazione attuale, come rilevano nel Business Outlook di primavera 2024, più del 90% delle imprese italo-tedesche la definisce buona o soddisfacente, e solo il 13% si aspetta peggioramenti nei prossimi (una percentuale fortemente in calo rispetto a qualche mese fa).Coerentemente, il 34,5% delle aziende che prevede più investimenti e quasi la metà delle aziende a campione prevede una crescita dell’occupazione. Tra i principali rischi individuati, il calo della domanda, la mancanza di personale qualificato e le scelte politico-economiche", sottolinea.
Secondo Buck, "a due anni dalla guerra in Ucraina, a seguito della diversificazione energetica, sono diminuiti drasticamente i timori legati ai prezzi dell’energia (15,4%) e alle materie prime (19,8%)".
"In relazione alla protezione del clima e alla transizione energetica, in Italia le maggiori opportunità di business vengono individuate nell’efficientamento industriale (64%), nella produzione di energia rinnovabile (59%) e nella mobilità elettrica (52%). Una criticità si rileva sull’incentivazione alla produzione delle rinnovabili, per cui le aziende vorrebbero interventi legislativi più efficaci", conclude.
Lavoro
Aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli...
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Valorizzare l’esperienza decennale dei professionisti in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici
![Aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli appalti, il ruolo dei soggetti aggregatori](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b219f6a50a0-09c05c5c9373-1000/format/big/aggregatori.jpeg)
'L’aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli appalti: il ruolo dei soggetti aggregatori a dieci anni dalla loro istituzione' è il titolo dell'evento che si è tenuto al ministero dell’Economia e delle Finanze, organizzato dal Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori costituito nell’ambito del Dipartimento dell’Amministrazione Generale e dei Servizi del Mef, ha visto la partecipazione dei principali stakeholders del settore. In particolare, vi hanno preso parte: quale moderatore Francesco Paolo Schiavo (coordinatore segreteria tecnica tavolo dei soggetti aggregatori – Mef), Filippo Romano (segretario generale di Anac), Ilaria Antonini (capo dipartimento Dag Mef-presidente tavolo tecnico soggetti aggregatori), Simonetta Saporito (capo dell’ufficio del Bilancio – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Americo Cicchetti (direttore generale della Programmazione Sanitaria-ministero della Salute).
A seguire si è svolta una tavola rotonda moderata da Giuseppe Rizzuto (direttore Itaca-Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), con la presenza di Silvia Baietto (Città Metropolitana di Torino), Marco Pantera (Aria Spa – Regione Lombardia – coordinatore Ssaa regionali Itaca), Caterina Marcantonio (responsabile divisione Promozione sistema e-proc. Consip). A concludere l’evento l’intervento di Elisa De Berti (vicepresidente Regione Veneto e presidente Itaca), in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e Province Autonome).
Il convegno è stata l’occasione per un confronto tra i bayer pubblici qualificati ex lege alla luce dell'attuale contesto normativo innovato dal Codice dei contratti pubblici (DLgs 36/2023) e sulla centralità del ruolo dei soggetti aggregatori anche per il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla riforma degli appalti e dal Pnrr. Dalla tavola rotonda è emersa l’esigenza di valorizzare l’esperienza decennale dei soggetti aggregatori in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati rilevati nell’ambito della spesa sanitaria aggregata, presentati dal ministero della Sanità.
Lavoro
Scuola, Anief: “Su ricostruzione carriera Corte di...
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Il presidente nazionale Pacifico, legali a lavoro, la nostra azione porterà al riconoscimento del diritto
![Scuola, Anief:](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b217ca770af-19bcc64da1d3-1000/format/big/milano_-_covid-19_zona_gialla_-_liceo_tito_livio_scuola_in_presenza_dimezzata.jpeg)
"Il sì al riconoscimento giuridico dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione della carriera arriva dalla Corte di cassazione: una sentenza importantissima dà ragione ad Anief confermando quello che da anni il sindacato ha sempre ribadito. La Cassazione ha dunque detto no al ricorso che, ricordiamo, era stato presentato proprio dal Ministero dell’istruzione e del merito". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
"L’importante notizia - spiega - riguarda docenti, educatori e personale Ata che abbiano un decreto di ricostruzione di carriera, dunque un contratto a tempo indeterminato, e che abbiano prestato servizio nell’anno 2013".
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato dicendosi “soddisfatto, ancora una volta il nostro sindacato ha intravisto un diritto negato già da tempo. Abbiamo già un ricorso attivo che destiniamo a chi ha i requisiti per partecipare, in maniera del tutto gratuita. Invitiamo dunque a partecipare al ricorso, specificando che bisognerà presentare anche lo stato matricolare. Siamo certi che riusciremo anche a far riconoscere il diritto sulle ferie non godute e gli scatti stipendiali. Siamo sempre a fianco dei lavoratori della scuola, al fine di tutelare i loro diritti”, ha concluso il leader Anief. Il sindacato Anief invita tutti i lavoratori della scuola che hanno i requisiti su indicati a partecipare all’azione legale gratuita che certamente porterà a un riconoscimento dell’anno in questione ai fini della ricostruzione di carriera.
Lavoro
Caldo, Assoclima: “Per settore climatizzazione...
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Federico Musazzi: "Incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio
![Caldo, Assoclima:](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b2165e5e3c7-b50fd05d75d0-1000/format/big/condizionatore.jpeg)
"Per il settore della climatizzazione il primo trimestre 2024 fin dalle prime battute si conferma come un anno difficile da interpretare, con alcuni settori, come il residenziale, che certamente soffrono più di altri per via delle politiche sui crediti fiscali e con numeri invece molto positivi in ambiti diversi dal residenziale. L’eterogeneità dei risultati rispecchia la complessità di un comparto che in ogni caso ha un unico filo conduttore: l’incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l’ingegnere Federico Musazzi, responsabile associativo di Assoclima-costruttori sistemi di climatizzazione, Associazione autonoma federata ad Anima Confindustria, dove confluiscono vari gruppi di prodotto: pompe di calore elettriche, apparecchi e sistemi di climatizzazione ad aria, rooftop, chiller, ventilconvettori, torri di raffreddamento, ventilatori, unità di ventilazione e trattamento aria (uta), unità di ventilazione residenziali (vmc).
Dati alla mano emerge una partenza leggermente in salita nel primo trimestre 2024 per il settore della climatizzazione: i dati rilevati da Assoclima nel periodo gennaio-marzo indicano una crescita modesta in termini di unità e percentuali leggermente negative a valore nel comparto dell’espansione diretta, una delle categorie merceologiche economicamente più significative.
Al 31 marzo 2024 i dati mostrano una variazione percentuale di +0,3% a volume e -6,8% a valore per i climatizzatori monosplit e di +2,3% a volume e -3,2% a valore per i sistemi multisplit. In leggera crescita, invece, sia a volume (+3,9%) che a valore (+2,9%) i sistemi minivrf e vrf.
In negativo la performance delle apparecchiature idroniche condensate ad aria, per le quali l’indagine Assoclima rileva dati percentuali complessivi (raffrescamento + riscaldamento) del -34,2% a volume e del -17,4% a valore. Sul dato incide soprattutto il calo delle vendite di pompe di calore idroniche destinate al settore residenziale: il primo trimestre 2024 riporta infatti -33,3% a volume e -36,1% a valore per i modelli con potenza fino a 10 kW, e -46% a volume e -49,3% a valore per le apparecchiature con potenze da 11 a 17 kW.
Segnali positivi arrivano dai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, che chiudono il primo trimestre 2024 con +38,1% a volume e +10,8% a valore, dalle centrali di trattamento aria (+18,8%% a volume e +18,4%% a valore), dai sistemi per la ventilazione meccanica residenziale (+4,2% a volume e +15,8% a valore), dai condizionatori packaged e rooftop (+25,5% a volume e +20,2% a valore) e dai condizionatori monoblocco (+75,6% a volume e +83,8% a valore).
La rilevazione di Assoclima registra poi percentuali negative per le unità terminali (-5,8% a volume e -3,7% a valore) e i condizionatori trasferibili (-32,5% a volume e -39,7% a valore).