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Kenya, crolla diga nel sud: circa 40 morti e decine di...
Kenya, crolla diga nel sud: circa 40 morti e decine di dispersi
La maggior parte delle vittime sono donne, bambini e anziani
Sono almeno 45 le persone morte in Kenya a causa del cedimento di una diga dopo forti piogge. Il bilancio è ancora provvisorio. La maggior parte delle vittime sono donne, bambini e anziani, ha detto il capo della polizia della regione occidentale di Nakuru, Samuel Ndanyi. "Immaginiamo stessero cercando di fuggire", ha aggiunto.
In Kenya alla stagione delle piogge, che solitamente inizia a marzo, si è unito El Niño con i suoi effetti. E più di cento persone sono morte nel Paese. Danni e vittime si sono registrati anche in Tanzania e Burundi. Ieri il governo del Kenya ha deciso di rinviare l'inizio del nuovo anno scolastico.
Cronaca
Ingegneri clinici dal Papa, impegno per tecnologia ai più...
Nella prima giornata del Convegno Aiic una delegazione in udienza con contributo all'Obolo di San Pietro
Una delegazione dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), in occasione della prima giornata del 24esimo Convegno nazionale Aiic - in programma al Convention Centre La Nuvola di Roma fino al 18 maggio - ha partecipato questa mattina all'udienza di Papa Francesco, in piazza San Pietro. Al termine, la delegazione, guidata dal presidente Umberto Nocco, si è trattenuta con il Papa per qualche minuto.
"Nell'occasione - dichiara Nocco - abbiamo assicurato al Pontefice il nostro impegno etico verso i pazienti e per il miglior funzionamento del sistema salute. Come professionisti delle tecnologie della sanità abbiamo deciso di impegnarci in un gesto di solidarietà sociale aderendo all'invito che Papa Francesco ha rivolto attraverso l'Obolo di San Pietro 'Aiuta il Papa ad aiutare'. Questa nostra adesione è concreta e laboriosa - prosegue il presidente Aiic - Abbiamo quindi già contribuito, con un bonifico realizzato nei giorni scorsi, alle attività che l'Obolo sta realizzando a favore dei più poveri. Ma non intendiamo fermarci qui: Aiic ha deciso che, a partire da quest'anno, gli ingegneri clinici italiani si adopereranno per far giungere tecnologiche sanitarie nei luoghi più poveri e disagiati laddove la Santa Sede ci indicherà, per realizzare una carità concreta, efficace, mirata e utile".
A tale proposito, "come associazione scientifica - conclude Nocco - ci siamo sentiti in dovere di poter sostenere la grande missione di Papa Francesco nel piccolo della nostra responsabilità professionale, coinvolgendo il vasto mondo tecnologico in cui noi siamo quotidianamente inseriti".
Economia
L’Oréal Italia aderisce a Parks-liberi e uguali
Associazione che si pone l’obiettivo di aiutare le aziende a promuovere le proprie politiche di inclusione
L’Oréal Italia aderisce a Parks-liberi e uguali, associazione che si pone l’obiettivo di aiutare le aziende a promuovere le proprie politiche di inclusione, con un particolare focus sull’orientamento affettivo e l’identità di genere nei luoghi di lavoro. La partnership con Parks si inserisce appieno nei valori che guidano il Gruppo L’Oréal impegnato a raggiungere l’uguaglianza di genere a tutti i livelli e all’interno di tutte le funzioni dell’azienda e a contribuire alla creazione di contesti più inclusivi a favore della comunità LGBTQ+ ovunque nel mondo, oltre che a contrastare qualunque tipo di molestia o violenza, in particolare le molestie sessuali e le violenze di genere.
Questa collaborazione, in cui L’Oréal Italia crede molto, ha l’obiettivo di promuovere best practices e sviluppare una policy aziendale condivisa a favore della comunità LGBTQ+. L’Oréal Italia vuole farsi promotore di un cambiamento culturale per tutta la popolazione del Gruppo, promuovendo l’inclusione ed il rispetto di tutte le persone LGBTQ+.
“Siamo orgogliosi di intraprendere questo percorso con Parks perché, come gruppo leader della cosmetica in Italia, crediamo di avere una grossa responsabilità nei confronti delle società e vogliamo essere tra quelli che guidano il cambiamento. Per farlo vogliamo portare attenzione in azienda alla comunità LGBTQ+ e alle persone che intraprendono un percorso di transizione di genere e che possono richiedere un adeguato accompagnamento per vivere con serenità anche nel contesto lavorativo un momento di affermazione individuale molto importante”, ha detto Manuela Pardini, hr director di L’Oréal Italia.
L’Oréal Italia, da sempre attenta a promuovere una cultura aziendale people oriented, basata sulla diversità, l’inclusione e il benessere delle persone, si è dotata negli anni di una struttura aziendale dedicata – la direzione diversity equity & inclusion - per favorire la sensibilizzazione all’inclusione e la valorizzazione della diversità di ciascun individuo al fine di svilupparne abilità e competenze.
“Come leader nel settore beauty, sviluppiamo prodotti per tutti e vogliamo una bellezza alla portata di ciascuno. Vogliamo ambienti di lavoro in cui persone di ogni provenienza socio-economica, ogni religione, genere, età possano sentirsi apprezzati e valorizzati”, ha spiegato Renata Iadevaia, hr director dermatological beauty division & head of diversity, equity & inclusion - L'Oréal Italia. “La nostra missione è essere il beauty leader più inclusivo e dare il nostro contributo affinché tutti possano vivere in una società sicura, serena ed equa. Aderire a Parks si inserisce perfettamente in questa strategia e per questo sono particolarmente orgogliosa di iniziare un percorso insieme a Parks.”
“Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a L'Oréal Italia tra i nostri soci” ha sottolineato Igor Šuran, direttore esecutivo di Parks-liberi e uguali. “L’impegno concreto di L'Oréal all'inclusione delle proprie persone si estende ora grazie a un'attenzione particolare alla valorizzazione di tutte le identità di genere e tutti gli orientamenti sessuali. Con il proprio esempio e con la visibilità indiscussa di cui gode, L'Oréal Italia potrà contribuire in modo straordinario alla creazione di una società più equa e inclusiva".
Economia
Sostenibilità, Falocco: “Italia Paese pioniere delle...
Così il direttore generale Fondazione Ecosistemi, 'padrone di casa' del Forum Compraverde Buygreen
“Un incontro di due giorni per orientare la sostenibilità, 283 miliardi di euro degli appalti pubblici, il contesto potrebbe suggerire una certa dose di attenzione o di moderazione, in verità gli acquisti verdi sono una delle soluzioni che abbiamo per far competere le nostre economie tutelando i diritti umani, ambientali e sociali lungo tutte le catene di fornitura". Così Silvano Falocco, direttore generale Fondazione Ecosistemi, padrone di casa del Forum Compraverde Buygreen, promosso dalla Fondazione Ecosistemi.
"Quindi è importante andare avanti con lo strumento del Green Public Procurement, ovvero degli acquisti verdi. L'Italia è il paese che per primo ha introdotto l'obbligatorietà dell'adozione dei criteri ambientali e sociali negli acquisti pubblici, è seguito dalla Francia che lo renderà obbligatorio nel 2025 ma, in verità, con il nuovo regolamento sull'ecodesign l'Europa ha detto che i Paesi membri dovrebbero trasformare questo strumento, oggi volontario in molti Paesi, in uno strumento obbligatorio”, sostiene.
“L'Italia è un Paese pioniere delle politiche e degli acquisti verdi. Siamo indietro sulla nostra capacità di applicazione di questo strumento, non c'è omogeneità, le amministrazioni si differenziano molto rispetto alla capacità di introdurre questi criteri a seconda della loro dimensione, capacità tecniche, capacità professionali ma anche a seconda della tipologia di acquisti che andiamo comprando - conclude - Ci sono acquisti dove si prendono i criteri ambientali minimi e si mettono all'interno delle procedure di gara, ci sono invece degli acquisti come la progettazione degli edifici, delle strade e delle aree, la gestione del verde pubblico, la gestione dei rifiuti dove occorre prendere questi criteri e adattarli alle gare che abbiamo. Su questo abbiamo ancora difficoltà perché non abbiamo un sistematico processo di formazione e apprendimento”.