Ultima ora
L’analista iraniana: “Attacco Israele a Rafah...
L’analista iraniana: “Attacco Israele a Rafah può scatenare guerra regionale”
Le parole all'Adnkronos di Afifeh Abedi, ricercatrice su questioni di politica estera presso il Center for Strategic Research (Csr) di Teheran, uno dei principali think tank della Repubblica islamica
L'annunciata operazione militare israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, "ha il potenziale per scatenare una guerra regionale" dal momento che "incita le opinioni pubbliche nei Paesi arabi contro i loro leader". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Afifeh Abedi, ricercatrice su questioni di politica estera presso il Center for Strategic Research (Csr) di Teheran, uno dei principali think tank della Repubblica islamica, mentre si moltiplicano gli appelli internazionali al governo Netanyahu a desistere dall'avviare un attacco contro Rafah.
Secondo Abedi, l'obiettivo di Israele è di "occupare Gaza e trasformare le sue strutture sociali, economiche e politiche in quelle israeliane". L'operazione prevista a Rafah fa parte degli "sforzi in corso di Israele per indebolire Hamas e garantirsi l'accesso a Gaza", spiega l'analista, secondo cui, tuttavia, l'emergere di "una nuova dimensione di crimini", come la scoperta di fosse comuni, rende "sempre più difficile la capacità di Washington di continuare a sostenere Israele".
Per quanto riguarda l'Iran, precisa, le sue richieste sono sempre quelle che Israele cessi i suoi attacchi contro Gaza e Rafah, che si ritiri completamente da Gaza e che gli abitanti di Gaza ritornino nelle loro case. "Su questa base continuerà a tenere consultazioni regionali e internazionali".
Usa, proteste nelle università: "Violenze indeboliranno Biden"
"Il trattamento violento degli agenti di polizia americani nei confronti di studenti e professori consapevoli dei crimini di Israele, combinato con il pieno sostegno dell'Amministrazione Biden alla guerra a Gaza, indebolirà senza dubbio la sua posizione alle elezioni presidenziali americane. L'Amministrazione Biden ha mostrato una significativa debolezza anche nell'affrontare altre questioni mondiali", afferma ancora la ricercatrice commentando le proteste contro Israele nei campus universitari americani.
"Il numero crescente di vittime dei crimini israeliani a Gaza, almeno due terzi delle quali sono donne e bambini, ha allarmato la comunità internazionale. Tuttavia, Washington continua a fornire pieno sostegno politico e militare a Israele. L'America rifiuta di accettare una soluzione politica per un cessate il fuoco a Gaza, cosa che fa arrabbiare ogni coscienza sveglia", prosegue la ricercatrice, che alle ultime elezioni parlamentari in Iran si è candidata con la lista 'Sade Mellat', sostenuta dai riformisti moderati.
Italia-Iran: "Teheran vuole rafforzare rapporti"
Da un punto di vista politico "le relazioni tra Iran e Italia sono state più stabili di quelle tra Iran e altri Paesi dell'Unione Europea", spiega quindi Afifeh Abedi, sottolineando che la Repubblica islamica "vuole rafforzare i rapporti con l'Italia".
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian ha dichiarato, durante un recente incontro con la nuova ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei che spera di aprire "un nuovo capitolo nello sviluppo delle relazioni bilaterali", ricorda Abedi, evidenziando come "le sanzioni degli Stati Uniti e dell'Ue contro l'Iran abbiano un impatto sulle relazioni economiche bilaterali".
"Velo? Non può essere imposto alle donne"
"Credo che l'hijab sia una questione consuetudinaria, culturale e religiosa che non possa essere imposta alle persone", dice quindi la ricercatrice mentre diverse fonti denunciano un'ulteriore stretta della cosiddetta 'polizia morale' (Gasht-e Ershad) sull'obbligo di indossare il velo in pubblico. Stretta che è sfociata in una campagna sui social con l'hashtag 'Guerra contro le donne'.
Ricordando che il ministero dell'Interno ha il compito di far rispettare l'obbligo e confermando che gli agenti della Gasht-e Ershad hanno recentemente ripreso le operazioni, la ricercatrice - che alle ultime elezioni parlamentari in Iran si è candidata con la lista 'Sade Mellat', sostenuta dai riformisti moderati - ha sottolineato che il procuratore generale dell'Iran ha dichiarato che non perseguirà coloro che violano la legge sull'hijab. "Tuttavia, l'attuazione della legge sull'hijab è ancora monitorata" su pressione della "parte tradizionale e religiosa della società", sottolinea Abedi, che dice di essersi candidata per sostenere una maggiore libertà sociale per le donne, la riforma delle leggi a favore delle donne e l'aumento della percentuale di donne al potere.
"L'ingerenza straniera su questa questione sociale ha aumentato l'importanza dell'hijab in Iran - prosegue - Gli oppositori dell'Iran, così come alcune istituzioni americane e occidentali, hanno effettuato investimenti finanziari per rimuovere l'hijab dall'Iran. Usano media e persone speciali per fare pubblicità contro l'hijab. Secondo i social trend in Iran, c'è una divisione sull'hijab. Tuttavia, il problema principale è che si tratta di una questione sociale e i rappresentanti delle varie classi sociali dovrebbero lavorare per promulgare leggi che tutelino gli interessi di tutte le donne".
Cronaca
Incidente a Roma, scontro tra auto e moto: morto 37enne
E' accaduto tra via Prenestina e via Prenestina Nuova intorno alle 4
Incidente mortale a Roma intorno alle 4 di oggi. La Polizia locale di Roma Capitale è intervenuta per i rilievi all’intersezione tra via Prenestina e via Prenestina Nuova in seguito allo scontro tra una moto Yamaha e una Fiat 500. Il motociclista, un italiano di 37 anni, è stato trasportato al Policlinico Tor Vergata dove è successivamente morto.
Nello stesso ospedale è stato portato il ragazzo alla guida dell'utilitaria, un italiano di 29 anni che si è fermato a prestare i primi soccorsi. Sarà sottoposto agli accertamenti tossicologici di rito. Le pattuglie sono tuttora impegnate nei servizi di viabilità nella zona e nelle indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Esteri
Russia celebra la Giornata della Vittoria, Putin:...
Il leader del Cremlino alla parata: "Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento"
Parate militari, concerti e marce con veicoli d'epoca in tutta la Russia in onore del 79° anniversario della Giornata della Vittoria sul nazismo nella 'Grande Guerra Patriottica'. A Mosca, la celebrazione si apre con una parata cerimoniale sulla Piazza Rossa e l'ispezione del presidente russo Vladimir Putin in qualità di comandante in capo per la 21esima volta. Putin, spiega Sky News, si è rivolto al corteo cercando di esaltare le capacità militari del suo Paese in un discorso rivolto tanto al pubblico straniero quanto a quello nazionale. Durante il discorso, il leader del Cremlino ha ammesso che la Russia sta attraversando un "periodo difficile" poiché "il futuro della madrepatria dipende da noi".
"Oggi, nel Giorno della Vittoria, ne siamo consapevoli in modo ancora più acuto", ha detto prima di avvertire: "Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento". Il leader del Cremlino, continua Sky News, ha anche affermato che le forze nucleari russe sono sempre pronte al combattimento, rivolgendosi alle schiere di militari russi. Per il presidente, la Russia farà tutto il possibile per evitare uno scontro globale, ma non permetterà a nessuno di minacciarla. .
Presenti al corteo i presidenti Alexander Lukashenko della Bielorussia, Kassym-Jomart Tokayev del Kazakistan, Emomali Rahmon del Tagikistan, Serdar Berdimuhamedow del Turkmenistan, Miguel Diaz-Canel di Cuba, Thongloun Sisoulith del Laos e Umaro Sissoco Embalo della Guinea-Bissau.
Stoltenberg: "Retorica nucleare da incoscienti"
"La Nato non ha intenzione di essere direttamente coinvolta nel conflitto. Noi abbiamo due compiti principali: sostenere Kiev e impedire che la guerra si estenda al di là dell’Ucraina. Il presidente Putin non credeva che avremmo fornito così tanto aiuto a Zelensky ma allo stesso tempo abbiamo anche chiarito che non invieremo truppe. L’Ucraina non ce le ha chieste, ci chiedono supporto, munizioni e artiglieria offensiva". A dichiararlo, in un'intervista a 'Repubblica', è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Non vediamo nessuno rischio imminente di qualsiasi attacco militare contro qualsiasi alleato della Nato", spiega, sottolineando però che "è vero che la retorica nucleare russa è da incoscienti: stiamo monitorando ma non abbiamo visto alcun cambiamento nel loro atteggiamento da questo punto di vista. Mosca sa che una guerra nucleare non può essere vinta".
Sport
Bayer Leverkusen-Roma, Totti sosterrà in volo per il...
L'ex capitano giallorosso è partito questa mattina per l'aeroporto di Ho Chi Minh e si aggiornerà in volo sulla partita
L’ex capitano della Roma, Francesco Totti, questa sera, sosterrà in volo il compagno di tante sfide Daniele De Rossi nella semifinale di ritorno di Europa League contro il Bayer Leverkusen, in programma alla BayArena. L'ex numero 10 giallorosso è partito infatti questa mattina dall'aeroporto di Fiumicino per il Vietnam con la compagnia Qatar Airways, in compagnia di un amico. Per arrivare all'aeroporto di Ho Chi Minh, con scalo a Doha, sono necessarie circa 17 ore di viaggio. Totti si aggiornerà in volo sulla partita difficilissima per la Roma, chiamata a rimontare la sconfitta per 2-0 subita in casa all'Olimpico.