Salute e Benessere
Influenza in rialzo nei bimbi, l’esperto: colpa di...
Influenza in rialzo nei bimbi, l’esperto: colpa di emofilo B e picco di freddo
Andreoni: "L'arrivo di temperature più miti farà progressivamente spegnere i casi"
Il rialzo dell'incidenza dell'influenza nei bimbi piccoli "anche a fine aprile non è inconsueto: in questo periodo circola l'influenza B (Haemophilus influenzae di tipo B) e questo fa aumentare gli effetti di un colpo di coda epidemiologico, poi il picco di freddo di queste settimane aiuta le malattie da raffreddamento come l'influenza perché i virus penetrano meglio nelle mucose. Immagino che l'arrivo di temperature più miti e in linea con la stagione farà progressivamente spegnere l'influenza". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), interviene sull'ultimo bollettino del sistema di sorveglianza RespiVirNet, curato dall'Istituto superiore di sanità.
Pediatri: "Ripresa insolita per il periodo ma ora confidiamo nel caldo"
Dunque, gli studi dei pediatri di famiglia tornano a riempirsi per l'influenza 'fuori stagione'. "Una ripresa insolita per il periodo che sta facendo registrare l'aumento del numero dei casi legati a virus respiratori, non solo influenzali. Stimiamo una crescita del 20% rispetto alle medie di questa fase dell'anno. Confidiamo però che con l'aumento delle temperature, previsto nelle prossime settimane - e quindi con più vita all'aria aperta - ci saranno meno contagi e i casi tenderanno a ridursi, insieme all'impatto sulla salute e sulla quotidianità delle famiglie", dice all'Adnkronos Salute Antonio D'Avino, presidente Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
Normalmente, in questo periodo dell'anno, "nei nostri ambulatori le visite per malattie allergiche e le gastroenteriti con vomito, diarrea, erano più frequenti. Nella settimana scorsa e in quella precedente abbiamo però registrato un cambiamento, con una ripresa delle malattie respiratorie virali che hanno variato il quadro. In particolare i piccoli con meno di 5 anni hanno manifestato nuovamente malattie respiratorie che vanno dalla rinite fino all'impegno delle basse vie respiratorie. C'è stata una vera e propria recrudescenza di alcune malattie infettive".
Molto presenti, in particolare, "tutte quelle forme parainfluenzali che sono caratterizzate da sintomi molto comuni all'influenza - come la rinite, cioè il naso che cola, la tosse - che in questa fase dell'anno non erano usuali. Una risalita dei casi probabilmente legata al fatto che, abbassandosi le temperature nei giorni scorsi, è stata favorita di nuovo la promiscuità dei bambini in luoghi chiusi. Confido molto nell'aumento delle temperature delle prossime settimane perché la vita all'aria aperta di per sé riduce la circolazione non solo del virus influenzale ma anche di tutti quegli altri virus (i parainfluenzali, gli adenovirus, i rinovirus) che determinano una sintomatologia simile a quella dell'influenza".
Più giochi all'aperto e verdure a tavola contro i virus
Il consiglio dei pediatri è più giochi all'aperto e verdure a tavola per i più piccoli, con l'obiettivo di contrastare i virus respiratori che hanno 'rialzato' la testa. "Con il previsto aumento delle temperature dei prossimi giorni l'invito che farei alle famiglie è di portare i piccoli fuori all'aria aperta, a giocare nel verde, evitare gli assembramenti in luoghi chiusi che favoriscono la trasmissione virale ma anche la sedentarietà del tempo passato davanti a uno schermo", è l'appello di Antonio D'Avino ai genitori.
Con il ritorno del bel tempo "facciamo stare di più i bambini fuori, meno attaccati alle tecnologie. E facciamoli mangiare secondo i principi, semplici, della dieta mediterranea", aggiunge D'Avino che ribadisce "l'importanza di portare a tavola verdure, frutta fresca e di stagione. Un discorso che a noi pediatri è molto caro, che oltre ad essere un caposaldo della prevenzione fa parte della nostra cultura culinaria. Una cultura che è lontana dai fast food e da quelle modalità che ci arrivano da oltreoceano tutt'altro che salutari".
L'invito del pediatra è "a evitare cibi preconfezionati e super raffinati, e preferire quelli genuini che garantiscono l'apporto di vitamine e nutrienti che a loro volta sono in grado di favorire una risposta migliore del sistema immunitario alle infezioni".
I dati
Secondo quanto riportano gli ultimi bollettini, superano quota 14 milioni gli italiani messi a letto da influenza e virus 'cugini', infezioni che ancora sembrano non voler mollare la presa, complici gli 'up and down' del meteo di questa strana primavera. Anzi, tra i bimbi più piccoli l'incidenza torna a risalire.
"Nella sedicesima settimana del 2024", dal 15 al 21 aprile, si legge, "i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 282.000, per un totale di circa 14.399.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza". Nei 7 giorni analizzati l'incidenza delle sindromi simil-influenzali resta "stabile", pari a 4,8 casi per mille assistiti (erano 4,7 nella settimana precedente). Rimangono "maggiormente colpiti i bambini sotto i 5 anni di età, in cui si osserva un livello di incidenza di 14 casi per mille assistiti, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (13,7)". In Toscana, Puglia e Basilicata, l'incidenza di influenza & Co. torna alla soglia basale.
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Festa della mamma, pap test gratuito nei centri Artemisia...
Mariastella Giorlandino: "Non rinunciare ai controlli, la prevenzione salva la vita"
Per la Festa della mamma, anche quest'anno Mariastella Giorlandino con la Fondazione Artemisia invita le donne dai 45 anni di età a eseguire il Pap Test gratuito in tutte le strutture della Rete Artemisia Lab, a tutela della salute, affinché "si ritorni a parlare di prevenzione, da troppo tempo dimenticata, per garantire il futuro delle nostre famiglie", sottolinea la Giorlandino.
"Sappiamo che talvolta le necessità economiche e le lungaggini delle liste di attesa portano a rinunciare ai fondamentali controlli per la nostra salute, dimenticando che la prevenzione salva la vita. Le donne costituiscono il baluardo delle nostre famiglie, un loro problema di salute ricade inevitabilmente su tutto il nucleo familiare". Per questo la Fondazione Artemisia, tramite la ReteArtemisiaLab, vuole fornire il proprio sostegno e la giusta comunicazione per la tutela della salute della popolazione italiana. Si può prenotare un appuntamento nel Centro più vicino, collegarsi al sito www.artemisialab.it
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‘Ho bisogno di una pillola?’: malattia mentale,...
Psicofarmaci, quando sono necessari e quando no? La psichiatra e psicoterapeuta spiega come e perché uscire dal buio è possibile
La malattia mentale è spesso accompagnata da stigma ed etichette. E l'argomento si fa ancor più delicato quando si parla di psicofarmaci, che nell’immaginario di molti rappresentano ancora una debolezza, una manifesta incapacità di controllare le proprie emozioni o addirittura un 'punto di non ritorno'. E allora, a spiegare come e perché uscire dal buio è possibile, ecco arrivare 'Ho bisogno di una pillola?', nuovo libro edito da Vallardi e firmato dalla psichiatra e psicoterapeuta Tiziana Corteccioni. Attraverso le 160 pagine del volume, l'autrice aiuta così a fare chiarezza sulle malattie mentali e sull’utilizzo degli psicofarmaci, quando è necessario assumerli e quando no, smantella i falsi miti (e i tabù) sull’argomento, mostrando anche i rischi connessi al fai-da-te nella diagnosi e nella cura di un disturbo.
Il libro
Chiedersi se si ha bisogno di un aiuto, di un terapeuta o di una pillola, non è un atto di debolezza, ma il primo gesto d’amore verso se stessi, il primo passo per uscire dal buio e tornare a vivere. Dalla depressione all’insonnia, al disturbo ossessivo-compulsivo, dall’ansia agli attacchi di panico fino ai disturbi del comportamento alimentare: nel corso della vita potrebbe capitare a chiunque (o quasi) di soffrire di questi problemi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che quasi un miliardo di persone nel mondo convive con un disturbo mentale e la situazione è peggiorata con il Covid: prima in Europa ne era afflitta una persona su sei, ora ne soffre una su due. Eppure, sono tantissimi coloro che faticano a rivolgersi a uno specialista temendo di essere considerati matti o di scoprirsi vulnerabili, incapaci di affrontare il disagio con le proprie forze. Tiziana Corteccioni sostiene che anche un problema psicologico tranquillamente gestibile, se non affrontato per tempo e in modo adeguato, può comprometterci l’esistenza: ci aiuta pertanto a orientarci nell’universo della salute mentale spiegando bene i ruoli delle figure che vi operano – psicologi, psichiatri, neurologi, coach, counselor – e ci spiega come funzionano gli psicofarmaci, come e perché si prescrivono, e quando possono essere affiancati da altre terapie. L’autrice dimostra l’infondatezza di molte credenze a loro connesse – fanno male ai reni, creano dipendenza, li assumono solo i matti o addirittura non servono a nulla –, evidenziando la pericolosità delle autodiagnosi e sottolineando l’importanza dell’alleanza terapeutica, quel legame tra medico e paziente che è alla base del successo di una terapia. Per quanti vorrebbero, ma non trovano il coraggio di chiedere aiuto a un professionista della salute mentale, questo libro è l’occasione: perché se usati nel modo giusto, gli psicofarmaci possono essere la strada verso una ritrovata serenità.
Tiziana Corteccioni, chi è l'autrice
Tiziana Corteccioni è psichiatra e psicoterapeuta. Laureata con lode in Medicina presso l’Università di Roma Tor Vergata, frequenta la scuola di specializzazione in Psichiatria e successivamente il corso di perfezionamento in psicoterapia cognitivo-comportamentale. Nel 2014 apre un blog in cui tratta argomenti legati alla sua professione che diviene ben presto uno spazio dove poter offrire una parola di conforto a chi sta attraversando un momento difficile: a oggi il blog è visitato da 45.000 persone ogni mese. Negli anni ha contribuito a realizzare inchieste sulla salute mentale, collaborando con diverse testate giornalistiche cartacee e online tra cui Corriere della Sera, La Stampa, Libero, Nuovo, Fanpage.it, Tpi.it. 'Ho bisogno di una pillola?' è il suo primo libro.
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Schillaci, ‘prossimo Parlamento Ue faccia fronte...
"Il mio auspicio è che nel prossimo Parlamento europeo il gruppo degli eletti dimentichi gli steccati e faccia fronte comune non solo per contrastare l'assurdo Nutriscore, ma anche per promuovere il nostro stile di vita alimentare a favore delle nostre produzioni. Anche perché la dieta mediterranea, che io definisco 'italiana', promuove davvero salute e longevità". Lo ha detto il ministero della Salute Orazio Schillaci, rispondendo oggi al Question time alla Camera sulle iniziative per la promozione di stili di vita sani e per la valorizzazione della dieta mediterranea, anche attraverso la tutela del Made in Italy, in relazione al sistema di etichettatura denominato Nutriscore.