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Kate prima reale a entrare nell’Ordine dei Compagni d’Onore
Kate prima reale a entrare nell’Ordine dei Compagni d’Onore
A conferirle l'onorificenza, ricevut anche dalla regina Camilla e il principe William, re Carlo
Kate Middleton è la prima reale a fare ingresso nel prestigioso Ordine dei Compagni d’Onore. L'onorificenza come 'Compagna Reale' - per i risultati raggiunti nelle arti, nella medicina, nelle scienze e nel servizio pubblico - le è stata conferita da re Carlo. Anche la regina Camilla e il principe William hanno ricevuto storiche onorificenze, ha annunciato Buckingham Palace.
Il principe di Galles diventa Gran Maestro dell'Ordine del Bagno, mentre la sovrana è Gran Maestro dell'Ordine dell'Impero Britannico, un tempo detenuto dal padre del re, il principe Filippo, e dal nonno Giorgio VI. Le nomine per questi storici ordini reali, tradizionalmente annunciate il giorno di San Giorgio, hanno premiato i componenti principali della famiglia reale, in un momento in cui sia il re Carlo che Kate sono in cura per il cancro.
Catherine, mentre continua a riprendersi dai suoi problemi di salute, diventa la prima reale a essere nominata Compagna d'Onore nei 107 anni di storia dell'ordine, in quella che sarà vista come una dimostrazione di sostegno da parte del re che ne ha voluto la nomina. Si unisce a un gruppo selezionato di persone onorate per il loro contributo alla vita pubblica, come artisti e figure creative, tra cui sir David Attenborough, Ian McEwan e sir Elton John.
L'onoreficenza assegnata al principe William come Gran Maestro dell'Ordine del Bagno lo vedrà assumere il ruolo ricoperto da suo padre quando era principe di Galles. L'Ordine fu istituito nel XVIII secolo come ricompensa per il servizio esemplare nella vita militare o civile. Nel frattempo, la duchessa di Gloucester Birgitte Eva van Deurs diventa membro del più antico degli ordini cavallereschi, l'Ordine della Giarrettiera, che risale al XIV secolo.
Cronaca
Migranti, raffica di sbarchi a Lampedusa: 700 in due giorni
Ieri sono stati 17 gli sbarchi complessivi, per un totale di 627 persone
Nuova ondata di sbarchi di migranti sull'isola di Lampedusa. Sono stati oltre 700 i migranti arrivati in poco meno di 48 ore. Durante la notte sono arrivate altre 93 persone a bordo di tre imbarcazioni. Ieri sono stati 17 gli sbarchi complessivi, per un totale di 627 persone. Sono provenienti soprattutto da Tunisia e Libia, Costa d'Avorio, Camerun, Ciad, Guinea Konakry, Sudan, Burkina Faso, Nigeria, Egitto, Siria e Senegal. Al momento sono 552 i migranti presenti all'hotspot dell'isola di Lampedusa. Per oggi la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 252 migranti con il traghetto di linea Sansovino che arriverà stasera a Porto Empedocle (Agrigento).
Esteri
Italiano morto in Scozia per un’infezione, Mauro...
Era appena arrivato a Edimburgo per una vacanza. La gamba gonfia e nera poi la polmonite e l'emorragia cerebrale
Mauro Carminati è morto nel giro di pochi giorni, mentre si trovava in vacanza in Scozia, a causa di un virus. Come si legge sull'Eco di Bergamo il 32enne, che era di Stezzano e lavorava alla Lamborghini, era a Edimburgo quando si è sentito male all’improvviso, poche ore dopo il suo arrivo, lo scorso 26 aprile.
"Il primo giorno a Edimburgo – racconta la zia – Mauro si è accorto di uno strano gonfiore a una gamba. Nel giro di poche ore la gamba gli era diventata nera e così si era recato in ospedale. La situazione è poi purtroppo degenerata rapidamente: quella che era un’infezione ha infatti raggiunto i polmoni e causato una polmonite, così Mauro è stato trasferito in terapia intensiva". Mercoledì scorso, il 1° maggio, lo avevano raggiunto in Scozia i genitori e gli zii. "Era ancora lucido e parlava – prosegue – poi la febbre si è alzata ed è subentrata un’emorragia cerebrale. Inizialmente i medici pensavano che all’origine ci fosse un batterio e gli avevano somministrato tre cicli di antibiotici, che non hanno però dato gli esiti sperati. Hanno quindi capito che all’origine dell’infezione c’era in realtà un virus".
Esteri
Uccisi con un colpo di pistola alla testa, mistero sui...
I tre, due australiani e un americano, si trovavano nello stato della Bassa California per una vacanza
Uccisi con un colpo di pistola alla testa. E' mistero sulla morte di tre surfisti scomparsi il 29 aprile in Messico e ritrovati in un pozzo profondo circa 15 metri a circa 6 chilometri dal campeggio dove soggiornavano, nello stato della Bassa California, sulla costa del Pacifico.
Secondo l'ufficio del procuratore, i fratelli australiani Callum e Jake Robinson e il loro compagno di viaggio, Jack Carter Rhoad stavano facendo surf nel comune di Ensenada, circa 100 chilometri a sud di Tijuana. I parenti delle vittime hanno identificato i corpi senza bisogno di test genetici, ha detto in una nota l'ufficio del procuratore generale dello stato.
Secondo quanto si è appreso, Jake, un medico di 30 anni, aveva lasciato l'Australia circa due settimane fa per "un viaggio indimenticabile" con suo fratello Callum, che viveva a San Diego. Il programma era quello di una vacanza di surf programmata, con il loro amico Jack Carter Rhoad, un cittadino statunitense che viveva anche lui a San Diego. I tre sono stati denunciati come dispersi quando non sono riusciti a effettuare il check-in nell'alloggio prestabilito a Rosarito, in Messico, lo scorso fine settimana.
L'ipotesi preliminare delle indagini è che gli uomini scomparsi siano stati aggrediti da persone che volevano rubargli l'auto. Tre persone - due fratelli e una donna di 23 anni - sono stati arrestati e accusati. La donna era in possesso, tra l'altro, del cellulare appartenuto a uno dei fratelli australiani.
La Bassa California è stata tormentata dalla violenza dei cartelli negli ultimi anni, anche se raramente si verifica in zone turistiche come Ensenada. Decine di persone in lutto, surfisti e manifestanti si sono riuniti in una piazza principale della città per esprimere la loro rabbia. "Ensenada è una fossa comune", si legge su un cartello portato dai manifestanti. "Australia, siamo con te", ha scritto un uomo su una della mezza dozzina di tavole da surf presenti alla manifestazione.