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Volantini, telefonate e messaggi: ecco l’ordine di evacuazione di Israele a Rafah
In vista della panificata offensiva. Riguarda i quartieri di Al-Salam, Al-Jeneina, Tabet Ziraa e Al-Byouk
Volantini nella parte orientale della città, messaggi e telefonate con le istruzioni ai palestinesi. Così l'esercito israeliano sta procedendo nelle zone che devono essere evacuate a Rafah in vista della pianificata offensiva sulla parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando l'ordine di evacuazione lanciato dall'esercito israeliano che sta inoltre dando indicazioni su quali percorsi prendere per raggiungere una zona umanitaria designata .
Ordine evacuazione a Rafah, per chi vale
L'ordine di evacuazione - si legge - riguarda per ora solo alcuni dei quartieri orientali di Rafah, e non all'intera città nel sud di Gaza. L'Idf pubblica inoltre una mappa delle zone incluse. Il portavoce Avichay Adraee ha annunciato che l'esercito israeliano ha chiesto ai residenti nei quartieri di Al-Salam, Al-Jeneina, Tabet Ziraa e Al-Byouk di evacuare immediatamente verso l''area umanitaria ampliata' di Al-Mawasi".
"In linea con quanto deciso a livello politico, l'IDF invita la popolazione, che è sotto il controllo di Hamas, a evacuare temporaneamente dai quartieri orientali di Rafah verso la zona umanitaria ampliata", si legge nella dichiarazione riportata dal Times of Israel dove si parla di "progressione graduale", "secondo una valutazione della situazione in corso". La zona umanitaria nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis comprende ospedali da campo e tendopoli per gli sfollati, secondo l'Idf.
Cosa c'è scritto nei volantini
Nei due volantini dell'Idf lanciati questa mattina nella Striscia di Gaza, i militari annunciano l'espansione della zona umanitaria e mettono in guardia i palestinesi dall'avvicinarsi ai confini con Israele o con l'Egitto.
Un volantino, indirizzato a tutti i residenti della Striscia di Gaza, annuncia l'espansione della zona umanitaria designata nell'area di al-Mawasi. E spiega: "In quest'area continuerà l'espansione degli aiuti umanitari". "L'Idf - avverte poi - continuerà a combattere le organizzazioni terroristiche che vi usano come scudi umani. Pertanto: Gaza City è una zona pericolosa per i combattimenti; evitate di attraversare il nord di Wadi Gaza", prosegue il documento.
Il secondo volantino, indirizzato ai residenti e a coloro che si sono rifugiati nei quartieri orientali di Rafah, avverte che "l'Idf sta per operare con forza contro le organizzazioni terroristiche nell'area in cui risiedete attualmente, così come ha operato finora". "Chiunque si trovi nell'area mette in pericolo se stesso e i propri familiari", si legge. Il volantino mette in guardia anche dall'avvicinarsi alle frontiere israeliane ed egiziane.
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Ucraina, Lavrov: “Conflitto tra Occidente e Russia al...
Secondo il ministro degli Esteri russo l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione"
Il conflitto tra l'Occidente e la Russia per la guerra in Ucraina è ora "al suo apice" e l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione". A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino "considera questa valutazione corretta".
"Dopo il fallimento della controffensiva ucraina, i Paesi occidentali hanno iniziato a diffondere la tesi, apertamente falsa, che non ci fermeremo in Ucraina", ha dichiarato Lavrov durante la 32esima Assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa.
Lavrov ha quindi criticato la retorica dei Paesi occidentali, per i quali Putin vincerà la guerra in Ucraina "e poi attaccherà la Nato, quindi tutti devono urgentemente armarsi fino ai denti". Il ministro russo ha criticato "questa retorica" come parte di un discorso sempre più duro contro la Russia.
Presidente Duma: "Ue viola libertà di stampa ed espressione"
Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha accusato l'Unione Europea di censura e di violare la libertà di stampa e di espressione all'indomani della decisione del Consiglio Ue di sospendere le attività radiotelevisive di quattro media che "diffondono e sostengono la propaganda russa e la guerra di aggressione contro l'Ucraina" ovvero Voice of Europe, Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
In un post su Telegram, Volodin - stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin - ha accusato l'Occidente di doppi standard, sostenendo che l'Unione Europea abbia bloccato media che diffondono quelli che ha definito "punti di vista alternativi". In Russia, molti media dell'opposizione e che criticano le politiche di Putin sono bloccati.
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Georgia, presidente ha posto il veto su legge agenti...
La legge era stata approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi
Come atteso, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha posto il veto sulla legge sugli agenti stranieri, approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi. "Ho posto il veto sulla legge 'russa'", ha dichiarato Zurabishvili.
“Oggi ho posto il veto alla ‘legge russa’, una legge che, in sostanza, contraddice la nostra Costituzione e tutte le norme europee e rappresenta un ostacolo al cammino europeo”, ha detto la presidente georgiana in un discorso al Paese e pubblicato sul sito ufficiale, sottolineando come il veto sia "legalmente giustificato".
La legge sulla trasparenza dell'influenza straniera, voluta con forza dal partito di governo Sogno georgiano e contestata dall'opposizione, che ha portato in piazza migliaia di persone, obbliga le organizzazioni, i media ed entità simili che ricevano almeno il 20% di finanziamenti dall'estero a registrarsi come "agenti che difendono gli interessi di forze straniere". Sul modello di quanto fatto dalla Russia, che ha così giustificato la repressione e la chiusura di ong e mezzi di comunicazione dell'opposizione.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.