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Sostenibilità sul web: Tesla la parola più cercata dagli italiani, crolla cambiamento climatico

Come sta cambiando la sensibilità degli italiani sulle tematiche Esg

Donna fa ricerca su pc - Canva

Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità, ma quali sono le ricerche più frequenti sul tema?

Le risposte arrivano dall’Osservatorio Karma Metrix che offre un’analisi approfondita delle ricerche effettuate su Google nel corso del 2023 a tema sostenibilità. Al centro resta ancora la sostenibilità ambientale, ma l’analisi di Karma Metrix, organizzazione impegnata nella misurazione, certificazione e miglioramento dell’impatto ambientale dei siti web, evidenzia come gli italiani siano più sensibili di prima alle tematiche sociali e strategiche legate alla sostenibilità.

Le categorie più ricercate

Prima di entrare nell’analisi delle singole parole chiave, è interessante dare uno sguardo alle macrocategorie più attenzionate dagli italiani.

Quella che ha raccolto più ricerche è “inquinamento” che somma quasi 700.000 ricerche al mese. Il rapporto spiega che rientrano in questa macrocategoria “tutti quei termini di ricerca che riguardano le cause o le conseguenze dell’inquinamento. Non solo parole chiave come inquinamento o cambiamento climatico, ma anche termini come CO2, impronta ecologica, deforestazione, impatto ambientale”.

Nonostante il primato, la categoria mostra un calo significativo (-23%) rispetto all’anno precedente. “Questo dato – è l’ipotesi di Karma Metrix – potrebbe suggerire un’assimilazione matura del problema e un passaggio all’azione, più che alla semplice ricerca informativa”.

Altra categoria calda è quella che raccoglie temi relativi a “sostenibilità e sviluppo sostenibile”, con quasi 660.000 ricerche al mese. In questa categoria rientrano “tutti quei termini che riguardino la sostenibilità in senso generico o lo sviluppo sostenibile, anche come strumenti accessori come le energie rinnovabili”. Troviamo allora “agenda 2030”, “sviluppo sostenibile”, “economia circolare” (14.800 ricerche), “green economy”, “energia rinnovabile” ma anche “comunità energetiche” (9.900 ricerche/mese) o “Giornata dalla Terra” (12.100 ricerche, la giornata mondiale sulla sostenibilità più cercata su Google). Il volume di ricerche in questa categoria ha subito un incremento del 66,3% rispetto al 2021.

Sul podio, anche se sul gradino più basso, la categoria “mobilità”, che conta un totale di 244.700 ricerche al mese trainata da “monopattino elettrico” (90.500 ricerche); “scooter elettrico” (33.100 ricerche) e “auto elettrica” (33.100 ricerche).

Rientrano in questa macrocategoria anche ricerche come “biciletta elettrica”, “car sharing” e “colonnine ricarica auto elettriche”. Inoltre, la scarsa presenza di queste ultime genera è tra i principali ostacoli alla transizione elettrica che in Italia è ancora monca ma che, come ha ribadito il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, è inevitabilmente il futuro della mobilità.

Le parole chiave più ricercate

In cima alla lista delle parole più cercate in assoluto in Italia nel contesto della sostenibilità troviamo “Tesla”, con ben 368.000 ricerche al mese. Sebbene sia un marchio, rappresenta anche un chiaro segno dell’interesse crescente verso i veicoli elettrici e l’innovazione nel settore, secondo Fabio Mecarone, marketing & sustainability manager di Karma Metrix. Il termine “Tesla” ha registrato un aumento del 50% rispetto al 2021, quando contava 246.000 ricerche mensili.

Al secondo posto, con 210.000 ricerche al mese, troviamo “cambiamento climatico”, anche se ha subito un calo del 55% rispetto al 2021, passando da 450.000 a 210.000 ricerche mensili. Questo potrebbe riflettere un cambiamento nell’opinione pubblica, con un maggiore interesse per gli effetti tangibili del cambiamento climatico, come evidenziato dalla terza parola chiave più ricercata: “inondazioni”. Quest’ultima ha registrato un aumento del 800% rispetto all’anno precedente, con 165.000 ricerche al mese. Questa forte crescita nel volume di ricerche legate agli eventi climatici estremi suggerisce una reazione immediata alle crescenti preoccupazioni climatiche, confermando che gli impatti del clima sono al centro dell’attenzione pubblica.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Karma Metrix sui trend di ricerca degli utenti nel 2023, “Agenda 2030” si colloca al quarto posto con 110.000 ricerche mensili. Da sottolineare la tendenza verso una maggiore focalizzazione sugli aspetti specifici di tali obiettivi, segno di una crescente consapevolezza e desiderio di approfondimento da parte del pubblico.

Al quinto posto, “Cop 28” che registra oltre 91.000 ricerche mensili e riflette l’attenzione degli italiani verso le decisioni da cui dipende il futuro del pianeta. Analogo discorso vale per il resto dei cittadini europei: per oltre la metà degli elettori Ue la sostenibilità è una priorità da affrontare, ma meno di un terzo ritiene che finora le politiche dell’Ue abbiano avuto un impatto positivo sull’ambiente come emerge da un recente sondaggio Ipsos-Euronews.

Segue “monopattino elettrico”, con 90.500 ricerche al mese, a conferma dell’interesse verso la mobilità sostenibile e delle soluzioni innovative nel settore dei trasporti. Greta Thunberg, con 74.000 ricerche mensili, continua a catalizzare l’attenzione come figura di spicco nel dibattito sullo sviluppo sostenibile e l’azione climatica, anche se sta progressivamente passando il testimone ad altri giovani attivisti, Vanessa Nakate in primis.

Le ultime tre posizioni della top ten sono dominate dalla mobilità elettrica, con “monopattini elettrici” (al plurale), “scooter elettrico” e “auto elettrica” a conferma dell’interesse verso soluzioni di trasporto a basse emissioni e dell’evoluzione verso un approccio più pragmatico nel fronteggiare le sfide ambientali.

Più attenzione alla governance

Se fino a qualche anno fa sostenibilità era quasi sempre sinonimo di sostenibilità ambientale, ora l’attenzione si sta spostando anche sulle altre aree Esg, ovvero la sostenibilità sociale e di governance.

Lo confermano le approfondite analisi di Karma Metrix dove si nota l’aumento delle ricerche legate alle certificazioni Iso, anche se non rientra ancora nelle 10 parole chiave più cercate. fornisce una visione preziosa sulle inclinazioni della società verso la gestione ambientale.

In particolare, la più ricercata è la “Iso 9001” con 12.100 ricerche al mese, davanti alla normativa “Iso 14001” che conta 6.600 ricerche. Questo forte interesse indica una crescente consapevolezza delle aziende italiane sull’importanza di adottare sistemi di gestione sostenibili. Non solo si tratta di conformarsi alle normative, ma anche di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i rischi e aumentare la competitività sul mercato.

Meno a sorpresa vista l’enorme e tanto discusso impatto sulle aziende, trovano spazio le ricerche legate alla direttiva Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) con 2.900 ricerche al mese. Trovano grande riscontro anche gli standard Gri, focalizzati sui bilanci di sostenibilità, con 3.600 ricerche. Questi dati confermano l’importanza crescente per le aziende di lavorare sui bilanci di sostenibilità, sia per adempiere agli obblighi normativi che per una scelta volontaria, riflettendo una consapevolezza sempre più diffusa dell’impatto ambientale delle attività economiche.

Il bilancio

In definitiva, l’Osservatorio Karma Metrix dimostra che la sostenibilità si è affermata come una protagonista tra le ricerche web degli italiani nel 2023. Il totale complessivo delle ricerche ha infatti registrato un +17%, passando da 6,5 milioni a 7,6 milioni.

Per quanto riguarda le tendenze specifiche, l’organizzazione evidenzia un’evoluzione verso temi più strategici come la generica “sostenibilità” o le più specifiche ricerche “Esg” e “Agenda 2030”. Il volume di ricerche in questa categoria ha subito un incremento del 66.3%.

Al contrario tematiche come “inquinamento e climate change” hanno subito un calo significativo (-23%) rispetto al 2022. Il dato numerico da solo non basta per intercettare i cambiamenti nella popolazione: il calo delle ricerche può riflettere una maggiore maturità e consapevolezza sul cambiamento climatico e sulle conseguenze dell’inquinamento. In pratica, le persone si sono informate molto negli anni passati e ora fanno ricerche più specifiche o “settoriali”.

Da evidenziare come la cronaca incida sulla percezione dei cittadini. Infatti, nonostante il calo delle ricerche alla voce “inquinamento” e “climate change”, la terza parola chiave più cercata nell’ambito della sostenibilità è stata “inondazione”, che ha raccolto il 13,5% del traffico di ricerca tematica passando da 1.900 ricerche mensili del 2022 alle 165.000 dello scorso anno. Impossibile non pensare alle numerose inondazioni che hanno colpito la penisola durante lo scorso anno, in particolare quelle emiliane qualificate tra i peggiori disastri ambientali del 2023.

Non a caso, parole come “Alluvione Emilia Romagna” e “Alluvione Emilia” sono passate a 27.100 e 18.100 ricerche mensili. Entrambe erano a zero solo un anno prima.

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Sostenibilità in Europa, un trittico di misure per un...

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Imballaggi, inquinamento atmosferico e sostenibilità aziendale al centro della strategia europea

Bandiera dell'Unione europea che si riflette sul Parlamento europeo

L'Unione Europea si sta preparando a fare un grande balzo verso un futuro più sostenibile con una serie di nuove misure volte a ridurre l'impatto ambientale, promuovere la qualità dell'aria e garantire una maggiore responsabilità aziendale. Le recenti decisioni del Parlamento europeo riguardo agli imballaggi, all'inquinamento atmosferico e alla sostenibilità aziendale rappresentano una svolta significativa nel cammino verso un'economia più verde e più responsabile.

Imballaggi sostenibili

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato nuove misure per rendere gli imballaggi più sostenibili e ridurre i rifiuti nell'UE. Questo regolamento, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, si propone di affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, promuovendo, nel contempo, l'economia circolare e uniformando le leggi del mercato interno. Le norme includono obiettivi ambiziosi di riduzione degli imballaggi entro il 2030, il 2035 e il 2040, con particolare attenzione alla riduzione dei rifiuti di imballaggio in plastica. Inoltre, si prevede di limitare lo spazio vuoto negli imballaggi e di ridurre al minimo peso e volume.

Il regolamento vieta determinati tipi di imballaggi di plastica monouso a partire dal 2030, come quelli utilizzati per frutta e verdura fresche, cibi e bevande consumati in bar e ristoranti, monoporzioni e borse di plastica ultraleggera. Inoltre, si vieta l'utilizzo di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli imballaggi alimentari al di sopra di determinate soglie, per proteggere la salute dei consumatori.

Al fine di promuovere il riutilizzo e il riciclo, sono previsti obiettivi specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande, imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto. I distributori finali dovranno offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare i propri contenitori e offrire il 10% dei prodotti in formato riutilizzabile entro il 2030.

Le nuove norme prevedono che tutti gli imballaggi (ad eccezione di alcune categorie) siano riciclabili sulla base di criteri rigorosi e stabiliscono obiettivi minimi di contenuto riciclato per gli imballaggi di plastica. Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso dovrà essere raccolto separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni per raggiungere l'obiettivo di raccolta.

Miglioramento della qualità dell'aria

Il Parlamento europeo ha poi approvato un accordo politico provvisorio volto a migliorare la qualità dell'aria nell'Unione Europea e a ridurre i danni per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità. Questa direttiva, approvata con 381 voti favorevoli, 225 contrari e 17 astensioni, stabilisce limiti e obiettivi più rigorosi entro il 2030 per gli inquinanti con gravi ripercussioni sulla salute umana, tra cui il particolato (PM2.5, PM10), il biossido di azoto (NO2) e l'anidride solforosa (SO2). Gli Stati membri avranno la possibilità di richiedere un posticipo massimo di dieci anni per il raggiungimento degli obiettivi 2030, a condizione che siano soddisfatte specifiche condizioni.

In caso di violazione delle nuove norme nazionali di applicazione della direttiva, le persone colpite dall'inquinamento atmosferico avranno il diritto di intraprendere azioni legali e ricevere un risarcimento per danni alla salute. Inoltre, saranno istituiti più punti di campionamento della qualità dell'aria nelle città e gli indici di qualità dell'aria diventeranno comparabili, chiari e disponibili al pubblico, contribuendo così a una maggiore trasparenza e consapevolezza.

Le prossime tappe prevedono l'adozione formale della legge da parte del Consiglio, la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e l'entrata in vigore 20 giorni dopo, seguita dall'applicazione da parte dei Paesi dell'UE entro due anni.

Con l'inquinamento atmosferico ancora la principale causa ambientale di morte prematura nell'UE, con circa 300mila morti premature all'anno, questa direttiva risponde alla necessità urgente di adottare misure più ambiziose per raggiungere l'obiettivo "inquinamento zero" entro il 2050, in linea con il piano d'azione sull'inquinamento zero proposto dalla Commissione.

Sostenibilità aziendale

Il Parlamento europeo ha infine approvato nuove norme che pongono l'accento sulle responsabilità delle aziende nel ridurre il loro impatto negativo sull'ambiente e sui diritti umani. La direttiva sul dovere di diligenza è stata votata con 374 voti favorevoli, 235 contrari e 19 astensioni, rappresentando un importante passo avanti nella regolamentazione delle attività aziendali.

La direttiva richiede alle imprese e ai loro partner lungo la catena di approvvigionamento di prevenire, fermare o mitigare le ripercussioni negative delle loro attività sull'ambiente e sui diritti umani. Tra gli esempi citati vi sono la schiavitù, il lavoro minorile, lo sfruttamento dei lavoratori, la perdita di biodiversità, l'inquinamento e la distruzione del patrimonio naturale.

Le nuove norme si applicheranno alle società madri e alle imprese dell'UE con oltre 1 000 dipendenti e un fatturato mondiale superiore a 450 milioni di EUR, nonché ai franchising nell'Unione con un fatturato di oltre 80 milioni di EUR, di cui almeno il 22,5% proveniente da diritti di licenza. Anche le società madri, le imprese e i franchising di paesi terzi che raggiungono le stesse soglie di fatturato nell'UE saranno coinvolti.

La direttiva prevede l'adozione di un approccio basato sul rischio e la definizione di un piano di transizione per allineare i modelli di business alla soglia di 1,5 °C di riscaldamento globale fissata dall'accordo di Parigi.

In caso di violazione delle norme, gli Stati membri dovranno sanzionare le imprese con ammende fino al 5% del loro fatturato netto mondiale e garantire il risarcimento delle vittime.

Le prossime tappe includono l'approvazione formale del Consiglio, la firma e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE, seguite da un periodo di due anni per l'attuazione da parte degli Stati membri. Con questa legge, il Parlamento risponde alle richieste dei cittadini europei per un'economia più sostenibile e responsabile, in linea con le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.

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Sostenibilità, Arcobaleno Cial dà benvenuto ai 175mila...

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Numerose le iniziative promosse dal Consorzio nel corso della manifestazione

Sostenibilità, Arcobaleno Cial dà benvenuto ai 175mila visitatori di Comicon

Anche quest’anno Cial-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio è stato partner di Comicon-International Pop Culture Festival, evento appena conclusosi che dal 25 al 28 aprile (negli spazi della Mostra di Oltremare) ha attirato a Napoli oltre 175mila visitatori per una quattro giorni di fumetti, giochi e videogiochi, anime e manga, cinema e serie tv. Un palinsesto quanto mai ricco di appuntamenti fra mostre, convegni, dibattiti, performance live di maestri illustratori, giochi di ruolo e molto altro ancora. Con tanti ospiti: Romita Jr, storica matita della Marvel Comics, Hitoshi Sakimoto, uno dei compositori più rappresentativi dell'intera industria videoludica mondiale, Elodie, una delle popstar italiane più influenti, Milo Manara, maestro del fumetto a livello internazionale, Seira Minami, illustratrice e mangaka di fama internazionale, tra gli altri.

Numerose le iniziative promosse da Cial nel corso della manifestazione con l’obiettivo di sensibilizzare i tanti visitatori (giovani e meno giovani) sulle grandi tematiche ambientali, sulle buone e corrette pratiche per la raccolta differenziata dei rifiuti e sulle caratteristiche ‘green’ dell’alluminio. Utilizzato per realizzare migliaia di prodotti, l'alluminio è riciclabile al 100% e riutilizzato per infinite volte, essendo in grado di conservare in eterno le sue proprietà strutturali. Proprio per incentivare la raccolta e il riciclo delle lattine consumate in situazioni ‘on the go’ e in contesti ‘fuori casa’, come in parchi, spiagge, grandi eventi sportivi e culturali, Cial da alcuni anni promuove in Italia il progetto internazionale, Every Can Counts (Ogni Lattina Vale) cui aderiscono oggi 20 Paesi europei più il Brasile. Così, durante i giorni di Comicon, alcuni giovani ambasciatori del progetto, dotati di appositi zaini-raccoglitori, sono stati impegnati a recuperare le lattine per bevande vuote contribuendo a mantenere puliti gli spazi del Festival e a sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’economia circolare e di un moderno sistema di gestione dei rifiuti: è stato raccolto il 100% delle lattine consumate in loco dai visitatori.

All’interno di Comicon, il grande e coloratissimo arcobaleno Cial, realizzato utilizzando lattine per bevande consumate, ha dato il benvenuto a tutti i visitatori, facendo da sfondo per foto e selfie. Un arcobaleno amico dell’ambiente e nemico dello smog e dell’inquinamento atmosferico. È stato infatti realizzato in esclusiva da Graphic Service con Airlite, una tecnologia che riproduce un fenomeno simile alla fotosintesi clorofilliana ed è in grado di purificare l’aria circostante eliminando fino al 90% degli agenti inquinanti.

In mostra, poi, i dieci lavori delle ragazze e dei ragazzi che hanno vinto il contest a fumetti ‘Il mio primo Graphic Novel’, promosso nei mesi scorsi da Cial, con il partner didattico La Fabbrica Società Benefit, e destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La sfida era realizzare una storia a fumetti, focalizzata sui grandi temi della sostenibilità e sulle ‘semplici’ pratiche quotidiane da adottare per un corretto smaltimento dei rifiuti. Un vero e proprio contest che ha coinvolto circa 100 istituti scolastici e ben 2500 ragazzi e ragazze. Selezionati da una giuria ad hoc, sono stati dieci i progetti vincitori (ex aequo) provenienti da tutta Italia. Ospitati a Napoli da Cial e premiati nel corso di una cerimonia ufficiale nel corso di Comicon, i giovani fumettisti vincitori, hanno avuto la soddisfazione di vedere i propri elaborati esposti in una mostra allestita negli spazi del Festival.

“Anche quest’anno Cial ha deciso di essere al fianco di Comicon con tante iniziative all’insegna della sostenibilità ambientale, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni. Sull’onda del progetto internazionale Every Can Counts, ha incentivato il pubblico a non disperdere le lattine per bevande una volta consumate richiamando l’attenzione sulle buone pratiche del riciclo dei rifiuti. Ha premiato i giovani vincitori di un concorso a fumetti dalle trame decisamente eco friendly. Ha allestito un’installazione ‘mangia smog’ e ‘antinquinamento’. È stato bello essere presenti da protagonisti in questo spazio dove la cultura pop ha abbracciato con entusiasmo anche i grandi temi dell’economia circolare”, afferma Stefano Stellini, direttore generale Cial.

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Sostenibilità

Stile di vita green, quasi il 70% degli italiani ha...

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La ricerca, condotta da Pro Carton, l'Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, ha analizzato l’atteggiamento di oltre 5.000 consumatori europei in 5 Paesi, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, nei confronti dell'ambiente e degli imballaggi, in relazione all’andamento dell’economia e alle dinamiche geopolitiche internazionali

Riciclo - (Fotolia)

Per più di 8 consumatori europei su 10 il costo della vita influisce sulla scelta di acquistare prodotti sostenibili. L’Italia è il Paese in cui questo fenomeno, pur incidendo in maniera significativa, pesa meno rispetto agli altri Paesi e dove l’importanza di mantenere uno stile di vita sostenibile ha registrato il dato più alto 70%, rispetto alla Germania (55%), al Regno Unito (56%), alla Francia (63%) e alla Spagna (64%). La ricerca, condotta da Pro Carton, l'Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, ha analizzato l’atteggiamento di oltre 5.000 consumatori europei in 5 Paesi, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, nei confronti dell'ambiente e degli imballaggi, in relazione all’andamento dell’economia e alle dinamiche geopolitiche internazionali.

Le preoccupazioni degli europei

Oltre al costo della vita, il cambiamento climatico è tra le preoccupazioni percepite più urgenti dai consumatori europei, insieme all’inflazione e ai conflitti. Per gli italiani sono ugualmente prioritari il costo della vita (84%) e la guerra (83%) seguiti dall’inflazione (75%). Solo dopo, preoccupano la pandemia (45%), il razzismo (22%) e la deforestazione (21%). Le guerre in Medio Oriente e in Ucraina costituiscono, invece, il tema più sensibile per i tedeschi.

Il 74% degli europei pensa che non si stia facendo abbastanza per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Tutti e cinque i Paesi concordano che si possa fare di più, ma i cittadini dell’Europa meridionale, gli spagnoli e gli italiani, sono i più sensibili e pensano che servano azioni più incisive. In Italia, il riciclo rimane l’azione considerata come più efficace, lo pensa il 74%, seguita al secondo posto dall’uso di materiali più naturali e rinnovabili (il 65%) e al terzo dalla piantumazione di nuovi alberi (il 62%).

Le azioni green

Secondo la ricerca, il 69% degli italiani ricicla di più rispetto a 12 mesi fa; mentre più della metà (rispettivamente il 55% e il 51%) dichiara che, nell’ultimo anno, ha prestato più attenzione allo spreco dell’acqua e a ridurre l’acquisto di prodotti confezionati in plastica. Anche per quanto riguarda l’acquisto di un prodotto, il fatto che il packaging sia sostenibile è un fattore determinante per la scelta. Per i consumatori italiani, l’aspetto più importante è che sia facile da riciclare (lo pensa il 71%), seguito dal fatto che sia composto da materiali riciclati (per il 54%) e, infine, che sia richiudibile (per il 41%).

L'impatto ambientale del packaging di un prodotto è, quindi, una determinante importante nelle scelte di acquisto e di consumo e per la quale le persone sono disposte a pagare di più. Il 95% degli europei dichiara che pagherebbe in media anche il 5,4% in più per un prodotto, se il packaging avesse meno impatto sull'ambiente. Gli italiani si mostrano essere i più disposti a spendere, in quanto hanno dichiarato di poter arrivare anche al 6,4% in più.

“Nel riciclo dei rifiuti l’Italia è un’eccellenza in Europa - osserva Winfried Muehling, direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton - Siamo anche rimasti impressionati dal fatto che i consumatori italiani attribuiscono il massimo di credibilità e fiducia al cartone, più di quanto avvenga in altri Paesi europei. È interessante notare che, nonostante le pressioni economiche, i consumatori italiani dimostrano un impegno crescente verso la sostenibilità, con livelli di credibilità e fiducia particolarmente alti per il riciclo del cartone. Questo dimostra una consapevolezza sempre più diffusa della necessità di azioni concrete per preservare l'ambiente”.

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