Economia
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Pnrr, 500 best practice sull’empowerment femminile: il contributo di Valore D
Il documento in collaborazione con BCG presentato al Parlamento europeo
Cinquecento best practices per favorire l'uguaglianza di genere. Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che dal 2009 promuove una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel paese, le ha presentate al Parlamento Europeo, durante l’evento organizzato dall’eurodeputata Patrizia Toia, 'Il PNRR abilitatore dell’empowerment femminile per un nuovo modello di crescita equo, sostenibile ed inclusivo'.
Il documento in collaborazione tra Valore D e BCG
Il documento presentato a Bruxelles è stato realizzato in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) ed è frutto di un grande lavoro di rilettura del PNRR attraverso l’obiettivo trasversale della parità di genere, che è andato a individuare quelle missioni che più di altre incidono sull’occupazione femminile e sulla crescita del Paese. Ne è nato un manuale esaustivo con quasi 500 schede che illustrano le singole pratiche identificando gli indicatori che ne vengono impattati positivamente.
Toia: "Ora tocca a noi dare concretezza ai principi"
“Accrescere l’empowerment femminile è un valore per la società, oltre che una possibilità per la donna di esprimere tutte le sue potenzialità. Credo che per questo impegno dobbiamo lavorare perché ci sia una 'Union of Equality', che è l’Europa. L’Europa già nei suoi principi fondamentali, nella carta dei diritti, ha questo riconoscimento e afferma questi diritti. Tocca a noi adesso, nelle Istituzioni europee, nelle Istituzioni nazionali, e anche nel mondo delle imprese e del terzo settore, dare concretezza a questi principi”, ha commentato l’Onorevole Patrizia Toia.
Scelza: "Collaborazione pubblico-privato è un valore"
“Valore D ha accolto con favore l’impegno dell’Unione Europea ad accelerare il raggiungimento di una 'Union of Equality', a partire da programmi come il Next Generation EU, che mette al centro degli investimenti e delle riforme anche la coesione sociale e lo sviluppo del talento femminile. Il PNRR, che da questo deriva, rappresenta tutt’oggi una straordinaria occasione di crescita economica e sociale per il nostro Paese”, commenta Cristiana Scelza Presidente Valore D, che aggiunge: “Il lavoro che abbiamo presentato nasce da una consapevolezza che da sempre accompagna la visione della nostra associazione: il valore della collaborazione pubblico-privato, funzionale a questa crescita ed è per questo che siamo andati a presentarlo in sede europea. Riteniamo, infatti, che una ripresa effettiva sia possibile se supportata dal dialogo aperto e costante tra istituzioni e aziende.”
Santacroce: "La più completa guida di best practice sul tema dell’empowerment femminile"
“Valore D ha sin da subito intercettato il potenziale del PNRR ed ha indagato il ruolo riservato alla parità di genere all’interno del Piano. L’invito rivolto alle aziende associate di partecipate al progetto è stato accolto con grande spirito di collaborazione. Il risultato, realizzato grazie anche al fondamentale contributo di Boston Consulting Group (BCG), è un manuale che ha messo a fattor comune tutte le prassi aziendali sul tema e che oggi rappresenta la più completa guida di best practice sul tema dell’empowerment femminile“, ha commentato Alessandra Santacroce.
Maldotti: "Da minor partecipazione femminile ripercussioni negative per la società"
“L'analisi evidenzia che la minor partecipazione femminile nel mondo economico ha ripercussioni negative non solo sulle donne, ma sulla società tutta. Esiste una correlazione diretta tra i servizi di sostegno alla genitorialità, la partecipazione femminile al mondo del lavoro e indicatori socio-economici come il tasso di fertilità, l'età media della popolazione, le spese pensionistiche e il Pil”, commenta Giada Maldotti, Partner di BCG. “Promuovere queste dinamiche in modo positivo e sinergico apporta benefici a tutti i livelli: individui, aziende e istituzioni. Il settore privato sta già investendo significativamente per supportare la genitorialità e lo sviluppo femminile. È auspicabile una cooperazione continua con il settore pubblico e istituzionale. Ciò garantirebbe il riconoscimento e la valorizzazione degli sforzi e degli investimenti volti a promuovere un'ampia emancipazione femminile”.
Chi c'era, le principali presenze
Oltre alla Presidente Valore D, Cristiana Scelza, e ad Alessandra Santacroce, Direttore Relazioni Istituzionali IBM, Presidente Fondazione IBM e Presidente Tavolo PNRR Valore D hanno partecipato come relatori Annelisa Cotone, membro del gabinetto della Commissaria per l’Uguaglianza Dalli, l’Ambasciatore Stefano Verrecchia, Rappresentante permanente Aggiunto d’Italia presso l’Ue, i deputati Brando Benifei, Nicola Danti, Susanna Ceccardi e Tiziana Beghin, e i rappresentanti delle associazioni di Valore D: Floriana Notarangelo - Chief Diversity & Inclusion Officer Barilla, Michelangelo Suigo - External Relations, Communication and Sustainability Director, Inwit e Giada Maldotti - Partner Social Impact, Boston Consulting Group.
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1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
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Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
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1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.